SFMR Sistema Metropolitano Ferroviario Regionale

I percorsi tracciati sulle mappe sono da considerarsi come puramente indicativi.

TRACCIATO

Il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR) prevede l’attivazione di un servizio ferroviario regionale/suburbano ad elevata frequenza (ogni 15/30 minuti), con orario cadenzato (a minuti fissi ogni ora), interconnessioni con il trasporto su gomma.

Al momento riguarda soprattutto il quadrilatero compreso tra Venezia, Padova, Castelfranco Veneto e Treviso. L’SFMR si struttura sulle ferrovie già esistenti, integrate da nuove tratte e da nuove stazioni, e su nuovo materiale rotabile fornito da Trenitalia.

 

La prima fase di attuazione comprende il triangolo ferroviario tra Venezia, Padova e Castelfranco Veneto più le tratte da Venezia per Mira Buse, Treviso e Quarto d’Altino. Su tali ferrovie il servizio sarà articolato in sei diverse linee, per una lunghezza complessiva di 150 km circa.

 

La seconda fase di attuazione si applicherà alle linee Quarto D’Altino-Portogruaro, Treviso-Conegliano, Castelfranco Veneto-Vicenza e Padova-Monselice. Sono previste anche una nuova stazione a San Donà di Piave e la ristrutturazione di quella di Portogruaro.

 

La terza fase punta a coprire tutte le linee ferroviarie comprese tra Portogruaro, Conegliano, Montebelluna, Bassano del Grappa, Schio, Vicenza, Rovigo e Chioggia.

 

La quarta fase andrà a coprire le linee rimanenti in direzione di Verona, Trento e Calalzo, comprendendo in tal modo la quasi totalità della rete regionale.

 

L’SFMR è nato come risposta a due esigenze di fondo del Veneto ed in particolare della sua area centrale:

-definire un sistema di trasporto in grado di servire lo sviluppo di un territorio metropolitano, caratterizzato dalla policentricità degli insediamenti e quindi profondamente diverso dal modello monocentrico che caratterizza la quasi totalità delle realtà metropolitane italiane;

– garantire adeguati livelli di accessibilità tra i vari poli dell’area centrale, livelli che andavano peggiorando a causa della crescente saturazione della rete stradale.

 

La fornitura da parte di Trenitalia dei 22 nuovi treni necessari all’avvio e al funzionamento della prima fase SFMR ha avuto inizio a giugno 2013 con la prima coppia di treni consegnata e si è completata nel dicembre 2013. La prima fase di attuazione, che comprende il triangolo ferroviario tra Venezia, Padova e Castelfranco Veneto più le tratte da Venezia per Mira Buse, Treviso e Quarto d'Altino, è pressoché completa. Le prime corse ad orario cadenzato hanno avuto inizio tra settembre e dicembre 2013, per entrare a pieno regime dal 2014. Il cadenzamento prevede un servizio ad orario bloccato senza variazioni, ad eccezione di quelle stagionali estate /inverno. La frequenza è legata ai traffici e alle tratte, e dipende anche dalle fasce orarie. Nell'aprile 2008 è stata finanziata la seconda fase di espansione dell’Sfmr che coinvolge le linee Quarto d'Altino – Portogruaro, Treviso – Conegliano, Castelfranco Veneto – Vicenza e Padova – Monselice, la costruzione della nuova stazione di San Donà di Piave e la ristrutturazione dell'attuale stazione di Portogruaro. Tale fase, i cui lavori di realizzazione devono ancora avere inizio, aveva un costo stimato dal Ministero delle Infrastrutture di 140 milioni di euro nel 2006. L’iter ha tuttavia proceduto molto lentamente, anche a causa del contenzioso con i progettisti di Net Engineering (vedi Criticità).. La rete dovrebbe in seguito allargarsi con la terza fase fino a coprire tutte le linee ferroviarie comprese tra Portogruaro, Conegliano, Montebelluna, Bassano del Grappa, Schio, Vicenza, Rovigo e Chioggia. A lungo termine è pianificata anche una quarta ed ultima fase di espansione verso Verona, Trento e Calalzo (sia via Feltre che via Vittorio Veneto) andando a coprire la quasi totalità della rete ferroviaria regionale. Il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale del Veneto (SFMR) nasce con il Piano Regionale dei Trasporti redatto nel 1989 ed approvato dal Consiglio regionale nel febbraio 1990. La Regione Veneto dette seguito alle indicazioni del PRT promovendo dapprima il Protocollo di intesa con il Ministero dei Trasporti ed FS per la redazione dello studio generale di fattibilità del SFMR (1990). La domanda di finanziamento venne accolta dal CIPE nel dicembre 1995. Da quella data la Regione ha avviato le procedure per la realizzazione del SFMR a partire dalla redazione del progetto esecutivo approvato dalla Conferenza di servizi nel gennaio 1999. Nel 2000 e nel 2001 sono stati assegnati i primi due lotti della prima fase di attuazione.
Inizio lavori – 2001 Consegna dell’opera Per quanto riguarda la prima fase dell’SFMR, i lavori risultano pressoché completati per quanto concerne gli interventi sull’infrastruttura e per la fornitura materiale rotabile. Non è possibile fare previsioni rispetto alle altre fasi di espansione della rete metropolitana. Rispetto dei tempi L’intervento di realizzazione della prima fase di sviluppo ha registrato forti ritardi.

Costo dell’Opera

 
Costo
750 milioni di euro circa
Descrizione
L’investimento è frutto di un cofinanziamento di Stato e Regione Veneto

Soggetti coinvolti

  Regione Veneto Trenitalia Spa Sistemi territoriali Spa, società pubblica controllata dalla Regione Veneto e partecipata anche da Trenitalia Spa.
Non esiste alcuna pianificazione credibile degli interventi previsti dalle fasi di sviluppo successive alla prima (quelli relativi alla seconda fase erano stati finanziati nel 2008, ma i fondi relativi sono stati successivamente stornati), anche a causa di difficoltà a reperire i finanziamenti necessari. E’ rimasta sulla carta l’interconnessione con il trasporto su gomma inquadrata nel disegno originario del SFMR. E’ mancata l’individuazione di un concessionario unico e di una tariffazione unificata del sistema treno-bus.   È aperto un contenzioso tra la Regione Veneto e la società Net Engineering Spa, cui la Giunta aveva demandato la progettazione dell’SFMR, salvo poi decidere di rimettere in gara l’affidamento. Come effetto di una serie di ricorsi e di un lodo arbitrale scaduto a novembre 2014, la Regione è stata condannata a un risarcimento di 30,5 milioni di euro in favore di Net Engineering. Contro la decisione, la Regione ha inoltrato ricorso.