Aeroporto di Treviso

L’aeroporto “Antonio Canova” si trova a sud ovest del centro di Treviso, lungo la Strada Statale 515 “Noalese” e la tangenziale della città, che lo collega alla rete autostradale dell’A27 (Belluno-Venezia).
La struttura è all’interno dalla rete del trasporto pubblico urbano da/per la stazione ferroviaria e il centro storico di Treviso; inoltre vi sono linee extraurbane per il collegamento con i maggiori centri del padovano e veneziano.

Lo scalo aeroportuale è gestito da AERTRE, il cui maggiore azionista è SAVE S.p.a., la società che gestisce lo scalo di Venezia.

Approfondimenti: Concessionario aeroportuale ; Dati di traffico

Destinazioni nazionali: Bari - Brindisi - Cagliari – Catania – Lamezia Terme - Palermo - Trapani Destinazioni internazionali: Belgio (Bruxelles, Charleroi) – Bulgaria (Sofia) – Russia (Domodedovo) - Francia (Paris Beauvais) – Germania (Berlino, Frankfurt Hahn) – Grecia (Chania, Corfu) – Irlanda (Dublino) – Macedonia (Skopje) – Malta (Malta) – Moldova (Chisinau) – Olanda (Eindhoven) – Polonia (Wroclaw) – Regno Unito (Bristol, East Midlands, Leeds, Londra Stansted) - Repubblica Ceca (Praga) – Romania (Bucarest Otopeni, Cluj, Iasi, Timisoara) – Spagna (Barcellona, Ibiza, Malaga, Tenerife, Valencia) – Svezia (Stockholm Skavsta) Ungheria (Budapest).
Dispone di 19 stalli per la sosta temporanea e di 191 per la sosta lunga poco lontani dall'aerostazione. L'aeroporto si presenta come un'unità di due blocchi:
  • al piano terra sono collocati gli arrivi, con nastri per i bagagli e i gates di uscita. Inoltre sono collocati alcuni servizi per il passeggero come lounge con bar, ufficio di informazioni turistiche e per la vendita di biglietti di trasporto pubblico e autonoleggio;
  • al primo piano si trova l'area partenze, con banchi check-in, bar, uno sportello bancario, biglietterie delle compagnie aeree e qualche negozio.
Il blocco al piano di ampliamento del “Canova” deciso dal Ministero dell’Ambiente (febbraio 2014) e il ritiro dell'istanza di VIA da parte di ENAC (luglio 2015) hanno fermato il progetto di sviluppo dello scalo presentato dal concessionario. Esso prevedeva il raddoppio dei passeggeri attraverso il potenziamento dei piazzali di sosta degli aeromobili, la riqualifica della pista e l’ampliamento dei terminal passeggeri. Tuttavia l’intenzione del gestore è di ripresentare un nuovo progetto di sviluppo, ridimensionato rispetto al precedente e in linea con le indicazioni del Ministero.
La società ha ottenuto dall'ENAC la concessione per la gestione dell'aeroporto fino al 2053.
In opposizione al piano, presentato nel 2011, sono sorti comitati di cittadini nel comune di Quinto di Treviso che lamentano disagi per la vicinanza delle strutture alle abitazioni. In particolare, il master plan, che punterebbe a raggiungere i 29 mila voli annui, viene ritenuto troppo impattante per l’area interessata, in considerazione del forte aumento rispetto agli attuali 16.300.   Inoltre, tra le ragioni che hanno sollevato la protesta, vi sarebbe l’approvazione di lavori di rifacimento delle piste da parte di Enac senza una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, non ritenuta necessaria dall’Ente in quanto i lavori non avrebbero comportato un aumento di superficie. A luglio del 2012 il Tar del Veneto ha respinto un ricorso presentato da un comitato di cittadini contro il piano di sviluppo, ma nello stesso tempo hanno vincolato il gestore al rispetto del limite del numero di voli fissato dalla Valutazione di Impatto Ambientale (16.300 annui, come disposto dal Decreto del Ministero dell’Ambiente nel maggio del 2007).