CANTIERI OLIMPICI. ZAIA “VARIANTE CORTINA, UNA RIVOLUZIONE SOSTENIBILE PER LA MOBILITA’ NELL’INTERA AREA URBANA AMPEZZANA”

11 Febbraio 2021

Si svolgerà domani, 12 febbraio, nel Municipio di Cortina d’Ampezzo, un incontro per verificare i progressi della progettazione condotta da ANAS per la realizzazione della cosiddetta “variante di Cortina”, l’opera che – in vista delle Olimpiadi 2026 e nell’ottica di radicali interventi infrastrutturali destinati a modificare e fluidificare la viabilità del Bellunese – dovrebbe sgravare il centro storico della città dal traffico.

“L’attivazione della progettazione è avvenuta a seguito delle richieste della Regione del Veneto al Ministero delle Infrastrutture di anticipare già da luglio 2020 i tempi dell’avvio delle operazioni di studio dei progetti, rispetto all’approvazione dei finanziamenti delle opere olimpiche, avvenuta solo a novembre 2020 – commenta il Presidente del Veneto, Luca Zaia, annunciando la riunione -. Ai tecnici della Regione ho dato incarico di coordinare ogni azione al fine di non attendere infruttuosamente la costituzione della società per la gestione delle opere olimpiche”.

“Non intendiamo sprecare questa opportunità, frutto di una sinergia incredibile ed espressione di coesione del territorio Veneto – afferma il Governatore -. Anche la variante di Cortina è una delle infrastrutture più attese per le Olimpiadi, che darà un connotato moderno e sostenibile alla cittadina montana, permettendo di riorganizzare completamente la mobilità del centro abitato. Il costo stimato per il progetto è di circa 200 milioni di euro”.

“Nel passato sono state abbozzate diverse soluzioni, ma l’ipotesi più plausibile riguarda una strada in variante della ‘SS 51 Alemagna’, da inserire ad ovest dell’abitato, realizzando una galleria, con imbocco a sud del paese e sbocco a nord – anticipa Zaia -. Oggi è il momento di fare sintesi sulla base di tutte le indagini tecniche condotte nel passato, per arrivare ad una soluzione veloce e sostenibile, perché il territorio in cui dobbiamo intervenire è particolarmente sensibile e fragile, sotto vari profili, a cominciare da quello idrogeologico, paesaggistico e agrario”.

“La tensione è alta perché le difficoltà da affrontare non sono poche, a partire proprio dalla cantierizzazione – continua il Presidente del Veneto -. Ricordo che ci troviamo in uno degli otto siti veneti Patrimonio dell’Umanità e l’impegno di tutti gli attori coinvolti a risolvere i problemi lascia ben sperare. Lo sforzo di coordinamento che stiamo profondendo come Regione è funzionale al rispetto dei tempi e al risultato, che questo progetto ambizioso intende ottenere. Pertanto, auspico che il nuovo Governo costituisca al più presto la società Infrastrutture Milano Cortina 2026, che assumerà le funzioni di soggetto attuatore per le opere olimpiche e nomini il commissario governativo. A Società e commissario consegneremo il lavoro svolto sino ad ora, auspicando che questo tandem si riveli la soluzione vincente anche per altri interventi, oltre a quelli già programmati e progettati da ANAS, per dare avvio ad un modello che possa diventare esempio nazionale di confronto e sinergia per la realizzazione di grandi opere”.

“Si tratta pur sempre di un’infrastruttura complessa, da realizzare in un ambito fortemente vincolato sotto il profilo ambientale e anche per le funzioni urbane assegnate – spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture, Elisa De Berti -. Congiuntamente agli altri interventi e alle infrastrutture dedicate alla mobilità alternativa ai mezzi privati su gomma, si otterrà un sistema capace di far rinascere l’area urbana, riqualificandola e rendendola più vivibile, anche nei periodi con grande affluenza turistica, con massima attenzione all’ambiente”.

“La nuova galleria è inserita nel Masterplan che Regione, Provincia e Comune stanno congiuntamente redigendo – conclude la Vicepresidente -. Attraverso il nuovo percorso si assorbiranno tutti i flussi veicolari leggeri, ma soprattutto quelli pesanti di attraversamento, mentre i restanti verranno riorganizzati sfruttando dei parcheggi scambiatori posizionati in punti strategici, per eliminare la congestione nel centro abitato”.

Regione del Veneto – Comunicato n° 203 del 11 Febbraio 2021

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Innovazione, rinnovabili, lotta inquinamento, ecco porti verdi

Rapporto Legambiente e Enel X, decarbonizzare il trasporto marittimo

Innovazione tecnologica, digitalizzazione, efficientamento energetico degli porti, integrazione tra porti e rete ferroviaria (‘corridoi green’), progressiva elettrificazione dei consumi con fonti rinnovabili e supporto all’adeguamento degli scali e della flotta navale. E’ questo il quadro delle sei azioni chiave per portare avanti la lotta alla crisi climatica attraverso la decarbonizzazione del trasporto marittimo secondo Legambiente ed Enel X (la global business line del Gruppo Enel che progetta e sviluppa soluzioni incentrate sui principi di sostenibilità ed economia circolare) contenuta nel rapporto ‘Porti verdi: la rotta verso uno sviluppo sostenibile’, presentato oggi nel corso di un webinar in diretta su facebook e sul sito della Nuova Ecologia e di Legambiente. Dal documento messo punto emerge come questa sia “un’importante opportunità di innovazione, rafforzamento della filiera industriale del Paese e riduzione dell’inquinamento nelle città portuali italiane”. In particolare, tra i capisaldi c’è il contributo tecnologico che può arrivare dal ‘cold ironing’, cioè dalla possibilità di abbattere le emissioni fornendo energia dalla terraferma alle navi ormgeggiate in porto, fino ad azzerarle “se si alimentano con le rinnovabili”; oltre alla conversione della flotta navale con mezzi aventi un minor impatto ambientale. In questo modo si può tagliare anche l’inquinamento: le emissioni associate a questo settore – viene spiegato – “sono stimate in 940 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, pari a circa il 2,5% delle emissioni globali di gas serra”. “Il trasporto marittimo e le attività portuali – spiega Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente – risultano oggi ancora fortemente dipendenti per i loro consumi dalle fonti fossili. Da anni ci battiamo per ridurre l’inquinamento prodotto dalle navi nei porti delle città ed è arrivato il momento di investire sul cold ironing, una tecnologia oggi matura, e di rafforzare le connessioni con la rete ferroviaria per creare filiere di trasporto merci” a basso impatto di carbonio; “l’Italia – continua Zanchini – non perda questa preziosa occasione per mettere al centro del Recovery plan interventi che rivestono un ruolo importante nella lotta alla crisi climatica”. Elemento centrale per la decarbonizzazione è il tema del cold ironing; il rapporto ricorda che ridurre le emissioni è “una priorità” della Sustainable and smart mobility strategy europea ed “un’emergenza indicata da operatori e dall’Organizzazione europea dei porti marittimi”. E che la commissione Ue ha stabilito “l’obiettivo di ridurre del 90% le emissioni legate al settore dei trasporti entro il 2050 e nell’ambito delle misure Green Deal promuove lo sviluppo di alternative sostenibili ai combustibili fossili”. Si fa poi riferimento alla prospettiva dell’elettrificazione del trasporto fino a quello a ‘zero emissioni’ legato all’idrogeno rinnovabile, l’ammoniaca rinnovabile o le batterie da elettricità verde. Mentre sul versante della filiera merci serve “integrare le infrastrutture portuali con quelle ferroviarie, in modo da rendere competitiva la logistica”, con l’attivazione dei “corridoi ‘green'”. Per Legambiente e Enel X sono sei le azioni per il 2021: una tariffa elettrica dedicata al cold ironing; introdurre finanziamenti pubblici per accelerare la transizione; avviare il processo di elettrificazione e progressività nell’uso di fonti rinnovabili; road map per l’elettrificazione dei porti; sviluppare infrastrutture ferroviarie nei porti. Anche perché – concludono – “l’abilitazione al cold ironing dei 39 porti italiani del network TEN-T (la rete trans-europea dei trasporti) permetterebbe ogni anno di evitare la combustione di oltre 635mila tonnellate di gasolio marino”.

Ansa/Mare – 11/02/2021

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CANTIERI OLIMPICI. ZAIA, “STRETTA FINALE PER IL TRACCIATO VARIANTE DI LONGARONE, TEMPI BREVI PER UN’OPERA STRATEGICA”

10 Febbraio 2021

“Entra nel vivo la variante di Longarone, l’opera viaria che vale 270 milioni di euro destinata a rendere fluido l’accesso all’area dei Giochi Olimpici invernali Milano-Cortina 2026. Quello che realizzeremo in termini di infrastrutture sarà una vera e propria rivoluzione, sia in prospettiva olimpica sia di rilancio della Conca. Il progetto sportivo è il pretesto per dare il via a qualcosa di eccezionale e di prioritario per l’intero territorio bellunese”.

Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, anticipa gli sviluppi di uno dei due interventi di adeguamento che riguardano la Statale 51, la variante Longarone, che agevolerà l’intera viabilità nell’area interessata dai Giochi Olimpici. Il punto di partenza per la valorizzazione dei diversi centri urbani con un’attenzione particolare al tema ambientale.

Dopo un decisivo incontro di coordinamento tenutosi nei giorni scorsi tra i tecnici regionali, di ANAS e i progettisti per valutare le soluzioni dell’importante progetto infrastrutturale, congiuntamente ad alcuni altri interventi ricompresi nella programmazione dell’emergenza VAIA, domani, giovedì 11 febbraio, si terrà un ulteriore tavolo di coordinamento per la scelta del tracciato.

“Chi è stato almeno una volta sulle nostre Dolomiti conosce l’importanza e l’utilità di intervenire su Longarone – sottolinea il Governatore -. Non è possibile pensare ad uno sviluppo strategico del territorio, se non si risolve questo nodo. Confido che domani vengano definite tutte le soluzioni tecniche per questa variante, condivise ovviamente con gli stakeholder, per anticipare a stretto giro tutti i dettagli alla Società che sarà incaricata di progettare e realizzare le opere olimpiche, non appena sarà ufficialmente costituita”.

“Mi auguro che nessuno pensi che nel 2020, nonostante la pandemia, si sia perso tempo utile – rimarca Zaia -. A giugno, dopo aver concordato con la Ministra De Micheli l’investimento per le opere olimpiche, per circa 500 milioni di euro, ho scritto una nota al MIT per concedere ad ANAS l’avvio della progettazione degli interventi, nonostante non fosse ancora stato approvato il decreto con le provviste finanziarie. Compresa la mia richiesta il Ministero ha acconsentito, permettendo così ad ANAS di iniziare le operazioni di progettazione per le due principali opere infrastrutturali stradali a Longarone e a Cortina, a valere su altri fondi disponibili”.

“Non ci è permesso di sprecare nemmeno un giorno del poco tempo che abbiamo per cercare di arrivare pronti, come stiamo dimostrando con i Mondiali di Cortina, al grande appuntamento delle Olimpiadi – continua il Presidente della Regione Veneto -. Ricordo anche che assieme ai colleghi Presidenti delle Regioni e Province Autonome, Fontana, Fugatti e Kompatscher, sempre ad agosto 2020, abbiamo scritto al Governo anticipando una bozza di statuto della Società Infrastrutture. Senza la sua costituzione è impossibile dare avvio alla progettazione e alla realizzazione di qualsiasi opera legata ai Giochi invernali del 2026”.

“Grazie agli approfondimenti e ai rilievi topografici, idrogeologici e geologici forniti dai tecnici sono emerse diverse soluzioni – precisa la Vicepresidente, Elisa De Berti -. In particolare per Longarone è prevista una variante alla SS 51 ‘Alemagna’, per eliminare il traffico all’interno del centro urbano che inevitabilmente forma delle strozzature alla viabilità rendendo veramente difficile, oltre che pericoloso, raggiungere Cortina nei giorni di maggior afflusso. Intervento che darà una risposta alle esigenze dei residenti e sia a quelle del turismo, anche in previsione dell’apertura di nuovi impianti di risalita”.

“Altra prerogativa importante della nuova soluzione viabilistica dovrà essere, oltre alla salvaguardia del centro abitato, anche la permeabilità della nuova strada rispetto all’importante area produttiva – conclude De Berti -, dove, come è noto, risiedono le sedi di aziende di spicco a livello internazionale. Tutte queste analisi e simulazioni tecniche sono svolte per verificarne, di concerto con il comune di Belluno, l’inserimento di una infrastruttura in un territorio certamente fragile e delicato sotto diversi profili”.

Regione del Veneto – Comunicato Stampa n° 193 del 10 febbraio 2021

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Canova: Wizz Air annuncia undici destinazioni da Treviso per il prossimo inverno

A dispetto di quello che pensano i detrattori, il Canova è tuttìaltro che prossimo ad essere dimenitcato, anzi dopo l’accordo stipulato tra Save e Ryanair, adesso anche la compagnia Wizz Air annuncia ben 11 collegamenti verso l’Est Europa dall’aeroporto di Treviso.

Si potranno raggiungere dal “Canova”: Tirana, Timisoara, Karkiv, Chisinau, San Pietroburgo, Odessa, Bucarest, Skopje, Cluj, Iasi e Kiev. In programma voli ad alta frequenza e la possibilità di godere di prenotazioni flessibili.Wizz Air inoltre è stata tra le prime compagnie aeree a introdurre misure sanitarie avanzate per garantire la salute e la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio a bordo. Ogni aereo viene regolarmente sottoposto ad un processo di disinfezione leader del settore con una soluzione antivirale e tutti gli aerei della compagnia aerea vengono ulteriormente disinfettati durante la notte con la stessa soluzione antivirale.

In aggiunta, la compagnia aerea ha annunciato che offrirà ai passeggeri la copertura assicurativa Covid come parte del suo pacchetto di viaggio, disponibile attraverso la partnership della compagnia aerea con la compagnia assicurativa Chubb. I clienti Wizz Air potranno acquistare un’assicurazione di viaggio che ora copre le cancellazioni relative al Covid e le spese mediche quando viaggiano all’estero.

Veneto Report – 10/02/2021

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Recovery Plan: l’Uetr chiede adeguata considerazione per il trasporto

L’associazione europea dei trasportatori UETR con altre 31 organizzazioni chiede adeguata considerazione per il comparto trasporti nei vari piani nazionali di recupero.

L’associazione ha accolto con favore l’approvazione da parte del Parlamento europeo dello strumento per il recupero e la resilienza e insieme alla coalizione “Transport for EU Recovery” e invita gli Stati membri dell’UE e la Commissione europea a garantire che il settore dei trasporti riceva un’adeguata considerazione nei piani nazionali di recupero e resilienza.

Riconoscere il ruolo dell’autotrasporto

“Ora contiamo sugli Stati membri per fornire misure sostanziali nei loro piani di ripresa nazionali riconoscendo il ruolo e le scelte importanti degli autotrasportatori in modo che possano continuare a svolgere servizi di trasporto e garantire la continuità economica in questi tempi difficili”, ha affermato il segretario generale dell’UETR Marco Digioia.

“Come abbiamo avuto modo di esprimere in audizione presso la IX Commissione Trasporti alla Camera – rincara il Vice Presidente UETR e Presidente Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani – è fondamentale utilizzare il PNRR italiano per valorizzare il settore del trasporto merci con scelte strategiche e di lungo periodo che, puntando realmente a perseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientale, transizione energetica e sviluppo dell’intermodalità, consenta agli autotrasportatori nazionali di utilizzare gli strumenti in grado di continuare a competere nell’immediato futuro e compiere il salto di qualità nelle loro attività imprenditoriale”.

Trasporti-Italia.com – 10/02/2021

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Mobilità smart: tutto a portata in 15 minuti, a piedi o in bicicletta

9 Febbraio 2021

Anche Rovigo, come molte capitali europee sta rivedendo il piano di mobilità, al fine di rendere alla portata di 15 minuti a piedi o in bicicletta, tutto ciò che è considerato di prima necessità: medico, posta e negozi di prossimità o vicinato e con l’intento di “ricucire” tutte le zone della città oggi scollegate.

E così, Palazzo Nodari lancia il nuovo piano regolatore della mobilità ciclo-pedonale, incaricando il professor Alessandro Massarente, docente del Dipartimento di Urbanistica dell’Università di Ferrara, per la riprogettazione urbana e territoriale.

Come sottolineato dal sindaco Edoardo Gaffeo, “si tratta di un progetto strategico nel quale crediamo molto”, l’idea di privilegiare una nuova forma di mobilità “lenta”, attraverso una rete capillare di piste, che uniscano la città, disincentivando l’uso dell’auto privata. E per questo si partirà dal preesistente, unendo tutte quelle zone che sono rimaste tagliate fuori e creando le condizioni per rendere i percorsi agevoli sia a piedi che in bicicletta”.

Come spiegato dall’Assessorato alla Mobilità, le risorse per coprire l’investimento, arriveranno dalla partecipazione a bandi regionali, nazionali ed europei. “Il Biciplan è parte importante nel progetto di città che condividiamo con il Sindaco, è uno strumento che si integra  con la revisione del Piano Urbano del Traffico e con la variante generale del Piano degli Interventi”. Adesso l’obiettivo principale è di renderlo attivo nel minor tempo possibile.

Allo sviluppo pratico di tutta la progettualità, contribuirà anche la Fiab, la Federazione italiana amici della bici, di cui il sindaco Gaffeo rivendica il coinvolgimento, che in maniera capillare terrà monitorato il funzionamento  della rete ciclabile, raccogliendo suggerimenti e segnalazioni degli appassionati. Sarà un’opportunità per rendere la città più sicura e sostenibile e per migliorare la qualità ambientale.

Veneto Report – 09/02/2021

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Parere legale sui divieti al Brennero: le decisioni del Tirolo contrastano con i diritti Ue

La Camera di Commercio di Bolzano ha richiesto un parere legale sulla questione divieti di circolazione per i mezzi pesanti in Tirolo. Allo scopo, è stato interpellato il docente di diritto comunitario presso l’Università di Innsbruck, Peter Hilpold, il quale ha affermato che il divieto settoriale in questione contrasta con il diritto comunitario.

Secondo il professore, si tratta di valutare e definire chiaramente la proporzionalità delle misure restrittive. A questo proposito nel 2011 la Corte aveva già concluso che “tali criteri non risultavano soddisfatti e che il divieto settoriale di circolazione era dunque in collisione con il diritto comunitario”.

Secondo il prof. Peter Hilpold i divieti settoriali al Brennero contrastano con il diritto comunitario

Hilpold ha, quindi, analizzato l’idoneità, la necessità e l’adeguatezza delle misure previste.
Una delle eccezioni sollevate è la scelta arbitraria e discriminante da parte del Tirolo dei “beni compatibili con il trasporto su rotaia”. I divieti settoriali di circolazione hanno penalizzato palesemente l’industria altoatesina, anche perché non risultano prese misure precise per evitare l’abuso e l’elusione del divieto da parte delle aziende tirolesi. Inoltre, l’estensione delle deroghe al divieto per il traffico regionale anche al traffico a lunga distanza con origine o destinazione in Tirolo “contrasta con l’intera logica dell’eccezione prevista per il traffico regionale e non regge quindi di fronte al diritto comunitario”.

La ragione ambientale dei divieti al Brennero non convince

“Per quanto concerne poi l’obiettivo di natura ambientale del divieto – prosegue la Camera di Commercio, riportando il parere legale – si pone la domanda se, di fronte a dati sui valori dell’aria in significativo miglioramento che praticamente soddisfano le prescrizioni europee, siano ammesse ulteriori restrizioni. Il divieto settoriale di circolazione non è solo un problema per le regioni o nazioni confinanti con il Tirolo, ma rappresenta anche una violazione del principio fondamentale del libero traffico di merci all’interno dell’Ue”.

Trasporti-Italia.com – 09/02/2021

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Smart Road: Anas, oltre 3mila km di strade intelligenti e 1 miliardo di investimenti nel futuro della mobilità

Oltre 3.000 km di strade intelligenti con un investimento complessivo di 1 miliardo di euro. Ecco i numeri messi in campo da Anas (Gruppo FS Italiane) nel programma Smart Road, un piano propedeutico allo sviluppo della Smart Mobility e ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli.

I dettagli di questo programma sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Cortina d’Ampezzo, nell’ambito dei Mondiali di Sci, Cortina 2021. La manifestazione sportiva ha rappresentato l’occasione per illustrare la prima esperienza italiana del progetto che si è svolta proprio nel territorio bellunese.

Il commento di Claudio Andrea Gemme, Presidente di Anas 

“Questo è stato il primo banco di prova per la mobilità Smart – spiega Claudio Andrea Gemme, Presidente di Anas nonché Commissario di Governo per l’attuazione del piano straordinario di potenziamento della viabilità per i Mondiali di Sci, Cortina 2021 – Abbiamo dotato la strada statale 51 “di Alemagna”, nella tratta tra il comune di Ponte nelle Alpi e il passo Cimabanche, di una infrastruttura tecnologica che migliorerà in modo sensibile la qualità degli spostamenti nel territorio”.

Si tratta della prima strada in Italia ad essere stata attrezzata con tecnologie avanzate che consentiranno lo scambio di informazioni infrastruttura-utenti e il dialogo fra gli utenti. Una strada idonea a dialogare con i veicoli di nuova generazione anche nell’ottica dell’impiego dei più avanzati livelli di assistenza automatica alla guida prodromici alla guida autonoma. Sulla SS51 per le opere relative alla smart road Anas ha investito complessivamente circa 27 milioni di euro su di un percorso lungo 80km che attraversa 7 centri abitati dotato di 336 postazioni polifunzionali e di una control room ubicata nella nostra casa cantoniera Bigontina a Cortina d’Ampezzo.

Lo sviluppo della Smart Road sugli 80km della statale 51, con l’installazione di “Road Site Unit” con tecnologia CV2X (Cellular Vehicle to Everything), rappresenta la copertura su singola tratta più estesa in Europa.

L’utente al centro di un sistema multi-modale, integrato e digitale

Il progetto Smart Road Anas interessa l’intera rete italiana come spiega Massimo Simonini, Amministratore Delegato di Anas: “Siamo testimoni di un cambiamento radicale, una nuova concezione del settore, dove l’utente si colloca al centro di un sistema multi-modale, integrato e digitale. Il volume e la velocità con cui oggi i dati vengono generati, elaborati e memorizzati è senza precedenti. Nell’obiettivo di potenziare la sicurezza degli utenti consentendo una visione dell’infrastruttura sempre più completa, responsive e connessa, abbiamo in programma di investire nelle Smart Road Anas 1 miliardo di euro ed è in corso una prima fase con un investimento di circa 250 milioni euro, anche grazie a contributi europei che hanno riconosciuto il valore innovativo del nostro piano. Questo primo step riguarda alcuni dei più importanti assi strategici del nostro Paese”.

Oltre alla statale 51 “di Alemagna”, rientrano nel progetto, anche l’itinerario E45-E55 ‘Orte-Mestre’, in Sicilia la Tangenziale di Catania e la A19 ‘Autostrada Palermo-Catania’, nel Lazio le autostrade A90 ‘Grande Raccordo Anulare di Roma’, A91 ‘Autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino’ e la A2 ‘Autostrada del Mediterraneo’.

Lungo il tragitto della Smart Road, all’incirca ogni 20/30 Km, saranno ubicate le Green Island, aree al cui interno verrà distribuita energia proveniente da fonte rinnovabile, in grado di alimentare tutti i sistemi in materia autonoma, per il modulo di competenza. Oltre all’installazione di sistemi di ricarica per veicoli, in ciascuna Green Island sono previste aree di ricarica e sosta per droni, i quali consentiranno di monitorare il traffico stradale in punti strategici per la viabilità e permetteranno la pianificazione e la gestione efficiente dei flussi di traffico lungo l’arteria stradale.

Un ‘sistema nervoso’ con il supporto delle tecnologie IoT, AI e Big Data

Il progetto Smart Road Anas orientato al miglioramento della sicurezza stradale e a rendere più efficienti i flussi di traffico, si basa su una complessa piattaforma digitale che si articola sulla rete stradale come un ‘sistema nervoso’ con il supporto delle tecnologie quali IoT (Internet of Things), AI (Artificial Intelligence), Big Data e sensoristica avanzata attraverso lo sviluppo della rete di banda ultra larga.

A pieno regime con la Smart Road, l’utente potrà godere di servizi informativi riguardanti la deviazione dei flussi di traffico nel caso di sinistri, suggerimenti di percorsi o traiettorie alternative, gestione di accessi, parcheggi e rifornimenti. E in proiezione futura diventerà la strada che ospiterà le auto a guida autonoma. Un comparto che, secondo le ultime stime del settore, elaborato da Allied Market Research, vale globalmente 54,2 miliardi di dollari. In particolare, in Europa, i veicoli a guida autonoma, secondo le stime di P&S Intelligence, daranno vita ad un mercato stimato intorno ai 191,6 miliardi di euro entro il 2030, con un tasso di crescita annuo del 18,4%, ed una previsione di più di 4 milioni di veicoli a guida autonoma in circolazione entro il 2030.

Trasporti-Italia.com – 09/02/2021

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Confcommercio-Conftrasporto: nel 2020 trasporto passeggeri e merci a -50% e -18,7%

8 Febbraio 2021

Quanto ha realmente inciso il Covid-19 sui trasporti di merci e persone in Italia? Una risposta arriva dall’Osservatorio Congiunturale Trasporti dell’Ufficio Studi di Confcommercio, realizzato in collaborazione con Conftrasporto, che ha messo in rilievo, per il 2020, un crollo del 50% per il trasporto passeggeri e una flessione del 18,7% per quello merci.

Per quanto riguarda il trasporto passeggeri, l’Indicatore Trasporti Confcommercio (ITC) registra un calo del 50%, con cadute del traffico che vanno dal 32,2% per la mobilità autostradale, al 41,7% per quella ferroviaria per arrivare a circa il 73% per il trasporto aereo e quello via mare.

Se l’è cavata meglio il trasporto merci, certamente per il ruolo che ha avuto nel sostentamento del Paese anche durante le fasi più acute dell’emergenza. Eppure, al netto del -18,7% di perdita complessiva, il trasporto delle merci ha toccato punte estremamente negative per la modalità stradale (-25,8%) e per quella aerea (-23,6%). Il trasporto via mare ha invece perso ‘solo’ il 7,3%, mentre quello su ferro il 7%.

Il ruolo del settore trasporti durante la pandemia. La posizione di Paolo Uggè

“I dati confermano il ruolo fondamentale del settore dei trasporti e della logistica nell’economia del nostro Paese – ha dichiarato il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè – Un ruolo che, per tutto il 2020, e in prospettiva, diventerà sempre più vitale. L’appello è al premier incaricato Mario Draghi perché ne tenga conto: bisogna incentivare le imprese nella transizione ‘green’ e digitale, e con politiche fiscali di sostegno. Perché, se è vero che i trasporti hanno consentito l’approvvigionamento delle merci anche durante la pandemia, non si possono ignorare i costi e le ingenti perdite che stanno comunque subendo. Il nuovo governo dovrà anche impegnarsi da subito per ottenere che l’Europa ponga fine al contingentamento delle merci che attraversano l’Austria”.

Come il sistema trasporti ha affrontato la pandemia

Il sistema dei trasporti nel complesso, almeno fino al quarto trimestre dello scorso anno, è stato capace di rispondere positivamente agli impulsi derivanti dalla domanda di servizio generata a monte (manifattura) e a valle (consumo).

Questa condizione è confermata sia dalla dinamica delle aspettative degli autotrasportatori, in netta ripresa rispetto ai primi sei mesi del 2020, sia dalla prosecuzione dei trend passati in termini di crescita assoluta e relativa delle imprese di trasporto costituite in società di capitali arrivate oggi a pesare per il 26% sul totale.

Trasporti-Italia.com – 08/02/2021

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Infrastrutture: Pizzimenti, sistemazione strada accesso a Monte Grisa

7 Febbraio 2021

Il tratto di strada che collega la strada regionale Ts1 al Santuario di Monte Grisa sarà sistemato e messo in sicurezza da Friuli Venezia Giulia Strade, su delegazione amministrativa della Regione.

Lo ha deciso la Giunta regionale su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e Territorio Graziano Pizzimenti.

L’intervento ha un costo stimato di 150mila euro. “Il tratto di strada, residuo dei beni provinciali in liquidazione, verrà ora classificato come strada comunale. Il Santuario mariano – così Pizzimenti – è un bene di interesse regionale di grande significato per la nostra comunità e la sua piena accessibilità era un’esigenza sentita a cui abbiamo dato risposta”.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – 07/02/2021

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