Assaeroporti: oltre 185 milioni di passeggeri nel 2018

24 Gennaio 2019

Il sistema aeroportuale italiano, in linea con il trend positivo registrato negli ultimi quattro anni, continua a crescere e chiude il 2018 con 185,7 milioni di passeggeri, il 5,9% in più rispetto al 2017, e 1,6 milioni di movimenti aerei, equivalente a un incremento del 3,1% sull’anno precedente. Il traffico cargo, invece, si attesta a 1,1 milioni di tonnellate di merce trasportata, con una lieve flessione dello 0,5%, imputabile, tra l’altro, al rallentamento dell’economia mondiale.
Questi, in sintesi, i dati elaborati da Assaeroporti – sulla base delle rilevazioni effettuate dalle società di gestione aeroportuale – che nella sua analisi sottolinea come il trasporto aereo nel nostro Paese continui a crescere a tassi sostenuti e superiori alla media europea, dimostrando l’appetibilità del mercato italiano in un contesto fortemente competitivo. I nostri aeroporti non operano ormai più in regime di monopolio ma stimolano e intercettano flussi di passeggeri e merci a livello europeo e internazionale, determinando importanti ricadute economiche, con un’incidenza del settore sul Pil nazionale del 3,6%.
Nello specifico, i passeggeri transitati nei 39 scali italiani monitorati ammontano, nel 2018, a 185.681.351, ovvero 10,3 milioni in più rispetto al 2017. La crescita è trainata dal traffico internazionale che ha superato i 121 mln di passeggeri, con un incremento del 7,2% rispetto al 2017. All’interno di questo segmento, si segnala una crescita del 5,6% per il traffico Ue e del 13,2% per quello extra Ue. In termini di traffico passeggeri, tra i primi 10 aeroporti italiani troviamo gli scali di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Bergamo, Venezia, Catania, Napoli, Milano Linate, Bologna, Palermo e Roma Ciampino.
Da segnalare la crescita a doppia cifra che ha interessato gli aeroporti di Genova (16,5%), Napoli (15,8%), Palermo (14,8%), Bolzano (14,3%), Verona (11,6%) e Milano Malpensa (11,5%). Sempre in riferimento ai passeggeri trasportati, si segnalano, infine, i risultati raggiunti dal sistema aeroportuale romano (Fiumicino e Ciampino) con 48,8 mln, dal sistema aeroportuale milanese (Malpensa e Linate) con 34 mln, dal polo aeroportuale del nord est (Venezia-Treviso-Verona-Brescia) con 18 mln, dal sistema della Sicilia orientale (Catania e Comiso) con 10,4 mln, dal sistema aeroportuale toscano (Pisa e Firenze) con 8,2 mln, dalla rete aeroportuale pugliese (Bari, Brindisi, Foggia e Taranto) con 7,5 mln e dal sistema aeroportuale calabrese (Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone) con 3,2 mln. Riguardo ai movimenti aerei, che ammontano complessivamente a 1.600.873, si conferma il trend di crescita, +3,1% rispetto al 2017, favorito principalmente dall’incremento delle destinazioni internazionali, + 5,1%, e in particolare da quelle extra Ue,+ 9,2%. Una leggera flessione si registra, invece, per il traffico cargo, con un totale di 1.139.752,76 tonnellate di merci movimentate nel 2018 (-0,5%).I primi 10 aeroporti per volumi di merce trasportata nel 2018 sono Milano Malpensa (572,8 mila tonnellate), Roma Fiumicino (205,9 mila tonnellate), Bergamo (123 mila tonnellate), Venezia (68 mila tonnellate), Bologna (52,7 mila tonnellate), Brescia (23,8 mila tonnellate), Roma Ciampino (18,3 mila tonnellate), Milano Linate (12,6 mila tonnellate), Napoli (11,7 mila tonnellate) e Pisa (11,6 mila tonnellate).
L’evoluzione del traffico aereo dei prossimi anni sarà rapidissima – continua l’analisi Assaeroporti – le stime Iata prevedono il raddoppio dei passeggeri mondiali nei prossimi due decenni. In tale contesto, è necessario che la politica e gli operatori di settore adottino strategie a lungo termine, non solo per affrontare la prevista saturazione dello spazio aereo e della capacità infrastrutturale, ma soprattutto per non perdere terreno e assicurare al nostro Paese una collocazione significativa nel grande flusso degli scambi internazionali.
“Per proseguire il percorso virtuoso intrapreso solo pochi anni fa è necessario continuare ad investire nelle infrastrutture e nell’intermodalità, con sempre maggiore attenzione rivolta alla sicurezza, alla qualità dei servizi e alla sostenibilità ambientale – ha dichiarato Fabrizio Palenzona, presidente di Assaeroporti –. Le infrastrutture aeroportuali necessitano di programmazione a lungo termine, per cui le decisioni prese oggi sono determinanti per massimizzare la capacità di accogliere l’enorme mole di traffico aereo che il mercato prevede e, con essa, la crescita di posti di lavoro e di valore per il nostro Paese”.
Infine, particolare attenzione deve essere data anche al cargo aereo, un segmento dalle grandi potenzialità che negli ultimi anni ha registrato notevoli incrementi, pur non avendo un vettore nazionale di riferimento. Tuttavia la flessione riscontrata nel 2018, se da un lato può essere letta come un campanello di allarme rispetto a un rallentamento dell’economia mondiale, dall’altro rende oggi più che mai necessarie forti azioni di semplificazione burocratica e di velocizzazione dei processi, affinché il settore del cargo aereo possa essere sempre più appetibile e competitivo nel mercato globale.

 Trasporti-Italia.com – 24/01/2019

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Mestre-Adria, 2 ore di viaggio per 57 chilometri

23 Gennaio 2019

L’incontro tra il sindaco di Adria Omar Barbierato con l’assessore regionale Elisa De Berti ed il direttore di Sistemi territoriali Gian Michele Gambato è servito per fare il punto della situazione riguardante le problematiche di gestione della linea ferroviaria Mestre-Adria dove vengono riscontati quotidianamente ritardi, passaggi a livello aperti e problemi di comunicazione

Ha condiviso le segnalazioni e portato le istanze della delegazione di pendolari adriesi il sindaco di Adria Omar Barbierato assieme al consigliere delegato Enrico Bonato all’incontro a Padova con l’assessore regionale Elisa De Berti, il direttore di Sistemi territoriali Gian Michele Gambato e i sindaci della linea ferroviaria Mestre-Adria.

L’incontro è servito per capire quale sia il punto della situazione riguardanti le problematiche di gestione della linea ferroviaria in questione, e quale strategie mettere in campo per cercare di migliorare il servizio per gli utenti. “I disagi maggiori sono dovuti oggi ai tempi di percorrenza, – racconta Barbierato – che in base anche all’adeguamento necessario al sistema di sicurezza e a problemi sul binario unico hanno causato ritardi di almeno 30 minuti rispetto al tempo di percorrenza previsto impiegando quindi 2 ore per un viaggio di 57 chilometri. Per questo ho richiesto per i nostri pendolari di poter valutare delle corse di Actv alternative, che partano da Adria invece che da Cavarzere per raggiungere Venezia e che da Venezia riportino ad Adria. I ritardi continui creano disagi gravissimi, sia per i lavoratori che per gli studenti che spesso all’arrivo devono utilizzare autobus, vaporetti, o tragitti a piedi per raggiungere il proprio posto di lavoro”.

Il primo cittadino spiega “Sistemi territoriali ha risposto che con la sistemazione di alcuni problemi il tragitto sarà assicurato con una maggiore durata per 15 minuti mantenendo gli orari di arrivo e sopprimendo un paio di corse dove ci sono pochi utenti e non negli orari di punta”.

Nel corso della riunione è stato poi riscontrato che il nuovo sistema di sicurezza prevede il rallentamento del treno in prossimità delle stazioni e dei passaggi a livello, in questo senso i 67 passaggi a livello e le stazioni ravvicinate lungo il percorso, rappresentano di fatto una criticità che va affrontata in tempi brevissimi insieme ai sindaci. “Parliamo di passaggi a livello che a volte rimangono aperti, comportando un rallentamento delle operazioni necessarie per la sicurezza. A questo si aggiunge un grave problema anche di comunicazione, in quanto i pendolari si devono organizzare in chat per informarsi sui ritardi o sulla soppressione delle corse”.

Come sindaco Barbierato ha sottolineato l’importanza di risolvere quanto prima le varie problematiche,”per aiutare i nostri cittadini in primis e perché considero il treno, un mezzo di trasporto efficace per ridurre il problema dell’inquinamento, attraverso l’elettrificazione prospettata dall’assessore De Berti, e per la sua funzione essenziale per chi deve lavorare, studiare, raggiungere l’aeroporto o gli ospedali. Non solo, anche per i turisti che si spostano verso Venezia e verso il Delta”.

RovigoOggi.it – 23/01/2019

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Toninelli: «Sulla Tav veneta non c’è nulla di deciso. Valdastico? Ragioniamo sul tracciato»

Il ministro delle Infrastrutture fa il punto sulle opere a Nordest. Garanzie sull’autonomia

di Simone Casalini

Ministro Toninelli, l’Autostrada del Brennero è in proroga con la concessione e sta discutendo il rinnovo con il suo ministero e l’Unione Europea. La nuova veste, se andrà in porto, sarà interamente pubblica, in particolare con il protagonismo degli enti locali. Come giudica questo modello e a quali altre situazione potrà poi applicarsi? 

«È il modello vincente. In questo caso abbiamo messo a punto, superando tutti gli ostacoli posti dalla Ue, uno schema di convenzione che viene davvero incontro ai cittadini e valorizza i territori. Parliamo di investimenti che restano sui luoghi attraversati dall’autostrada e tariffe che puntano alla sostenibilità ambientale e al tempo stesso fanno risparmiare chi viaggia».

Ci sono due punti che separano attualmente il Ministero, Autostrada del Brennero e gli enti locali. Il primo è sulla richiesta del ministero di restituzione degli utili prodotti dall’A22 dal 2014 ad oggi. Si tratta di circa 60-80 milioni all’anno. Qual è la ratio della vostra richiesta e quale mediazione si può trovare? Cosa ne pensa di un’eventuale ipotesi di gara minacciata da A22? 

«Abbiamo fatto di tutto per evitare che la gestione e i profitti vadano ai privati. Ma per scongiurare la gara ci deve essere la collaborazione da parte di tutti i soggetti coinvolti. Noi abbiamo elaborato una proposta, sul punto di mediazione siamo in queste ore al lavoro».

Da oltre 40 anni Trentino e Veneto discutono della realizzazione dell’autostrada Valdastico. Ma l’ipotesi è sempre abortita per i costi ambientali e i dubbi di scaricare sull’A22 un ulteriore flusso di traffico. Con l’elezione alla presidenza della Provincia autonoma di Trento del leghista Maurizio Fugatti si è creato un nuovo asse con il governatore veneto Zaia per rilanciare l’opera che dovrebbe collegare Piovene Rocchette a Rovereto sud. La Provincia autonoma di Bolzano si è detta contraria così come il M5s locale e il centrosinistra. Qual è la sua posizione? 

«Mercoledì incontreremo Zaia e Fugatti per discutere della concessione e della eventuale realizzazione del tracciato. In linea generale, questo ministero è aperto a valutare tutte le infrastrutture che servono davvero. Ma devono servire a chi le usa, non a chi le costruisce».

In una recente intervista al Corriere della Sera sul tunnel del Brennero lei ha detto che i lavori proseguiranno: «Non si può chiuderlo, bisogna farlo meglio». In che cosa si può migliorare?

«È un’infrastruttura che il M5S al Governo non avrebbe mai fatto così in origine. Ora tutte le opere di adduzione vanno rese funzionali e sostenibili. Inoltre, è necessario in particolare rafforzare la linea esistente per spostare sin da subito i camion su rotaia».

I tratti veneti della Tav verranno completati o meno? I privati hanno già un contratto in mano e 160 milioni di anticipo per il tratto Brescia-Verona: debbono andare avanti o fermarsi? 

«L’analisi costi-benefici, obiettiva e mai fatta prima in modo terzo e scientifico, è in via di completamento. Ci aiuterà a decidere».

Nel Nordest il reddito di cittadinanza, i timori di un’autonomia annacquata (in Veneto) e i ripensamenti sulle infrastrutture stanno creando delle fibrillazioni. Non temete di perdere consenso in quest’area del Paese e con quali misure pensate possa essere eventualmente arginato? 

«Stiamo parlando di una misura che costringerà il beneficiario a sottoscrivere un Patto per il lavoro, ad attivarsi, formarsi. È un provvedimento rivoluzionario che serve prima di tutto alle imprese che cercano risorse competitive per accrescere la loro produttività e competitività. Sull’autonomia, invece, abbiamo detto che i veneti si sono espressi in modo chiaro e ora si tratta di fare le cose bene».

Ministro Toninelli, in questi giorni c’è stato un battibecco a distanza tra il Ministro Fraccaro e il governatore veneto Zaia sul tema dell’autonomia delle regioni che hanno chiesto il referendum (Veneto, Lombardia, Emilia). Fraccaro ha dichiarato a la Stampa che non è d’accordo sulla legge delega proposta da Zaia e che vanno salvaguardati la coesione nazionale e la tenuta dei conti; Zaia ha replicato che si procede come da articolo 116, comma 3 della Costituzione che prevede un’intesa tra governo e regioni interessate. Il timore del Veneto è che alla fine l’autonomia prevista su molti temi possa essere annacquata per evitare un conflitto con il sud d’Italia. Qual è la sua posizione?

«Nessuno vuole annacquare nulla. Zaia ha proposto di procedere con una legge delega, ma è stato lo stesso ministro Stefani a dichiarare che non è lo strumento adatto: il collega Fraccaro ha solo ribadito questa posizione. Il Governo è unito nel sostenere le richieste di autonomia che saranno un valore aggiunto per tutto il Paese».

Corriere del Veneto –  23/01/2019

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Porto Ravenna a rischio insabbiamento, navi crociera in calo

Invece di 50mila turisti ne sono arrivati 18mila

Il porto di Ravenna è a rischio insabbiamento, così navi da crociera e turisti cambiano rotta.

Nel 2018 invece di 50mila turisti dalle navi ne sono arrivati solo 18mila, mentre per il 2019 ne sono previsti 13mila con l’attracco di 14 navi: tanti i viaggi ‘tagliati’. La prima crociera ‘targata’ Msc arriverà l’8 febbraio, l’ultima il 20 novembre. “Cercheremo di fare un minimo di manutenzione, ma non possiamo fare di più. Senza l’avvio dell’escavo dei fondali, inserito nel progetto hub portuale, non possiamo intervenire”, spiega al Resto del Carlino il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Daniele Rossi.

“Siamo impegnati a non perdere altre quote di traffico e andiamo avanti con tutti i progetti previsti – aggiunge Rossi – Nel terminal sono state investite molte risorse e quindi dobbiamo fare di tutto per rilanciarlo”. Il prossimo anno scadrà la concessione per la gestione del terminal, attualmente in capo al gruppo turco Global Port. “Come tutte le concessioni che scadono, anche quella del terminal crociere sarà oggetto di un bando di gara. Visto che la programmazione delle crociere ha cadenza biennale anticiperemo il bando a quest’anno, per essere subito operativi”. Il bando potrebbe contenere un chiaro riferimento alla costruzione della stazione marittima: “La certezza – sottolinea il presidente dell’Adsp – è che intendiamo dotare il terminal crociere di un’adeguata stazione. Il progetto è in fase di studio ma non abbiamo ancora deciso come procedere.

Potremmo costruire noi la stazione oppure inserirla nel bando di gara: sono valutazioni che ci porteranno in tempi ragionevoli a prendere una decisione”.

Ansa/Mare – 23/01/2019

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Ambiente: studio, con navi ‘pulite’ 500 morti in meno in Italia

Genova, Napoli, Venezia e Palermo gli scali più interessati

Genova, Napoli, Venezia e Palermo sono tra le città portuali del Mediterraneo che guadagnerebbero di più in termini di salute e risparmio sulle spese sanitarie dalla nascita di un’Area a Controllo delle Emissioni navali (Eca). E’ quanto emerge da uno studio commissionato dal ministero dell’ambiente francese sull’impatto di una Eca nel Mare Nostrum, con limiti di emissioni stringenti su zolfo, ossidi di azoto e particolato derivanti dal passaggio a combustibili navali di migliore qualità e l’utilizzo di sistemi di abbattimento degli inquinanti. Secondo lo studio, l’aria nei porti del Mediterraneo migliorerebbe radicalmente e in quelli italiani contribuirebbe a salvare circa 500 vite ogni anno (6000 in tutto il Mediterraneo) con un risparmio tra gli 1,2 e i 2,5 miliardi di euro in termini di costi sociali (da 8 a 14 in tutto il bacino). “È necessario che il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, faccia proprio, sostenendolo apertamente e con ogni mezzo a sua disposizione” il progetto, è l’appello di Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’Aria Onlus, che aggiunge: “La Francia stima che si possa giungere all’attivazione entro il 2022, ma per ottenere questo risultato è essenziale un impegno attivo da parte dell’Italia”.

Ansa/Mare – 23/01/2019

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Pedaggi Autostrade: Toninelli annuncia nuove tariffe per tutti entro 5 anni

“Dopo aver bloccato il rincaro dei pedaggi, ora stiamo lavorando per ridurli progressivamente attraverso un sistema tariffario unico che metterà fine ai maxi guadagni dei concessionari”. Così il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli in un post su Facebook.

“Con il decreto Genova abbiamo affidato all’Autorità di Regolazione dei Trasporti il potere di determinare in maniera analitica gli aumenti al casello. Addio quindi ai vantaggi sproporzionati basati su piani di investimento mai realizzati, d’ora in poi verranno riconosciuti solo gli investimenti realmente fatti e pertinenti con i servizi autostradali. C’è già un lungo elenco di tratte che cambieranno presto le loro tariffe a beneficio di automobilisti e autotrasportatori e contiamo di applicare il nuovo sistema a tutte le concessioni autostradali nell’arco, al massimo, di cinque anni”.

“Questi non sono interventi spot – dice ancora il ministro – ma cambiamenti radicali al sistema delle concessioni autostradali che rimettono al centro l’interesse di tutti i cittadini che viaggiano”.

Trasporti-Italia.com – 23/01/2019

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Porti: al Mit la conferenza nazionale delle Autorità di sistema portuale

Le osservazioni della Commissione europea in merito ai presunti aiuti di Stato ai porti e gli interventi di semplificazione della Legge 84\94 sono state al centro della riunione di questa mattina al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti della conferenza nazionale di coordinamento delle Autorità di sistema portuale. Ad aprire la conferenza è stato il ministro Danilo Toninelli, e nel prosieguo dei lavori la riunione è stata presieduta dal viceministro con delega ai Porti Edoardo Rixi.

“I presidenti – spiega il viceministro Rixi – hanno sottolineato l’importanza di procedere a misure di semplificazione che possano rendere più efficace il ruolo di governance svolto dalle autorità di sistema portuale. Affronteremo in appositi tavoli tecnici le possibili azioni di semplificazione normativa e il tema dei presunti aiuti di Stato, sollevati dalla Commissione europea, per evitare una tassazione che sarebbe insensata e per dare valore alla specificità italiana in materia”.

Il viceministro Rixi ha poi chiarito: “Il governo è fortemente determinato a mantenere i porti sotto il controllo pubblico ed evitare che si verifichino scenari come quelli avvenuti in Grecia, nel Pireo. La natura pubblica delle autorità portuali, al di là della forma giuridica, non è in discussione.  L’obiettivo è piuttosto snellire le procedure, rendere più efficiente la governance e magari uniformare le regole, anche sugli affidamenti in concessione e sui bandi. I porti sono uno snodo essenziale della nostra economia e vanno potenziati, valorizzati nel segno dell’intermodalità, dell’efficienza logistica e ambientale, anche nel rapporto con le città”.

Trasporti-Italia.com – 23/01/2019

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Ernest Airlines: presentata la Summer 2019 della low cost italiana

Ernest Airlines ha presentato i voli per la prossima stagione estiva, riconfermando i collegamenti già attivi durante la stagione invernale tra Italia e Albania e Ucraina, aumentandone le frequenze e aggiungendo nuove rotte. Fra le novità, la compagnia low cost italiana, che ha recentemente accolto nella propria flotta un nuovissimo aeromobile Airbus A320CEO da 180 posti, annuncia i voli da Genova e Roma Fiumicino per Tirana.
L’espansione continua anche nel mercato Italia e Ucraina, dove Ernest aumenta le frequenze per la stagione estiva e aggiunge nuove tratte che prima non erano servite da alcun altro vettore. La compagnia inizierà infatti ad operare nuovi voli da Milano Malpensa e Roma Fiumicino per Kharkiv, come anche da Genova verso Kiev. In totale saranno 11 le rotte operate dall’Italia verso l’Ucraina da sette aeroporti italiani: Bologna, Genova, Milano Bergamo, Milano Malpensa, Napoli, Roma Fiumicino e Venezia e verso l’Albania da otto aeroporti italiani: Bologna, Genova, Milano Bergamo, Milano Malpensa, Pisa, Roma Fiumicino, Venezia e Verona.
“Il 2019 sarà un anno di crescita per Ernest – ha dichiarato Massimo Di Perna, Sales & Marketing Director della Compagnia – nuovi aerei, aumento delle frequenze, nuove rotte e un’attenzione sempre più focalizzata sulla soddisfazione dei nostri passeggeri rafforzeranno il nostro posizionamento nei nostri mercati di riferimento”.

Trasporti-Italia.com – 23/01/2019

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Autotrasporto: nel 2018 emesse 1,7% in più di tonnellate di CO2 in più rispetto al 2017

21 Gennaio 2019

Nel 2018 le emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina e gasolio per autotrazione sono state pari a 97.001.350 tonnellate, contro le 95.334.652 tonnellate registrate nel 2017. Nel 2018 vi è stato quindi un aumento delle emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina e gasolio per autotrazione, aumento pari a 1.666.698 tonnellate, che rappresentano l’1,7% in più rispetto al 2017.

Questi dati derivano da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro sulla base dei dati diffusi dal Ministero dello Sviluppo Economico sui consumi di carburante. I dati elaborati dal Centro Ricerche Continental Autocarro consentono di identificare le tendenze che hanno caratterizzato il comparto della benzina e quello del gasolio. Nel 2018 le emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina sono calate rispetto al 2017, con una diminuzione di 153.216 tonnellate, pari allo 0,7% in meno. Tale diminuzione, però è stata più che compensata dall’aumento delle emissioni di CO2 derivate dall’uso di gasolio per autotrazione, aumento che è stato di 1.819.914 tonnellate, pari al 2,5% in più rispetto al 2017.

Trasporti-Italia.com – 21/01/2019

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Porti: Pizzimenti, da ministero Ambiente via libera escavo Monfalcone

Il ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare ha dato parere favorevole ai lavori di scavo dei fondali del Porto di Monfalcone per raggiungere la profondità di 12,5 metri ed entro la fine di gennaio potrà partire la validazione del progetto esecutivo.

Lo ha comunicato oggi alla Giunta regionale l’assessore a Infrastrutture e Trasporti, Graziano Pizzimenti, il quale ha evidenziato che “l’importanza rivestita dall’area portuale monfalconese nel contesto logistico e infrastrutturale regionale, in particolare per i settori produttivo e commerciale, comporta l’esecuzione urgente di quest’opera”.

“Si tratta – ha spiegato l’assessore – di un progetto di assoluta rilevanza sotto il profilo ambientale che interesserà circa 900.000 metri cubi di materiale da sistemare, previa preparazione, nella cassa di colmata del Lisert, consentendo l’adeguata collocazione dei sedimenti nel rispetto della normativa e della tutela ambientale. È un’operazione ambiziosa e complessa che prevede la regolarizzazione del fondo della cassa con la realizzazione di un sistema di drenaggio, l’innalzamento e il rinforzo delle attuali arginature perimetrali e la realizzazione di un diaframma impermeabile per contenere il materiale dragato”.

Il progetto è stato sottoposto a procedure di valutazione d’impatto ambientale nazionale (decreto Via 167 del 6 agosto 2015) che hanno portato alla sua approvazione con alcune prescrizioni, rendendo quindi necessaria una revisione progettuale sostanziale. Il programma rivisto è stato presentato nuovamente al ministero dell’Ambiente per il recepimento delle prescrizioni di Arpa Fvg che troveranno riscontro nel progetto esecutivo e durante lo svolgimento dei lavori.

“In base alla notifica formale ricevuta dalla Giunta – ha aggiunto Pizzimenti – tutte le prescrizioni del Ministero sono state ottemperate, quindi con gli ultimi provvedimenti si è chiusa questa parte dell’iter burocratico. Un passaggio fondamentale perché l’ottemperanza alle prescrizioni del ministero dell’Ambiente condizionava anche la verifica del rispetto di quelle del ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo (Mibact) che verranno definite entro i prossimi giorni. Entro la fine del mese sarà quindi possibile dare il via alla validazione del progetto esecutivo di un intervento atteso da quasi dieci anni”.

L’ente certificatore per la validazione è stato individuato, di conseguenza l’ultimazione anche di questa procedura è prevista entro febbraio in maniera tale da pubblicare gli atti di gara entro marzo. Parallelamente verranno eseguite le operazioni di indagine e bonifica bellica della vasca di colmata del Lisert necessarie ai fini dell’appaltabilità.

Pizzimenti ha rimarcato che “il valore dell’intervento è di circa 16 milioni di euro e la consegna dei lavori è prevista entro ottobre. Le operazioni richiederanno circa due anni: il primo sarà dedicato alla preparazione della cassa di colmata, mentre nel secondo saranno effettuati i dragaggi, ovviamente nei periodi consentiti dalle prescrizioni ambientali”.

“Attraverso quest’opera – ha evidenziato l’assessore – la Regione dimostra ancora una volta l’importanza del Porto di Monfalcone, a supporto del quale sono in corso importanti interventi di manutenzione straordinaria dell’intero raccordo ferroviario del Lisert. I lavoro – ha precisato – si concluderanno entro maggio 2019 e consentiranno di proseguire il servizio di trasporto delle cosiddette bramme (semilavorati metallici di grandi dimensioni) dal porto alle imprese su rotaia, riducendo il traffico su gomma e aumentando la sicurezza sulle strade”.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – 21/01/2019

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