2021071449070775_Ripartono_Cantieri_Alta_Velocità_Verona_Brescia
Luglio 2021
Auto: 33 nuove stazioni di ricarica veloce per l’Alto Adige
Già in funzione 200 stazioni di ricarica in Provincia di Bolzano
Vi sono già 200 stazioni di ricarica in Alto Adige alle quali si stanno aggiungendo 33 stazioni di ricarica veloce. Le prime 11 stazioni di ricarica veloce (hypercharger) sono già state installate nel centro di Laives, ad Appiano sulla Strada del Vino ed a Ortisei lungo la strada principale.
Entro la metà del 2022 se ne aggiungeranno altre 22. A Egna la stazione di ricarica veloce si trova vicino alla strada nazionale, accanto alla Würth Arena, e pertanto, fa notare la sindaca di Egna Karin Jost, molto vicina alla zona industriale e all’entrata dell’autostrada.
Agli hypercharger si possono ricaricare i veicoli elettrici con una potenza da 100 kilowatt (kW) a 150 kW – a seconda della connessione elettrica sul posto. Questo significa che le odierne auto elettriche possono essere caricate in circa mezz’ora. Le nuove stazioni di ricarica veloce saranno installate lungo le strade principali ed in tutti i comprensori dell’Alto Adige.
“Vogliamo che la mobilità elettrica, che ha preso piede anche nel settore privato ed aziendale, decolli sul serio. Una fitta rete di ricarica e la possibilità di ricarica veloce sono ragioni in più per scegliere un veicolo elettrico”, afferma l’assessore provinciale Daniel Alfreider.
Le stazioni sono finanziate dalla Provincia di Bolzano con il sostegno del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. “La provincia ci ha incaricato di gestire il progetto, che ora stiamo realizzando insieme a Neogy, una società di Alperia e Dolomiti Energia, e al Consorzio altoatesino ARO che fa parte dell’Associazione provinciale degli artigiani APA”, afferma il direttore generale della STA, Joachim Dejaco. Anche le stazioni di ricarica rapida installate sono “made in Alto Adige”, poiché provengono dall’azienda internazionale “Alpitronic” con sede a Bolzano.
Ansa/Trentino A.A. – 14/07/2021
© Riproduzione riservata
Appello per il potenziamento della Valsugana e relativo collegamento alla Pedemontana
Nella sede della Provincia di Padova è stato sottoscritto un appello da inviare alla Regione del Veneto per ribadire l’urgenza e la necessità di intervenire per il potenziamento e l’adeguamento della SP 47 e della SS 47 Valsugana e relativo collegamento alla Superstrada Pedemontana Veneta. A farsi portavoce di questa istanza i presidenti delle Province di Padova Fabio Bui e Vicenza Francesco Rucco.
“Oggi è il momento di intervenire – ha detto Fabio Bui – per potenziare l’intero sistema viario del territorio. Il tema della vitale necessità di corridoi viari tra la Provincia di Padova e la SPV Pedemontana è stato più volte ribadito negli ultimi anni perché lo sviluppo socio economico dei nostri territori è imprescindibile dalle infrastrutture viarie e tecnologiche che si realizzeranno nei prossimi anni. Abbiamo due corridoi naturali: la SP47 Valsugana, classificata provinciale nel tratto padovano, che chiediamo venga riclassificata strada statale e la SR 308. Cerchiamo di realizzare la soluzione più veloce, ma procediamo con decisione e iniziamo almeno con la progettazione. Al grido d’allarme delle migliaia di imprese, di gran parte delle categorie economiche, dei rappresentanti istituzionali e dei cittadini, finora sono stata date solo risposte di circostanza, ma non è stato fatto nessun atto concreto. Ora ci aspettiamo una risposta dalla Regione del Veneto.
Come Provincia siamo disponibili a contribuire anche con le spese di progettazione, ma si faccia presto perché il treno della ripartenza passa adesso, ma dobbiamo saper cogliere questa occasione per garantire una risposta alla domanda del territorio pedemontano che risulta essere il più urbanizzato e industrializzato del Veneto”.
A gran voce quindi è stato chiesto uno studio di fattibilità con l’auspicio che dopo questo ennesimo appello, la Regione predisponga atti concreti per collegare questi territori. “Abbiamo analizzato anche con l’aiuto di Confindustria – ha detto Francesco Rucco – il fabbisogno delle strutture stradali nella nostra provincia e tra le varie opere c’è anche questa. Oggi vogliamo lanciare un appello affinché la Regione Veneto possa dare una risposta concreta e che l’opera possa rientrare nel prossimo piano triennale della viabilità. Questo tratto di strada deve essere inserito nell’ambito della gestione regionale, quindi di Veneto Strade. La spesa sarà sicuramente importante, ma facciamo conto sulle risorse dello Stato e su quelle europee. Per questo dobbiamo farci trovare pronti con una progettazione per poter intervenire in tempi rapidi. Rispetto alla concretezza della nostra azione cerchiamo di lavorare come ‘casa dei comuni’ senza guardare l’appartenenza politica, ma la domanda effettiva del territorio. Oggi, assieme alle associazioni di categoria e agli amministratori stiamo facendo un gioco di squadra che in questi anni si è rivelato fondamentale per risolvere molti nodi anche nel vicentino”.
Veneto Report – 14/07/2021
© Riproduzione riservata
Grandi navi: compagnie crociere, bene l’accelerata su Marghera
‘Se operativi nel 2022, nell’immediato importanti indennizzi’
“Accogliamo positivamente la decisione del Governo perché si registra un tangibile progresso sul fronte degli accosti diffusi. Da dieci anni chiediamo di poter mandare altrove le navi: non è vero che difendiamo con le unghie e con i denti il transito dal canale della Giudecca. E finalmente con la nomina di un commissario ad hoc c’è la prospettiva concreta di avere gli accosti alternativi a Marghera operativi per la stagione 2022”. Francesco Galietti, direttore per l’Italia di Clia, l’associazione internazionale delle compagnie crocieristiche, guarda il lato positivo dello stop al transito delle grandi navi a Venezia nel bacino di San Marco, nel canale di San Marco e nel canale della Giudecca, deciso con il decreto legge approvato dal consiglio dei ministri e che scatterà il primo agosto, perché accelera la realizzazione degli accosti a Marghera. “Il disegno complessivo è positivo.
Dopodiché l’applicazione immediata con meno di 3 settimane di preavviso comporta una botta per una pluralità di soggetti: bisogna vedere quanto gli ammortizzatori previsti per gli operatori del settore sapranno mitigarla”, aggiunge Galietti. Le compagnie crocieristiche che avevano previsto toccate a Venezia, dovranno infatti trovare in fretta approdi alternativi, in attesa dell’adeguamento dell’area di Marghera. “Alcune riusciranno a reindirizzare le navi a Trieste, Monfalcone e Ravenna, altre dovranno cancellare del tutto gli scali – completa -. Per questo bisogna vedere come funzionerà il meccanismo di indennizzo”.
Ansa/Mare – 14/07/2021
© Riproduzione riservata
Covid e ferrovie Ue: traffico passeggeri in calo del 66%, per merci contrazione dell’11%
L’ultimo report dell’impatto Covid sul comparto ferroviario della Comunità europea delle compagnie e dei gestori ferroviari (Cer) non offre notizie incoraggianti.
La situazione economica delle ferrovie in Ue continua a mostrare pochissimi segnali di ripresa con un peggioramento delle entrate registrato da gennaio a maggio 2021 rispetto al secondo semestre del 2020.
Il traffico passeggeri è diminuito del 66% nel periodo da novembre 2020 ad aprile 2021 rispetto al 2019, per migliorare leggermente a maggio (-59%), mentre le perdite di fatturato restano intorno al 50%. Il traffico merci e le relative entrate, invece, hanno registrato entrambi una contrazione dell’11% in media da gennaio 2021.
Persistono le perdite di fatturato ferme a -10%
Per i gestori delle infrastrutture il volume è tornato a livelli pressoché normali, mentre persistono le perdite di fatturato, ferme a -10%. Queste ultime, osserva il Cer, appaiono molto più elevate negli Stati membri che hanno ridotto i canoni che le imprese ferroviarie devono versare per l’utilizzo della rete. Una misura autorizzata dalla Commissione Ue per aiutare gli operatori ferroviari a far fronte alla situazione causata dalla pandemia e apprezzata dal settore ferroviario, ma che, osserva il Cer, andrebbe accompagnata con una compensazione da parte degli Stati membri delle perdite finanziarie subite dai gestori dell’infrastruttura.
Trasporti-Italia.com – 14/07/2021
© Riproduzione riservata
Le categorie economiche: “Subito un’alternativa alla Romea”
Dopo essere state inascoltate per anni, le categorie economiche della città si riuniscono per chiedere un’alternativa alla Romea, che potrebbe essere la Romea Commerciale ed il completamento del ramo dell’Arzeron. Firmata da Ascom Confcommercio di Chioggia, Cavarzere e Cona, Cisa Camping, Gebis, Ascot, Confartigianatro, Confesercenti, Pro Loco, la lettera è indirizzata agli organi preposti, tra cui i sindaci di tutto il Veneto, alla Città Metropolitana di Venezia, le province di Padova e Vicenza e la Regione Veneto.
“Dopo decenni di richieste cadute nel vuoto – spiegano le associazioni turistiche – le categorie economiche vogliono che si inizino al più presto almeno quei lavori che erano già concordati, visto come sono andate le cose sul ponte del Brenta con il traffico alternato che si è protratto per ben 111 giorni. Già in precedenza si erano sollevate le numerose criticità. Per il tessuto turistico è impensabile non avere una certa viabilità stradale e su ferrovia, adeguata al traffico moderno, senza pensare poi che il turismo è un asset portante della nostra economia, che però per tornare a mettersi in mostra avrà bisogno di un adeguamento delle infrastrutture”.
Nella lettera viene anche sottolineando il fatto che non ci può essere nuovo sviluppo senza adeguata viabilità. “Va inoltre tenuto conto – si legge ancora nella lettera – dei sempre più marcati frazionamenti delle vacanze e l’aumento quindi del fenomeno del pendolarismo. Pertanto siamo contenti quando sentiamo parlare di Romea Commerciale , ma al tempo stesso non possiamo non pensare che in realtà di questo progetto se ne parla da decenni, mentre sarebbe auspicabile, per esempio, almeno progettare le nuove strutture che sono già state approvate, come per esempio il ponte sul Brenta da Sottomarina a Isolaverde, senza dimenticare il completamento dell’Arzeron che potrebbe essere davvero una valvola di sfoga per il traffico domenicale”.
Chioggia News 24 – 13/07/2021
© Riproduzione riservata
In A22 tornano i weekend da “bollino nero”: via al piano anticode, tra manutenzioni e infotraffico
Sull’Autostrada del Brennero tornano i flussi di viaggiatori pre-Covid. Spesi 30 milioni di euro per la riqualificazione dell’asse, entrato in vigore un nuovo bot che informa sulla situazione in tempo reale per evitare code e modulare la velocità
di Alexander Ginestous
Sull’A22 si torna a viaggiare e tornano anche i cosiddetti “bollini neri” nei weekend estivi più caldi e trafficati di luglio e agosto. E questa non può che essere una buona notizia dopo la fine delle restrizioni dovute al Covid, a dimostrazione di come il turismo e l’economia si stiano risollevando dalle macerie della crisi. Autobrennero non si è fatta trovare impreparata, anzi.
La ripartenza su strada è stata programmata e studiata nei dettagli, dopo aver dedicato i mesi più difficili alla manutenzione straordinaria della tratta, investendo tanto.
L’amministrazione ha deciso per questa estate di evitare la presenza di cantieri durante le ore del giorno e potrà contare su 226 telecamere che sorveglieranno le zone nevralgiche, 82 ausiliari della viabilità e 30 pattuglie in servizio pronte ad intervenire dove necessario. Così A22 potrà tornare ad offrire un servizio efficiente con l’obiettivo di diminuire pesantemente le code ai caselli.
E per questo la società si è affidata alla tecnologia, lanciando il suo primo bot per Telegram, applicazione per la messaggistica veloce, che informerà in tempo reale i viaggiatori sulla situazione del traffico e incidenti.
“Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo assistito a crolli del traffico inauditi (-92% a marzo 2020, ndr) e a repentine riprese come quella che stiamo fortunatamente vivendo in questi giorni. Per noi che abbiamo la responsabilità di gestire un’arteria strategica per la mobilità commerciale e turistica europea, l’obiettivo è quello di garantire alti standard di servizio anche nei momenti più difficili e credo che ci siamo riusciti”, spiega il Presidente Hartmann Reichhalter.
I weekend da bollino nero
Le date più ostiche da fissare sul calendario saranno, nel mese di luglio, quelle della mattina di sabato 17, sabato 24 e sabato 31, sia in direzione Modena che verso il Brennero.
Per quanto riguarda agosto invece, in direzione Modena-Brennero si segnala la domenica mattina del 1° agosto, tutto il giorno sabato e domenica 7 e 8 agosto, sabato 14 agosto, sabato 21 agosto e sabato mattina 28 agosto. In direzione Brennero-Modena, sabato mattina 7 agosto, sabato e domenica mattina 14 e 15 agosto, sabato e domenica 21 e 22 agosto tutto il giorno e sabato e domenica 28 e 29 agosto tutto il giorno. Un dato d’impatto per capire la portata del “weekend nero”: nelle giornate critiche A22 arriva a registrare oltre 36.000 transiti giornalieri su una singola carreggiata.
“Da aprile in avanti i dati di traffico sono stati in continuo rialzo. Siamo passati dal -50% di marzo e aprile, al -12% di giugno. Da circa due settimane, abbiamo dati che cominciano ad essere paragonabili a quelli del 2019. È ragionevole immaginare che quest’anno molti faranno uso del mezzo di spostamento individuale per eccellenza, l’automobile, per andare in vacanza e noi vogliamo assicurare a loro e a tutta la filiera del turismo che, per quanto riguarda A22, lo potranno fare nel miglior modo possibile”, spiega fiducioso l’amministratore delegato Diego Cattoni.
Le manutenzioni
Autobrennero ha saputo sfruttare con astuzia le giornate segnate dal forte calo di traffico degli scorsi mesi, andando a compiere manutenzioni strategiche lungo tutto l’asse. La società ha speso la bellezza di 29,3 milioni di euro per interventi di riqualificazione. Alcuni esempi: si va dagli 11 milioni spesi in asfaltature ai 4 milioni per l’ammodernamento dell’impiantistica e degli apparati luminosi. 2,5 milioni sono stati spesi per il risanamento di elementi di alcune opere d’arte e 2 per la cura del verde attorno alle careggiate. L’amministrazione è intervenuta in ogni singolo settore, dalla cartellonistica alle aree di servizio. Il motivo è stato ovviamente quello di sfruttare il poco traffico per mantenere sempre in piena efficienza l’arteria, ma anche quello di continuare a garantire un volano all’economia.
Nuovi canali d’informazione
Come detto, A22 ha deciso di puntare con decisione anche su un nuovo canale per l’infotraffico in real time. Per tenere sotto controllo flussi e velocità, Autobrennero ha deciso di affidarsi ad un servizio che molte persone utilizzano ormai ogni giorno: Telegram. Iscrivendosi al bot di A22 sarà possibile ricevere e personalizzare le informazioni e previsioni sul traffico, scoprire i servizi offerti lungo la rete, dalle colonnine di ricarica per veicoli elettrici alle aree camper, con in più la possibilità di comunicare la propria posizione esatta in caso di emergenza.
“I nostri modelli di simulazione dei flussi di traffico dinamico ci permettono di prevedere durata ed estensione delle code e di programmare, di conseguenza, le azioni. Ad esempio, la laminazione del traffico in ingresso nelle stazioni autostradali, o la gestione dinamica delle velocità, che ci consente di ridurre i tempi di percorrenza, l’inquinamento e gli incidenti. Lo strumento più efficace resta il dialogo costante con chi è alla guida. Oggi lo realizziamo con 160 pannelli a messaggio variabile, ma disponiamo già della tecnologia per comunicare direttamente sul cruscotto dei veicoli”, conclude il direttore tecnico generale, Carlo Costa. Uno strumento, quello della gestione dinamica della velocità, che permette di ridurre i tempi di percorrenza, gli incidenti e le emissioni inquinanti.
Nordest Economia – 13/07/2021
© Riproduzione riservata
Traffico: a giugno crescita del 13% sulla Rete Anas
Continua il trend di aumento del traffico sulla rete Anas. Complice l’inizio della stagione estiva con i primi spostamenti per le vacanze, l’indice di Mobilità Rilevata registra a giugno un incremento del 13% rispetto a maggio di quest’anno e del 15% rispetto a giugno 2020. Comparando il mese appena trascorso con il giugno 2019, era pre Covid, emerge come l’Indice di Mobilità Rilevata sia cresciuto del 12% sulla rete delle arterie principali e del 9% sull’intera rete Anas.
I dati dell’Osservatorio del Traffico di Anas evidenziano come le migliori performance rispetto a maggio 2021 vengano registrate sulle reti stradali del Sud (+16%), Sardegna (+16%) e Sicilia (+22%).
Sul fronte dei veicoli pesanti, in aumento il traffico sia rispetto al mese precedente (+9%) che nei confronti di giugno 2020 (+17%), che si attesta all’incirca sugli stessi valori di giugno 2019, con una contrazione di appena l’1%.
Trasporti-Italia.com – 13/07/2021
© Riproduzione riservata
Slovenia: dal 15 agosto obbligo di certificazione Covid per gli autotrasportatori
La Slovenia non applicherà più nessuna eccezione al personale viaggiante (nemmeno per i lavoratori in transito) in entrata nel paese dal 15 agosto. A partire da tale data, quindi, è obbligatorio per i camionisti disporre di una certificazione verde COVID-19.
Lo ha comunicato Confartigianato Trasporti.
Chiunque entrerà in Slovenia, indipendentemente dall’origine o dal motivo sarà tenuto a presentare un documento (per esempio EUDCC) e un attestato che dimostri di essere stato sottoposto a un tampone (PCR 72h, HAG 48h), vaccino o di aver contratto il COVID-19.
Nel caso non fossero disponibili tali attestazioni, è prevista la quarantena.
Trasporti-Italia.com – 13/07/2021
© Riproduzione riservata
In viaggio con Flixbus e i podcast Loquis: 1.300 km di storie e aneddoti
FlixBus e Loquis, e la piattaforma italiana di Geopodcasting, hanno deciso di unire le forze per promuovere il territorio italiano, valorizzandone il patrimonio paesaggistico, culturale ed enogastronomico.
Grazie a questa collaborazione, i passeggeri di FlixBus potranno accedere a una playlist dedicata di oltre 300 podcast messi a disposizione da Loquis, che li accompagneranno per ben 1.300 km con storie e aneddoti sui territori attraversati in viaggio. Per ascoltarli, basterà scansionare un QR-code disponibile su tratte selezionate: tramite la geolocalizzazione, Loquis indicherà tutti i podcast sui luoghi che si trovano nelle vicinanze.
La playlist Loquis per conoscere lo Stivale
Nella playlist si passa dalle grandi città italiane come Roma, Milano, Napoli e Torino, accontate, però, da prospettive diverse, ai piccoli centri sconosciuti dello Stivale, come Bettolle, in Valdichiana, o Luzzi, nel Cosentino, passando per siti storici di fama globale, come gli scavi di Pompei, e meno noti, come Palazzo d’Avalos a Vasto, e luoghi del mistero, come la Taverna degli Alabardieri di Genova.
Loquis e FlixBus: l’approccio green
Si tratta di un accordo strategico per supportare il settore turistico, con un occhio all’ambiente. In particolare, con questa collaborazione FlixBus e Loquis intendono guidare i passeggeri alla scoperta di luoghi poco conosciuti, centri cosiddetti minori e territori meno battuti, non contemplati dal turismo di massa: un obiettivo che risponde, innanzitutto, al desiderio di valorizzare il patrimonio nazionale, supportando attivamente il settore turistico in una fase delicata come quella attuale.Inoltre, invitando i viaggiatori a percorrere itinerari nuovi, FlixBus e Loquis intendono contribuire alla deconcentrazione dei flussi turistici, incoraggiando un approccio al viaggio più sostenibile.
Trasporti-Italia.com – 13/07/2021
© Riproduzione riservata