Per rendere operativo e accessibile l’Osservatorio TRAIL Nordest è stato realizzato questo sito web in cui vengono registrate e rese disponibili le informazioni che riguardano i progetti monitorati programmati o in fase di realizzazione nelle tre regioni del Nord Est.
Il Nord Est è da tempo sottoposto ad un’intensificazione dei flussi di traffico di persone e merci, dovuta a diversi fattori:
globalizzazione e maggiore apertura dell’economia mondiale, enfatizzata ulteriormente dalla naturale vocazione all’export dell’area in esame;
cambiamenti ed estensioni delle reti mondiali di suddivisione del lavoro, con l’aumento dei fenomeni di
delocalizzazione e terziarizzazione produttiva; allargamento dei mercati di sbocco su scala mondiale e nuovi competitors;
evoluzione dei paradigmi organizzativi logistici (il modello hub and spoke per il traffico aereo, il transhipment e il feederaggio per quello navale, il just in time produttivo e distributivo, l’ecommerce, ecc.). Tali fenomeni hanno impattato in vario modo non solo sul modo di competere a livello globale, ma anche sul sistema logistico internazionale, nazionale e regionale, attraverso vari fenomeni: aumento dei traffici di attraversamento e conseguente aumento dell’intensità di utilizzo delle infrastrutture; aumento delle distanze e delle frequenze di viaggio con un contemporaneo maggior frazionamento dei carichi;
aumento delle esternalità ambientali; aumento del
congestionamento del traffico, ormai giunto a livelli di insostenibilità, e conseguenti impatti – anche in termini economici – sul sistema economico; eccessivo
sbilanciamento modale a favore dei mezzi di trasporto più flessibili e rapidi, come la gomma; conseguente
riduzione dell’attrattività e della competitività dei territori maggiormente congestionati o carenti di infrastrutture. Alla luce di queste premesse, l’Osservatorio TRAIL Nordest si propone di:
- documentare la dotazione e l’eventuale situazione di deficit infrastrutturale che grava sull’economia del Nord Est, nonché sollecitare possibili azioni per superare, o quanto meno ridurre, tale deficit;
- monitorare periodicamente i progetti riguardanti la realizzazione di nuove opere, con la finalità di fornire elementi per azioni di pressione e di controllo sugli stati di avanzamento;
- arricchire la lettura sulla dotazione regionale del sistema infrastrutturale di trasporto con un’analisi sull’organizzazione dei servizi logistici, che comprendono anche l’attività di trasporto. In tal modo è possibile misurare, seppure a grandi linee, il grado di maturità ed efficienza logistica del sistema, per capire se e quanto i problemi di viabilità dell’area possono essere imputati ad una non corretta organizzazione dei flussi, piuttosto che ad una carenza infrastrutturale.