Il porto di Venezia è localizzato all’interno della laguna di Venezia e si estende in due aree: la Marittima, in centro storico che accoglie il traffico passeggeri, e Porto Marghera dove si concentra il traffico merci (container, rinfuse solide e liquide) e traghetti. Alla Marittima si accede via terra dal ponte della Libertà e via mare dalla bocca di Lido attraverso il canale S.Nicolò-Bacino S.Marco-Canale Giudecca, per un percorso di circa 10 km. Inoltre è collegata a Marghera attraverso il canale Vittorio Emanuele. Le aree di Marghera sono ampiamente accessibili via terra: su ferro tramite il raccordo ferroviario di Venezia Mestre; su gomma da un’ampia rete prossima al nodo dell’Autostrada A4 (Torino-Trieste) e dell’A27 (Venezia-Belluno). Tali infrastrutture si inseriscono all’interno della rete principale TEN-T dove il porto di Venezia viene identificato come nodo di connessione (core node), tra i corridoi europei Baltico-Adriatico e Mediterraneo. Porto Marghera è raggiungibile via mare a partire dalla bocca di porto di Malamocco tramite il Canale litoraneo Malamocco-Marghera per un percorso di circa 15 km. Accedono navi con un pescaggio massimo di 11,50 m (Ord. CPV n.53/2013). Lo scalo fa parte dell’associazione Napa (North Adriatic Ports Association) insieme ai porti di Trieste, Capodistria e Fiume.
Il porto di Venezia è gestito dall’Autorità Portuale di Venezia (L.84/94); insieme al porto Chioggia va a costituire l’Autorità di Sistema del Mare Adriatico Settentrionale (decreto attuativo della L.124/2015).
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