L’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) prevede che i viaggiatori del trasporto aereo diventeranno 7,8 miliardi entro il 2036, circa il doppio rispetto ai 4 miliardi previsti quest’anno. La previsione è basata sul tasso medio di crescita del 3,6% annuo contenuto nell’ultimo aggiornamento del rapporto realizzato dall’associazione rispetto ai prossimi 20 anni.
“Tutti gli indicatori portano a individuare una crescita della domanda per i collegamenti globali. Il mondo deve prepararsi a un raddoppio delle cifre entro i prossimi venti anni – ha sottolineato Alexandre de Juniac, direttore generale e ceo Iata -. Si tratta di una notizia fantastica dal punto di vista dell’innovazione e dello sviluppo economico, per cui i collegamenti aerei sono un fattore chiave. Rispondere con successo a questa domanda rappresenta inoltre una sfida epocale per i governi e per l’industria del trasporto aereo”.
A guidare la domanda sarà la regione dell’Asia-Pacifico, da cui avrà origine più della metà dei nuovi passeggeri nei prossimi venti anni. Il punto in cui la Cina sostituirà gli Usa come maggiore mercato dell’aviazione (in base al traffico da, verso e all’interno del Paese) è stato anticipato di due anni rispetto all’ultima previsione e, tenendo conto della crescita a ritmo leggermente più veloce della Cina, rispetto a quella degli Usa in leggero rallentamento, dovrebbe collocarsi nel 2022. Il Regno Unito scenderà al 5° posto, sorpassato dall’India nel 2025 e dall’Indonesia nel 2030. Turchia e Thailandia entreranno nella top ten dei mercati più grandi, mentre Francia e Italia ne usciranno, andando a occupare, rispettivamente, 11° e 12° posto.
Trasporti-Italia.com – 24.10.2017
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