Il progetto indica i fabbricati e i terreni che impattano con i binari e con la nuova viabilità. Prevista la demolizione di abitazioni e negozi
di Paolo Mutterle
Una premessa è d’obbligo: i cittadini e le imprese coinvolti non sono ancora stati informati, perché il progetto della linea Alta velocità/Alta capacità pubblicato sul sito del Comune è quello preliminare, mentre le procedure di esproprio inizieranno solo quando ci sarà il definitivo. Ma le tavole e le relazioni dei tecnici di Italferr indicano quali sono gli edifici e i terreni interessati dal raddoppio dei binari e dalle opere connesse (nuova linea di trasporto pubblico, viabilità, difesa idraulica). Si parla di oltre 500 mila metri quadrati divisi fra la città e i Comuni di Altavilla, Sovizzo e Torri di Quartesolo, per una cifra che ammonta a circa 103 milioni di euro.
GLI EDIFICI. Il tracciato ferroviario e la nuova viabilità impattano con 21 fabbricati esistenti, quasi tutti nel territorio comunale di Vicenza. Ci sono vittime illustri, come il PalaKiss di fronte all’ingresso principale della Fiera e il Bocciodromo, il centro sociale e polo di aggregazione in zona Ferrovieri. Ma anche abitazioni, uffici, capannoni artigianali, negozi e perfino un istituto bancario. Un totale di 24 mila quadri destinati, secondo il progetto preliminare, a essere demoliti. Va detto che il progetto ferroviari si ferma a viale del Risorgimento e per questo il grosso degli abbattimenti riguarda la zona occidentale della città.
IN FIERA. In via dell’Oreficeria l’elaborato di Italferr prevede il capolinea Ovest del filobus e una nuova viabilità di collegamento con la rotatoria di Ponte Alto, sulla Regionale 11. Per questo dovrà essere abbattuta la piattaforma commerciale privata di fronte all’ingresso principale della fiera. «Sappiamo che circola questa ipotesi – spiegano dagli uffici del Palakiss – ma il titolare si trova fuori sede». Si salva l’edificio confinante, che ospita Tde Macno e lo showroom Gioje, mentre è prevista la demolizione della cabina Enel in fondo alla strada, dove passeranno i binari. Per realizzare la nuova rotatoria all’incrocio tra via dell’Industria e via dell’Arsenale sarà sacrificata la tettoia della Pneus Palladio.
PONTE ALTO. Da via dell’Oreficeria è previsto un collegamento con un sottopasso e una nuova strada fino alla rotatoria di Ponte Alto, sulla Regionale 11. Il progetto della stazione unica in fiera prevedeva la demolizione di un magazzino delle acciaierie Valbruna in via dei Frassini, ora scongiurata perché la strada passerà sui campi dietro i capannoni. Tra gli edifici da abbattere ci sono invece alcune abitazioni di via Capuleti vicine ai binari (ma non il condominio) e l’edificio che ospita la street dance school in via dei Montecchi.
SAN LAZZARO. L’allargamento della sede ferroviaria impone il sacrificio di una parte del magazzino comunale in via Frescobaldi e di un magazzino privato in via Boccherini. Il progetto prevede la demolizione di un edificio a destinazione mista (abitativa/artigianale) in via Umberto Giordano e di una parte del deposito di Piva Gomme e della carrozzeria 32000 in viale San Lazzaro. «Noi siamo in affitto e non ci è arrivata alcuna comunicazione – spiega il carrozziere -. Un anno fa però i tecnici erano venuti a fare delle misurazioni. In caso di esproprio spero ci sia un indennizzo per l’attività».
VIALE VERONA. Quattro gli edifici da abbattere in viale Verona. Si tratta del complesso che ospita alcuni negozi etnici e un centro di rimessaggio camper al civico 85. C’è poi un immobile che appare in disuso vicino ai binari e un magazzino dietro alla banca Hypo Bank. Salvo il Bierstube, sul cui retro, dove oggi c’è il parcheggio, è disegnata la strada che porta al sottopasso previsto in direzione via dell’Arsenale. Un caso particolare riguarda la palazzina al civico 87, che accoglie una decina di appartamenti e, al piano terra, la filiale Bnl: il progetto ne ipotizza la demolizione perché con la nuova rotatoria prevista il condominio perderebbe l’accesso carraio e quello pedonale, rinviando però la questione alle successive fasi progettuali. L’amministratore Marco Crestani non ha ricevuto comunicazioni di possibili espropri né di sopralluoghi.
FERROVIERI. Nel quartiere che fin dal nome è legato ai treni, il progetto preliminare della linea Tav prevede l’abbattimento di due abitazioni in via Ferreto de Ferreti, sotto all’omonimo cavalcavia. «Noi però non ne sappiamo niente» spiega una residente. Il condomino di via Rossi più vicino ai binari perderebbe solo parte della pertinenza esterna, mentre il nuovo sottopasso del tribunale travolgerebbe in pieno il centro sociale Bocciodromo (vedi articolo sotto).
PIZZOLATI. A est l’unico esproprio riguarda un’abitazione di via dei Pizzolati, dove è prevista la rotatoria all’incrocio con via Martiri delle Foibe.
INDENNIZZI. Quando percepiranno gli espropriati? Le singole posizioni non sono pubbliche, i criteri sì. E fanno riferimento al valore venale del bene per i fabbricati e il valore agricolo per i terreni.
Il Giornale di Vicenza – 27/10/2017
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