Porto di Fiume (Rijeka)

Il Porto di Fiume (Rijeka)  si trova sulla costa del Golfo del Quarnero, nel Mare Adriatico e si estende in sei aree diverse:  Rijeka (merci convenzionali,  grano e fosfato , frutta); Sušak – (container, merci convenzionali , legname); Bakar  (rinfuse, Ro- Ro), Raša – Bršica (bestiame , legno e magazzino entroterra); Štalije-Škrljevo (magazzini entroterra); Omišalj (petrolio). Lo scalo è un impianto portuale polivalente in grado di gestire praticamente qualsiasi tipo di carico.  Il Porto fa parte dell’associazione Napa (North Adriatic Ports Association) insieme ai porti di Venezia, Trieste e Capodistria (Koper). Il porto è collegato alle principali infrastrutture stradali e ferroviarie.  Le linee ferroviarie e stradali collegano lo scalo a Zagabria e poi all’Ungheria e la Serbia. Oltre ai collegamenti stradali e ferroviari, vi è un oleodotto , che collega gli impianti petroliferi localizzati in Croazia, Ungheria, Austria , Bosnia-Erzegovina , Serbia, Repubblica Ceca e Slovacchia.

La gestione del porto è affidata a Luka Rijeka, società il cui capitale è detenuto prevalentemente dallo Stato croato.

Approfondimenti: Società di gestione

Il porto di Fiume si estende su una superficie complessiva di circa 150 ettari. E' dotato di 7 terminal. Il terminal general cargo, che si trova all'interno del nucleo antico di Rijeka e nella zona dell'entroterra di Škrljevo, ospita l’area a magazzini per lo stoccaggio della merce, banchine per l’ormeggio di 11 navi fino a 30.000 DWT e una quarantina di gru a terra per il carico/scarico. Il terminal cereali è adatto alla movimentazione e lo stoccaggio del grano, soia ed altre colture di cereali e olio. È provvisto di una grande banchina in grado di accogliere navi fino a 60.000 DWT. È inoltre dotato di tutti i comfort necessari per le operazioni di carico di asciugatura, la ventilazione, la pesatura, disinfezione e derattizzazione. Il terminal petrolifero è attrezzato per soddisfare una portata annua di 24 milioni di tons. Ha ancoraggi in grado di accogliere navi cisterna di 350.000 DWT max . capacità e posti  barca con una capacità di carico/scarico di 20.000 mc/h . Il terminal container  con due banchine operative, una rampa Ro- Ro, quattro gru Post Panamax gestisce la movimentazione e lo stoccaggio di containers. Il terminal dry bulk attrezzato per la movimentazione e lo stoccaggio del minerale di ferro, carbone e altri tipi di rinfuse . La banchina e la profondità  dei fondali  lo rende adatto ad accogliere navi fino a 15.000 DWT. Il terminal magazzini è un complesso di depositi che godono di tutti i vantaggi della zona franca portuale. Il terminal del bestiame adatto per il carico/scarico di animali , che consente il movimento diretto da uno mezzi di trasporto a un altro. All’interno è presente anche l’ufficio veterinario per le ispezioni e visite agli animali. Il terminal passeggeri che comprende principalmente il servizio di linea passeggeri lungo la costa adriatica tra Fiume, Spalato e Dubrovnik e Fiume e le isole di Pag e Lussinpiccolo.
Nell’ambito del progetto di medio-lungo termine “Fiume Gateway” (progetto che prevede il trasferimento di alcune strutture portuali e la riqualificazione dell’area a servizi per la città) è prevista la costruzione di un nuovo terminal container in Riva Zagabria. Il piano prevede investimenti per 70,58 milioni di euro. Al temine della prima fase dei lavori il terminal sarà dotato di una banchina lunga 400 metri ed un pescaggio di 17 metri, il più profondo tra gli scali adriatici. Una seconda fase prevede poi la realizzazione di ulteriori 280 metri di banchina per un investimento di 50 milioni di euro, che saranno costruiti grazie a un partenariato pubblico–privato con la società che otterrà la concessione per gestire il terminal. A ultimazione avvenuta il terminal avrà una capacità di movimentazione annuale di 600 mila TEU.
Nel giugno 2015  l’Autorità Portuale ha indetto un bando pubblico per la redazione del masterplan del porto con due orizzonti temporali: corto (2020) e medio termine (2030). E' in corso la preparazione del documento programmatico che prevede l’analisi della posizione competitiva del porto, il trend del traffico marittimo in rapporto alla capacità portuale attuale, gli scenari di sviluppo propedeutici all'elaborazione di un successivo piano di sviluppo portuale.
L’autorità portuale, in conformità delle leggi dello Stato croato, esplica le seguenti funzioni di: potenziamento, manutenzione, gestione, tutela e miglioramento del settore marittimo nell'area portuale; sicurezza; fornitura di servizi di interesse generale (dogana, antincendio, ecc), ricezione e smaltimento dei rifiuti dalle navi, coordinamento e la supervisione dei concessionari portuali, creazione e la gestione di zone franche.
Inoltre l’alleanza Alto Adriatica (NAPA Ports), avviata dal 2010, che dovrebbe facilitare una sinergia e cooperazione tra i porti dell’Alto Adriatico (Venezia, Trieste, Capodistria e Fiume) non riesce a coordinare la rete dei porti e pianificare di conseguenza una rete logistica e infrastrutturale unitaria. Ogni porto sta seguendo uno specifico piano di sviluppo (del porto e retroporto), indipendente l’uno dall’altro in una logica di competizione rispetto alla collaborazione.