Interporto di Venezia

L’Interporto di Venezia è posizionato all’interno della zona industriale di Porto Marghera, in adiacenza al Canale Industriale Ovest.  Può contare di una banchina operativa di circa 500 metri che consente l’attracco di navi mercantili fino a 9,75 metri di pescaggio (Ordinanza CPV n. 53/13). Inoltre attraverso un raccordo ferroviario di circa 3 km, si collega alla rete ferroviaria principale (in prossimità della stazione di Venezia-Mestre).

La piattaforma logistica è in prossimità degli snodi autostradali dell’autostrada A4 Torino-Trieste e dell’A27 Venezia-Belluno. Tali infrastrutture si inseriscono all’interno della rete principale europea TEN-T (Corridoio ovest-est europeo “Mediterraneo” e Corridoio nord-sud “Baltico-Adriatico” ).

La piattaforma è gestita da Interporto di Venezia S.p.a

Approfondimenti: Società di gestioneDati di traffico

Non vi sono informazioni sulla movimentazione di treni merci.
L’interporto si sviluppa su una superficie di 92 ettari. Contiene raccordi ferroviari che permettono la preparazione dei treni blocco, con i materiali in arrivo anche da nave. Nella piattaforma logistica sono presenti magazzini dotati delle tecnologie necessarie per la corretta movimentazione dei prodotti destinati alla media e grande distribuzione. E’ presente anche il magazzino del freddo, che consente: lo stoccaggio di prodotti ittici, carni e alimenti congelati in genere; la pesatura, l’etichettatura e l’eventuale riconfezionamento  prima dell’introduzione nelle celle. Infine vi è un moderno sistema di smistamento di merci alla rinfusa (come sfarinati o cereali essiccati…) che riempono le celle dei silos.
Nell’area dell'Interporto di Venezia sono insediati operatori logistici ed internazionali che garantiscono servizi quali: magazzini doganali, depositi fiscali e recinti doganali; operazioni di carico/scarico navi, vagoni, autotreni; operazioni di insacco merci alla rinfusa; piazzali per smistamento e deposito merci.
L’Interporto di Venezia è stato ammesso nel luglio 2014 dal Tribunale di Venezia alla procedura di concordato preventivo. Dopo l’approvazione da parte dei creditori, avvenuta nell’estate del 2015, vi è in corso una operazione di restructuring che evita ricadute negative sul piano occupazionale e sulla operatività  del nodo logistico da sempre importante per il contesto economico veneziano e del nord est.