Porto di Ravenna

Il Porto di Ravenna è un porto canale che si estende per 14 km e rappresenta l’unico scalo marittimo dell’Emilia-Romagna. La connessione con la rete autostradale consente i trasferimenti verso le regioni settentrionali dell’Italia, i paesi transalpini e dell’Europa centrale e settentrionale. Il collegamento con Roma ed il Sud è assicurato dalle autostrade E45 e A14. Lo scalo di Ravenna è raccordato alla rete ferroviaria; infatti in grado di movimentare via treno circa il 12% della merce in transito.

Il porto di Ravenna è gestito dall’Autorità Portuale di Ravenna (L.84/94); va a costituire l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale (decreto attuativo della L.124/2015).

Approfondimenti: Società di gestione; Dati di traffico.

Il porto di Ravenna si caratterizza per un traffico commerciale prevalente con i mercati del Mediterraneo orientale e del Mar Nero e svolge una funzione importante con quelli del Medio e Estremo Oriente.
Il porto di Ravenna si estende per un superficie di circa 1000 ettari. La lunghezza delle banchine è di 24 km: Canale Candiano da Porto Corsini alla Darsena di città 11 km; Canale Piomboni 2,5 km; Canale Baiona 10,5 km. Il Terminal Traghetti del Porto di Ravenna occupa un’area di 125.000 mq e dispone di due ormeggi per navi traghetto con un fondale di 11,5 m.
Con il nuovo Piano Regolatore, approvato dalla Provincia di Ravenna nel febbraio 2010, l’Autorità Portuale di Ravenna si è proposta: la modifica delle opere di difesa estendendo le due dighe foranee esistenti con due dighe arcuate; l’approfondimento dei fondali e l’adeguamento delle banchine ai nuovi fondali. Il canale di accesso, esternamente al porto e nell’avamporto, verrà scavato fino alla profondità di 15,5 m; nel canale Candiano le profondità saranno di 14,5 m fino all’estremità di Largo Trattaroli; tutto il largo Trattaroli inclusa la parte prospiciente la banchina per il traffico ro-ro, sarà scavata alla profondità 14,50 m. È inoltre previsto il progetto per il nuovo terminal contenitori: un'area rettangolare con una lunghezza di circa 1000 m ed una larghezza utile per lo stoccaggio pari a circa 320 m; una seconda parte, presenta una larghezza massima di 230 m e si presta al caricamento dei mezzi ferroviari. La prima fase dei lavori, che comprende l’approfondimento dei fondali, ha un costo di 130 milioni di euro. Di questi, 60 provengono da uno stanziamento deciso dal CIPE nell’ottobre del 2012, la rimanente parte dovrebbe essere coperta dall’Autorità Portuale. Successivamente al completamento della prima fase, dovrebbero iniziare i lavori per il nuovo terminal container. Il progetto prevede mille metri di banchina, 10 gru post paranax destinate alle navi di grande dimensioni e nuovi fasci ferroviari. Si stima che grazie al nuovo terminal il Porto di Ravenna potrà raggiungere una movimentazione di 650 mila TEU.
I porto di Ravenna esplica alcuni servizi portuali disciplinati dalla L.84/94. In particolare quelli tecnico/nautici, merci e passeggeri.
Nel Porto di Ravenna operano 18 Imprese concessionarie: Bunge Italia Spa, trattamento delle materie prime agricole; Buzzi Unicem Spa, produzione e commercio di materiali da costruzione; Docks Cereali Spa, trattamento di merci secche; Eurodocks Srl, movimentazione e stoccaggio merci; Fassa Srl, trattamento materiali da costruzione; I.F.A. Srl, gestione attività portuali; Italterminali Srl; La Petrolifera Italo Rumena Spa Magazzini Generali, trattamento oli e prodotti petrolchimici; Lloyd Ravenna Spa, servizi portuali; Marcegaglia Carbon Steel  Spa, lavorazioni siderurgiche; NADEP Naval Depositi Srl, gestione e assistenza attività portuali; NADEP Ovest Spa, gestione e assistenza attività portuali; S.A.P.I.R. Porto Intermodale Ravenna Spa, movimentazione merci; SETRAMAR Spa, gestione magazzini; SOCO Spa, gestione magazzini; T.C.R. Spa – Terminal Container Ravenna, gestione terminal containers; Terminal Nord Spa, movimentazione e stoccaggio merci; Yara Italia Spa, gestione prodotti chimici, agricoli e zootecnici. Operano inoltre 4 imprese non concessionarie: Colacem Spa, produzione materiali da costruzioni; Docks E.C.S. Srl, gestione servizi portuali; Impresa Compagnia Portuale Srl, movimentazione merci; Italterminal Srl, movimentazione merci. Il Terminal Traghetti è amministrato da T. & C. – Traghetti e Crociere (società interamente posseduta dall’Autorità Portuale). Il Terminal Crociere è gestito da Ravenna Terminal Passeggeri.
L'Autorità portuale di Ravenna ha deciso l’uscita da Assoporti, l'unione dei porti italiani, e da Napa, l'associazione dei porti del nord Adriatico che comprende anche Venezia, Trieste, Capodistria (Koper) e Fiume (Rijeka). La scelta è stata la reazione alla decisione del Governo di concedere un finanziamento statale per la realizzazione della piattaforma d’altura nel porto di Venezia, il cosiddetto porto offshore.