Autostrada Orte-Mestre

L’opera considerata infrastruttura strategica nazionale dalla legge Obiettivo, è individuata nel Piano Regionale dei Trasporti della Regione Veneto del 2004 (adottato) e dalla Variante a valenza paesaggistica al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento del 2013 (adottata).

Si sviluppa lungo circa 400 km, percorre longitudinalmente l’Italia e funge da cerniera tra il nord-est ed il sud Italia attraversando sei Regioni: Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Toscana, Lazio. L’intervento prevede il potenziamento delle attuali infrastrutture denominate con le sigle E45 ed E55, e si articola anche attraverso la realizzazione di un nuovo itinerario autostradale denominato E55 “Nuova Romea”, in alternativa al tracciato esistente della SS 309. Attraverso la realizzazione dell’autostrada Mestre-Orte i promotori dell’opera intendono:

– riequilibrare la distribuzione dei grandi flussi di traffico Nord-Sud che attualmente interessano Bologna e Firenze lungo l’itinerario Venezia-Padova-Bologna-Firenze-Orte;

– completare l’itinerario autostradale lungo la costa adriatica che attualmente si interrompe a Rimini;

– migliorare l’accessibilità ai territori che saranno serviti dall’infrastruttura, fra i quali l’area costiera tra Venezia e Ravenna, il porto di Ravenna, le aree metropolitane di Forlì-Cesena e Perugia;

– creare una connessione tra la direttrice adriatica, la costa tirrenica meridionale e il Corridoio Paneuropeo V;

– migliorare i livelli di sicurezza sulla Mestre-Ravenna (SS 309) e sulla Cesena Orte (E45).

All’inizio di novembre 2013 il Cipe ha approvato il progetto preliminare della Orte-Mestre. A ottobre 2010 la Commissione Via del Ministero dell’Ambiente ha approvato il progetto preliminare della Orte-Mestre. Quest’ultimo, per il tratto di collegamento presso Mestre, terminale Nord dell’autostrada, prefigurava due alternative. La prima prevedeva l’ingresso a Roncoduro (Ve), sul Passante di Mestre, la seconda vedeva l’ipotesi che la E55, seguendo sostanzialmente il corridoio dell’attuale Statale Romea, si inserisse sulla A4 con uno svincolo a Villabona (Ve), in connessione diretta con la Tangenziale di Mestre. Tuttavia la prosecuzione dell’iter appare molto incerto poiché l’opera non è più presente nell’Allegato Infrastrutture del Documento Economia e Finanza 2015, il documento governativo che elenca le opere infrastrutturali strategiche di interesse nazionale. Inoltre l’Anas nel marzo 2016 ha annunciano l’avvio del piano di manutenzione straordinaria da 1,6 miliardi di euro per l’asse esistente, comprendente il risanamento della pavimentazione, varianti al tracciato, miglioramento degli accessi e degli incroci.
Per la progettazione esecutiva e l’avvio dei cantieri si prevede un periodo di circa 2 anni. Per la realizzazione del tratto tra Mestre e Ravenna si stimano sette anni; sei per la trasformazione in autostrada della E45 (Cesena-Orte).  
9,844 miliardi di euro (7,2 miliardi di euro per coprire i costi di realizzazione, 2,644 di oneri finanziari e 144 milioni per intervenire con misure ambientali compensative). Dell’intero investimento 1,8 miliardi dovrebbero venire da un contributo pubblico in forma indiretta, attraverso una “defiscalizzazione” di quanto dovuto all’Erario per Ires e Irap. La parte restante sarà a carico del soggetto cui sarà affidata la concessione, secondo le modalità del project financing.
Proponente dell’infrastruttura è il consorzio di imprese e banche guidato dalla Gefip Holding (società di Vito Bonsignore), Banca Carige S.p.A., Efibanca S.p.A., Egis Projects S.A., ILI Autostrade S.p.A., MEC S.r.l., Scetaroute S.A., Technip Italy S.p.A., Transroute International S.A.
L’ipotesi dell’innesto dell’autostrada sul Passante di Mestre in corrispondenza di Roncoduro (Venezia) ha suscitato contrarietà da parte di organizzazioni di abitanti e di enti locali dell’area della Riviera del Brenta, poichè frammenta e urbanizza il territorio sia attraverso la realizzazione di nuove bretelle di collegamento che con nuovi insediamenti produttivi e commerciali a ridosso dell’arteria.