Concessione in scadenza per A22, Veneto manifesta interesse all’inglobamento

La concessione per AutoBrennero scadrà in modo inderogabile il 31 luglio e Regione e MIMS non hanno ancora trovato la quadra. All’orizzonte si profila quindi la messa a gara europea dell’A22.

Il vice presidente della Regione Trentino Alto Adige, Arno Kompatscher, ha chiesto un incontro urgente a Mario Draghi; la senatrice di Italia viva, Donatella Conzatti, preme sul presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, chiedendo chiarimenti sul suo operato.

Forte interesse all’inglobamento della tratta del Brennero

Il Veneto, forte della recente deroga che consente alla propria Concessioni autostradali spa di allargare il raggio d’azione nei territori limitrofi per creare il ‘Polo autostradale del nord est’, ha annunciato un forte interesse all’inglobamento della tratta del Brennero.

“L’A22 è una questione strategica non solo per il Trentino Alto Adige ma per tutto il nord – ha detto Kompatscher -. Va trovata una soluzione per arrivare a un rinnovo almeno triennale della concessione ed evitare la gara. La condizione essenziale è liquidare i soci privati per arrivare a un riaffidamento in house”.

Trasporti-Italia.com – 23/07/2021

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Venezia: presidente del Porto nominato commissario per approdi temporanei grandi navi

22 Luglio 2021

“Accolgo con grande senso di responsabilità questa nomina che giunge a disciplinare una materia per anni oggetto di acceso dibattito: farò in modo di attuare quanto previsto dal decreto nella direzione della tutela del nostro tessuto economico territoriale e della comunità portuale che va sostenuta in questo difficilissimo momento – proprio ora che si stava superando il blocco totale dovuto alla pandemia. Per quanto ci riguarda è tempo di lavorare alacremente per gestire al meglio la fase di avvio con l’obiettivo di costruire una governance solida, una roadmap definita e uno sviluppo temporale chiaro. Una sfida enorme che affrontiamo consapevoli di dover rendere compatibili iniziative a supporto di due importanti settori della puntualità veneziana: quello crocieristico e quello industriale- commerciale. In questo senso sarà di grande ausilio, come Commissario straordinario, il fatto di potersi avvalere della norma ‘sblocca cantieri’, in modo tale da operare sulla falsa riga del cosiddetto modello Genova per poter gestire in maniera ottimale tempi e modi di attuazione”.

Così il Presidente dell’Autorità di sistema portuale di Venezia e Chioggia Fulvio Lino Di Blasio commenta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge 20 luglio 2021 numero 103 con il quale è stato nominato Commissario straordinario per la realizzazione di approdi temporanei e di interventi complementari per la salvaguardia di Venezia e della sua Laguna. In attesa che il decreto legge faccia il suo iter, il Commissario Straordinario si sta già muovendo per definire la governance delle attività, puntando innanzitutto sul metodo di lavoro che si svilupperà attraverso la condivisione e l’ascolto degli operatori e di tutte le istituzioni coinvolte.

“Avrò a disposizione” – continua il Commissario straordinario – “risorse finanziarie per le attività e le opere da realizzare. Lavoreremo come previsto dalla norma per la realizzazione dei punti di attracco temporanei, la manutenzione dei canali esistenti, gli interventi accessori per il miglioramento dell’accessibilità nautica e la sicurezza della navigazione. La definizione del cronoprogramma rappresenta, infatti, uno dei passaggi attuativi più importanti legati al decreto e, una volta identificato, ci consentirà di ricevere i finanziamenti per avviare le opere”.

Dal punto di vista tecnico procedurale, il Decreto legge entra in vigore oggi e verrà esaminato dalle Commissioni in Camera e Senato per l’iter parlamentare per essere convertito in legge entro 60 giorni, salvo modifiche.  Il decreto legge prevede complessivamente, tra opere e ristori, stanziamenti per 222 milioni di euro da qui al 2026, che verranno erogati tramite i successivi decreti attuativi, già previsti dal decreto attuale: solo per il 2021 è, infatti, stabilito che vengano stanziati 30 milioni di euro alle compagnie che avevano già previsto toccate a Venezia prima del 1 agosto e si vedono oggi  costrette a riprogrammare le attività e i complessi calendari stagionali con evidenti gravi costi aggiuntivi; poi 5 milioni di euro a VTP e ulteriori 5 milioni di euro ai lavoratori della filiera attraverso il Fondo per l’occupazione oltre agli aiuti che erano già previsti dal decreto sostegni e dal decreto sostegni bis. Quanto al concessionario VTP, il decreto prevede, inoltre, che l’AdSP possa procedere alla la riduzione, rateizzazione o rimodulazione del canone concessorio.

“Affronteremo questa fase critica, per molti emergenziale, con l’obiettivo di lavorare in stretta sinergia con gli organi ministeriali e territoriali essendo al contempo a supporto di tutte le categorie colpite. Siamo chiamati dunque a una prova importante, alla quale ci stiamo preparando perché il nostro obiettivo è, e sarà, continuare a garantire la centralità di Venezia e il ruolo primario nel sistema locale, nazionale ed internazionale, avendo ben chiaro di dover operare nel rispetto dei principi della sostenibilità”, conclude.

Veneto Report – 22/07/2021

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Terminati lavori ampliamento della Valsugana a Ospedaletto

Fugatti, propedeutici alla messa in sicurezza totale della SS47

Porti: Assoporti, bene piano dragaggi ma è solo primo passo

Giampieri, è necessaria una semplificazione delle procedure

“E’ un buon primo passo e crediamo possa essere una spinta, che mancava, per una semplificazione procedurale più diffusa, necessaria e non rinviabile”. Rodolfo Giampieri presidente di Assoporti, l’associazione dei porti italiani, saluta con favore l’approvazione dell’emendamento che istituisce il Piano nazionale dei dragaggi sostenibili, ma non basta. “Sarebbe opportuno cogliere quest’occasione per ragionare su una semplificazione della normativa sui dragaggi ad ampio raggio” commenta Giampieri. “È certamente importante l’aver ideato un piano di rilevanza nazionale su cui lavorare. In questo senso l’autorizzazione unica può essere un primo passo nella giusta direzione – spiega una nota dell’ associazione -. Un altro aspetto da cogliere con favore è che l’autorizzazione al dragaggio comporta variante al piano regolatore portuale”.

Restano però alcuni punti da chiarire e semplificare. Per Assoporti “sarebbe auspicabile una certezza dei tempi per l’iter autorizzativo, nonché per le procedure di caratterizzazione” e “diventa necessario uniformare il trattamento tra le aree comprese nelle Zone economiche speciali e quelle non comprese”.

Per Giampieri “non si tratta della ricerca di una deregolamentazione ma di una sana rivisitazione delle norme su questo tema così delicato e, al tempo stesso, così vitale per consentire ai porti italiani di essere protagonisti nel mercato”.

Ansa/Mare – 22/07/2021

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Mobilità: continuano ad aumentare i km percorsi dai mezzi pesanti

Dopo i rallentamenti dovuti alla fase più critica dell’emergenza sanitaria, la mobilità veicolare in Italia aumenta di mese in mese.
Il monitoraggio di giugno 2021 del Mobility DataLab di OCTO Telematics mostra un aumento di oltre il 40% nella mobilità dei veicoli leggeri rispetto a giugno 2020 mentre i km percorsi dai veicoli pesanti sono aumentati del 310,7%.Comparando il giorno medio di riferimento con il corrispondente relativo al periodo pre-lockdown, si registra un aumento del 228% del traffico di veicoli pesanti e un aumento del 46% dei movimenti dei veicoli leggeri.

Il traffico veicolare dei pesanti

Il Mobility DataLab delinea inoltre l’andamento mensile relativo al traffico veicolare che, a giugno 2021, ha messo in evidenza un aumento del 22,6% del traffico dei veicoli leggeri rispetto al mese precedente. Nello stesso periodo, i km percorsi dai veicoli pesanti sono aumentati del 6,3%, con una tendenza di crescita che continua ininterrotto dal mese di febbraio.

Il traffico di giugno 2021 su base regionale

L’analisi del traffico su base regionale vede in testa a pari merito Emilia-Romagna e Liguria seguite dal Piemonte, che a giugno 2021 hanno visto i km percorsi aumentare rispettivamente del 129% e del 126%, rispetto al mese di maggio. In generale, tutte le regioni vedono comunque aumentare i km percorsi. Considerando il dato sulla mobilità intra regionale, rispetto al mese di maggio i km percorsi dai veicoli leggeri sono aumentati del 18% mentre quelli dei veicoli pesanti del 15%.

Trasporti-Italia.com – 22/07/2021

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Logistica: Pizzimenti, Zls progetto da attuare in accordo territorio

21 Luglio 2021

Incontro tra gli assessori Pizzimenti, Zilli, Bini e Scoccimarro gli enti locali e i portatori interesse sul progetto logistico

La Regione punta a sfruttare la presenza in Friuli Venezia Giulia dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, delle reti logistiche e delle strutture interportuali per realizzare in Friuli Venezia Giulia una Zona logistica semplificata, che favorisca attraverso agevolazioni fiscali e incentivi l’insediamento e lo sviluppo delle aziende insediate, o che desiderano insediarsi, al suo interno.
Un risultato che l’Amministrazione vuole ottenere attraverso un percorso condiviso che coinvolge il territorio, raccogliendo le istanze del territorio per giungere a una sintesi capace di produrre benefici per l’intera regione.
A tal fine, questo pomeriggio le potenzialità della Zls e il contesto nel quale il progetto si inserisce sono stati presentati ad amministratori locali e portatori di interesse, come le categorie economiche e le associazioni imprenditoriali, dagli esponenti della Giunta coinvolti dall’iniziativa: gli assessori alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti, alle Finanze Barbara Zilli, alle Attività produttive Sergio Emidio Bini e alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro.
Aprendo il dibattito l’assessore Pizzimenti ha spiegato che “il Friuli Venezia Giulia per localizzazione, dotazioni e vocazione è un territorio-cerniera, una piattaforma di connessione dei flussi di merci che da Sud risalgono il Mediterraneo orientale ed entrano nel cuore dell’Europa continentale e di quelli che attraversano da Oriente a Occidente. Con la creazione della Zls abbiamo la possibilità di sfruttare questi flussi di beni non solo per attivare un’economia di attraversamento collegata alla loro movimentazione, magazzinaggio, ma anche per sostenere un’economia di produzione e trasformazione, fondata sulle lavorazioni e l’assemblaggio, così da generare persistente valore per l’economia regionale. L’istituzione della Zls combina le dotazioni infrastrutturali regionali con la vocazione produttiva dei territori migliorando la competitività e generando nuovo valore economico”.
L’assessore alle Attività produttive Bini ha quindi chiarito che “gli interventi di questo tipo non possono essere calati dall’alto, ma devono essere sviluppati raccogliendo gli stimoli provenienti dal territorio e dal tessuto produttivo. Per ottenere la Zls è necessario coniugare una perimetrazione coerente con la selezione delle filiere strategiche e assicurare un sistema di relazioni denso per garantire la rapida diffusione dei benefici di questo strumento alle imprese dell’intero sistema regionale e favorire anche l’attrazione di investimenti. La Zls può presentare un’occasione formidabile per riaffermare le ragioni della nostra specialità attraverso la definizione di un pacchetto di servizi integrato partendo da uno strumento legislativo innovativo come SviluppoImpresa, nonché con l’adozione di provvedimenti legislativi ed amministrativi che potranno incidere in maniera significativa sull’ambito fiscale e sulla semplificazione burocratica”.
In tal senso l’assessore alle Finanze Barbara Zilli ha rimarcato che “la concretizzazione di provvedimenti d’agevolazione per le imprese che vogliono insediarsi in Friuli Venezia Giulia, a partire dalla riduzione della pressione fiscale e dalla sburocratizzazione, sono importanti strumenti per attrarre nuovi investitori. La Zls ci offre un’occasione da non perdere: creare un sistema logistico integrato che partendo dal sistema portuale si sviluppi nell’entroterra e crei benefici e ricadute reali per l’intero territorio di modo che la nostra regione rimanga un elemento di primo piano del tessuto produttivo del Nordest. Il tutto in un quadro di grande fermento grazie alle risorse che verranno messe in campo dal Pnrr, ma anche dalle nuove programmazioni europee e dagli strumenti finanziari a gestione diretta”.
L’assessore Scoccimarro ha sottolineato che “lo sviluppo di una Zls rappresenta un’occasione importante per agevolare la crescita economica del Friuli Venezia Giulia sostenendo l’insediamento di industrie e imprese innovative che siano compatibili con l’ambiente. La Regione punta infatti a divenire il primo territorio europeo a raggiungere gli obiettivi del Green deal europeo attraverso una strategia di crescita integrata, fondata sul recupero e la valorizzazione dell’ambiente come elemento per aumentare la competitività del sistema produttivo. Per raggiungere questo traguardo è però fondamentale che a livello nazionale venga compiuta una forte azione di sburocratizzazione”.
Chiudendo l’incontro l’assessore Zilli ha spiegato che “il confronto sul progetto proseguirà” e ha invitato tutti gli stakeholder “a dare il proprio contributo per costruire insieme questo percorso che fornirà un elemento di spinta notevole per la crescita della nostra regione”.
Nell’ambito del percorso di sviluppo condiviso avviato dalla Regione è possibile inviare contributi o quesiti inerenti la zona logistica semplificata all’indirizzo email zls@regione.fvg.it.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 21/07/2021

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Trasporto pubblico: PNRR, in arrivo 860mln per nuovi autobus ecologici

Il mondo del trasporto pubblico italiano è in fase di transizione ecologica. Stanziati per le regioni seicento milioni di euro alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano per l’acquisto di nuovi autobus ecologici per il trasporto pubblico locale e 260 milioni per potenziare e rinnovare le ferrovie gestite dalle Regioni.

Inizia così l’attuazione della parte del Pnrr finanziata dal Fondo complementare, che ammonta complessivamente a 30 miliardi, di cui 9,7 miliardi di competenza del Mims.

Stop ai finanziamenti per autobus diesel

“Per la prima volta non si finanziano più autobus diesel”, ha sottolineato il ministro Giovannini esprimendo soddisfazione per il provvedimento che fa del Mims il primo ministero a realizzare gli interventi previsti dal piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr.

I 600 milioni di euro dovranno essere spesi negli anni dal 2022 al 2026 per l’acquisto di autobus a basso impatto ambientale adibiti al trasporto pubblico extraurbano e suburbano, con alimentazione a metano, elettrica o a idrogeno, e per le relative infrastrutture di alimentazione. È possibile destinare fino al 15% delle risorse per interventi di riconversione a gas naturale dei mezzi a gasolio euro 4 e euro 5.

Il 50% dei fondi è destinato alle Regioni del Sud. Lo comunica il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili in una nota.

Interventi che vanno nella direzione della sostenibilità

“Con questo decreto – ha aggiunto Giovannini – intendiamo dare due segnali importanti: il primo è che abbiamo la capacità di realizzare tempestivamente i progetti; il secondo è che le risorse sono destinate a interventi che vanno nella direzione della sostenibilità, per rendere le città più vivibili, meno inquinate, in grado di offrire servizi migliori ai cittadini. Il trasporto pubblico locale è un elemento importante che influisce sulla qualità della vita delle persone, lavoratori, studenti, famiglie. Auspico che le Regioni e le Province Autonome si attivino in tempi rapidi per utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione. Nella ripartizione dei fondi abbiamo tenuto conto delle particolari esigenze delle Regioni del Sud, dove il problema della vetustà del parco autobus è maggiormente sentito”.

Trasporti-Italia.com – 21/07/2021

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Cresce il mercato delle auto a metano: +22,1% nel primo semestre 2021

20 Luglio 2021

Le auto a metano convincono sempre più italiani: a confermarlo sono i dati sulle immatricolazioni diffusi da Assogasmetano, l’associazione che raggruppa le aziende che operano nella distribuzione di metano, biometano e GNL per autotrazione.

L’andamento del mercato delle auto alimentate a metano

Le registrazioni di auto a metano sono infatti aumentate del 22,1% nei primi sei mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019, anno in cui il mercato automobilistico non era ancora stato intaccato dalla crisi pandemica. Se invece si confronta il dato del 2021 con quello del 2020, anno in cui il mercato è praticamente crollato, emerge un aumento percentuale addirittura del 51%.

Dai dati sull’andamento delle immatricolazioni nei primi sei mesi dell’anno si evince che le auto ad alimentazione tradizionale, quindi a benzina e diesel, sono in forte calo nel 2021 nei confronti dei dati rilevati nel 2019, mentre sono in lieve ripresa se si considera il confronto con i dati molto negativi che del 2020. Lo stesso andamento ha caratterizzato le immatricolazioni di auto a GPL. Al contrario, le immatricolazioni di auto a metano dimostrano un andamento positivo in entrambi i confronti, una dinamica simile a quella delle auto ibride ed elettriche (anch’esse in crescita nel 2021 sia rispetto al 2020 sia rispetto al 2019).

Le auto a metano disponibili nel mercato italiano

Tra le auto a metano disponibili oggi sul mercato, le più vendute nei primi sei mesi del 2021 sono state la Volkswagen Polo e poi la Seat Arona, la Skoda Kamiq, la Fiat Panda e la Seat Ibiza. Seguono, nella top ten delle vendite, la Volkswagen Up!, la Volkswagen Golf, la Skoda Octavia, l’Audi A3 e la Skoda Scala.

Trasporti-Italia.com – 20/07/2021

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Navi a GNL: approvata la guida tecnica per il rifornimento in porto

Nell’ambito del processo di decarbonizzazione del settore del trasporto marittimo, e nella prospettiva di contribuire al raggiungimento dei nuovi obiettivi del Green New Deal, il mercato del GNL negli usi marittimi è atteso in forte crescita, con una domanda al 2030 stimata in circa 1,2 milioni di tonnellate. Questo lo scenario presentato da RSE (Ricerca sul Sistema Energetico) nel corso dell’assemblea di Assogasliquidi-Federchimica.

Recentemente il Comitato Tecnico Scientifico dei Vigili del Fuoco ha approvato la guida tecnica per l’individuazione delle misure di safety per il rifornimento in porto della navi a GNL.

Frutto di un lavoro accurato da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, la guida tecnica era molto attesa dalle imprese rappresentate in Assogasliquidi-Federchimica.

La Guida scaturisce da un ampio lavoro tecnico dell’apposito gruppo di lavoro del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, coordinato da Giampietro Boscaino (attuale Direttore regionale VVF Basilicata) con la partecipazione del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile e del Comando generale delle Capitanerie di Porto.

Uno strumento fondamentale per svolgere le operazioni di bunkeraggio di GNL

“La Guida tecnica – ha commentato Andrea Arzà, Presidente di Assogasliquidi-Federchimica – era da tempo attesa dalle Imprese e rappresenta uno strumento fondamentale per svolgere le operazioni di bunkeraggio di GNL quale carburante per la navigazione e l’alimentazione dei servizi di bordo della nave in piena sicurezza ma anche con procedure omogenee per tutti i porti, garantendo certezza agli operatori che stanno investendo sullo sviluppo di questo carburante considerato alternativo dalla direttiva DAFI. Esprimiamo pertanto grande apprezzamento per l’attenzione che il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco anche in questa occasione ha dimostrato mettendo a disposizione strumenti tecnici di valutazione all’avanguardia e tesi a garantire lo sviluppo tecnologico e sostenibile delle diverse fonti di energia”.

“Il Corpo nazionale – ha dichiarato Fabio Dattilo, Capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco – è da sempre particolarmente attento a far sì che la normativa tecnica e di sicurezza sia in continua evoluzione e pronta a disciplinare in modo compiuto ed organico anche i settori e le fonti di energia sostenibili di nuova evoluzione come il GNL. La guida tecnica approvata oggi si colloca in questa linea e costituisce l’ultimo prodotto di un lavoro complesso iniziato nel 2013 quando dal settore imprenditoriale erano emerse le prime applicazioni con il GNL. Il nostro lavoro proseguirà in questo senso per accompagnare lo sviluppo del settore attraverso disposizioni che garantiscano elevati livelli di sicurezza e insieme semplificazioni o chiarezza applicativa”.

Trasporti-Italia.com – 20/07/2021

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