Sistema delle Tangenziali venete – SITAVE

Il progetto è individuato nel Piano Regionale dei Trasporti della Regione Veneto del 2004 (adottato) e dalla Variante a valenza paesaggistica al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento del 2013 (adottata). Prevede la creazione di un’infrastruttura viaria parallela all’autostrada A4 nel tratto compreso tra Peschiera (Vr) e Busa di Vigonza (Pd), per una lunghezza di 110 chilometri, lungo le province di Verona, Vicenza e di Padova.

Dei 110 chilometri, 77 saranno di nuova costruzione e 33 di adeguamento e ampliamento delle tangenziali esistenti.

L’opera prevede un tracciato a tre corsie per senso di marcia in corrispondenza dei tre capoluoghi, mentre a due nei tratti rimanenti. La rete, secondo i proponenti, dovrebbe costituire un’alternativa all’autostrada A4 e dare sfogo all’intenso traffico tra le tre province venete.

Il pagamento sarà organizzato con svincoli e una modalità di pagamento free flow (senza caselli) per i residenti dei comuni interessati dall’opera.

 

 

L'iter dell'opera è sospeso poichè la Regione Veneto ha avviato un processo di verifica della sussistenza del preponderante interesse pubblico e la rispondenza alle attuali esigenze di programmazione regionale e sostenibilità economica-finanziaria (art. 4, L.R.n.15 del 2015). Il progetto preliminare  ha ottenuto nell’ottobre 2009 il parere favorevole della commissione per la Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Veneto e nei mesi successivi quello del Ministero dell’Ambiente. Manca l’approvazione del Cipe per procedere successivamente alla gara europea e individuare il soggetto che si aggiudicherà la concessione per realizzare e gestire il Sistema delle Tangenziali in project financing.
 
Per il completamento dell’intervento infrastrutturale sono stati stimati 5 anni di lavori.
2 miliardi 230 milioni di euro
Promotore del progetto è la Società delle Tangenziali Lombardo Venete Srl, facente parte del gruppo Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova. Il progetto preliminare adottato dalla Giunta regionale del Veneto è stato presentato dall’ati Pizzarotti & C. Spa, Impresa di costruzioni Ing. E. Mantovani Spa e Impresa di costruzioni G. Maltauro Spa.
Sono emerse criticità legate all’opera e alle soluzioni tecniche previste nei comuni veronesi di Soave e San Bonifacio. In particolare, con riferimento al viadotto che in base al progetto preliminare dovrebbe attraversare Soave e al passaggio dell’infrastruttura in prossimità dell’abitato lungo il territorio di San Bonifacio. Sempre rispetto alla stessa area dei comuni veronesi, si segnala anche la possibile sovrapposizione con un altro progetto infrastrutturale, quello della nuova autostrada “Mediana”, avente anch’esso l’obiettivo di facilitare il traffico locale lungo l’asse Est-Ovest. Nello specifico, la Provincia di Verona e i promotori di quest’ultima puntano a creare con la nuova Mediana un asse alternativo al Sitave che sgraverebbe del traffico l’area veronese pur mantenendo la gratuità della Tangenziale Sud del capoluogo veneto.