Volotea: tre nuove rotte da Venezia nel 2020

17 Ottobre 2019

Volotea ha annunciato per il 2020 l’avvio di 3 nuove rotte da Venezia alla volta di Lussemburgo, Hannover e Kalamata (le ultime due in esclusiva), che si vanno ad aggiungere al nuovo collegamento per Lione, il cui volo inaugurale è confermato per venerdì 18 ottobre. Con un’offerta totale di 880.000 posti per volare verso 36 destinazioni, 15 esclusive, Venezia si attesta come la base Volotea con il più altro numero di destinazioni raggiungibili a bordo di aerei del vettore low cost spagnolo.
I voli per Lussemburgo e Hannover saranno attivi da aprile, operati entrambi con frequenza bisettimanale; la rotta pe Kalamata sarà attiva da giugno, operata una volta a settimana; per Lione si volerà a partire dal 18 ottobre, 4 volte a settimana.
Volotea è operativa a Venezia dal 2012 e, dall’inizio delle sue attività, ha trasportato a livello locale 4,7 milioni di passeggeri, che salgono a 7 milioni a livello regionale, se si considerano anche quelli trasportati dalla compagnia al Catullo. Con le nuove rotte salgono a 36 le destinazioni raggiungibili dal Marco Polo a bordo degli aeromobili del vettore spagnolo, 15 delle quali in esclusiva. Ottimi i risultati raggiunti a Venezia quest’anno: da gennaio a settembre sono stati oltre 646.000 i passeggeri trasportati, con un load factor del 94%.
“Per noi è sempre un piacere poter annunciare nuove rotte in partenza dal Marco Polo. Abbiamo costantemente investito presso lo scalo e, dal 2012, ci siamo affermati a livello locale grazie a una rete di collegamenti che, anno dopo anno, è cresciuta molto – ha dichiarato Carlos Muñoz, presidente e fondatore di Volotea durante la conferenza stampa di presentazione delle nuove rotte –. E, proprio quest’anno, abbiamo aggiunto 4 nuovi collegamenti in partenza da Venezia, offrendo ai nostri passeggeri nuove destinazioni da raggiungere. Infine, abbiamo deciso di sponsorizzare il restauro della balconata di Palazzo Ducale, affacciata su Piazza San Marco: un’ulteriore testimonianza del forte rapporto che ci lega alla città, oltre al nostro modo di ringraziare tutti i veneziani per la grande accoglienza che da sempre ci hanno riservato”.
“L’incontro odierno e l’annuncio delle nuove rotte sono un’occasione per sottolineare la continuità del rapporto che lega Save e il Marco Polo a Volotea, che oltre sette anni fa, esattamente ad aprile 2012, scelse Venezia come sua prima base da cui iniziare ad operare – ha dichiarato Monica Scarpa, amministratore delegato del Gruppo Save –. Secondo vettore del nostro aeroporto per numero di passeggeri, Volotea rappresenta per noi un affidabile compagno di viaggio, sempre pronto a cogliere le opportunità di nuovi mercati, in un rapporto di collaborazione che si è esteso con successo anche all’aeroporto di Verona, dove nel 2015 la compagnia ha aperto una sua base operativa”.
Per l’estate 2020 saranno 36 le destinazioni raggiungibili dal Marco Polo (15 esclusive), 9 italiane – Alghero, Bari, Brindisi, Cagliari, Catania, Lampedusa, Olbia, Palermo e Pantelleria – e 27 all’estero – Bordeaux, Lione (nuova rotta 2019), Marsiglia, Nantes e Tolosa in Francia, Alicante, Bilbao, Malaga, Palma di Maiorca e Saragozza in Spagna, Spalato e Dubrovnik in Croazia, Atene, Kalamata (novità 2020), Corfù, Creta, Cefalonia, Kos, Mykonos, Preveza-Lefkada, Samos, Santorini, Skiathos, Zante e Karpathos in Grecia, Hannover in Germania (novità 2020) e, infine, Lussemburgo (novità 2020).

Trasporti-Italia.com – 17/10/2019

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Porti: sindacati, 3 giorni sciopero a Venezia e Chioggia

Rischio futuro da mancato scavo canali

Tre giorni di sciopero, pari a un ‘pacchetto’ di 72 ore, sono stati proclamati oggi al termine dell’assemblea dei lavoratori del porto commerciale di Venezia e Chioggia. Lo rendono noto le segreterie territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. “Da anni – afferma un documento emesso al termine dell’assemblea – il lavoro portuale è sotto un attacco pesante da più fronti. Le mancate scelte sul suo futuro e sul suo sviluppo da parte delle Istituzioni che ne hanno competenza determina incertezza degli imprenditori, che devono investire per competere e rendere efficiente e sicuro il lavoro, e segna una debolezza sulla governance del suo sviluppo”. I lavoratori ricordano inoltre l’Ordinanza della Capitaneria di Porto del primo ottobre scorso, che riduce a 10,2 metri i fondali e l’accesso delle navi nel Canale dei Petroli e alle banchine, “una crisi di emergenza oggi sul lavoro – prosegue la nota – e una crisi sul futuro della portualità. Una limitazione inaccettabile, seppur motivata da parametri di sicurezza della navigazione, per le pesanti ricadute immediate con la perdita di navi e merce importanti per il lavoro portuale. Abbiamo già perso una portacontainer di 8,500 teu e prevedibilmente altre sette navi oceaniche. La stima è di oltre 40.000 container in meno entro fine anno, che si aggiungono a un quadro di riduzione di arrivi di oltre 100 navi dall’inizio dell’anno. Danno enorme alla sua competitività, alla sua attrazione commerciale, al suo sviluppo”. I lavoratori portuali chiedono “da subito” la manutenzione dei canali da parte dell’Autorità di Sistema Portuale, e l’autorizzazione da parte del Ministero dell’Ambiente attraverso il “protocollo fanghi”.

Ansa/Mare – 17/10/2019

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Iata: ad agosto traffico in crescita, anche rispetto a luglio scorso

16 Ottobre 2019

Ad agosto il traffico passeggeri mondiale è salito del 3,8% rispetto al corrispondente mese del 2018. Un dato che, sottolinea la Iata, l’associazione internazionale del trasporto aereo, evidenzia una accelerazione rispetto a luglio, quando era aumentato del 3,5%. La capacità, misurata in ASK (available seat kilometers) è invece aumentata del 3,5%, di conseguenza il loaf factor è salito di 0,3 punti percentuali all’85,7%.
“Mentre abbiamo assistito a un aumento della domanda di passeggeri ad agosto rispetto a luglio, la crescita rimane al di sotto della tendenza di lungo termine e in calo rispetto all’incirca all’8,5% annuo registrato nel periodo 2016-2011 – ha sottolineato Alexandre de Juniac, direttore generale e ceo della Iata -. Ciò riflette l’impatto dei rallentamenti economici in alcuni mercati chiave, l’incertezza sulla Brexit e la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina”.
Il trasporto passeggeri internazionale è cresciuto del 3,3%, con aumenti per tutte le regioni, a partire dall’Africa che ha segnato un incremento del 4,1%, in rialzo rispetto al 3,2% di luglio. Bene anche i vettori europei che hanno riportato un incremento del 3,7% e quelli dell’Asia Pacifico, con un +3,5%. In Medio Oriente l’aumento è stato del 2,9%, in Nord America del 2,5% e in America Latina del 2,3%.

© Trasporti-Italia.com – 16/10/2019

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Manovra: stop ai sussidi non sostenibili, via il rimborso accise per Euro3 ed Euro4 dal 2021

Sarà eliminato il beneficio sul gasolio utilizzato per il trasporto di merci e passeggeri dei veicoli di categoria Euro3 ed Euro4 dal 2021. E’ quanto previsto dalle misure della Manovra che eliminano alcuni sussidi considerati dannosi al fine di promuovere una maggiore sostenibilità dell’ambiente.

E’ prevista inoltre la tassa sui prodotti inquinanti impiegati per la produzione di energia. Salirà dal 30% al 100% la determinazione della base  imponibile ai fini Irpef del reddito ritraibile per le auto aziendali più inquinanti.
Dal primo giugno 2020 scatterà anche la tassa di un euro per chilogrammo di plastica

Da questo pacchetto è atteso un effetto positivo di 1,8 miliardi nel 2020 e 2,4 miliardi nel 2021.

Trasporti-Italia.com – 16/10/2019

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Porti: Venezia, verso accordo con Comune su aree interazione

Per sviluppo terziario e servizi, sviluppo unitario Marghera

Un accordo quadro verrà stretto a breve tra Comune di Venezia e Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Settentrionale sulle aree di interazione tra porto e città.

Il documento, in fase di ultimazione, giunge dopo una serie di incontri – l’ultimo lunedì scorso – sulla definizione e la perimetrazione delle aree che si trovano all’interno dei confini dell’ambito portuale ma che sono adiacenti al tessuto cittadino, con l’obiettivo di ridisegnarne l’assetto per valorizzare lo sviluppo di terziario e, al tempo stesso, di pianificare la crescita dell’attività portuale, retro-portuale e di connettività.

In una nota l’AdSP auspica che “si giunga il più rapidamente possibile all’individuazione di una visione di sviluppo condivisa dell’area di Porto Marghera, volta a pianificare e realizzare tutti quei progetti che possono far crescere e sostenere il pieno rilancio economico e occupazionale, da un lato, del polo produttivo – il più importante della Regione nonché snodo fondamentale nella rete dei trasporti italiana ed europea – e, dall’altro lato, del contesto urbano in cui esso insiste”.

L’accordo-quadro sarà propedeutico alla definizione del Documento di pianificazione strategica di sistema (Dpss) per i porti di Venezia e di Chioggia, passaggio necessario per avviare i lavori di aggiornamento dei Piani Regolatori Portuali (Prp).

Ansa/Mare – 16/10/2019

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In «Brenner Corridor spa» meno posti per i veronesi

15 Ottobre 2019

I passaggi che rimangono per arrivare al rinnovo della concessione non sono pochi. Lo schema d’accordo pubblicato in Gazzetta Ufficiale deve diventare definitivo ed essere sottoscritto dal Mit e da Regione Trentino Alto Adige, Province autonome di Bolzano e Trento, Province di Verona, Mantova, Reggio Emilia, Modena, Comuni e Camere di Commercio di Bolzano, Trento, Verona e Mantova, Azienda dei Trasporti di Reggio Emilia. In tutto 16 enti pubblici che si avvarranno della Brenner Corridor Spa, nata nell’ottobre di un anno fa, per ottenere il rinnovo «in house» senza passare da gara. Mentre la A22 Autobrennero Spa continuerà a svolgere ruoli operativi. Al momento della sottoscrizione dell’accordo, i soci privati che detengono il 14 per cento delle quote dovranno essere stati liquidati dai soci pubblici, che già oggi possiedono l’86 per cento della società. È stata prevista la costituzione di comitato di indirizzo e coordinamento per il raggiungimento degli obiettivi strategici, composto da sei membri: una specie di stanza dei bottoni dove la rappresentanza per Verona si prospetta una chimera. Solo due, infatti, dovrebbero essere di nomina congiunta di Regione Trentino Alto Adige, Province autonome di Trento e Bolzano e altre amministrazioni territoriali e locali. Difficile ottenere un posto, contrariamente a quanto accaduto finora. Attualmente Manuel Scalzotto, presidente della Provincia di Verona, è vice presidente di A22, subentrato a Fausto Sachetto, sempre veronese. Scalzotto affianca il presidente Hartmann Reichhalter e siede nel cda con il nuovo amministratore delegato Diego Cattoni e con Barbara Guadagnini, in quota Palazzo Barbieri. Tra le novità dello schema di accordo, frutto di una lunga mediazione con l’ex ministro alle Infrastrutture e trasporti, Danilo Toninelli, anche l’introduzione per la prima volta in Italia e tra i primi Paesi in Europa della cosiddetta tariffa ambientale, con la quale saranno finanziate opere complementari all’autostrada, funzionali allo sviluppo della ferrovia e dell’intero corridoio del Brennero, tra cui la parte degli interporti di Trento e di Isola della Scala e l’interporto fluviale di Valdaro (Mantova) per un totale di 250 milioni.

L’Arena – 15/10/2019

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Iata: cargo aereo ancora in contrazione ad agosto

Ad agosto il cargo aereo ha registrato una contrazione del 3,9% rispetto allo stesso mese 2018. Si tratta del decimo mese consecutivo di rilevazione con segno negativo su base annua dei volumi di merci, il periodo più lungo dalla crisi finanziaria globale nel 2008.
La capacità di trasporto, misurata in tonnellate di merci disponibili (AFTK), è aumentata del 2%. La crescita della capacità ha superato la crescita della domanda per il 16 ° mese consecutivo.
I dati diffusi dall’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) indicano come le merci aviotrasportate continuino ad affrontare forti venti contrari dall’intensificarsi della guerra commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina, nonché la debolezza di alcuni degli indicatori economici chiave e le crescenti incertezze politiche in tutto il mondo. I volumi degli scambi globali sono inferiori dell’1% rispetto a un anno fa. Il commercio nei paesi emergenti ha registrato dati al di sotto di quelli delle nazioni avanzate per gran parte del 2019. Ciò è dovuto alla maggiore sensibilità delle economie emergenti alle tensioni commerciali, alla crescente instabilità politica e al forte deprezzamento delle valute in alcuni dei principali mercati emergenti. Gli ordini di esportazione globali continuano a calare. L’indice globale dei responsabili degli acquisti (PMI) rimane in territorio di contrazione. Il monitoraggio di nuovi ordini di esportazione manifatturieri indica gli ordini in caduta di ordini da settembre 2018. E per il secondo mese consecutivo, tutte le principali nazioni commerciali hanno riportato ordini in calo.
“L’impatto della guerra commerciale Usa-Cina sui volumi del trasporto aereo è stato evidente in agosto. La domanda annuale è diminuita del 3,9% – ha sottolineato Alexandre de Juniac, direttore generale e Ceo Iata –. Era dalla crisi finanziaria globale del 2008 che non si registrava una diminuzione della domanda per 10 mesi consecutivi. Uno scenario profondamente preoccupante. E senza alcun segno di distensione sul commercio, possiamo aspettarci che il difficile contesto economico per il trasporto aereo di merci continui. Il commercio genera prosperità. Le guerre commerciali no. È qualcosa che i governi non dovrebbero dimenticare”.
In particolare sono state le compagnie aeree dell’Asia-Pacifico e del Medio Oriente a subire nel mese di agosto un forte calo della crescita su base annua dei volumi di trasporto totale, mentre il Nord America e l’Europa hanno registrato cali più moderati. L’Africa e l’America Latina hanno entrambi registrato una crescita della domanda di trasporto aereo rispetto ad agosto dell’anno scorso.
Le compagnie aeree dell’Asia-Pacifico hanno registrato una contrazione del 5% rispetto ad agosto 2018. La guerra commerciale Usa-Cina e il rallentamento dell’economia cinese hanno avuto un impatto significativo su questa regione. La chiusura temporanea dell’aeroporto internazionale di Hong Kong – il più grande hub merci del mondo – ha provocato ulteriori ripercussioni. Con la regione che rappresenta oltre il 35% del totale dei volumi merci trasportati, questa performance è il principale contributo al risultato debole dell’intero settore. La capacità di trasporto aereo è aumentata del 2,3% nell’ultimo anno.
Le compagnie aeree nordamericane hanno registrato una riduzione della domanda del 2,4% rispetto ad agosto 2018. La capacità è aumentata dell’1,3%. Anche in questo caso la guerra commerciale Usa-Cina e la caduta della fiducia delle imprese continuano a pesare sui vettori della regione. La domanda di trasporto merci si è contratta per le rotte più grandi tra l’Asia e il Nord America, dove i volumi destagionalizzati sono scesi di quasi il 5% rispetto al livello dell’agosto 2018.
Le compagnie europee hanno registrato un calo del 3,3% nei volumi cargo trasportati. Le condizioni di produzione più deboli per gli esportatori in Germania, le economie regionali più morbide e la costante incertezza sulla Brexit hanno influenzato negativamente le prestazioni. La capacità è aumentata del 3,3% su base annua.
I volumi di trasporto delle compagnie aeree del Medio Oriente sono diminuiti del 6,7%. Si tratta della regione ad aver registrato il calo più marcato della domanda. La capacità è diminuita dello 0,8%. L’aumento delle tensioni commerciali, il rallentamento del commercio globale e la ristrutturazione delle compagnie aeree stanno influendo sulle prestazioni della regione ormai dalla fine del 2018. L’incertezza economica derivante dalla volatilità del prezzo del petrolio tra i mercati della regione ha aggiunto ulteriore pressione.
Le compagnie dell’America Latina hanno registrato una crescita del traffico cargo pari allo 0,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e una diminuzione della capacità del 2,9%. La bassa crescita economica aggravata dalla guerra commerciale Usa-Cina e l’instabilità politica in alcuni Paesi hanno influito sulle prestazioni della regione. Anche la recente volatilità valutaria nelle principali economie della regione ha contribuito.
A registrare la crescita maggiore nel mese di agosto sono stati i vettori, con un aumento della domanda dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo continua la tendenza al rialzo è evidente dalla metà del 2018 che rende l’Africa la più forte performance per il sesto mese consecutivo. La capacità è cresciuta del 17,1% su base annua. Lo scorso anno, i forti legami commerciali e di investimento con l’Asia hanno sostenuto un aumento a due cifre dei volumi del trasporto aereo di merci tra le due regioni. La Cina ha recentemente confermato ulteriori investimenti per 60 miliardi di dollari nel continente.

Trasporti-Italia.com – 15/10/2019

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Cruise 2030: Call For Action. L’impatto ambientale delle navi da crociera in un incontro a Venezia

L’impatto economico e ambientale dell’industria crocieristica. Di questo discuteranno il 18 ottobre a Venezia i rappresentanti di alcuni tra i principali porti crocieristici europei. Obiettivo: arrivare a definire delle linee guida che consentano un nuovo approccio più sostenibile al turismo crocieristico.

L’incontro si intitolerà “Cruise 2030: Call For Action” e si terrà a porte chiuse nella sede dell’Autorità di Sistema Portuale veneziana, il cui presidente, Pino Musolino, aveva invitato lo scorso luglio i colleghi europei a fare il punto sulla situazione e a gettare insieme le basi di una piattaforma programmatica per contribuire a innovare il settore.

Venerdì prossimo saranno presenti a Venezia delegazioni dei porti di Amsterdam, Palma di Maiorca, Barcellona, Bergen, Cannes, Dubrovnik, Malaga e Marsiglia Fos. Parteciperà ai lavori anche Olaf Merk, responsabile porti e shipping per l’International Transport Forum dell’OECD.

“Sono onorato di poter ospitare a Venezia il primo incontro di questo gruppo di lavoro tra rappresentanti dei porti crocieristici europei e della risposta ottenuta rispetto alla mia lettera – dichiara Pino Musolino, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale (porti di Venezia e Chioggia) -. Partendo dal presupposto che vogliamo non solo preservare ma garantire un futuro al comparto dell’industria crocieristica, settore di grande rilevanza dal punto di vista economico e occupazionale, è necessario fare di più per coniugare la tutela delle nostre città, gli equilibri ambientali, la vivibilità e la gestione complessiva delle risorse e dei territori. Metteremo perciò a fattore comune le nostre esperienze per arrivare a formulare proposte concrete da sottoporre alle Istituzioni europee e nazionali al fine di individuare una nuova e più sostenibile formula per il crocierismo, che abbia il coraggio di prevedere, nel medio termine, anche l’ideazione e la realizzazione di naviglio più compatibile, che potremmo definire una nuova ‘Classe Europa’”.

Trasporti-Italia.com – 15/10/2019

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Valdastico Nord? Per i dirigenti del Nordest non è una priorità

13 Ottobre 2019

Trento. I risultati del sondaggio effettuato tra i 200 partecipanti al Meeting delle nuove classi dirigenti promosso da Venezie Post e svoltosi ieri al Cuoa Business School di Altavilla Vicentina.

I risultati del sondaggio effettuato tra i 200 partecipanti al Meeting delle nuove classi dirigenti promosso da Venezie Post e svoltosi ieri al Cuoa Business School di Altavilla Vicentina (Vicenza) racconta di un Nordest che sembra voler accelerare sulla costruzione di una dimensione metropolitana e che auspica una maggiore apertura multiculturale sopratutto per evitare che i giovani fuggano dalle nostre regioni per trasferirsi in altri contesti nazionali o internazionali. Rispetto alla più grave emergenza del Nordest, ben il 48% ha indicato la fuga dei giovani verso territori più attrattivi, il 35% la formazione, l’8% la mancanza di personale, il 5% le infiltrazioni criminali e solo il 2% indica il tema della sicurezza. Sulle infrastrutture, in maniera assolutamente sorprendente, non sono state né la quarta corsia in A4 (che raccoglie solo il 4% delle preferenze), né la Valsugana (10%) o il proseguimento della Valdastico a Nord (12%) a essere indicate come la priorità assoluta. La maggioranza delle indicazioni va all’Alta Velocità Milano-Venezia (24%) e al sistema ferroviario veneto con il 45% dei consensi. Dati che sembrano confermare la preferenza delle nuove generazioni per il treno.

Trentino – 13/10/2019

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Euregio: la presidenza passa dall’Alto Adige al Tirolo

12 Ottobre 2019

Presidente uscente Kompatscher passa testimone a Platter

Nell’ambito della cerimonia di chiusura dell’anno dedicato all’imperatore Massimiliano si è svolto oggi ad Innsbruck anche il passaggio di consegne della presidenza Euregio dal presidente della Provincia, Arno Kompatscher, al presidente del Tirolo, Günther Platter. Presente alla cerimonia anche il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. Il presidente uscente dell’Euregio, Arno Kompatscher, ha definito il suo biennio alla guida dell’Euregio come “un’esperienza intensa e ricca di soddisfazioni nel corso della quale sono stati realizzati oltre 60 progetti con un obiettivo comune: rendere l’Euregio sempre più tangibile per la popolazione, un percorso comune ed un progetto concreto”.
Tra i vari “progetti faro” realizzati nel corso del suo biennio il presidente Arno Kompatscher ha quindi menzionato l'”EuregioFamilyPass” e le “Giornate della mobilità dell’Euregio” che hanno consentito di far conoscere in maniera tangibile l’Euregio alla popolazione.

Ansa/Trentino A.A. – 12/10/2019

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