Porti: Chioggia, firmato l’accordo per il Documento di pianificazione

23 Dicembre 2019

Primo protocollo verso Piano regolatore sistema Alto Adriatico

E’ stato sottoscritto oggi dal presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico settentrionale, Pino Musolino, e dal sindaco di Chioggia (Venezia), Alessandro Ferro, l’accordo di programma per il Documento di pianificazione strategica (Dpss), che assieme al piano regolatore dello scalo clodiense comporrà il piano di tutto il sistema, composto anche da Venezia.

“È un ottimo risultato quello suggellato oggi – commenta Ferro – perché andiamo dopo anni a mettere ordine, ad attribuire le diverse competenze tra il Comune di Chioggia e l’Autorità di Sistema Portuale su alcune aree della nostra città, che ad oggi risultavano nebulose e di fatto bloccate. Ora la definizione delle competenze di pianificazione va a liberare un processo di espansione e di risposta agli investimenti, nell’ottica di una ripresa dell’economia del territorio”.

Per Musolino “il primo pezzo del Dpss lo concludiamo qui a Chioggia con questo accordo. Questo è un ottimo esempio di come, collaborando in maniera trasparente e avendo come fine ultimo l’interesse pubblico complessivo, due amministrazioni, in tempi anche molto rapidi, riescono a portare a casa un risultato che va a preservare e tutelare le istanze del Comune e al tempo stesso garantisce la possibilità di espansione futura del porto in maniera ordinata, rispettosa e sostenibile per il territorio.

Ora ci aspettano altri tre accordi, con altre tre amministrazioni comunali, Venezia, Mira e Cavallino Treporti, poi lavoreremo sui singoli piani regolatori portuali”.

Ansa/Mare – 23/12/2019

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Terza corsia in A4: chiusura notturna per conclusione lavori nel tratto Latisana Portogruaro

22 Dicembre 2019

I cantieri, operativi fino a Natale, lavoreranno pure durante la notte fra il 23 e il 24 dicembre

Ultima chiusura dell’anno in A4 per i lavori della terza corsia. I cantieri, operativi fino a Natale, lavoreranno pure durante la notte fra il 23 e il 24 dicembre, anche perchè alcuni interventi non hanno potuto essere effettuati a causa delle condizioni meteo avverse.

I lavori

Dalle ore 21 di lunedì 23 alle ore 5 di martedì 24 dicembre verrà chiuso il tratto autostradale tra lo svincolo di Latisana e il nodo di Portogruaro in direzione Venezia per poter eseguire le ultime lavorazioni a completamento della terza corsia. Per Natale, quindi, auto e mezzi pesanti transiteranno sulle tre corsie anche nel tratto autostradale della A4 tra poco dopo il ponte sul fiume Stella e Alvisopoli in direzione Venezia. Questo tratto di 12 chilometri che fa parte del cantiere del terzo lotto (Alvisopoli – Gonars), dopo questi lavori sarà a tre corsie in entrambe le direzioni di marcia.

Venezia Today/Cronaca – 22/12/2019

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Ferrovie: torna fermata a Calliano su linea Verona-Brennero

21 Dicembre 2019

Lo prevede un protocollo tra la Provincia di Trento e Rfi

Via libera ai lavori per la riattivazione della fermata a Calliano sulla linea ferroviaria Verona-Brennero: lo prevede lo schema di protocollo di intesa tra la Provincia autonoma di Trento e Rfi approvato dalla Giunta provinciale su proposta del presidente, Maurizio Fugatti.

L’impegno di spesa previsto è di 2.810.000 euro.

Se al bacino d’utenza di Calliano, la cui popolazione è pari a circa 1.500 abitanti, si aggiunge il bacino d’utenza dei Comuni adiacenti, che sono Besenello (2.500 abitanti), Nomi (1.300 abitanti) ed anche Volano (3.000 abitanti) il numero di abitanti costituente il bacino d’utenza della fermata di Calliano si incrementa a oltre 8.000. Considerando il contributo anche del Comune di Folgaria (3.000 abitanti) si arriverebbe ad un bacino teorico di 11.000 abitanti. A Calliano si prevede che la media giornaliera degli spostamenti possa attestarsi su 852 spostamenti al giorno considerando il bacino potenziale.

Ansa/Trentino A.A. – 21/12/2019

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Ue: dalla Bei 45 milioni per lo sviluppo del porto di Trieste

Per potenziare i 70 km di binari interni. Crescerà occupazione

La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha concesso al Porto di Trieste (Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale) un prestito di 39 milioni di euro e fondi per altri 6,5 milioni da parte della Commissione UE con lo strumento CEF (Connecting Europe Facility) nell’ambito del progetto TriesteRailPort. L’erogazione sarà utilizzata per il potenziamento dei 70 chilometri di binari interni al porto che collegano i moli alle reti ferroviarie nazionali e internazionali. Secondo le stime, durante la realizzazione del progetto l’occupazione crescerà di 400 addetti per anno. Trieste è il primo porto ferroviario in Italia dotato di una rete interna (70 km di binari) che si collega con le reti nazionali e internazionali e consente a tutti i moli di essere serviti su rotaia, con la possibilità assemblare treni merci direttamente nei vari terminal. Più di 400 treni al mese collegano il porto di Trieste alle aree manifatturiere e industriali dell’Italia nord- orientale e dell’Europa centrale, con destinazioni come Austria, Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Svizzera e Lussemburgo. Il prestito del progetto mira all’aumento di capacità ed efficienza delle operazioni ferroviarie e precisamente riguarda la riorganizzazione del cantiere esistente di smistamento ferroviario per consentire accessi ferroviari a più treni contemporaneamente di lunghezza fino a 750 metri; il ripristino di tutte le ferrovie interne esistenti nel porto per collegare la principale stazione alle aree operative.

Per Zeno D’Agostino presidente dell’Autorità di Sistema, il “finanziamento dimostra l’interesse e l’attenzione che l’UE ha per il porto di Trieste, un hub strategico e dinamico che sta investendo molte risorse nel settore ferroviario e quindi su una modalità di trasporto sostenibile”. Anche Andrea Clerici, responsabile della sede italiana della BEI, ha commentato, sostenendo che “questa un’operazione è significativa per la BEI e per due motivi. Da una parte rientra a pieno titolo nel sostegno ai progetti ambientali; dall’altra rafforza il nostro impegno nel cruciale settore dei porti: nove operazioni negli ultimi anni per circa 600 milioni”.

Ansa/Mare – 21/12/2019

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Porti: Fedriga, accordo Regione-Autorità per gestione unica Monfalcone

20 Dicembre 2019

Regione Friuli Venezia Giulia e Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale hanno sottoscritto oggi a Monfalcone (Gorizia) un innovativo protocollo d’intesa per la gestione unitaria dello scalo isontino a partire dal 1 gennaio 2020, consentendo la presenza attiva di tutti i soggetti istituzionali coinvolti (Regione, Autorità e Comune) all’interno di un contenitore in grado di occuparsi anche di pianificazione e programmazione. In questo modo, tutti i proventi – tra i 4 e i 5 milioni di euro – derivanti da autorizzazioni e concessioni demaniali e dal gettito relativo alle tasse portuali, saranno introitati dall’Autorità e reinvestiti per lo sviluppo del Porto monfalconese.

“Un passaggio importante – ha commentato il governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, a margine della firma che ha visto protagonista anche il presidente dell’Autorità, Zeno d’Agostino, alla presenza del sindaco Anna Maria Cisint e dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti – che non ha uguali in Italia e che risponde alla doppia esigenza di favorire e tutelare gli investitori privati, mettendoli nelle condizioni di dialogare con un unico soggetto, e a quella di fare squadra coinvolgendo tutti gli attori pubblici, Comune incluso, a vantaggio dell’economia territoriale”.

“Trieste e Monfalcone – ha aggiunto Fedriga, ricordando che logistica e ricerca sono i due asset portanti per la regione – viaggeranno l’una a fianco dell’altra con pari dignità e nella consapevolezza di avere creato un fronte comune da dove prende il via un sistema a largo raggio che coinvolge gli interporti regionali e le strutture delle realtà contermini, dando vita a un hub logistico di riferimento per il Centro Est Europa, ovvero l’area attualmente in maggiore sviluppo nel continente”.

“Questo accordo – ha evidenziato d’Agostino – arricchisce l’intero sistema con elementi caratterizzanti positivi quanto unici, sia dal punto di vista giuridico sia da quello normativo. Questo – ha precisato – è un luogo del mondo che assume un ruolo fondamentale nello scacchiere internazionale e noi dobbiamo essere capaci di rispondere in maniera semplice e veloce alle richieste dei player stranieri”.

Soddisfatto anche il sindaco Cisint che ha sottolineato l’importanza di avere ratificato questa intesa già a fine 2019 in considerazione di quanto l’economia del mare sia essenziale per Monfalcone.

“Possiamo contare – ha affermato in conclusione Pizzimenti – su due porti complementari e non concorrenziali quali sono Trieste e Monfalcone: è la grande forza di un sistema che sviluppa sinergie per proporsi sul mercato in maniera compatta e convincente”.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 20/12/2019

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Autostrade del mare: Cascetta, solo il 7% dei fondi europei è destinato al settore

Solo il 7% dei fondi europei CEF Transport nel periodo di programmazione 2014-2020 è stato allocato in progetti infrastrutturali portuali, in innovazione tecnologica e nella priorità delle Autostrade del Mare. Lo ha evidenziato Ennio Cascetta, amministratore unico di Ram Logistica Infrastrutture e Trasporti, società in-house del MIT, nel corso del “Financing the maritime sector and MoS”, che si è svolta al Ministero dei Trasporti.

“Il trasporto marittimo – afferma Cascetta – è la modalità fondamentale su cui viaggia l’import ed export europeo ed italiano, sia in valore che in quantità. La domanda estera, a sua volta, ha rivestito negli ultimi dieci anni il ruolo principale driver per la ripresa economica, in particolar modo in Italia dove, nonostante la sostanziale invarianza del PIL nell’ultimo decennio, è stata proprio l’internazionalizzazione del nostro tessuto economico a bilanciare il forte calo della domanda interna e degli investimenti”.

Nel contesto europeo, l’Italia è leader nel segmento dello Short Sea Shipping, che rappresenta il 61% dei traffici marittimi europei e di cui l’Italia è leader nel bacino del Mediterraneo e del Mar Nero, e dei traffici di Autostrade del Mare, in cui il nostro paese è il secondo paese per movimentazioni Ro-Ro nell’Ue a 28 con una quota di mercato del 18,1% (seconda alla Gran Bretagna) e primo per passeggeri trasportati in ferries. Un modello che si basa anche su un’estesa offerta di servizi nazionali ed internazionali e su consolidate policies pubbliche in materia di progettazione ed implementazione di incentivi per il combinato mare-strada.

“Le Autostrade del Mare – continua Cascetta – sono per l’Italia delle vere e proprie infrastrutture mobili transnazionali su cui viaggia l’import-export delle nostre imprese: solo tra l’Italia e la Spagna vengono scambiate 18,01 mln di tonnellate di merce, di queste il 46,4% viene trasportata via mare e di queste il 66,6% viaggia su servizi di Autostrade del Mare. Una modalità che garantisce sostenibilità ambientale e decongestionamento dei valichi stradali di frontiera” e che presenta costi di messa in esercizio decisamente inferiori rispetto alle infrastrutture terrestri, “eppure – ribadisce Cascetta –  soltanto il 7% dei fondi europei (programma CEF Transport 2014-2020) è dedicato allo sviluppo del settore. Perché non considerarle, ai fini del cofinanziamento europeo ed in vista del nuovo periodo di programmazione europeo 2021-2017, infrastrutture di ‘confine’ e quindi prevedere un cofinanziamento europeo al 50% così come le infrastrutture transnazionali terrestri?”

Le altre sfide da portare all’attenzione di Bruxelles in materia di Autostrade del Mare sono, secondo Cascetta, l’adozione di un incentivo di matrice europea targetizzato nel premiare l’efficientamento energetico sia in un’ottica intra-modale (tra diverse alternative di servizi di Autostrade del Mare) ed inter-modale (confrontando alternative di percorso ADM e stradali) sul modello proposto dal progetto Med Atlantic Ecobonus, la rivisitazione delle Linee Guida sul trasporto marittimo datate 2004 e la necessità di disseminare la nuova architettura dei fondi europei 2021-2017 al fine di cogliere in anticipo le opportunità finanziarie offerte dai programmi di cofinanziamento.

Trasporti-Italia.com – 20/12/2019

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Aeroporto, volo Bolzano-Roma da maggio 2020

19 Dicembre 2019

Bolzano e Roma collegate. Una nuova linea ferroviaria? No, in aereo. A maggio 2020 partirà un collegamento che unirà il capoluogo altoatesino con la capitale. Ad annunciarlo è Josef Gostner, capo della cordata dei nuovi proprietari dell’aeroporto. A riportarlo è il quotidiano Alto Adige. Il collegamento prevede un volo volo di andata e ritorno dalla capitale. Insomma, un decollo e un atterraggio al giorno.

“La cornice di sviluppo del piano industriale dovrà comprendere anche alcuni altri collegamenti: dopo Roma, Vienna o Monaco. Serviranno per raggiungere gli hub in grado di collegare Bolzano al resto del mondo senza dover salire su altri mezzi che non siano l’aereo. Poi, dopo la primavera, la riattivazione della rete dei charter. Che costituiscono l’asse strategico dei collegamenti, soprattutto estivi, col resto del Paese, dalla Sicilia, alla Calabria, alla Sardegna” spiega il quotidiano.

Alto Adige Innovazione – 19/12/2019

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Turismo, Mondiali 2021, Olimpiadi 2026. Caner, “Migliaia di appassionati, verso le Dolomiti atterreranno in un aeroporto veneto, troveranno accoglienza e servizi qualificati”

“Le Dolomiti sono una meta tradizionale del turismo mondiale che negli ultimi anni si sta ancora di più affermando nelle scelte nazionali e straniere. Ma è destinata a consolidarsi sempre di più negli anni a venire, grazie alla propulsione che sarà determinata dai campionati mondiali di sci del 2021 a Cortina e le Olimpiadi invernali 2026. Da tutto il mondo, migliaia di persone raggiungeranno le località alpine atterrando in un aeroporto veneto. Abbiamo accolto con grande attenzione, quindi, la collaborazione che si è instaurata tra EasyJet, il Gruppo Save e la provincia di Belluno per una ulteriore e articolata promozione turistica delle nostre montagne. Sono stati i primi a operare in questa direzione, ora come Regione siamo aperti a ogni altra proposta di valorizzazione del nostro territorio”.

Queste le parole dell’assessore regionale al Turismo Federico Caner, nel giorno in cui la compagnia aerea ha scelto Venezia per tracciare il proprio bilancio 2019. Un’occasione che porta il rappresentante della Giunta ad alcune considerazioni sulle dinamiche turistiche riguardanti la montagna veneta.

“Per le Dolomiti ci aspetta un periodo di grande potenzialità – sottolinea – frutto di un preciso impegno della Regione che ha ottenuto i due grandi eventi del 2021 e del 2026. Si tratta di appuntamenti che saranno seguiti in loco da migliaia di appassionati, provenienti da aree geografiche che vanno ben oltre quelle alpine. Basti pensare che tradizionalmente il maggior numero di presenze alle gare invernali erano tedesche; secondo i big data di Tim della Coppa del mondo di quest’anno, sono state superate da quelle inglesi”.

“I turisti britannici non sono una novità per il Veneto – aggiunge l’Assessore –. Nel 2018 si sono attestati su circa 2 milioni 600 mila presenze.  Un milione 350.000 riguardano le città d’arte, 740.000 il lago, quasi 400.000 le località balneari. Ma c’è anche un non trascurabile dato: quasi 85.000 presenze sulle Dolomiti, pari 3,6%. Negli ultimi anni la scelta dolomitica dalle isole di oltre Manica ha registrato momenti di crescita anche sensibile; un trend che si è confermato anche quest’anno. Tra gennaio e settembre, infatti, le presenze inglesi sulla montagna veneta erano già più di 80.000 equivalenti al 3,8%. È chiaro che queste cifre sono la base di partenza in vista del 2021 e del 2026 e sono un esempio che ci indica come operare su tutto il mercato estero del turismo, soprattutto in quelle aree dove l’aereo è il mezzo preferibile o inevitabile per raggiungere il Veneto”.

“Nell’ottica di un’accoglienza sempre più qualificata di chi viaggia – conclude Caner – abbiamo scelto anche di dare un’immagine coordinata e univoca nel momento stesso dell’arrivo nel Veneto. In quest’ottica si colloca la creazione delle ‘Porte dell’accoglienza’ nei tre aeroporti di Venezia e Treviso come nelle stazioni ferroviarie di Venezia, Padova e Verona. La qualità dei servizi e delle informazioni ai turisti è fondamentale e sarà un fattore strategico in occasione dei grandi eventi di richiamo internazionale che vedranno protagonista il Veneto”.

Regione del Veneto – Comunicato stampa n. 2116 del 19/12/2019

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Treni storici: Pizzimenti, nel 2019 oltre 5mila passeggeri su 26 treni

“Un successo che non potremmo celebrare se il programma dei treni storici 2019 non fosse stato accompagnato dalle attività organizzate sui territori dagli enti locali e dalla fitta rete di associazioni con cui abbiamo costruito un gioco di squadra per la promozione della nostra regione”.

Con questa premessa l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, ha presentato oggi a Udine i risultati del secondo anno di programmazione dei treni storici, in collaborazione con la Fondazione FS, 32 amministrazioni locali e oltre 70 associazioni tra Pro Loco e sodalizi di promozione sociale.

“Dopo un primo anno sperimentale che già aveva dato buoni risultati, gli incrementi del secondo anno di attività ci hanno indotto a confermare l’impegno finanziario su questa iniziativa e nei primi mesi dell’anno nuovo convocheremo tutti gli interlocutori per avviare il programma dei treni storici 2020” ha confermato Pizzimenti.

I treni programmati nel 2019 sono stati 26 (6 in più del 2018) che sono andati a comporre un calendario apertosi il 31 marzo con il treno delle città Unesco e chiusosi l’8 dicembre con il treno dei Presepi e dei mercatini di Natale. Oltre 5mila i passeggeri trasportati, con un incremento di più del 30 per cento rispetto al 2018, quando gli utenti erano stati 3718, e ben 14 treni tutti esauriti, cui si aggiunge il dato positivo della media di riempimento dei convogli che ha sfiorato l’85 per cento (era il 78 per cento nel 2018).

La Regione ha investito quasi 470mila euro sull’intero programma, di cui 50mila impiegati a sostegno delle iniziative correlate organizzate sul territorio. Anche in questo caso c’è stato un incremento rispetto alle risorse investite l’anno precedente (circa 362mila euro), a copertura della convenzione tra Regione e Fondazione FS, con un impiego anche di risorse provenienti dal programma Interreg Italia – Austria per i treni lungo la Sacile – Gemona.

La Regione quest’anno ha voluto anche testare il gradimento dei viaggiatori per l’iniziativa, raccogliendo oltre 2mila questionari che hanno restituito una soddisfazione per il viaggio nel 98 per cento dell’utenza e un apprezzamento per le iniziative correlate sul territorio del 94 per cento.

L’offerta è stata culturalmente e turisticamente molto articolata avendo interessato oltre 40 località della regione, tra cui 16 nuove proposte, sulle tracce di alcuni temi salienti tra cui la Grande Guerra, i Borghi più belli d’Italia, le città Unesco, le mete blasonate dalla “bandiera arancione”, ma anche sui filoni legati alle produzioni tipiche come il prosciutto di San Daniele, la cipolla di Cavasso Nuovo, le mele antiche, la coltelleria di Maniago. Molti anche i percorsi tematici sulle orme del jazz, della poesia, evocando Pierpaolo Pasolini, o più prosaicamente i vini del Collio e il buon cibo.

Fondamentale per la riuscita delle manifestazioni è stata anche la collaborazione con le aziende di trasporto pubblico locale, in particolare in occasione dei treni storici effettuati per i grandi eventi della Barcolana, èStoria, Friuli Doc, PordenoneLegge, la Festa della zucca di Venzone.

Un successo condiviso anche dal direttore generale della Fondazione FS, Luigi Cantamessa, secondo il quale la riapertura della ferrovia Pedemontana, inserita nell’elenco delle linee turistiche gestite dalla Fondazione, ha restituito al paese una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo del turismo. La Fondazione ha inoltre avviato il cantiere per il restauro della stazione di Trieste Campo Marzio, che diventerà il secondo museo ferroviario nazionale d’Italia, mentre a breve partiranno i lavori per la riqualificazione della rimessa locomotive di Casarsa della Delizia, un gioiello di archeologia industriale che sarà messo a disposizione per lo sviluppo dell’industria turistica.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 19/12/2019

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Trasporti: Pizzimenti, con nuovo contratto Tpl più servizi per Pn

“Grazie al nuovo contratto regionale del trasporto pubblico locale gli utenti potranno contare sia su un ampliamento dei servizi, sia sul potenziamento di quelli esistenti. La gara non si limita, infatti, a garantire tre milioni di chilometri in più rispetto al passato, ma concretizza la possibilità di applicare una serie miglioramenti dell’offerta complessiva. Per quanto riguarda il pordenonese è già prevista l’attivazione di alcune nuove linee urbane ed extraurbane, ma attraverso il confronto con i sindaci la Regione vuole dare risposte concrete anche alle ulteriori necessità delle comunità locali”.

Lo ha dichiarato a Pordenone l’assessore regionale a Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, durante il quarto dei quattordici incontri previsti con i sindaci in merito al trasporto pubblico locale, volto al miglioramento del servizio ai cittadini.

Pizzimenti ha evidenziato che “il sistema del Tpl automobilistico del Friuli Venezia Giulia si snoda su oltre 5.100 chilometri e serve circa 8.000 fermate con 43.366.308 di chilometri percorsi dai mezzi in servizio, dei quali 19.639.278 per servizi urbani, compresi quelli tranviari, e 23.727.030 per servizi extraurbani. Da maggio 2020, quando entrerà in vigore il nuovo contratto, con l’avvento del gestore unico tutto sarà gestito in maniera integrata, dando vita a una vera e propria rivoluzione, che oltre a portare risparmi per la regione e i cittadini agevolerà anche l’accesso ai servizi, al fine di aumentare il numero di utenti, e produrrà ricadute positive anche in termini ambientali, dato che i mezzi in circolazione in Friuli Venezia Giulia sono estremamente moderni. Inoltre, le azioni previste si incardinano perfettamente con quelle avviate dalla Regione a sostegno della famiglia, come lo sconto del 50 per cento per gli abbonamenti scolastici”.

L’assessore ha quindi spiegato che per l’area di Pordenone per quanto concerne i servizi extraurbani è previsto il potenziamento di tre linee: la Maniago-Aviano-Roveredo in Piano-Pordenone (+150.735 chilometri annui); la Meduno-Maniago-Pordenone (+18.422 chilometri annui) e la Spilimbergo-San Giorgio della Richinvelda-Zoppola-Pordenone (+55.512 chilometri annui). Sul fronte del servizio urbano di Pordenone saranno, inoltre, istituite tre nuove linee: la 4/ Pordenone-Porcia, la 5/ dal centro di Cordenons al centro di Pordenone e la nuova circolare R/.

Pizzimenti ha infine chiarito che “anche per quanto riguarda il trasporto pubblico la Regione vuole dialogare con i primi cittadini, che conoscono le necessità dei propri cittadini, e integrare le loro proposte, per quanto possibile, all’interno della nuova offerta che partirà a maggio. I vantaggi per gli utenti saranno quindi molti, tra i quali ad esempio la possibilità di avere un biglietto urbano unico utilizzabile in più città, ma anche un sistema informativo unico basato proprio sulla totale integrazione dei servizi offerti finora dalle singole società di trasporto”.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 19/12/2019

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