Soddisfazione del sindacato per l’impegno di MSC ad investire nel porto di Gioia Tauro
Filt Cgil esorta ad eseguire interventi di dragaggio nei porti di Venezia e Chioggia per contribuire a sostenere l’economia marittima veneziana e l’intera città colpita dalla recente marea eccezionale. «Continuano – ha denunciato il segretario nazionale del sindacato, Natale Colombo – gli annunci ed i proclami, oltre ad un livello di irresponsabilità che sta superando ogni limite. Non si possono continuare ad attendere gli atti legislativi necessari a far partire gli interventi necessari a rimuovere l’emergenza fondali del porto». Il dirigente nazionale della Filt Cgil ha evidenziato che «la ridotta accessibilità ai porti veneti ha messo in ginocchio un’intera economia che si muove via mare con gravi ripercussioni, non solo sulla regione, ma sull’intero paese. Come sindacato non ci siamo mai sottratti alle responsabilità, a partire dalla sospensione dello sciopero del 3 dicembre, ma anche tutti gli altri attori in campo devono fare la propria parte. È urgente un cambio di passo che auspichiamo da tempo».
Se per Venezia la Filt Cgil ha invitato ad intervenire urgentemente per salvaguardare l’attività del porto di Venezia e dell’economia che gravita sullo scalo, il sindacato ha espresso invece soddisfazione per l’impegno per il rilancio del porto di Gioia Tauro assunto dal gruppo armatoriale elvetico Mediterranean Shipping Company (MSC) che nei mesi scorsi ha assunto l’intero controllo della Medcenter Container Terminal (MCT), la società che gestisce il container terminal dello scalo portuale calabrese. «Gli investimenti che MSC ha messo in campo per il porto di Gioia Tauro – ha sottolineato Natale Colombo – sono imponenti ed importanti per la sua strategicità al centro del Mediterraneo». Colombo ha specificato che tuttavia «il progetto di rilancio deve vedere protagonista anche il sindacato confederale pronto a far valere le proprie capacità di elaborazione e di progettualità politica». «Gli impegni economici del gruppo – ha proseguito il rappresentante dell’organizzazione sindacale – sono essenziali per un riposizionamento cruciale del porto nello scacchiere dello shipping mondiale e le migliori performances dello scalo si potranno ottenere, favorendo un clima aziendale meno teso ma rivolto al dialogo ed alla condivisione distinguendo i contesti e le situazioni. Auspichiamo – ha concluso Colombo – che gli investimenti in atto ripaghino non solo il terminalista ed il Paese, ma anche le centinaia di lavoratori che già stanno dando il proprio contributo propositivo al raggiungimento dei migliori risultati possibili».
InforMare – 29/11/2019
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