A22, piano da 19 milioni per la mobilità sostenibile

15 Settembre 2018

Ridurre la dipendenza dal petrolio e attenuare l’impatto ambientale del settore dei trasporti: questa la direzione indicata dalla direttiva europea Dafi “Directive alternative fuel initiative”

Ridurre la dipendenza dal petrolio e attenuare l’impatto ambientale del settore dei trasporti: questa la direzione indicata dalla direttiva europea Dafi “Directive alternative fuel initiative”, che l’Autobrennero sta percorrendo ormai da tempo. In questa direzione il Cda della società di gestione dell’A22 ha approvato ieri il piano per la mobilità sostenibile, per oltre 19 milioni di euro, «il cui obiettivo è la promozione di un approccio consapevole nei confronti dell’ambiente e delle risorse del pianeta, incoraggiando l’adozione di comportamenti più responsabili nell’utilizzo dei veicoli per lo spostamento di merci e persone». «L’Autostrada del Brennero – ha dichiarato l’ad, Walter Pardatscher – sta investendo sullo studio e sulla realizzazione di nuove soluzioni infrastrutturali che permettano a veicoli a basso impatto ambientale di percorrere l’intera tratta, così da offrire all’utenza in transito una varietà completa di rifornimento garantendo, al contempo, che tutti i Territori circostanti beneficino di un costante abbattimento dell’impatto ambientale.»

Trentino/Economia – 15/09/2018

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Stanziati 6 milioni di euro per la manutenzione del cavalcavia di Marghera

14 Settembre 2018

Lavori “di fondo” sul manufatto realizzato negli anni ’60: adeguamento sismico, sistemazione di cordoli e parapetti, sostituzione dei giunti. Cantieri al via in primavera

È una delle infrastrutture più importanti e trafficate della terraferma veneziana. Ora ci sono oltre 6 milioni di euro destinati ai lavori di manutenzione: opere di consolidamento, messa in sicurezza e adeguamento sismico del cavalcavia superiore di Marghera, lungo la regionale 11. La giunta comunale ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica, finanziando un totale di 6.332.600 euro inseriti nelle annualità 2018 e 2019 del programma triennale delle opere pubbliche.

Piano di interventi

I lavori sono suddivisi in tre stralci funzionali: il primo, per un totale di 3 milioni di euro, riguarda lavori da eseguirsi nella parte superiore dell’impalcato (tra gli altri il risanamento dei cordoli e degli sbalzi laterali, nuova impermeabilizzazione, sostituzione dei giunti, delle barriere e dei parapetti e il rifacimento della pavimentazione). Il secondo e terzo stralcio riguardano rispettivamente la rampa lato Marghera (918.600 euro) e la rampa lato Venezia (2.414.000 euro) e prevedono interventi di adeguamento sismico, il risanamento dei calcestruzzi dell’intradosso dell’impalcato, delle pile e dei pulvini.

Via strategica

«Il viadotto oggetto di intervento – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto – fu realizzato alla fine degli anni ’60 e, proprio per garantirne la sicurezza abbiamo deciso di intervenire con un importante intervento di risanamento, consolidamento ed adeguamento alle norme oggi vigenti. Già nella prossima primavera potranno iniziare i lavori previsti dal primo stralcio e riguardanti l’estradosso dell’impalcato, aggetti laterali inclusi. Con i due stralci successivi si provvederà al risanamento dell’intradosso dell’impalcato nonché agli adeguamenti antisismici che risultano indispensabili in considerazione del fatto che il viadotto in questione costituisce “via strategica di comunicazione ai fini di protezione civile”. Il progetto è il frutto di attività preliminari, avviate già da tempo, che comprendono il rilievo dell’opera, le indagini materiche sulla struttura e la redazione delle “schede di vulnerabilità sismica” richieste dalla specifica normativa. Il Comune confida quindi di poter consegnare in breve tempo alla città, completamente rinnovata ed adeguata, questa importante infrastruttura cittadina».

Venezia Today – 14/09/2018

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Open Fiber: completata la rete di trasporto ottica di ultima generazione più estesa d’Italia

Con oltre 6.300 km di fibra ottica la nuova dorsale, in grado di raggiungere una velocità fino a 400 Gigabit al secondo, è già attiva in tutto il territorio nazionale

Open Fiber ha completato la realizzazione di ZION, la più estesa rete di trasporto ottica di tipologia EON (Elastic Optical Network) in Italia: un’infrastruttura di oltre 6.300 km di fibra ottica, con apparati di ultima generazione, in grado di interconnettere l’Italia da Nord a Sud e di collegare la rete di accesso che Open Fiber sta costruendo in circa 7.000 città e comuni italiani. Il primato di ZION consiste anzitutto nell’altissima velocità del collegamento fotonico (già da ora a 200 Gbps -Gigabit per secondo ed a breve 400Gbps per canale ottico), ma anche e soprattutto nella sua flessibilità, robustezza e scalabilità. Con un semplice comando software, si possono configurare su ZION, in tempo reale, nuovi servizi, modificare quelli esistenti o riconfigurarli in maniera “intelligente” garantendo una trasmissione con la massima affidabilità. La capacità complessiva della rete raggiunge già, ed in futuro potrà superare, i 10 Terabit al secondo (1 Milione di Megabit) con la disponibilità di 50 canali ottici a 200 Gbps. ZION si avvale delle tecnologie ROADM e Flex Grid per la trasmissione ottica del segnale.

“Con la tecnologia FlexGrid di ZION, che è stata la prima in assoluto in Italia ad avvalersi delle tecnologie ROADM con i primi test condotti a Gennaio tra Roma e Firenze – ha commentato Stefano Paggi, Direttore Network & Operations Cluster C e D di Open Fiber – sarà possibile aggregare contemporaneamente più canali ottici su una singola fibra e quindi gestire sempre più clienti e servizi, potendo così sfruttare a pieno l’elevata banda trasmissiva della fibra, nell’ordine dei Terabit. Una capacità inimmaginabile fino a pochi anni fa e in grado di supportare le applicazioni ultrabroadband attuali e del futuro”.

“La rete ZION consente l’ampliamento del portfolio dei servizi che Open Fiber mette a disposizione degli operatori. Oltre ai servizi della rete di accesso FTTH già commercializzati da OF, si apre la commercializzazione di servizi innovativi di trasporto del traffico verso diversi punti di consegna presenti in tutto il territorio nazionale, ivi compresi i principali Internet eXchange – ha dichiarato Simone Bonannini, direttore Marketing e Commerciale – i nuovi servizi di OF consentiranno di rispondere ai crescenti volumi di traffico generati dalle applicazioni più avanzate che la rete ultrabroadband FTTH abilita. Servizi quali video HD ed UltraHD, ma anche applicazioni che richiedono performance elevate in termini di bassa latenza ed alta resilienza sia per il mercato consumer sia business.”

Today/Economia – 14/09/2018

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Ernest Airlines: stop ai voli tra Italia e Romania nella stagione invernale

13 Settembre 2018

Ernest Airlines sospenderà temporaneamente i collegamenti tra Italia e Romania – Verona-Bucarest, Genova-Bucarest, Verona- Iaşi e Cuneo-Iaşi – dall’8 ottobre 2018 a marzo 2019, la compagnia italiana con base a Milano, che ha gestito con successo l’apertura di 4 collegamenti diretti tra Italia e Romania.
“Siamo particolarmente soddisfatti dell’andamento dei voli tra Italia e Romania che abbiamo operato durante la stagione estiva ed intendiamo fare ancora di più per soddisfare i bisogni dei nostri passeggeri – ha affermato Davide Strinna, country manager per la Romania e Ucraina -. Per questo, a partire dalla primavera 2019, i nostri passeggeri potranno beneficiare di un servizio ancora più completo e di rotte aggiuntive. I nuovi collegamenti verranno comunicati prima dell’apertura delle vendite per la stagione Summer 2019. I 4 collegamenti già esistenti, e i rispettivi 10 voli a settimana, continueranno anche durante la prossima stagione estiva“.
La decisione rientra nell’ambito di un progetto di espansione che prevede un ampliamento della flotta, grazie all’arrivo di quattro nuovi Airbus A320 entro aprile 2019. Le nuove rotte saranno annunciate entro la fine dell’anno corrente.

Trasporti-Italia.com – 13/09/2018

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Infrastrutture: analisi costi-benefici, ecco i nomi dei 14 esperti nominati da Toninelli

12 Settembre 2018

Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha completato nei giorni scorsi la nomina dei 14 esperti esterni da inserire nella Struttura tecnica di missione del Ministero (guidata da Alberto Chiovelli) con il principale compito di effettuare l’analisi costi-benefici delle grandi opere della legge obiettivo. ‘Spero che i risultati di questa analisi possano arrivare entro l’anno’, ha detto Toninelli.

Ecco i nomi, comunicati dal Ministro alla Camera: Pasquale Pucciariello, avvocato dello Stato, prof Luiss di Diritto  Processuale; Giovanni Palatiello, avvocato dello Stato; Cons. Tammaro Maiello, vice-Procuratore Generale del Lazio della Corte dei Conti; Cristian Pettinari,  magistrato Corte dei Conti; Marco Ponti (a titolo gratuito), professore in quiescenza di Economia dei Trasporti  (1980/2015); Paolo Beria, associato di Economia  Applicata al Politecnico di Milano; Riccardo Parolin, consulente Economia dei Trasporti; Francesco Ramella Pezza, professore di Trasporti e Logistica al Politecnico di Torino; Alfredo Drufuca, esperto pianificazione traffico e trasporti; Pierluigi Coppola, docente Gestione ed esercizio dei sistemi di  trasporto Universita’ di Tor Vergata; Matteo Donde’, architetto; Gaetano Intrieri, economista, Trasporto aereo; Francesco Parola, docente Economia e gestione delle imprese di trasporto Univ. Genova; Maurizio Di Stefano, docente presso la Facoltà di Architettura dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Trasporti-Italia.com – 12/09/2018

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Bolzano: 4,7 mln di fondi statali per l’acquisto di bus e treni

Siglati due accordi tra la Provincia autonoma di Bolzano e il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per migliorare la mobilità cittadina. Stanziati 4,7 milioni di euro per l’acquisto di un treno e bus.

Il treno andrà in forza sulla ferrovia della Val Venosta, i cui lavori di elettrificazione hanno preso il via nel 2016. Il primo convoglio ferroviario, dei sette totali previsti ciascuno da 270 posti, verrà finanziato tramite il fondo di sviluppo e coesione 2014-2020. Una volta completati i lavori, i treni potranno viaggiare tra Malles e Merano con una cadenzamento di una corsa ogni 30 minuti, e potranno essere garantiti collegamenti diretti con Bolzano.

Tutti i 7 treni, compreso quello finanziato da Roma, verranno acquistati da STA (Strutture trasporto Alto Adige), la società che gestite le infrastrutture ferroviarie della Provincia, tramite un bando pubblico per l’acquisto di convogli che verranno impiegati sulle reti gestite non solo dalla stessa STA, ma anche da RFI (Rete ferroviaria italiana) e ÖBB (Österreichische Bundesbahnen).

Il Mit finanzierà anche l’acquisto di 5 nuovi bus elettrici con un contributo di 924.000 euro(costo totale 3,63 milioni) che verranno utilizzati da SASA per il trasporto urbano a Bolzano e Merano. Dei 5 autobus elettrici in questione, 3 avranno una lunghezza di 12 metri, mentre gli altri 2 saranno degli autosnodati da 18 metri.

Prevista anche la costruzione di una stazione di ricarica nella nuova stazione degli autobus di via Renon. Un’altra stazione è già presente presso il deposito SASA in zona industriale.

L’obiettivo della Giunta provinciale, nel settore del trasporto pubblico su gomma, è quello di mettere in strada una flotta di autobus sempre più moderni ed eco-compatibili migliorando la qualità del servizio offerto agli utenti e abbattendo l’impatto dei mezzi sull’ambiente.

Trasporti-Italia.com – 12/09/2018

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Porti: a Venezia nuova gru Biargano, portata da 125 tonn.

Collocata in terminal Multi Service, assemblata in banchina

E’ stata collaudata oggi la gru di ultima generazione Biargano “Model 6” prodotta dalla Konecranes Gottwald, che sarà presto operativa nel terminal Multi Service a Porto Marghera. Lo rende noto oggi l’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico settentrionale.

Le sezioni sono giunte direttamente in nave da Duesseldorf, sede produttiva. Le operazioni di assemblaggio, svolte direttamente al terminal, sono durate due settimane, per un mezzo che raggiunge i 39 metri di altezza e fino a 51 di sbraccio massimo, per un peso di oltre 450 tonnellate. La gru, con portata fino a 125 tonnellate, ha una configurazione a doppio argano, fondamentale per l’utilizzo delle benne a funi che permetteranno di garantire un elevato rate di sbarco nelle navi. La Biargano si aggiunge alle altre sette gru portuali da 80 a 200 tonnellate, e potrà essere alimentata anche tramite energia elettrica.

L’investimento di oltre 3 milioni andrà a potenziare ulteriormente le performance di Multi Service, terminal d’eccellenza riconosciuto a livello europeo nel settore breakbulk e in particolare dei project cargo.

“Quando un nostro terminalista sceglie di rafforzare la sua presenza nel nostro scalo, investendo risorse in tecnologia e innovazione – afferma il Presidente dell’AdSP Pino Musolino – significa che siamo sulla strada giusta. La nostra missione continua ad essere quella di creare le condizioni adatte affinché gli imprenditori continuino a scommettere sul Porto del Veneto con i suoi scali di Venezia e di Chioggia, l’efficienza dei quali è condizione necessaria affinché le aziende si possano approvvigionare di materie prime – conclude – e possano esportare i loro prodotti finiti nel mondo”.

Ansa/Mare – 12/09/2018

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Ferrovie: interramento e circonvallazione Trento compatibili

11 Settembre 2018

Opere legate al corridoio del Brennero, stima tempi 15 anni

La nuova circonvallazione merci di Trento, il Nordus, cioè il raddoppio delle linee della Trento-Malè, e l’interramento della linea ferroviaria nel centro del capoluogo sono tra loro compatibili. Sono i primi risultati del protocollo siglato ad aprile da Provincia, Comune e Rfi per velocizzare l’iter per la circonvallazione ferroviaria di Trento e avviare l’analisi di fattibilità di progetti urbanistici e architettonici per la città.

“Oggi abbiamo la certezza che interrare la ferrovia del Brennero è possibile e anche interrare parzialmente la ferrovia Trento-Malè e liberare in superficie delle aree per valorizzarle a vantaggio della qualità della vita e dell’economia”, commenta il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, che – con l’assessore Mauro Gilmozzi, il vicensindaco di Trento Paolo Biasiolli e il dirigente di Rfi Giuseppe Romeo – ha partecipato a un incontro in cui il commissario di governo per il corridoio del Brennero, Ezio Facchin, ha illustrato la fattibilità del progetto.

Ansa/Trentino A.A. – 11/09/2018

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A Treviso la connessione è super veloce: arriva Open Fiber

Cittadini e imprese potranno dunque beneficiare di una connessione in modalità FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa) in grado di raggiungere 1 Gigabit al secondo

I servizi di connettività a banda ultra larga abilitati dall’infrastruttura interamente in fibra ottica di Open Fiber sono da oggi disponibili nel comune di Treviso. Cittadini e imprese potranno dunque beneficiare di una connessione in modalità FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa) in grado di raggiungere 1 Gigabit al secondo, prestazioni impossibili per reti in rame o miste fibra/rame.
Il piano di Open Fiber per Treviso prevede il cablaggio di circa 32 mila unità immobiliari tra abitazioni, uffici e sedi della Pubblica Amministrazione con un investimento di circa 11 milioni di euro interamente a carico dell’azienda.
Grazie alla connessione in fibra, anche la città di Treviso potrà essere più competitiva in diversi ambiti: dall’innovazione alle start up, dal telelavoro allo streaming fino alla telemedicina. La diffusione della fibra ottica consentirà di accelerare il processo di digitalizzazione in tutta Italia, semplificando e migliorando le relazioni fra cittadini e Pubblica Amministrazione e aumentando la produttività delle imprese.

Open Fiber non vende direttamente al cliente finale i servizi in fibra ottica, ma è attiva esclusivamente nel mercato all’ingrosso (wholesale), offrendo l’accesso a tutti gli operatori di mercato interessati.

Wind Tre è l’azienda che per prima ha commercializzato servizi su fibra Open Fiber per il comune di Treviso. Nei prossimi mesi altri operatori nostri partner si aggiungeranno a Wind Tre.

La Tribuna di Treviso – 11/09/2018

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Dal porto di Marghera maxi caldaie Macchi per il Kazakhstan

Assemblate in banchina e trasportate con modalità Ro/Ro

Faranno parte di uno dei più grandi impianti oil & gas al mondo le tre caldaie Plug & Play prodotte dalla Macchi (divisione della Sofinter S.p.A. con head quarter a Gallarate e vari stabilimenti in Italia e in Europa) nello stabilimento di Marghera. Lo rende noto l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale.

I tre manufatti, del peso di 700 tonnellate ciascuno e di 30 metri di lunghezza, 16 di larghezza e 11 di altezza sono destinate in Kazakistan, dove faranno parte di un impianto di ultimissima generazione. Due caldaie sono già in viaggio e la terza salperà a metà settembre.

L’azienda da due anni ha scelto di aprire il suo nuovo maggior stabilimento a Marghera, che consente ai colli di grandi dimensioni di raggiungere le vicine banchine poiché impossibilitati a viaggiare su strada per ragioni di peso e dimensioni. L’unità produttiva riceve anche le varie componenti dalle altre fabbriche Macchi per realizzare il prodotto finale.

Le caldaie in modalità Plug & Play sono già integrate di tutti i componenti e apparecchiature accessorie necessari al loro funzionamento; in questo modo il cliente necessita solo di eseguire le attività di interconnessioni per l’avviamento. Le dimensioni ed il peso di questo prodotto richiedono necessariamente un “assembly yard” in prossimità dell’area portuale per permettere, fatte tutte le verifiche del caso, di raggiungere il porto e assicurarne l’imbarco. In due anni sono state prodotte e imbarcate a Marghera 19 plug & play.

Per il presidente dell’Autorità, Pino Musolino “l’accessibilità alla banchina è un asset che da sempre rende Venezia il gateway ideale per i project cargo, e non si tratta più di scegliere Venezia solo come scalo, ma come sede di produzione per ridurre al minimo il percorso in transito di queste componenti dalle dimensioni eccezionali. Venezia conta non solo su terminal dedicati e operatori altamente specializzati ma anche, unico scalo in Italia, sulla modalità fluviale, che registra andamenti positivi su questa filiera, consentendo il traffico di pezzi oversize senza vincoli di peso e misure”.

La fase di trasferimento dei tre mega carichi dallo stabilimento alla banchina è stato messo in opera dai mezzi speciali autopropulsivi della Fagioli, altra azienda leader per i servizi in questo settore, che a Marghera è insediata e opera dal 1994. Il terminal Multiservice, specializzato e riconosciuto a livello internazionale nella movimentazione dei project cargo, ha invece seguito tutte le fasi propedeutiche e operative per permettere l’imbarco con modalità Ro/Ro.

Ansa/Mare – 11/09/2018

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