Trasporti: Almanacco Confetra, nel 2020 tiene il traffico container ma si azzerano le crociere

25 Maggio 2021

In arrivo i nuovi dati dell’Almanacco della Logistica 2021, realizzato dal Centro Studi Confetra – Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica.

Il traffico container ha tenuto nel 2020 (-0,9% Teu) e in taluni casi è cresciuto (+14% Teu per i container che arrivano in un porto per essere caricati su altre navi di maggiori dimensioni sulle rotte transoceaniche), mentre è crollato quello rinfusiero (-14,2 per cento Rinfuse liquide, -17,4 per cento Rinfuse solide) e si è azzerato quello crocieristico (-94,6 per cento).

Il ridimensionamento del traffico corrieristico

Lo studio mostra nel segmento corrieristico un grave ridimensionamento delle consegne b2b, legate alle conseguenze della crisi pandemica, ma un’ulteriore poderosa crescita dell’eCommerce e delle consegne b2c (al +31 per cento dei prodotti ha corrisposto il -47 per cento dei servizi). Per quanto concerne invece il traffico su gomma, la pandemia non ha stravolto drasticamente la situazione pre Covid. Le arterie autostradali in cui si attestano maggiormente i flussi di traffico dei veicoli pesanti si riconfermano l’autostrada A1 (Autostrada del Sole), l’A14 (Autostrada Adriatica) e l’A4 a Nord.

Infine, la geografia della movimentazione delle merci di tipo aereo riporta una situazione opposta: a registrare il segno positivo sono il Sud, con le città di Bari e Brindisi, e le Isole con Palermo e Alghero.

Trasporti-Italia.com – 25/05/2021

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Porto di Trieste: al via progetto banchina estesa ferroviaria verso le aree interne degli interporti

Un concept per estendere le funzioni portuali alle aree degli interporti regionali. Il porto di Trieste cresce e si sviluppa in quest’ottica, non solo con le sue infrastrutture a mare, ma anche con le sue funzioni di integrazione logistica verso l’entroterra del FVG.

È recente l’avvio del nuovo terminal multipurpose HHLA-PLT, e le operazioni di connettività sulla rete ferroviaria primaria e internazionale, con gli oltre 200 mln di euro di investimento congiunti con RFI, l’Autorità di Sistema Portuale.

Il molo V dello scalo giuliano sarà collegato all’interporto di Cervignano

Nei giorni scorsi è partito un progetto pilota che collegherà temporaneamente il molo V dello scalo giuliano all’interporto di Cervignano, che diventerà “banchina temporanea” per un nuovo test su due servizi ferroviari internazionali già attivi sullo scalo giuliano: Norimberga-Trieste (in arrivo) e Trieste-Karlsruhe (in partenza).
Il primo test ha visto partire sabato il treno da Norimberga con la nuova sosta presso l’impianto di Cervignano e l’arrivo odierno al molo V dello scalo giuliano, grazie alla collaborazione con Mercitalia Rail, principale impresa ferroviaria nazionale.

La seconda fase di test si sperimenterà invece su un collegamento in partenza dal molo V in direzione Karlsruhe, con il supporto di Adriafer, gestore unico di manovra e impresa ferroviaria di short-haulage del porto di Trieste. Anche questo treno sosterà presso l’impianto di Cervignano per ripartire il giorno successivo in direzione della Germania con Eccorail, impresa ferroviaria austriaca di punta che da pochi mesi ha iniziato a operare diversi servizi ferroviari sul porto di Trieste.

L’operazione vede protagonisti oltre al terminal Samer Seaport eall’interporto di Cervignano,  DFDS quale operatore Ro-Ro che da Trieste collega il Mediterraneo con il Mar del Nord anche attraverso il network ferroviario del porto giuliano; mentre ad Alpe Adria che agisce quale integratore logistico e multimodale, il ruolo di messa a sistema dell’operazione.

Obiettivo creare una banchina estesa ferroviaria

Obiettivo dell’operazione che mira a creare una banchina estesa ferroviaria, sarà generare un aumento di capacità del sistema nel suo complesso, grazie al tapis-roulant logistico che dai terminal portuali si estenderà capillarmente alle aree interne degli interporti, con un ruolo chiave per Cervignano, grazie al suo posizionamento baricentrico di hub ferroviario e autostradale.

“Verificati e misurati i primi risultati – spiega il presidente dell’Authority, Zeno D’Agostino – sarà naturale attivare il coinvolgimento degli altri terminal portuali, degli altri interporti e delle  compagnie marittime per offrire capacità e servizi a valore aggiunto anche nell’entroterra e rendere sempre più competitive le catene logistiche anche a servizio del sistema industriale del Friuli Venezia Giulia.

Trasporti-Italia.com – 25/05/2021

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Enac partecipa a studio Easa su mobilità aerea urbana

Enac ha partecipato allo studio realizzato per la prima volta in Europa dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA) sulla mobilità aerea urbana, Urban Air Mobility (UAM), il nuovo sistema di trasporto aereo per passeggeri e merci all’interno e nei dintorni degli ambienti urbani. Il progetto potrebbe essere implementato in Europa entro 3-5 anni, offrendo soluzioni di mobilità più verdi e più veloci. Lo studio ha evidenziato come la maggior parte degli intervistati accolga con favore la prospettiva di servizi come i taxi aerei, ambulanze aeree e consegne di droni. Per l’Italia, e in particolare per l’Enac, questo studio europeo rappresenta il riconoscimento del lavoro svolto fino ad ora. La sfida è quella di mettere in atto una strategia aperta all’innovazione tecnologica volta a creare un ecosistema in grado di integrare nuove tipologie di servizi per i territori e per i cittadini. L’Advanced Air Mobility include, infatti, le operazioni di trasporto di merci e persone e l’effettuazione di servizi in ambito urbano (Urban Air Mobility – UAM) e in ambito intra-urbano mediante l’utilizzo di sistemi aerei sia manned sia unmanned, con diversi livelli di autonomia. L’UAM è quindi ricompresa nel più ampio perimetro della AAM.

Il sondaggio è stato indirizzato alle Autorità dell’aviazione civile degli Stati membri e a circa 4000 cittadini di sei città europee (Amburgo, Parigi, Barcellona, Milano, Budapest e la regione di Oresund – area transfrontaliera danese- svedese).

Analizzando i risultati dello studio EASA che evidenziano i potenziali target markets per le principali applicazioni di UAM, si coglie un’importante opportunità che il mercato internazionale intravede nel nostro Paese, in particolare nelle grandi metropoli come Roma, Milano e Venezia.

Trasporti-Italia.com – 25/05/2021

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Oltre 200 città collegate per Flixbus, al via nuove connessioni con il Sud

L’estate è alle porte e le graduali riaperture riporteranno turisti e viaggiatori a spostarsi. FlixBus risponde alle necessità collegate alle ripartenze ampliando la sua rete di collegamenti in autobus in tutta Italia, e porta a oltre 200 il numero delle città connesse sull’intero territorio nazionale.

L’operatore punta ora soprattutto sui collegamenti con gli aeroporti e le regioni del Sud, e rivolge un’attenzione speciale ai piccoli centri del Paese (meno di 20.000 abitanti) dove si trova già il 40% delle fermate FlixBus. Inoltre, per agevolare i flussi di visitatori in arrivo dall’estero, l’operatore potenzia le rotte internazionali, collegando l’Italia con 11 Paesi.

Obiettivo intermodalità: più tratte verso gli aeroporti

Salgono a sette gli aeroporti collegati in Italia dalla rete FlixBus.

Ecco qualche esempio delle connessioni attivate da FlixBus verso alcuni dei principali aeroporti italiani:

Fiumicino e Ciampino saranno serviti da tratte giornaliere verso mete rinomate per il turismo internazionale come Napoli e Bari o città di interesse culturale come Matera, ma anche centri meno noti come Macerata, Loreto e Osimo nelle Marche, Sulmona e Lanciano in Abruzzo o Andria in Puglia, oltre che località balneari come Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto, Alba Adriatica, San Salvo e Termoli. Si potrà inoltre arrivare a Foggia, da cui dirigersi verso il Gargano, o ad Ancona, per ripartire alla volta della Riviera del Conero.
I collegamenti attivi con Malpensa e Orio al Serio contribuiranno invece ad agevolare i flussi dei visitatori verso le città più famose del nord Italia, come Torino, Genova, Bologna, Venezia e Verona e località di montagna come Trento, Bolzano, Cortina d’Ampezzo e Aosta, ma anche città d’arte meno note a livello internazionale, come Vicenza, Parma, Reggio Emilia e Modena.
Nel nord-est, saranno le connessioni operative con l’aeroporto veneziano Marco Polo e quello triestino di Ronchi dei Legionari a offrirsi come punto di partenza per itinerari in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, con la possibilità, per città di grande interesse artistico come Trieste e Udine, di assistere a un incremento dei visitatori in arrivo dall’estero.

Per quanto riguarda il Sud Italia, dallo scalo napoletano di Capodichino si potrà arrivare, con FlixBus, in numerose destinazioni della Calabria ionica da Sibari a Crotone, passando, fra le altre, da Corigliano, Rossano e Cirò Marina, e si potrà raggiungere con facilità anche il Parco del Pollino, grazie ai collegamenti operativi, per esempio, con il paese di Mormanno.

Il Sud: una rete potenziata per valorizzare le opportunità

Si consolida anche la rete di FlixBus nel sud Italia, dove il divario tra la ricchezza e la varietà del patrimonio paesaggistico e storico-culturale e la carenza di un sistema capillare di trasporti rischia di frustrare, più che altrove, la missione di un rilancio del settore turistico, contribuendo a ritardare una ripartenza economica che proprio dal turismo può trarre importante forza vitale.

La rete FlixBus collega già numerose città di grandi e medie dimensioni al Sud Italia, come Napoli, Salerno, Caserta, Bari, Andria, Lecce, Taranto, Matera, Cosenza, Reggio Calabria, Palermo, Catania, Messina e Siracusa, oltre a stazioni balneari di prestigio come Ostuni, Polignano a Mare e Monopoli in Puglia, Policoro in Basilicata, Pizzo in Calabria e Taormina in Sicilia.

A questi collegamenti si aggiungeranno ora nuove connessioni con aree di importanza strategica per il turismo, come la Penisola Sorrentina, dove cinque nuove destinazioni, tra cui Vico Equense e Castellammare di Stabia, si affiancheranno a Sorrento a partire da questo giovedì, e il Salento, dove Gallipoli si aggiungerà, da oggi, a Porto Cesareo e a Manduria fra le mete collegate.

Ma un’attenzione speciale è rivolta da FlixBus anche a città minori e troppo spesso relegate in secondo piano. Oltre a località arcinote al pubblico internazionale, come Pompei e Alberobello, la società include infatti nella propria rete vari piccoli centri assai meno consosciuti, come San Giorgio Albanese, punto di partenza ideale per esplorare la Sila Greca in Calabria, o Enna, terrazza d’eccezione per godere del panorama mozzafiato dell’entroterra siculo, che con Caltanissetta, Canicattì e Agrigento sarà collegata, a partire da giovedì, con 11 centri italiani.

50 città estere collegate con l’Italia

FlixBus ha esteso i collegamenti internazionali con l’Italia a 50 città in 11 Paesi europei. Ecco alcune delle novità previste in questo senso per la settimana in corso:

In Francia, Digione e Auxerre si aggiungeranno, fra le altre, a Parigi, Marsiglia, Lione, Tolosa, Nizza, Montpellier, Cannes e Strasburgo.
In Svizzera, Berna e Ginevra si aggiungeranno a Lugano, Zurigo, Basilea e Lucerna.
In Germania, Berlino, Lipsia, Düsseldorf, Essen, Dortmund e Colonia si aggiungeranno, fra le altre, a Monaco di Baviera, Francoforte sul Meno e Stoccarda.
In Austria, Klagenfurt e Villaco si aggiungeranno a Innsbruck e Bregenz.

Fra le città estere che saranno collegate con l’Italia a partire da questa settimana, si possono citare, inoltre, Bruxelles, Lussemburgo e Budapest, mentre tra i centri già collegati con il nostro Paese che assisteranno a un potenziamento delle tratte si possono citare Barcellona in Spagna, Lubiana in Slovenia, Zagabria e Fiume in Croazia e Bucarest in Romania.

Trasporti-Italia.com – 25/05/2021

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Infrastrutture strategiche, a Nordest sei su 13 sono in ritardo

Emerge dall’Osservatorio Territoriale Infrastrutture Nord (Oti Nord), giunto alla ventesima edizione: la burocrazia rallenta l’esecuzione e la manutenzione di opere centrali

di Matteo Marian

Su tredici infrastrutture strategiche per il Nordest, sei sono in ritardo tra stallo dei lavori o avanzamento inferiore alle attese. In particolare due in stallo (potenziamento dell’autostrada A22 tra Bolzano sud e l’interconnessione con l’autostrada A1 Verona Nord, ampliamento alla terza corsia dell’autostrada A13) mentre quattro denotano un avanzamento dei lavori inferiore alle attese: ampliamento autostrada A4 Quarto d’Altino – Villesse-Sistiana, Pedemontana Veneta, raccordo autostradale A22 Fontevivo–Nogarole Rocca; linea ferroviaria alta velocità – alta capacità Verona-Padova.

Sono alcune delle principali evidenze contenute nell’Osservatorio Territoriale Infrastrutture Nord (Oti Nord), giunto alla ventesima edizione. Quest’anno l’Osservatorio, grazie all’adesione – per la prima volta – di tutte le Confindustrie del Nord Italia, amplia il monitoraggio sullo stato di avanzamento dei progetti infrastrutturali strategici di questa parte del Paese. Ad Assolombarda, Confindustria Genova e Unione Industriale di Torino – promotori dell’analisi – si aggiungono Confindustria Emilia-Romagna, Confindustria Friuli Venezia Giulia, Confindustria Liguria, Confindustria Lombardia, Confindustria Piemonte, Confindustria Trento, Assoimprenditori Alto Adige e Confindustria Veneto, dando al progetto un respiro nazionale.

“Oti Nord è la naturale evoluzione del progetto Oti Nord Ovest – ha commentato Enrico Carraro, presidente degli industriali veneti – Confindustria Veneto, insieme alle altre Confindustrie regionali del Nordest, ha voluto esserci perché riteniamo che sia fondamentale, in una logica di sistema, considerare il Nord del Paese come area privilegiata di interconnessione con l’Europa per innescare processi virtuosi di mobilità sostenibile e di sviluppo della logistica. Attraverso le nostre regioni passano infatti diversi corridoi europei che garantiscono i collegamenti est-ovest e nord-sud, favorendo l’integrazione di relazioni e filiere produttive rilevanti per tutta Europa e garantendo gli indispensabili flussi di merci, materie prime, componentistica, necessarie a tutto il sistema paese e a tutta l’Unione Europea”.

Il quadro complessivo che emerge non è molto differente rispetto a quello del Nordest. Nel 2020, infatti, su 68 progetti infrastrutturali monitorati in tutto il Nord Italia, 23 risultano completamente fermi (pari al 34%); 24 invece (35%) hanno avuto un avanzamento inferiore ai programmi e solamente 21 (31%) hanno soddisfatto le aspettative.

Da qui le priorità rivolte al Governo: completare i corridoi europei, agevolare la mobilità del trasporto merci, semplificare la burocrazia che rallenta l’esecuzione e la manutenzione di opere centrali.

Nordest Economia – 25/05/2021

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Brennero: slitta al 2032 l’entrata in funzione del Tunnel di Base

Si pensava inizialmente al 2025 e invece bisognerà aspettare almeno il 2032 per veder transitare un treno nel Tunnel di Base del Brennero, l’opera che promette di diminuire sensibilmente il traffico pesante in uno snodo strategico. I lavori infatti, come comunicato dalla BBT SE, la società di progetto impegnata nella realizzazione dell’infrastruttura, hanno subito un forte rallentamento.

Già negli scorsi giorni, il ministro Enrico Giovannini, durante una videoconferenza con le camere di commercio del nord Italia, aveva prospettato uno slittamento dell’entrata in funzione dell’opera e ora gli amministratori Gilberto Cardola e Martin Gradnitzer confermano.

I ritardi sono causati soprattutto dalla battuta d’arresto durante la realizzazione del lotto Pfons-Brennero sul versante austriaco del valico.

Ritardi nel programma dei lavori per il Tunnel del Brennero: il commento degli amministratori

“Dopo verifiche approfondite siamo riusciti ad elaborare un Programma Lavori realistico per la realizzazione della Galleria di Base del Brennero. Tale programma lavori rappresenta uno scenario realistico, soprattutto per quanto riguarda i lavori di progettazione e di costruzione. Nonostante il periodo che stiamo vivendo, legato all’imprevista pandemia e agli ostacoli presenti sul percorso, BBT SE sta facendo tutto quanto in suo potere per far si che il progetto della Galleria di Base del Brennero prosegua nel miglior tempo possibile”.

Trasporti-Italia.com – 24/05/2021

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Volotea: nuovo collegamento Olbia-Lione

A partire dal 6 luglio, Volotea avvierà un nuovo collegamento da Olbia alla volta di Lione. Con questa nuova destinazione, raggiungibile ogni martedì, salgono a 4 le rotte firmate Volotea da e per la Francia: oltre a Lione, infatti, il vettore ha confermato i collegamenti alla volta di Bordeaux, Nantes e Strasburgo. Le rotte internazionali vanno ad aggiungersi alle 15 domestiche, per un totale di 19 destinazioni, rendendo ancora più facili e agevoli gli spostamenti da e verso la Sardegna durante la Summer’21.

“Siamo felici di rafforzare la nostra presenza presso lo scalo di Olbia, dove scendiamo in pista con una nuova rotta per Lione, a partire dal prossimo 6 luglio. In questa fase di ripartenza per il settore del turismo, la nuova destinazione garantirà un ulteriore boost per il flusso di viaggiatori incoming, desiderosi di visitare le meravigliose spiagge della Sardegna. Allo stesso tempo, vogliamo proporre ai nostri passeggeri sardi una nuova opportunità di volo alla scoperta di Lione, una delle più belle città d’oltralpe”, ha commentato Valeria Rebasti, Country Manager Italy & Southeastern Europe di Volotea.

Da Olbia sono disponibili 19 collegamenti Volotea, 15 domestici (Ancona, Bari, Bologna, Catania, Cuneo, Genova, Milano Bergamo, Napoli, Palermo, Pescara, Pisa, Torino, Trieste, Venezia e Verona) e 4 internazionali (Bordeaux, Nantes, Strasburgo e, appunto, Lione).

Trasporti-Italia.com – 24/05/2021

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