di Nicola Brillo
L’economia che a Nordest viaggia su tre o più assi, quella dei mezzi pesanti, ha raggiunto e in alcuni casi superato i valori del 2019. Lo testimoniano i dati al casello di tutte le concessionarie autostradali.
Il primo semestre 2021 di Cav (Passante di Mestre) mostra una ripresa in atto già da tempo. Mentre il traffico leggero non è ancora tornato ai livelli pre-pandemia, con una differenza del -6,64%, quello pesante ha addirittura superato i volumi registrati nel 2019: l’incrocio delle due curve è avvenuto già a febbraio, per poi variare intorno agli stessi livelli e assestandosi, nel mese di giugno, in un +7,44%.
I dati di traffico di giugno 2021 sulla A4 Brescia-Padova e A31 Valdastico segnalano veicoli medi giornalieri di giugno a 67.567 mila (47.189 leggeri e 20.379 pesanti) contro i 54.276 di giugno 2020 (di cui 37.175 leggeri e 17.101 pesanti) di fatto il 24% in più di traffico complessivo in questo ultimo mese. I dati dei caselli per le concessioni di Autostrade per l’Italia a Nordest segnalano la ripresa dei Tir: A13 (Bologna-Padova) nel primo semestre segna +18,3% sul 2020 e -0,1% sul 2019, sulla A23 (Udine-Tarviso) +23,6% sul 200 e + 13% sul 2019, A27 (Venezia-Belluno) +20% sul 2020 e +1% sul 2019. Per le auto invece sulla A13 +20,4% sul 2020 e -31,9% sul 2019, A23 +32,1% sul 2020 e -42,1% sul 2019, A27 +12,7% sul 2020 e -32% sul 2019. «Il flusso dei trasporti è paragonabile ai livelli pre-crisi – commenta Massimo Masotti, capogruppo Trasporti e Logistica di Confindustria Udine e presidente nazionale della sezione trasporti internazionali di Anita -. Ma sono anche tornati i soliti problemi: le infrastrutture viarie a Nordest sono insufficienti. Con il traffico aumentano incidenti, intasamenti, divieti di circolazione. Non si può fermare l’economia alle 16 del venerdì, senza permettere agli autisti di tornare a casa. Bisogna fare come in Germania con deroghe alla circolazione del weekend sulla Statali, dove non ci sono i turisti».
I dati dei transiti sulla rete di Autovie Venete nel primo semestre del 2021 indicano una ripresa del traffico, in particolare di quello commerciale che è tornato ai livelli pre pandemici. A luglio l’incremento degli autoarticolati è di circa l’1% rispetto al 2019 (+13% rispetto al 2020%).
Con l’avvio della stagione turistica anche i transiti dei veicoli leggeri hanno segnato un rialzo, pur in un quadro ancora mutevole. La forbice di differenza tra 2019 e 2021 si sta progressivamente assottigliando (-3% nella settimana dal 12 al 18 luglio; + 21% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). «I numeri sono simili al 2019, molti hanno accelerato nell’approvvigionamento nel timore di non ricevere materie prime nelle prossime settimane – aggiunge Michele Varotto, presidente di Confartigianato Trasporti Veneto -. Abbiamo infrastrutture che sono però al limite. Rallentamenti e cantieri aperti, per noi è un problema viaggiare. Speriamo l’Austria non imponga ancora chiusure discriminatorie al Brennero».
Da lì passa il 10% dell’import ed export italiano, asse strategico per merci e turismo. Sulla A22, nel periodo gennaio-giugno 2021, si registrano 12,2 milioni di veicoli leggeri in uscita e 6,54 milioni pesanti. Rispetto al 2020 la crescita è rispettivamente del 5,97% e 20,20%, sul 2019 gli autoveicoli sono sotto del 38,26%, mentre il pesante del 3,69%. «Il traffico ha ripreso, nelle ultime due settimane a livelli superiori al pre-Covid – dice il direttore tecnico generale Autostrada del Brennero, Carlo Costa -. L’andamento sul passo del Brennero è leggermente compresso, quello interno è più elevato. Domenica scorsa gli ingressi hanno superato il livello del 2019, sulle media settimana siamo un po’ sotto».
Nordest Economia – 24/07/2021
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