Alla fine di luglio 2014, il Ministero delle Infrastrutture, Rfi, il Comune di Vicenza, la Regione Veneto e la CCIAA di Vicenza hanno firmato un protocollo d’intesa per la soluzione del nodo dell’attraversamento di Vicenza che prevede una nuova stazione dell’Alta Velocità nel capoluogo berico, da realizzare presso l’aerea della Fiera.
Nell’ambito dell’intesa, la società Rfi si è impegnata a procedere (tramite Italferr) alla realizzazione di uno studio di fattibilità entro la fine del 2014, mentre la Regione e il Comune di Vicenza si sono impegnate all’approvazione dello stesso nei successivi trenta giorni.
Alla fine di agosto la tratta Verona-Padova ha poi ricevuto un finanziamento di 90 milioni di euro, provvedimento inserito dal Governo nell’ambito del decreto “Sblocca Italia”, da impiegare per la progettazione definitiva della sezione.
Il progetto preliminare presentato da Rfi al Cipe, e da questo approvato nel 2006, comprendeva le sole subtratte Verona-Montebello e Grisignano di Zocco-Padova, mentre rimaneva ancora da definire il nodo dell'Attraversamento di Vicenza.
Alla fine del 2013, il Governo ha deciso con la Legge di stabilità uno stanziamento di un miliardo e 600 milioni di euro in 15 anni per la realizzazione dell´alta velocità tra Brescia e Padova. Si trattava di un contributo di 120 milioni l´anno che doveva consentire al Cipe una più rapida approvazione dei progetti preliminare, fase dopo la quale dovrebbero venire approvate ulteriori erogazioni.
Il protocollo d’intesa siglato a luglio 2014 prende le mosse da una proposta progettuale avanzata dalla Camera di Commercio di Vicenza nel 2011. Questa prevedeva, oltre a una nuova stazione dell’Alta Velocità nell’area della Fiera, il quadruplicamento dei binari e non più una vera e propria Alta Velocità, così da giungere a una soluzione per il problema del nodo di Vicenza.
La questione dirimente su cui per anni non era stato possibile trovare un’intesa progettuale tra Rfi e gli enti locali vicentini concerneva proprio l’opportunità di realizzare una stazione e una fermata dell’Alta velocità a Vicenza, senza che in tal modo venisse compromesso il necessario attributo di velocità della linea, e riducendo i costi complessivi dell’intervento.