Trasporto passeggeri: MarinoBus intensifica i collegamenti con la Calabria

27 Luglio 2021

Novità per la rete di trasporto passeggeri su gomma targata MarinoBus rispetto ai collegamenti da e per la Calabria. Dal primo agosto saranno sia raddoppiati i collegamenti con Roma, peraltro con tariffe promozionali a partire da 15 euro, sia attivati quelli con Napoli, anch’essi in promozione da 10 euro in su.

Al contempo, grazie alla partnership con Autolinee Federico, Reggio Calabria, Catanzaro e le rispettive province sono entrate in un network sempre più capillare di destinazioni nel nord Italia e in Europa: avvalendosi degli hub di interscambio presenti a Bologna e Milano, gli utenti dell’operatore reggino possono raggiungere tante mete nel nostro Paese, quali Verona Trieste o Torino, o all’estero in Svizzera, Germania, Francia e Lussemburgo.

L’annuncio giunge a poco meno di un mese dall’inaugurazione delle nuove linee al servizio di Cosenza e della provincia – con fermate a Tarsia, Spezzano e Frascineto, oltre che a Lauria in Lucania e Sala Consilina nei pressi di Salerno – e dell’ampliamento delle soluzioni di viaggio da e per Crotone e dintorni con fermate a Cirò Marina, Cariati, Mirto Crosia, Rossano, Corigliano, Sibari e Amendola.

Trasporti-Italia.com – 27/07/2021

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Viabilità: Pizzimenti, Sweet velocizza procedure trasporti eccezionali

26 Luglio 2021

Presentato progetto Interreg Italia-Austria che migliora anche sicurezza automobilisti

“Quello illustrato oggi è un progetto che da un lato ci permetterà di velocizzare le procedure per il rilascio delle autorizzazioni riguardanti i trasporti eccezionali e, dall’altro, di pianificare il passaggio di questi mezzi lungo tutta la rete stradale dei partner coinvolti per migliorare anche la sicurezza degli automobilisti”. Sono questi per l’assessore regionale alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti i due obiettivi principali che ci si prefigge di raggiungere con il progetto Sweet – Single Window for ExcEptional Transport – iniziativa di cooperazione transfrontaliera tra le Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia, finanziata dal Fondo europeo di Sviluppo regionale e Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020, illustrata oggi a Udine nel corso di un incontro tenutosi nella sede della Regione. Sweet ha lo scopo di promuovere una migliore governance del trasporto eccezionale nell’area transfrontaliera e mira a diffondere una soluzione integrata di mobilità. L’obiettivo è quello di sviluppare una soluzione comune tra coloro che partecipano allo sviluppo del progetto, tenendo conto delle direttive dell’Unione Europea e delle richieste degli operatori. Tramite un portale unico (single window), sarà possibile semplificare il processo di autorizzazione e fornire un monitoraggio in tempo reale, definendo i corridoi di trasporto in modo chiaro e congiunto, soprattutto per quanto riguarda le zone di frontiera. Si prevede una riduzione complessiva di tempi e costi per ottenere le autorizzazioni, una maggiore sicurezza e una migliore governance dei trasporti nell’area transfrontaliera. “Il trasporto via gomma tra Italia ed Austria – ha evidenziato l’assessore Pizzimenti nel suo intervento – è di fondamentale importanza per l’economia dei due Paesi, motivo per cui progetti di questo tipo hanno un significato strategico. Per la stessa ragione però, è necessario garantire la sicurezza degli automobilisti che percorrono la rete stradale, che è un altro degli obiettivi da raggiungere con l’iniziativa. La volontà è quella di far diventare strutturale un’attività in questa fase sperimentale, cercando anche possibili sviluppi futuri che possano migliorare la gestione della viabilità lungo tutta la rete. Conoscere nel dettaglio il flusso dei mezzi pesanti che percorrono le nostre strade è un dato imprescindibile in base al quale poi assumere decisioni di medio-lungo periodo nel campo della mobilità”. Secondo uno studio compiuto da Autovie Venete, presente ai lavori odierni insieme anche a Friuli Venezia Giulia strade e i vertici del comparto mobilità della Regione Veneto e dei partner austriaci della Carinzia, è emerso che vengono processate annualmente di media 6366 richieste di trasporto eccezionale lungo la rete viaria del Friuli Venezia Giulia e Veneto; 3815 domande vengono gestite direttamente da Autovie venete mentre 2551 sono prese in carico indirettamente. Le tratte maggiormente interessate dal passaggio dai trasporti eccezionali sono la A4 tra Ronchi dei Legionari e Sistiana ma ancor più quella ricompresa tra Monfalcone e Sistiana. Attualmente il tempo necessario per il rilascio dei permessi è pari a 10 giorni per il passaggio lungo la rete autostradale rispetto ai 15 giorni previsti per normativa.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 26/07/2021

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Porti: Giovannini, l’Italia è in ritardo e deve accelerare

Spero in settimana intesa con Regioni per 4 mld per porti

“Il Paese è in ritardo e deve accelerare, noi ci stiamo provando. questa settimana speriamo di una intesa in conferenza Stato-Regione sui 4 miliardi sui porti, sullo sviluppo dei green ports, banchine elettrificate e altro. Non c’era mai stato uno sforzo così”. Lo ha detto il ministro per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibile Enrico Giovannini, a margine della consegna della nave Seashore da parte della Fincantieri alla Msc. Giovannini ha parlato della necessità che faccia “uno sforzo tutto il Paese, su questo il Governo è particolarmente concentrato”. Se “questa spinta agli investimenti non sarà accompagnata da cambiamenti profondi nel sistema di alcune imprese, rischieremo avere danni a tante persone, e non lo vogliamo”. Parlando della situazione dei porti in generale, il ministro ha sottolineato la necessità di “un investimento complessivo”, e alcune gravi lacune: “L’Italia non ha un piano nazionale dei dragaggi, questo per dire come il sistema non ha funzionato”.

Ansa/Mare – 26/07/2021

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Linea elettrica interrata tra Donada e Brondolo

La società romana Terna, che gestisce la rete elettrica nazionale, investirà 20 milioni di euro per la realizzazione del nuovo elettrodotto in cavo interrato tra le cabine primarie di Donada, Rosolina e Brondolo, tra le province di Venezia e Rovigo, nei comuni di Chioggia, Rosolina e Porto Viro e prevede la realizzazione di una nuova direttrice in cavo interrato 132 kV di 24 chilometri: 16 tra le cabine primarie di Brondolo e Rosolina e 8 tra le cabine di Rosolina e Donada.

Con questo intervento sarà così possibile eliminare 17 chilometri di elettrodotti aerei a 50 kV, che oggi collegano le tre cabine, corrispondenti a 89 tralicci, che consentiranno di liberare 25 ettari di territorio veneziano e rodigino e, al tempo stesso, permetterà anche di migliorare la qualità della rete nell’area della bassa laguna di Venezia, vista la crescente domanda di potenza della cabina primaria di Brondolo, sollecitata dalle paratie del Mose installate sulla bocca di porto di Chioggia.

Il progetto di Terna, che gestisce 5.100 chilometri di linee in alta e altissima tensione e 63 stazioni elettriche, è visibile presso il Ministero della Transizione Ecologica , i comuni di Chioggia, Rosolina e Porto Viro e la sede della società a Padova. Entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso è possibile anche presentare osservazioni scritte al sopra citato ministero e per conoscenza a Terna, che investirà in Veneto 370 milioni di euro per lo sviluppo e la resilienza elettrica regionale, nell’ambito del piano industriale 2021-2025 “Driving Energy”, che coinvolgerà oltre 200 imprese e 850 operatori.

UNA BUONA NOTIZIA. “Il progetto di interramento del nuovo elettrodotto che interesserà anche Chioggia è una buona notizia”. Lo afferma il consigliere regionale dem Jonatan Montanariello che aggiunge: “Ci auguriamo che possa garantire un potenziamento dei servizi e una maggiore efficienza sotto l’aspetto energetico, ma è importante perché permetterà di liberare terreno agricolo. Adesso attendiamo di vedere il progetto nei dettagli”.

Chioggia News 24 –  24/07/2021

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Autostrade, Tir come nel 2019 è il termometro della ripresa

Primo semestre, traffico pesante in crescita. A giugno sul Passante più 7,44% Varotto (Confartigianato): «C’è chi accelera per la mancanza di materie prime»

di Nicola Brillo

L’economia che a Nordest viaggia su tre o più assi, quella dei mezzi pesanti, ha raggiunto e in alcuni casi superato i valori del 2019. Lo testimoniano i dati al casello di tutte le concessionarie autostradali.

Il primo semestre 2021 di Cav (Passante di Mestre) mostra una ripresa in atto già da tempo. Mentre il traffico leggero non è ancora tornato ai livelli pre-pandemia, con una differenza del -6,64%, quello pesante ha addirittura superato i volumi registrati nel 2019: l’incrocio delle due curve è avvenuto già a febbraio, per poi variare intorno agli stessi livelli e assestandosi, nel mese di giugno, in un +7,44%.

I dati di traffico di giugno 2021 sulla A4 Brescia-Padova e A31 Valdastico segnalano veicoli medi giornalieri di giugno a 67.567 mila (47.189 leggeri e 20.379 pesanti) contro i 54.276 di giugno 2020 (di cui 37.175 leggeri e 17.101 pesanti) di fatto il 24% in più di traffico complessivo in questo ultimo mese. I dati dei caselli per le concessioni di Autostrade per l’Italia a Nordest segnalano la ripresa dei Tir: A13 (Bologna-Padova) nel primo semestre segna +18,3% sul 2020 e -0,1% sul 2019, sulla A23 (Udine-Tarviso) +23,6% sul 200 e + 13% sul 2019, A27 (Venezia-Belluno) +20% sul 2020 e +1% sul 2019. Per le auto invece sulla A13 +20,4% sul 2020 e -31,9% sul 2019, A23 +32,1% sul 2020 e -42,1% sul 2019, A27 +12,7% sul 2020 e -32% sul 2019. «Il flusso dei trasporti è paragonabile ai livelli pre-crisi – commenta Massimo Masotti, capogruppo Trasporti e Logistica di Confindustria Udine e presidente nazionale della sezione trasporti internazionali di Anita -. Ma sono anche tornati i soliti problemi: le infrastrutture viarie a Nordest sono insufficienti. Con il traffico aumentano incidenti, intasamenti, divieti di circolazione. Non si può fermare l’economia alle 16 del venerdì, senza permettere agli autisti di tornare a casa. Bisogna fare come in Germania con deroghe alla circolazione del weekend sulla Statali, dove non ci sono i turisti».

I dati dei transiti sulla rete di Autovie Venete nel primo semestre del 2021 indicano una ripresa del traffico, in particolare di quello commerciale che è tornato ai livelli pre pandemici. A luglio l’incremento degli autoarticolati è di circa l’1% rispetto al 2019 (+13% rispetto al 2020%).

Con l’avvio della stagione turistica anche i transiti dei veicoli leggeri hanno segnato un rialzo, pur in un quadro ancora mutevole. La forbice di differenza tra 2019 e 2021 si sta progressivamente assottigliando (-3% nella settimana dal 12 al 18 luglio; + 21% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). «I numeri sono simili al 2019, molti hanno accelerato nell’approvvigionamento nel timore di non ricevere materie prime nelle prossime settimane – aggiunge Michele Varotto, presidente di Confartigianato Trasporti Veneto -. Abbiamo infrastrutture che sono però al limite. Rallentamenti e cantieri aperti, per noi è un problema viaggiare. Speriamo l’Austria non imponga ancora chiusure discriminatorie al Brennero».

Da lì passa il 10% dell’import ed export italiano, asse strategico per merci e turismo. Sulla A22, nel periodo gennaio-giugno 2021, si registrano 12,2 milioni di veicoli leggeri in uscita e 6,54 milioni pesanti. Rispetto al 2020 la crescita è rispettivamente del 5,97% e 20,20%, sul 2019 gli autoveicoli sono sotto del 38,26%, mentre il pesante del 3,69%. «Il traffico ha ripreso, nelle ultime due settimane a livelli superiori al pre-Covid – dice il direttore tecnico generale Autostrada del Brennero, Carlo Costa -. L’andamento sul passo del Brennero è leggermente compresso, quello interno è più elevato. Domenica scorsa gli ingressi hanno superato il livello del 2019, sulle media settimana siamo un po’ sotto».

Nordest Economia –  24/07/2021

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