La maxi-fresa. È stata azionata martedì: pesa 2.750 tonnellate e ha una spinta di 4.200 kw Il lungo viaggio è iniziato in Germania sul Reno, passando per Gibilterra e Marghera, fino a Mules
di Massimiliano Bona
Martedì nel cantiere della Galleria di base del Brennero, a Mules, poco dopo le 13, è stata avviata la prima delle due grandi frese che scaveranno le gallerie di linea del Bbt in direzione Brennero. Alla presenza dell’amministratore di Bbt Se, Raffaele Zurlo, dei vertici del consorzio Btc (Brenner Tunnel Construction) – a cui sono stati affidati i lavori con ingegneri, tecnici e maestranze specializzate nello scavo con la Tbm(Tunnel Boring Machine) – «è stata azionata la testa fresante». La Tbm Flavia ha così iniziato a sgretolare, lentamente, l’ammasso di rocce. MULES.
Una maxi-fresa da 200 metri.
La fresa – lunga 200 metri e con un peso di 2.750 tonnellate – sta avanzando nelle viscere della montagna con una spinta di 4.200 kw (5.700 cv). Flavia realizzerà la galleria di linea Ovest beneficiando dell’esperienza acquisita nello scavo del cunicolo esplorativo eseguito da «Serena». Quest’ultima, partita a maggio 2018, ha già scavato oltre 4 chilometri del cunicolo esplorativo. Mentre Flavia è alle prese con i primi metri del suo percorso, nell’adiacente galleria ferroviaria Est è in corso l’assemblaggio dell’ultima fresa, Virginia. Si tratta della Tbm gemella. Partirà a maggio.
Lavoro: 1.700 contratti.
I posti di lavoro legati al Bbt sono tanti: 160 nella società Bbt Se e 1700 nel complesso tra professionisti, tecnici e operai impegnati negli appalti.
Alto Adige – 18/04/2019
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