Filtraggio Brennero, Anita: l’Italia adotti analoghe misure per i veicoli provenienti dal Tirolo

17 Febbraio 2021

Nei giorni scorsi, il Tirolo è stato classificato “ad altissimo rischio Covid” e la Germania ha imposto un test antigenico con esito negativo per i conducenti dei mezzi pesanti entro le 48 ore precedenti l’ingresso in Germania attraverso il Tirolo.

Di conseguenza, il Governo del Tirolo ha imposto controlli al confine italiano del Brennero sui mezzi pesanti diretti in Germania e nel Nord Europa, che hanno determinato colonne di veicoli e creato disagi agli autisti e alle imprese, aggravati dal contingentamento al confine di 40/50 veicoli all’ora imposto dalle autorità tirolesi anche per gli autisti in possesso della certificazione Covid con esito negativo.

Per evitare danni maggiori, l’A22, in accordo con i competenti Ministeri, ha disposto un’azione di filtraggio a Verona per deviare i traffici su Tarvisio, al fine di alleggerire la pressione veicolare sul Brennero, cosa che ha comportato un aumento delle percorrenze di circa 200 chilometri, con conseguenti maggiori costi per le imprese italiane.

A seguito di tale situazione, Anita ha chiesto al Governo un incontro urgente sul tema corridoi verdi e reciprocità di trattamento nel trasporto di merci.

Il commento di Baumgartner: “Chiediamo che anche l’Italia adotti analoghe misure”

“Abbiamo fatto il gioco del Tirolo – commenta Thomas Baumgartner, Presidente di ANITA – che grazie alle azioni di filtraggio e dirottamento del traffico attuate in Italia, ha caricato sul nostro Paese la gestione dell’emergenza, i costi che ne sono derivati e liberato le proprie strade dal traffico di mezzi pesanti”.

Il tema però è ancora più ampio e preoccupante poiché le misure più restrittive adottate unilateralmente e senza alcun preavviso dalla Germania e successivamente dall’Austria, che coinvolgono anche i conducenti del trasporto di merci finora lasciati fuori dall’obbligo di tamponi, vanno in direzione opposta alle Raccomandazioni UE sui “green corridor” per la circolazione delle merci al fine di sostenere le economie degli Stati membri, con riflessi umanamente ed economicamente insostenibili.

“L’Italia finora ha rispettato dette raccomandazioni, tuttavia – conclude Baumgartner – se effettivamente le suddette decisioni sono motivate da reali esigenze sanitarie, chiediamo allora che anche il nostro Paese adotti analoghe misure per i veicoli provenienti dal Tirolo per assicurare la necessaria sicurezza sanitaria e parità di condizioni. In caso contrario, a salvaguardia dei nostri autisti e delle nostre imprese, non possiamo escludere l’interruzione dei servizi verso il Nord Europa”.

Trasporti Italia – 17/02/2021

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Brennero: Unatras, le nuove misure rischiano di bloccare la catena di approvvigionamento

Anche l’Unatras è intervenuta sulla questione dei tamponi al Brennero per i camionisti.

L’associazione ha spiegato che le nuove misure anti-COVID imposte dalla Germania nei confronti del Tirolo austriaco e della Repubblica Ceca “e da questi Stati ribaltate immediatamente sulle nazioni confinanti, creano il caos nel trasporto stradale nella rotta commerciale fondamentale che a attraverso il Brennero collega l’Italia al nord Europa”.

La scelta autonomamente assunta dalla Germania e dall’Austria di non esentare i conducenti di camion dai nuovi requisiti di test COVID determina, secondo Unatras,  una situazione di caos e aggrava pesantemente il lavoro degli autisti impegnati nei trasporti internazionali. L’obbligo di test antigenici rapidi – accettati se effettuati nelle 48 ore precedenti il passaggio delle frontiere – costituisce “un onere pesante per chi vive una professione dinamica senza la certezza di potersi rivolgere ad un laboratorio autorizzato come espressamente richiesto”.

Genedani: “Misure totalmente in contrasto con quanto afferma l’Unione europea”

“È clamorosa – afferma il Presidente nazionale di Unatras e Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani – la contraddizione tra quanto deciso dai singoli Stati membri e le raccomandazioni che la Commissaria Valean, solo qualche giorno fa, ha espresso con una lettera indirizzata a tutti i Ministri dei Paesi membri della UE”.

“Le nuove incomprensibili misure adottate sono totalmente in contrasto con quanto afferma l’Unione europea che ha introdotto le cosiddette Green Lanes, ovvero corsie facilitate per i veicoli ed i lavoratori dei trasporti alle frontiere allo scopo di non deprimere l’economia e consentire di poter contare su un flusso ininterrotto di prodotti alimentari, farmaci e merci essenziali per la produzione”.

Nuovi pesanti disagi per chi assicura quotidianamente i rifornimenti

Unatras ha spiegato che il tasso di positività relativamente basso (0,3%) mostrato dai sistematici test effettuati dai camionisti testimonia che il personale addetto al trasporto merci è abbastanza sicuro perché non tende a mescolarsi con la popolazione locale mentre transita in un paese; “è la dimostrazione che le imprese di trasporto su strada e i conducenti rispettano le norme sanitarie applicabili”.
Inoltre, le misure temporanee eccezionali, quali deroghe ed esenzioni, contribuiscono a mantenere i lavoratori lontani da potenziali fonti del virus.

“Le assurde decisioni assunte da Germania ed Austria, denuncia il Presidente Unatras e Confartigianato Trasporti – rischiano di bloccare la catena di approvvigionamento dell’intero Centro Europa e finiscono per introdurre nuovi e pesanti disagi per una categoria di lavoratori che assicura quotidianamente i rifornimenti vitali per le industrie ed i cittadini di tutta Europa”.

Il Presidente Genedani ha infine invitato il presidente della Commissione Von der Leyen, la Commissaria Valean e il Parlamento Europeo “a difendere la libera circolazione delle merci ostacolata da questa emergenza che rappresenta anche un’urgente questione su cui Unatras chiederà da subito l’intervento del neo Ministro dei Trasporti Enrico Giovannini”.

Trasporti Italia – 17/02/2021

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Tpl: Pizzimenti, flessibilità servizi risponde a richieste territorio

La flessibilità dei servizi di trasporto pubblico locale e la conseguente possibilità per la società Tpl Fvg scarl di rimodulare le linee di collegamento risponde ad esigenze espresse dal territorio.

Questo in sintesi il concetto che l’assessore alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, ha espresso oggi in Consiglio regionale rispondendo ad un’interrogazione sui servizi aggiuntivi previsti dal contratto di Tpl regionale.

“Le modifiche dei servizi in essere e l’attuazione di nuovi servizi derivano da un processo conoscitivo e valutativo continuo e definito contrattualmente che vede nel territorio l’interlocutore privilegiato della Regione, a partire dagli enti locali tutti e dagli utilizzatori dei servizi di trasporto; mentre la Società Tpl Fvg scarl è l’unico soggetto contrattuale con cui l’Amministrazione regionale si relaziona” ha ribadito Pizzimenti.

Il riferimento è alla ripartizione dei chilometraggi aggiuntivi previsti dal contratto di appalto che ha affidato il servizio di Tpl sull’intero bacino regionale alla società consortile, in cui sono aggregati i quattro gestori regionali Arriva Udine, Apt Gorizia, Atap e Trieste Trasporti.

“La decisione sulle ripartizioni fa seguito ad un confronto continuo con il territorio, con dei tavoli periodici e l’utilizzo dei dati resi disponibili dal nuovo sistema di monitoraggio per valutare la qualità dei servizi resi e il miglioramento della loro attrattività e diffusione” ha ricordato Pizzimenti.

“La flessibilità pari al cento per cento nella variazione dei servizi programmati e contrattualizzati, offre la possibilità concreta di modificare i servizi di Tpl, in ogni momento dei dieci anni di durata contrattuale, con l’obiettivo del miglioramento dei servizi stessi – ha aggiunto l’assessore -. Inoltre, la Regione può richiedere alla società Tpl Fvg l’introduzione di nuovi servizi con l’obbligo per l’affidatario di provvedere alla loro realizzazione”.

Tra dicembre 2019 e febbraio 2020 sono stati organizzati 14 incontri pubblici nel corso dei quali sono stati illustrati, puntualmente e diffusamente a tutti gli amministratori locali della regione, alla presenza anche dalla nuova Società Tpl Fvg, gli esiti della gara e le opportunità derivanti dal nuovo affidamento e sono state raccolte osservazioni sul nuovo assetto dei servizi e proposte per il miglioramento degli stessi. Dopo gli incontri la Regione ha ricevuto oltre 70 contributi da parte dei Comuni; le proposte, dopo una prima istruttoria da parte degli uffici regionali, sono state inviate alla Tpl Fvg per una verifica sul percorso e sulle tempistiche di attuazione.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 17/02/2021

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Costa riprenderà le attività crocieristiche il 27 marzo e il 2 maggio con due navi

Le altre crociere in programma sino a fine maggio saranno cancellate

Costa Crociere annuncia la riorganizzazione della ripresa delle proprie attività crocieristiche che saranno riattivate il 27 marzo prossimo con il rientro in servizio della nave Costa Smeralda e il successivo 2 maggio con la Costa Luminosa, mentre le altre crociere in programma sino a fine maggio saranno cancellate.

Il 27 marzo l’ammiraglia Costa Smeralda riprenderà il mare per effettuare gli itinerari già programmati, con mini-crociere di tre e quattro giorni, o in alternativa un’intera crociera di sette giorni, con scali a Savona, La Spezia, Civitavecchia, Napoli, Messina e Cagliari. Dal primo maggio Costa Smeralda tornerà invece a proporre crociere di una settimana nel Mediterraneo occidentale, che visiteranno Italia (Savona, Civitavecchia e Palermo), Francia (Marsiglia) e Spagna (Barcellona e Palma di Maiorca).

La seconda nave, Costa Luminosa, rientrerà in servizio il 2 maggio da Trieste, e il giorno successivo da Bari, confermando il suo programma di crociere di una settimana in Grecia e Croazia.

InforMare – 17/02/2021

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Brennero: niente code tir per obbligo tampone in Austria

16 Febbraio 2021

Funziona filtraggio lungo A22, Alpini allestiscono drive through

Ansa/Trentino A.A. – 16/02/2021

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Brennero: Kompatscher, evitato il caos per obbligo tamponi

“Ottima collaborazione tra enti e forze dell’ordine”

Covid: 40 km di tir in coda fra Bressanone e Brennero

15 Febbraio 2021

Covid-Test per camionisti al Brennero

Tamponi Brennero: Conftrasporto, anche l’Italia faccia test ai conducenti provenienti da Germania e Austria

“Tamponi al Brennero, si applichi il principio di reciprocità”. Lo chiede il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè al neoministro dei Trasporti Enrico Giovannini e al presidente del Consiglio Mario Draghi, ai quali la Confederazione ha scritto una lettera.

I disagi per l’autotrasporto

L’associazione ha sottolineato che la questione dei tamponi, obbligatori per chi entra in Austria ed è diretto in Germania, sta creando enormi disagi agli autisti dei Tir provenienti dall’Italia.

Dalle 3.00 di oggi è stata chiusa al traffico pesante l’autostrada A22 da Verona in direzione nord, e tutto il traffico dirottato su Travisio. Per i camion che ieri sera si trovavano sul tratto interessato della A22 (oltre 800 mezzi) è stata istituita un’area per i tamponi, e solo con esito negativo del test i conducenti potranno proseguire il viaggio. “Ma gli autisti che dovessero risultare positivi dove verranno indirizzati? Dovranno abbandonare il mezzo, e dove?”, chiede Uggè.

Le richieste di Conftrasporto

“Anche l’Italia faccia i tamponi ai conducenti provenienti dalla Germania e dall’Austria, disponendo unità mobili di controllo – propone Uggè – Se gli autisti italiani vengono considerati portatori di virus, non si vede perché il principio non debba valere per tutti”.

“Chiedo poi che fine abbia fatto il Corridoio verde europeo che ha consentito fino a oggi di gestire con equilibrio la crisi emergenziale e la necessità di garantire la circolazione di mezzi indispensabile per l’approvvigionamento dei beni. Il Governo investa subito della questione le autorità della Ue”, conclude il presidente di Conftrasporto.

Trasporti Italia – 15/02/2021

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Covid-19: Brennero, test rapidi ai conducenti per garantire il transito ai camion

Sono state attivate oggi, 15 febbraio 2021, le postazioni per effettuare tamponi rapidi antigenici agli autotrasportatori per garantire il transito al Brennero.

Lo hanno disposto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini, il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini e il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
L’obiettivo è ridurre al minimo i disagi degli autotrasportatori diretti in Germania attraverso il territorio austriaco, obbligati ad esibire un certificato di tampone antigenico Covid-19 negativo (in inglese o in tedesco) effettuato nelle ultime 48 ore.

La Provincia Autonoma di Bolzano sta predisponendo altre postazioni nelle quali effettuare i test in prossimità del valico. Ulteriori postazioni verranno eventualmente attivate in funzione dell’evoluzione della situazione.

Divieto di accesso in Tirolo senza certificato

La decisione si è resa necessaria a causa delle misure restrittive adottate nei giorni scorsi dalla Germania e dell’ordinanza odierna con cui le autorità austriache hanno disposto di conseguenza il divieto di accesso nel territorio austriaco-Tirolo, tramite il valico del Brennero, a tutti i veicoli i cui conducenti e occupanti siano sprovvisti di certificato attestante la negatività al Covid-19, tramite tampone (PCR o Antigenico) effettuato nelle 48 ore precedenti.
È permesso attraversare il confine sono ad alcune categorie di lavoratori essenziali e ai cittadini tedeschi e stranieri che risiedono in Germania.

Prime code: tir in fila per 40 km fra Bressanone e Brennero

Sull’autostrada del Brennero in direzione nord ci sono code di mezzi pesanti fra Bressanone e il Brennero per 40 km. In assenza del certificato di esito negativo del test, i veicoli vengono deviati verso l`A4, l`A23 per entrare in Austria attraverso il valico di Tarvisio, informa la Centrale di viabilita’ della Provincia di Bolzano.

Code di decine di chilometri si sono create anche  sulle strade della Repubblica Ceca che portano alla Germania, dopo che le autorità tedesche hanno dichiarato il Paese a rischio a causa di una variante di coronavirus e reintrodotto i controlli ai confini. Sull’autostrada E55/D8 che collega Praga a Dresda centinaia di TIR sono incolonnati, con la polizia che ferma i mezzi prima di permettere il loro ingresso in Germania, mentre sulla E50/D5 che porta a Norimberga si è creata una coda fino a 20 chilometri.

Drive Through Difesa

I kit per i test sono messi a disposizione dalla struttura commissariale della Presidenza del Consiglio e verranno inviati al “Drive Through Difesa” in via di realizzazione in prossimità del Brennero, sotto il coordinamento del Prefetto Vito Cusumano, Commissario di Governo per la Provincia Autonoma di Bolzano. Anche la Protezione Civile Nazionale è stata allertata per il necessario supporto e la Polizia Stradale assicura tutti i servizi necessari.

Infine, anche la Farnesina è impegnata sulla questione e il Ministro Luigi Di Maio mantiene contatti costanti con le Autorità austriache e tedesche per trovare un accordo che superi l’emergenza odierna.

Trasporti Italia – 15/02/2021

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Gli aeroporti europei tornano ai livelli del 1995

Nel 2020 gli aeroporti europei hanno perso 1,72 miliardi di passeggeri, che corrispondono a un calo del 70,4% rispetto all’anno precedente. “Con soli 728 milioni di passeggeri nel 2020, rispetto ai 2,4 miliardi dell’anno precedente, gli aeroporti europei sono tornati al livello di traffico del 1995 – sottolinea Olivier Jankovec, direttore generale di ACI Europe -. Nessuna industria può resistere da sola ad uno shock del genere. Anche se alcuni Stati hanno intrapreso misure finanziarie per supportare i propri aeroporti, solo 2,2 miliardi di dollari sono stati stanziati fino ad ora per questo scopo. Si tratta di meno dell’8% delle perdite dello scorso anno. Molto altro deve essere fatto. Aiutare i nostri scali è essenziale per ricostruire una connettività aerea e per supportare le economie e il turismo”.

Gli scali dei Paesi Ue sono quelli che hanno riportato le perdite peggiori: 1,32 miliardi di passeggeri persi (-73%) contro una perdita di 400 milioni di passeggeri (-61,9%) degli scali dei Paesi non Ue. I cinque hub europei principali hanno registrato perdite ingenti, circa 250 milioni di passeggeri. L’aeroporto di Francoforte ha segnato un calo del 73,4%, Londra Heathrow del 72,7%, Amsterdam del 70,9%, Parigi Charles de Gaulle del 70,8% e Istanbul del 59,6%. Più contenuto il calo delle merci che è stato pari all’11,8%, con poche differenze tra i Paesi Ue (-12,1%) e quelli non Ue (-9,9%).

Trasporti Italia – 15/02/2021

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