Decreto Agosto: Confartigianato Trasporti, sbloccate le deduzioni forfettarie

16 Agosto 2020

“Riconosciamo alla Ministra De Micheli di aver mantenuto l’impegno assunto con la categoria, a tutela di migliaia di imprenditori artigiani”. E’ positivo il commento del Presidente di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani, sull’operato del Ministero dei Trasporti che ha sbloccato, per le dichiarazioni fiscali dei redditi 2019, le deduzioni forfettarie delle spese non documentate per le micro imprese in contabilità semplificata, garantendo l’importo promesso di 48 euro.

“Lo stralcio della norma sul tema, che il Governo aveva provato ad inserire in conversione al DL Rilancio, aveva di fatto bloccato la fruibilità della misura, a causa della mancanza di risorse che avrebbero garantito gli importi pieni come l’anno precedente – scrive l’associazione -. Dopo le dure prese di posizione di Confartigianato Trasporti ed Unatras, la Ministra Paola De Micheli ha rassicurato il Presidente Genedani sul mantenimento dell’impegno ed attraverso l’integrazione della dotazione finanziaria per la misura delle deduzioni avvenuta nel decreto legge Agosto, l’Agenzia delle Entrate può comunicare gli importi come attesi dalle imprese, che così possono effettuare le dichiarazioni dei redditi”.

“Dopo aver trovato la soluzione per le deduzioni ed attivato il fondo per il rinnovo del parco mezzi con incentivi ad hoc per veicoli di ultimissima generazione, green, digitali e più sicuri, adesso è necessario che la Ministra De Micheli proceda con gli altri dossier urgenti per la tenuta e competitività dell’autotrasporto – conclude Genedani – attuando gli altri impegni assunti con la categoria: la ripubblicazione dei valori dei costi di esercizio, il rafforzamento della norma per il rispetto dei termini di pagamento per i servizi svolti e l’affidamento delle revisioni alle officine private”.

Trasporti-Italia.com – 16/08/2020

© Riproduzione riservata

 

Trieste Airport: in sei mesi passeggeri crollati del 70%

14 Agosto 2020

La sparizione dei collegamenti Alitalia con Milano Linate e Roma Fiumicino pesa in modo drammatico. Ma intanto torna il volo giornaliero da e per Monaco

Torna uno dei collegamenti più importanti per l’aeroporto di Ronchi dei Legionari. Dal 31 agosto, infatti,
Lufthansa riprenderà il volo giornaliero da e per Monaco di Baviera. I biglietti sono già in vendita. Un solo collegamento, per il momento, dal lunedì al venerdì, con decollo dal Trieste Airport alle 17 e dall’hub
tedesco alle 15.30. Ma già da fine ottobre i voli saranno tre, con partenza dallo scalo regionale alle 6.15,
alle 13.10 ed alle 16.55. Una buona notizia in un momento in cui si è costretti a fare i conti con l’assenza di Alitalia che non ha ancora ripristinato i collegamenti con Milano Linate e, soprattutto con Roma
Fiumicino, escludendo il Friuli Venezia Giulia dal proprio network.

Un nodo che, al momento, appare irrisolto, nonostante i diversi appelli e persino le interrogazioni
parlamentari. «Il ripristino del volo su Monaco è molto importante – ha commentato l’amministratore
delegato, Marco Consalvo – anche, ma non solo, per le tante connessioni che lo scalo tedesco offre alla
nostra utenza. Siamo soddisfatti del fatto che Lufthansa abbia preso questa decisione, significativa anche
per quel che concerne i nostri posti di lavoro». Due step per assicurare collegamenti facili ai passeggeri
del Friuli Venezia Giulia, da troppi mesi organi dell’hub romano. Monaco è una destinazione “storica”. Era il 30 agosto del 1987 quando venne avviato il primo collegamento di linea internazionale gestito da una compagnia straniera, la DLT del gruppo Lufthansa che, iniziò l’attività tra Ronchi dei Legionari e Monaco di Baviera con un Jetstream 31 da 18 posti.

La pandemia e la flessione dei voli ha avuto ripercussioni anche per Ronchi dei Legionari. Dal primo
gennaio al 31 giugno, infatti, sono arrivati e partiti 106.917 passeggeri, con una flessione del 71,7%
rispetto allo stesso periodo del 2019. Di questi 66.645 (-69,8%) sui voli nazionali e 39.895 (-73,1%) su
quelli internazionali. Sempre nel primo semestre si sono registrati 2.411 tra decolli ed atterraggi, con una
flessione, rispetto allo scorso anno, del 64,1%. Un’emorragia di passeggeri che colpisce tutti gli scali
italiani che, tra gennaio e giugno, hanno fatto registrare una flessione del 69,9%. All’appello, ancora oggi, manca ancora il volo per Francoforte, sempre di Lufthansa, che sarebbe dovuto riprendere nei mesi
scorsi, mentre la pandemia ha anche fatto slittare il riavvio del volo su Malta, come tutti i charter che
animavano lo scalo ronchese d’estate legati all’attività croceristica a Trieste.

Sulla questione Roma c’è ancora un filo di speranza e, oggi come oggi, sul sito di Alitalia il volo è
prenotabile da ottobre. Ronchi dei Legionari, attualmente, può contare solo ed unicamente sulle
destinazioni raggiungibili con le low cost Ryanair e Volotea. Quindi Napoli, 2 volte la settimana che
saliranno a 5 dal 14 settembre, Catania, 2 volte alla settimana, mentre dal 2 luglio la stessa low cost
irlandese vola su Cagliari, 2 volte la settimana e Londra, servita 3 volte. Il 3 luglio Volotea ha debutatto su Palermo, 2 volte la settimana, mentre con le stesse frequenze vola, dal 6 luglio, su Lamezia Terme e Olbia. Il programma si è completato il 1 agosto, con il riavvio del collegamento bisettinale su Bari ed il 3 agosto con quello, 2 volte la settimana, su Valencia di Ryanair.

Nordest Economia – 14/08/2020

© Riproduzione riservata

Zaia scrive al ministro De Micheli: “Affidi le autostrade venete a Cav”

Il governatore chiede l’allungamento della concessione per il Passante di 30 anni e
l’ampliamento del raggio d’azione della concessionaria, “così disponibili 1 miliardo per le opere”. Con il polo Nordest “una capacità di investimento diretto pari a circa 300 milioni di euro all’anno” e opere.

Il governatore del Veneto Luca Zaia torna a premere per il Progetto del Polo Autostradale del Nord Est. Lo fa con una lettera inviata al Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli in cui chiede l’allungamento della concessione a Cav, il concessionario tenuto pariteticamente da Anas e Regione, che
gestisce il Passante di Mestre, per ulteriori 30 anni e il cambio delle regole della società, che al momento
ha come unico campo di azione la gestione per l’appunto dei circa 32 chilometri della bretella. La lettera
vergata dal governatore Zaia è data 6 agosto.

Nella missiva si legge che per realizzare il progetto del Polo Nordest è necessario «assegnare direttamente in house le concessioni autostradali del Veneto alla società pubblica Cav». Il fine, scrive il presidente della Regione, «è in primis governare, nel medio lungo periodo, l’intera rete autostradale
veneta, con obiettivo prioritario sulla sicurezza e sulla manutenzione della stessa, ma anche finanziare,
realizzare e gestire nuove importanti opere infrastrutturali, alleggerendo il peso relativo sui bilanci
pubblici dello Stato e della Regione».

Questo ambizioso progetto “di visione”, dice Zaia, è perfettamente in linea con gli obiettivi del Governo di riduzione nel tempo delle tariffe, «pur nel mantenimento di ricavi da investire in infrastrutture per la
sicurezza e la manutenzione, prevede nell’immediato di intervenire con due iniziative urgenti riguardanti
la predetta società CAV, che consentono da sole di finanziare sin d’ora opere già programmate per circa 1
Miliardo di Euro».

Tali azioni, da attuarsi con rapidità per “sbloccare” queste ingenti risorse, riguardano per l’appunto il
rinnovo della concessione della Società CAV per ulteriori 30 anni (la scadenza è ora il 2032) e la modifica normativa che permetta l’ampliamento del campo d’azione della Società, rispetto all’attuale
configurazione di “gestore del Passante di Mestre”.

Zaia conclude nella lettera la Ministro De Micheli «mi permetto di ribadire quanto possa essere
importante anche per la ripresa economica “post emergenza”, la realizzazione di questa ambiziosa
iniziativa».
Nel dossier allegato alla missiva del presidente Zaia si legge che l’obiettivo è l’«affidamento a CAV della
concessione delle autostrade in scadenza in Veneto». La soluzione permetterebbe, si stima, «di utilizzare
tutti gli utili, derivanti dai pedaggi, per investimenti infrastrutturali sul territorio veneto, senza alcuna
distribuzione di dividendi ai Soci, su programmi individuati dalla Regione, d’intesa con il MIT. Dall’analisi dei bilanci si stima prudenzialmente una capacità di investimento diretto pari a circa 300 milioni di euro all’anno, comprendente gli investimenti sui piani economici/finanziari a cui vanno ad aggiungersi gli utili».

Tra le varie concessioni va ricordata la scadenza della concessione della A4, Brescia-Padova, che va a
termine nel 2026 e che sta nel portafoglio di Abertis (quindi di Atlantia, quindi di Sintonia-Edizione dei
Benetton). In Veneto c’è anche la concessione della A27 al momento nella convenzione di Autostrade per
l’Italia. Inoltre, il progetto si interseca con concessioni Alto Adriatico la società in house costituita per la
concessione della Venezia-Trieste attualmente tenuta da Autovie Venete.

Nordest Economia – 14/08/2020

© Riproduzione riservata

Autostrade del mare: protocollo Adm-Mit per competitività porti

Lo schema operativo è quello di una cabina di regia

“È stato firmato ieri dal Direttore Generale dell’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) Marcello Minenna, e dal Capo Dipartimento per i trasporti del Mit, Speranzina De Matteo, un importante protocollo quadro per il rilancio del sistema portuale nazionale”. Lo si apprende da una nota.

“Si tratta di un accordo ambizioso per razionalizzare, potenziare e rinnovare sinergie già esistenti in un settore strategico per la competitività del Paese. Adm metterà a disposizione del Mit le proprie competenze tecnico specialistiche per consentire la raccolta e la condivisione dei dati, la standardizzazione dei processi – anche in chiave di interoperabilità dei vari sistemi esistenti – e l’omogeneità delle procedure informative tramite le quali gestire la logistica delle aree portuali. Il Mit potrà così valorizzare e ampliare il patrimonio di conoscenze ed esperienze di cui già dispone e potrà più rapidamente definire scelte e linee operative efficaci da diramare alle Autorità di Sistema Portuale e all’Autorità Portuale di Gioia Tauro, in modo da garantire lo sviluppo delle singole realtà portuali, rispettandone caratteristiche e specificità, ma dando a tutte i medesimi strumenti e le medesime opportunità di innovazione e crescita. Lo schema operativo individuato è quello di una cabina di regia coordinata dal Direttore Generale Adm e dal Capo Dipartimento per i trasporti, che si compone anche del Presidente di Assoporti, di un rappresentante delle Autorità di Sistema Portuale e del Presidente della Piattaforma Logistica Nazionale Digitale (UIRNet). L’obiettivo è complesso, ma le realtà pubbliche interessate sono compatte e consapevoli di quanto sia importante operare in perfetta sintonia, dando rapidamente corso all’implementazione e all’integrazione del sistema logistico digitale nei nostri porti”.

Ansa/Mare – 14/08/2020

© Riproduzione riservata

Alta Velocità, nodo di Padova: Finco «Il recovery fund per le risorse e un commissario per abbattere i tempi»

13 Agosto 2020

“I tempi lunghi dei nostri cantieri sono una palla al piede – ha detto Presidente Vicario di
Assindustria Venetocentro -. Otto-dieci anni per l’Alta Velocità a est di Verona fino a Padova sono drammaticamente incompatibili con i tempi dell’economia e della competizione internazionale”

«La firma dell’addendum al protocollo di intesa per il nodo ferroviario di Padova è un passo avanti sostanziale verso la città del futuro” ha detto Massimo Finco, Presidente Vicario di Assindustria Venetocentro. “Ha il merito – aggiunge – di fissare con definitiva chiarezza i rispettivi impegni progettuali
e realizzativi (rimasti a lungo ambigui, e perciò eludibili), sull’Alta Velocità da Vicenza a Padova, sulla
riqualificazione dell’attuale stazione di Padova centrale e la connessa ricucitura e riqualificazione urbana
nell’area circostante fino al Polo dell’innovazione in fiera e a Padova Uno, sul raddoppio del binario di
Interporto, indispensabile per supportare la crescita dei traffici e valorizzare l’investimento nelle nuove
gru a portale”.

È un esito istituzionale e un punto di chiarezza lungamente atteso, dice ancora, fortemente voluto e
sostenuto in ogni modo e in ogni sede da Assindustria Venetocentro, e dalle categorie economiche. Finco
dopo la firma a Palazzo Moroni dell’addendum al Protocollo di intesa per la valorizzazione del nodo
ferroviario di Padova tra Ministero dei trasporti e delle infrastrutture, Regione Veneto, Comune di
Padova, Rete ferroviaria italiana e Fs Sistemi urbani.

«Il rafforzamento della dotazione infrastrutturale e logistica – continua Finco – è condizione
imprescindibile per la ripartenza di un’area a forte vocazione manifatturiera, al crocevia dei flussi merci e passeggeri verso gli altri Paesi europei, verso i quali è rivolto il 63% delle nostre esportazioni. Crediamo
che sia una delle chiavi di volta per il rilancio dell’economia nazionale e del Veneto nell’attuale, difficile
fase di ripartenza. Ma deve essere fatto con un’azione determinata e continuativa, con investimenti e
tempi certi, coinvolgendo i territori, a cominciare da quelli trainanti il resto del Paese, semplificando e
velocizzando procedure e finanziamenti, anche con procedure eccezionali, laddove necessario, come
avvenuto a Genova. Se le infrastrutture rappresentano davvero il volàno della nostra ripresa, i tempi
lunghi dei nostri cantieri sono una palla al piede. Otto-dieci anni per l’Alta Velocità a est di Verona fino a
Padova sono drammaticamente incompatibili con i tempi dell’economia e della competizione
internazionale. Per questo chiediamo alla Signora Ministro De Micheli e al Governo e per le sue
competenze alla Regione Veneto, che l’Alta Velocità da Verona a Venezia possa rientrare tra i progetti da
finanziare attraverso il Recovery Fund e sia inserita tra quelli da commissariare per abbattere i tempi, in
quanto progetto strategico, non solo per il Veneto e l’intero Paese, ma una volta completata la Milano-
Venezia, anche per l’Europa, considerato che va a completare il corridoio Mediterraneo dalla Spagna
all’Ucraina. L’auspicio è che questo progetto segua la lezione imparata con il ponte di Genova e permetta
la realizzazione di un’opera altrettanto veloce e di qualità».

Nordest Economia – 13/08/2020

© Riproduzione riservata

Crociere, anche Costa sceglie Trieste come home port per i viaggi in Adriatico

11 Agosto 2020

Le tensioni e le incertezze di Venezia hanno pesato. Settembre alla Marittima per “Deliziosa”, esordio nel weekend del 4-6

di Massimo Greco

Prima Msc, poi Costa. Così Trieste scalo di partenza, home port, fa il bis. Cento per cento di realizzazione. Costa ha smesso gli abiti amletici della recita adriatica e ieri mattina ha deciso: arrivederci Venezia, il settembre crocieristico post-Covid sarà tutto triestino.

Nel primo pomeriggio, quando è trapelata dopo la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutasi nel capoluogo lagunare, la notizia era ancora ufficiosa ma la scelta sembrava irreversibile. Prudenza sulle altre coordinate di viaggio: è confermato che la nave sarà “Deliziosa”, la prima toccata al molo Bersaglieri è prevista nel fine settimana del 4-6 settembre subito dopo “Magnifica Msc”. Nessuna anticipazione sulle tappe della crociera nel versante orientale e su quanti movimenti (sbarchi/imbarchi/transiti) sono in programma alla Marittima triestina.

Un risultato nient’affatto scontato per Trieste, che probabilmente incassa il provento delle incertezze (Marghera o Marittima?) e delle tensioni che agitano le acque lagunari. Un’indiretta conferma dell’orientamento assunto da Costa è emersa da una conferenza stampa tenuta dai lavoratori del terminal crociere veneziano, secondo i quali – riportano fonti di agenzia – «preferire lo scalo a Trieste piuttosto che a Venezia non è accettabile perché mette a rischio oltre 4.000 lavoratori e migliaia di famiglie». Scriveranno al governo, alle istituzioni, ai candidati-sindaco (Venezia voterà il 20-21 settembre). Ma rimarcano l’effetto negativo che le minacce dei contestatori “no grandi navi” hanno giocato sulle scelte prese dalle compagnie cruise.

“Deliziosa” è ormai una veterana della flotta Costa, inserita nel gruppo Carnival. La costruzione reca la firma del cantiere Fincantieri di Marghera, dove l’unità venne varata nel 2009 per essere battezzata a Dubai nel febbraio dell’anno successivo. Stazza 92.720 tonnellate lorde e si allunga per quasi 300 metri. Può ospitare oltre 2.800 passeggeri in 1.130 cabine anche se, in seguito alle misure anti-Covid, andrà verificata l’effettiva capienza consentita dal periodo. Ha compiuto tre volte il giro del mondo. Era stato segnalato un problema legato al Covid, per cui l’unità era bloccata a Civitavecchia, ma sembra risolto.

Ancora due giorni fa fonti vicine alla compagnia sottolineavano come non si fosse deciso dove basare la crociera adriatica, se a Venezia o a Trieste. Sabato l’amministratore delegato Michael Thamm aveva anticipato, assai genericamente, che il calendario sarebbe stato reso noto nel giro di pochi giorni e che Costa stava valutando con le istituzioni preposte le modalità di “ripartenza” delle crociere. Quella tirrenica dovrebbe avere come porto di riferimento Savona.

Nordest Economia – 11/08/2020

© Riproduzione riservata

Kombiverkehr incrementerà la frequenza del servizio Hannover-Verona

Il terminal Milano Smistamento sostituirà quello di Melzo nel servizio con Monaco

L’operatore tedesco di trasporto intermodale Kombiverkehr incrementerà la frequenza del collegamento ferroviario tra Hannover e Verona, linea sulla quale dal prossimo 7 settembre il numero di viaggi settimanali in entrambe le direzioni salirà dagli attuali cinque a sei.

Inoltre dalla stessa data Kombiverkehr sposterà sul terminal di Milano Smistamento l’arrivo in Italia del collegamento con Monaco di Baviera, servizio che attualmente giunge al terminal milanese di Melzo.

InforMare – 11/08/2020

© Riproduzione riservata

C’è lo svincolo. I distributori dell’A27 traslocano – A27 si cambia: 2 nuove aree di servizio

10 Agosto 2020

20200810_A27_nuovo_svincolo