Porto di Trieste: traffico ferroviario in crescita del 7,37%

20 Settembre 2019

Cresce il trasporto su ferro del 7,37% per lo scalo di Trieste (5.171 treni movimentati) nel primo semestre 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018. Doppia cifra per la crescita del settore container, il cui incremento rispetto alla prima frazione dell’anno precedente è del 13,33% per un totale di 391.068 TEU movimentanti. Bene il settore delle rinfuse solide, che registra un +27,55% con 1.010.302 tonnellate.
Sono questi i principali dati di traffico del porto registrati nel I semestre 2019 e presentati ad una platea di oltre 400 player internazionali e nazionali della logistica dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale Zeno D’Agostino al “Trieste Intermodal Day – TID”, nuovo incubatore sulla logistica e l’intermodalità europea del futuro.

“La caratteristica principale del porto di Trieste è il fatto di essere soprattutto europeo. Ci occupiamo al 90% di un bacino di mercato che lavora per l’Europa, quella centrale, dell’Est e del Nord, di conseguenza impieghiamo molto i collegamenti ferroviari, esattamente l’opposto di ciò che avviene nel resto d’Italia e d’Europa, perché i nostri mercati di riferimento possono essere lontani anche un migliaio di chilometri” spiega D’Agostino. “Nel settore dei container, collegato a tutto il traffico intercontinentale con il Far-East, ben il 55% del movimentato che sbarca o si imbarca a Trieste usa la ferrovia. Questo indicatore è in continua crescita e già oggi supera la quota del 50% che l’UE ha posto come obiettivo di trasferimento modale del traffico europeo di merci per il 2050”.

Una performance, quella del ferro, che sta acquisendo un valore sempre più rilevante. Nel Punto Franco Nuovo i treni sono stati 4.007 con una variazione positiva del +6,68%, trainata dai risultati del terminal container con 1.944 treni (+24,38%) e del molo V con 1.204 treni (+17,23%). Buoni anche i risultati del porto industriale, che ha raggiunto i 1.164 treni (+9,81%). Anche il settore delle autostrade del mare, a naturale vocazione stradale, tende a virare verso la rotaia: il 24% di tutti i camion imbarcati o sbarcati a Trieste, principalmente da e verso la Turchia, oggi è trasferito su treno, a beneficio della rete autostradale europea che può essere sgravata da tale traffico.

“Questa è la roadmap per un porto competitivo come il nostro – afferma D’Agostino – in grado di incrementare i traffici guardando anche alla sostenibilità ambientale. A Trieste possiamo e dobbiamo fare entrambe le cose. Per questo abbiamo lanciato l’incubatore TID proprio in questa città, in questo porto, che da sempre ha la ferrovia nel suo DNA”.

Nonostante una lieve flessione dei volumi totali delle merci movimentate nei primi sei mesi dell’anno, pari al -1,44% con 30.721.066 tonnellate complessive, i dati di traffico del porto di Trieste dimostrano performance positive nelle principali categorie merceologiche, tra cui come detto spiccano il settore container e quello delle rifuse solide. Lieve calo rispetto al I semestre del 2018 invece per il settore delle rinfuse liquide, con 21.102.476 tonnellate (-1,87%) e per il settore delle merci varie (-2,98%). Nuovo decremento infine per il comparto Ro-Ro, che nel primo semestre ha segnato una flessione del -28% con 111.987 unità transitate.

Trasporti-Italia.com – 20/09/2019

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Ad agosto nuovo record storico delle merci a bordo delle navi che hanno attraversato il canale di Suez

19 Settembre 2019

Ancora in calo, entrambi per il dodicesimo mese consecutivo, sia i volumi di carico provenienti dai porti del North Med che quelli destinati agli stessi scali.

Lo scorso mese la capacità commerciale di carico delle navi che sono transitate nel canale di Suez ha raggiunto il livello di 106,0 milioni di tonnellate SCNT (Suez Canal Net Ton) che costituisce il nuovo record mensile storico di capacità del naviglio che ha attraversato la via d’acqua egiziana a partire dalla sua inaugurazione avvenuta il 17 novembre 1869. Il nuovo picco è giunto grazie al nuovo record storico della capacità delle rinfusiere che sono passate nel canale, che è ammontata a 15,7 milioni di tonnellate SCNT, nonché all’elevato livello della capacità commerciale delle portacontainer transitate, che è stato pari a 55,9 milioni di tonnellate SCNT, volume che è inferiore solo al record di 57,4 milioni di tonnellate del maggio scorso e al totale di 56,1 milioni di tonnellate dell’agosto 2018.

Nell’agosto 2019 nel canale egiziano sono transitate complessivamente 1.679 navi per 106,0 milioni di tonnellate SCNT, con incrementi rispettivamente del +4,6% e +4,7% sull’agosto 2018, di cui 420 petroliere (+0,2%) per 19,2 milioni di tonnellate SCNT (+2,5%) e 1.259 navi di altro tipo (+6,2%) per 86,8 milioni di tonnellate SCNT (+5,2%).

Lo scorso mese, inoltre, il canale di Suez ha registrato un altro record storico: quello del totale delle merci a bordo delle navi che hanno attraversato il canale che è stato di 91,4 milioni di tonnellate, che rappresenta un aumento del +5,8% sull’agosto 2018 e una crescita del +2,6% sull’ottobre 2018 quando era stato stabilito il precedente record con 89,1 milioni di tonnellate. Il nuovo picco storico è stato conseguito grazie sia record di merci imbarcate sulle navi che sono transitate nel canale nella direzione nord-sud che è stato pari a 51,5 milioni di tonnellate, con un rialzo del +14,2% sull’agosto 2018 e del +3,9% sul precedente record segnato nell’ottobre 2018. Lo scorso mese le merci a bordo delle navi transitate nella direzione sud-nord è invece ammontato a 39,9 milioni di tonnellate, con un calo del -4,0% sull’agosto 2018 (il record relativo a questa direttrice è stato raggiunto nel maggio scorso con 42,5 milioni di tonnellate).

Tra i più consistenti volumi di carichi a bordo delle navi che lo scorso mese hanno attraversato il canale nella direzione nord-sud figurano le merci containerizzate con 22,6 milioni di tonnellate (+7,1% sull’agosto 2018), i cereali con 7,3 milioni di tonnellate (+14,2%), i minerali e metalli con 5,2 milioni di tonnellate (+123,8%), il petrolio grezzo con 4,6 milioni di tonnellate (+18,9%), il carbone e coke con 2,0 milioni di tonnellate (+71,8%), la nafta con 1,2 milioni di tonnellate (-6,5%), i fertilizzanti con 1,2 milioni di tonnellate (+28,1%) e i prodotti in metallo con 1,1 milioni di tonnellate (+50,6%). I principali volumi di merci a bordo delle navi transitate nella direzione sud-nord erano costituiti da carichi containerizzati (21,3 milioni di tonnellate, -1,1%), petrolio grezzo (4,7 milioni di tonnellate, -21,5%), benzine (2,4 milioni di tonnellate, -13,2%), gas naturale liquefatto (2,2 milioni di tonnellate, +43,0%), gasoli (1,9 milioni di tonnellate, -29,4%), oli vegetali (1,3 milioni di tonnellate, +39,4%), carbone e coke (943mila tonnellate, +28,2%) e prodotti in metallo (746mila tonnellate, -41,6%).

Lo scorso mese i carichi partiti dai porti del Mediterraneo settentrionale sulle navi che sono transitate per Suez hanno totalizzato 5,3 milioni di tonnellate (-2,1%) e quelli giunti negli stessi porti trasportati dalle navi che sono passate nel canale egiziano si sono attestati a 7,4 milioni di tonnellate (-17,4%).

Nei primi otto mesi del 2019 nel canale sono passate complessivamente 12.332 navi per una capacità commerciale di 793,7 milioni di tonnellate SCNT, con incrementi del +3,2% e del +5,8% sul periodo gennaio-agosto dello scorso anno, di cui 3.333 petroliere (+8,9%) per 150,9 milioni di tonnellate SCNT (+13,2%) e 8.999 unità di altra tipologia (+1,2%) per 642,8 milioni di tonnellate SCNT (+4,2%).

Le navi che hanno attraversato la via d’acqua egiziana nei primi otto mesi di quest’anno trasportavano globalmente 683,0 milioni di tonnellate di merci (+6,1%). Sulle navi transitate nella direzione nord-sud erano imbarcate 366,4 milioni di tonnellate (+8,9%), costituite principalmente da carichi containerizzati (171,1 milioni di tonnellate, +4,5%), petrolio grezzo (34,5 milioni di tonnellate, +29,9%), cereali (29,2 milioni di tonnellate, -9,7%), minerali e metalli (27,7 milioni di tonnellate, +45,8%), carburanti (18,8 milioni di tonnellate, +3,1%), carbone e coke (18,0 milioni di tonnellate, +25,6%), fertilizzanti (11,0 milioni di tonnellate, +2,5%) e nafta (10,0 milioni di tonnellate (+16,1%). A bordo delle navi transitate nella direzione sud-nord erano trasportate 316,6 milioni di tonnellate (+3,0%), incluse 171,6 milioni di tonnellate di merci in container (+4,5%), 35,3 milioni di tonnellate di petrolio grezzo (-24,2%), 22,0 milioni di tonnellate di gasoli (+23,2%), 16,1 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto (+40,7%), 16,1 milioni di tonnellate di benzine (-0,9%), 10,4 milioni di tonnellate di prodotti chimici (+8,0%), 8,5 milioni di tonnellate di oli vegetali (+13,4%), 8,5 milioni di tonnellate di prodotti in metallo (-18,7%) e 7,3 milioni di tonnellate di carbon e coke (+6,9%).

Nei primi otto mesi del 2019 le merci caricate nei porti del Mediterraneo settentrionale sulle navi che sono transitate per Suez sono ammontate a 37,8 milioni di tonnellate (-9,7%) e quelle giunte negli stessi porti sulle navi transitate nel canale egiziano sono state pari a 58,8 milioni di tonnellate (-14,7%).

InforMare – 19/09/2019

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“In treno in bici”: sconti fino a 150 euro sull’abbonamento ferroviario per chi compra una bici pieghevole”

Entrerà in vigore il prossimo 24 settembre l’iniziativa promossa dalla Regione del Veneto denominata “In treno in bici” che prevede uno sconto sull’acquisto di abbonamenti trimestrali o annuali di Trenitalia per gli utenti possessori di una bicicletta pieghevole comperata nel corso del 2019.

Per questo progetto sono stati destinati 280 mila euro complessivi e gli sconti potranno essere applicati sull’acquisto di abbonamenti validi dal 1 ottobre 2019 e dai mesi successivi fino a gennaio 2020 (termine ultimo il 24 gennaio) o, in ogni caso, fino al raggiungimento dell’importo stanziato. In caso di successo, l’iniziativa potrebbe essere prorogata.

“Nel nuovo Piano Regionale dei Trasporti che abbiamo recentemente presentato – sottolinea l’assessore Elisa De Berti –, l’intermodalità è indicata come un fattore strategico e questa iniziativa conferma l’intenzione della Regione di muoversi in tale direzione. L’integrazione treno-bici è un obiettivo al quale lavoriamo da tempo e siamo certi che incentivando l’uso della bicicletta per spostamenti di carattere sistematico come  casa-scuola e casa-lavoro, possiamo contribuire alla diminuzione del traffico veicolare privato, a una riduzione dell’inquinamento atmosferico, assicurando agli utenti una minor spesa di trasporto e parcheggio, favorendo nel contempo un salutare esercizio fisico”.

Per beneficiare dello sconto sarà sufficiente recarsi dal 24 settembre in poi in una biglietteria Trenitalia e presentare la fattura/ricevuta o lo scontrino fiscale che attestano chiaramente l’acquisto nel corso del 2019 di una bicicletta pieghevole che, una volta ripiegata, abbia le dimensioni non superiori a 80x110x45 cm. stabilite per il trasporto gratuito in treno.

La riduzione sull’acquisto di un abbonamento annuale o trimestrale, a tariffa 40/21 e 14/VE, applicata una tantum, corrisponde a una quota fino ad un importo massimo di 150 euro (IVA compresa), pertanto non verrà corrisposto alcun resto in denaro o altra forma per acquisti di importo inferiore ai 150 euro. Si potrà usufruire dell’agevolazione una sola volta nell’arco di validità dell’iniziativa e lo sconto non è cedibile, quindi l’abbonamento ridotto potrà essere intestato solo al possessore della bici pieghevole.

Maggiori informazioni si possono ottenere nelle biglietterie e uffici informazioni di  Trenitalia e sul sito della Regione Veneto (http://www.regione.veneto.it/web/mobilita-e-trasporti/dettaglio-news?_spp_detailId=2904491).

L’operazione sarà allargata prossimamente anche agli abbonamenti relativi ai servizi gestiti da Sistemi Territoriali S.p.A. sulle linee Rovigo-Verona, Rovigo-Chioggia e Adria-Mestre.

Regione del Veneto – Comunicato stampa N° 1512 del 19/09/2019

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Porti: Cnel, inefficienza costa 30 mld anno, ecco 3 proposte

18 Settembre 2019

Obiettivo semplificare norme.Istruttoria su richiesta Confetra.

Approdano alla Camera tre proposte di legge del Cnel per la semplificazione normativa del sistema della logistica italiana. Le proposte rappresentano la sintesi di una lavoro svolto con lo scopo di ridurre quelle inefficienze nelle procedure operative all’interno del sistema che spiega una nota del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro comportano una perdita annua di oltre 30 mld di euro: un gap che penalizza gli operatori nazionali nel confronto con i competitors esteri.

Le merci movimentate sull’asse Italia – Ue ed extraUe, secondo dati Mef del 2018, generano un fatturato di circa 887.000 mln di euro di interscambio.

I testi arrivano al termine di un lungo ciclo di audizioni svolte a Villa Lubin su formale istanza di Confetra – la Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica con 4 Pubbliche Amministrazioni, 25 associazioni di categoria e 4 organizzazioni sindacali del settore.

“Queste proposte di legge sono il frutto di un intenso confronto con Amministrazioni, associazioni di categoria e sindacati del settore. Il risultato, come già annunciato al neo Ministro Paola De Micheli, è un sistema coordinato e di interventi tesi a semplificare il quadro normativo per sostenere il settore della logistica delle merci italiano nella competizione con gli altri Paesi europei”, ha detto Tiziano Treu, presidente Cnel.

“Esprimo pieno apprezzamento per la mappatura redatta dal CNEL, con il fattivo contributo di Confetra, relativa alle inefficienze di tipo amministrativo e legislativo che impattano sui processi logistici dal cui esame possono scaturire soluzioni normative efficaci” aggiunge Nereo Marcucci, consigliere CNEL e past president Confetra.

“Il lavoro svolto dal CNEL centra il bersaglio. Ora è necessario che il Parlamento sia celere e determinato nel perseguire l’obiettivo”, conclude Guido Nicolini, attuale presidente Confetra.

Ansa/Mare – 18/09/2019

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Trasporti: Alis, dialogo con governo, focus su sostenibilità

Il 12 novembre a Roma l’assemblea generale aziende logistica

Sostenibilità nel settore trasporti e crescita della competitività nel mercato globale. Sono queste le due chiavi di volta per lo sviluppo del settore al centro della prossima assemblea dell’Alis, l’associazione aderente a Confindustria che riunisce le aziende della logistica, che si svolgerà a Roma il 12 novembre prossimo. presso l’Auditorium Parco della Musica.

Tra gli interventi da effettuare, come ha spiegato Guido Grimaldi, presidente dell’associazione, “una decisiva riduzione della pressione fiscale ma anche concreti investimenti pubblici e privati nella ricerca, nelle infrastrutture, nella formazione, nella digitalizzazione” ed una maggiore uniformità delle politiche dei trasporti a livello europeo. Tutte proposte che – ha annunciato ancora Grimaldi- “saranno rappresentate ai massimi vertici istituzionali italiani ed europei, auspicando in particolare un dialogo costruttivo con il neo-ministro Paola De Micheli per una maggiore sinergia tra pubblico e privato”.

Ansa/Mare – 18/09/2019

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Finanziati nuovi interventi per la circolazione ciclistica: assessore De Berti sottoscrive a Palazzo Balbi 13 accordi con altrettanti comuni

L’assessore alle infrastrutture e trasporti della Regione del Veneto, Elisa De Berti, ha sottoscritto stamane tredici nuovi accordi per l’assegnazione di fondi a favore della sicurezza stradale a tutela dell’utenza debole.

“Prosegue il nostro impegno per rendere più agevoli e sicuri i percorsi ciclistici, compresi quelli all’interno dei centri urbani – afferma l’assessore –. L’obiettivo è innanzi tutto assicurare una mobilità il più possibile priva di rischi ai nostri cittadini, ma anche di contribuire, attraverso la realizzazione di queste infrastrutture, a valorizzare dal punto di vista turistico un territorio dalle innumerevoli ricchezze artistiche, culturali e paesaggistiche, che ben si presta a essere conosciuto, visitato e apprezzato in sella a una bicicletta”.

Queste risorse derivano dal trasferimento di circa due milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla Regione del Veneto e sono destinate a finanziare fino al 50 per cento delle spese di progettazione ed esecuzione di interventi per lo sviluppo e la messa in sicurezza della circolazione ciclistica cittadina, all’interno dei Comuni con popolazione residente superiore a 20.000 abitanti o dei Comuni capoluogo.

Questi i tredici Comuni che, partecipando al bando emanato lo scorso anno e a seguito dell’approvazione della relativa graduatoria, si sono aggiudicati il finanziamento:

Provincia di Padova

– Albignasego: pista ciclabile di collegamento Mandriola-San Tommaso – contributo di 200 mila euro;

– Abano Terme: realizzazione di pista ciclabile sulle vie Sabbioni e Fiacco – contributo di circa 86 mila euro;

Provincia di Treviso

– Conegliano: realizzazione nuovo percorso ciclabile lungo via Maggiore Piovesana – contributo di 150 mila euro;

– Mogliano Veneto: sistemazione stradale di via Calleggeri e di via Torni. Nuove piste ciclopedonali – contributo di 112 mila euro;

– Oderzo: pista ciclopedonale di collegamento tra il centro della frazione di Fratta di Oderzo e il Comune di Gorgo al Monticano – contributo di circa 100 mila euro;

Provincia di Venezia

– Venezia: pista ciclopedonale Terraglio 3° Lotto, itinerario n. 9 del Biciplan – contributo di 200 mila euro;

– San Dona’ di Piave: interventi di miglioramento della sicurezza della circolazione ciclistica cittadina a servizio della cittadella scolastica e dei poli di trasporto urbano – contributo di 200 mila euro;

– Portogruaro: percorso ciclopedonale di collegamento tra il capoluogo di Portogruaro e la frazione di Summaga – contributo di 200 mila euro;

– Mirano: realizzazione di un nuovo percorso ciclabile in via Ballò, nell’omonima frazione, e percorsi pedonali complementari – contributo di 150 mila euro;

Provincia di Verona

– Legnago: realizzazione di un percorso ciclo pedonale di collegamento tra il quartiere di Porto e la frazione di Canove – contributo di 200 mila euro;

– Verona: realizzazione di un percorso ciclabile tra Porta Palio e Castelvecchio – contributo di 60 mila euro;

Provincia di Vicenza

– Schio: rete piste ciclabili e percorsi pedonali in via Pista dei Veneti – contributo di 150 mila euro;

– Thiene: Nuova pista ciclopedonale in via Marconi – contributo di 98 mila euro.

 

Regione del Veneto – Comunicato stampa N° 1500 del 18/09/2019

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Soppressione passaggi a livello: dopo il confronto con i comuni, via ai progetti per i primi 15 dei 50 previsti

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, ha disposto l’avvio della redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica di 15 dei 50 interventi di soppressione dei passaggi a livello inseriti nel Protocollo d’Intesa sottoscritto nel novembre del 2018 fra la Regione del Veneto e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.

“Il suddetto accordo – spiega l’assessore De Berti – impegna la Regione a sviluppare la progettazione e la successiva realizzazione delle opere di soppressione dei passaggi a livello in un arco temporale di 4 anni, mentre spetta a RFI finanziare integralmente i costi necessari alla progettazione e attuazione dei lavori, per un importo di 30 milioni di euro necessari per tutti i 50 interventi previsti”.

I passaggi a livello da eliminare sono stati individuati sulla tratta Verona-Rovigo (18), sulla Rovigo-Chioggia (5), sulla Mantova-Monselice (11), sulla Verona-Modena (4), sulla Vicenza- Schio (3), sulla Vicenza-Treviso (1), sulla Treviso-Calalzo (2), sulla Treviso-Portogruaro (1) e sulla Bassano-Padova (5).

“In questi mesi – prosegue l’assessore – i nostri uffici, d’intesa con RFI, hanno incontrato le Amministrazioni comunali interessate per condividere possibili soluzioni di collegamento viabile conseguenti alla chiusura dei passaggi a livello nel territorio di loro competenza. Si procederà, come previsto nel Protocollo d’Intesa, con la sola realizzazione di viabilità di collegamento o di ‘ricucitura’ di assi stradali esistenti, evitando di realizzare più costose opere di attraversamento delle linee ferroviarie come sottopassi o sovrappassi”.

Questa prima fase di confronto con le Amministrazioni ha portato all’individuazione delle soluzioni tecniche per l’effettiva soppressione dei seguenti 15 passaggi a livello:

Linea ferroviaria Verona-Rovigo:

– Comune di Isola della Scala (Vr): ai km 28+213, via Toccolo e km 29+364, via Rosario;

– Comune di Villa Bartolomea (Vr): ai km 60+974, via Ferranti, e km 63+170, via Gagliarda;

– Comune di Castagnaro (Vr): al km 65+982, via Bongenti;

– Comune di Badia Polesine (Ro): ai km 74+792, via Masetti Bassi, e km 76+090, via Cavallo;

Linea ferroviaria Mantova-Monselice:

– Comune di Montagnana: ai km 144+595, via Molinello, e km 145+280, laterale di via Monastero;

Linea ferroviaria Vicenza-Schio:

– Comune di Thiene: al km 23+215, via Vianelle di Sotto;

– Comune di Borgo Veneto (Pd): ai km 153+638, via Fontana II Tronco, km 155+473, via Alessandro Volta e km 156+112, via Luppia;

Linea ferroviaria Verona-Modena:

– Comune di Villafranca di Verona: ai km 80+572, via Duca degli Abruzzi e km 86+294, via Fornaci.

“Dopo aver raggiunto le intese con questi otto Comuni – conclude De Berti – stiamo approfondendo le migliori soluzioni per l’eliminazione dei passaggi a livello insieme alle rimanenti 17 amministrazioni comunali interessate”.

Regione Veneto – Comunicato stampa N° 1502 del 18/09/2019

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Logistica ok, serve la formazione

Suona il campanello d’allarme in Polesine. Il territorio si riscopre poco competitivo.

Le sfide lanciate dalla globalizzazione e il mercato sempre più competitivo pesano sulla terra tra i due fiumi, che appare poco appetibile agli occhi degli imprenditori. Un’interessante chiave di lettura la offre Pieralberto Colombo, segretario della Cgl provinciale: “C’è una frenata generale che riguarda tutto il Paese e il Veneto non è escluso, i dati del primo quadrimestre del 2019 non sono incoraggianti. Il nostro territorio è più debole rispetto ad altre realtà regionali. Va bene se arriva la Zes, ma quello che occorre è un maggiore coordinamento”.

Colombo lancia un appello: “Occorre un tavolo per fare sinergie con istituzioni e associazioni di categoria. Alle imprese che scelgono il Polesine, bisogna dare un territorio accogliente e con le infrastrutture necessarie. I lavoratori vanno già formati adeguatamente, altrimenti rischiamo che le industrie vengano qui e facciano solo un’occupazione ‘mordi e fuggi’”.

Colombo individua l’attore che dovrebbe recitare un ruolo da protagonista in questa operazione: “Il Consorzio di sviluppo potrebbe diventare il vero braccio operativo – afferma il segretario provinciale Cgil – occorre un vero piano industriale di rilancio, altrimenti è difficile rimanere al passo dei colossi del lavoro”.

Fuga dal Polesine, sull’argomento interviene anche Giampietro Gregnanin. Queste le impressioni del segretario generale Uiltec Uil area vasta Padova – Rovigo: “C’è un problema generale, legato alla competitività. Il Polesine, anche visivamente, è un territorio più fragile se si esamina il panorama industriale di realtà vicine come Padova e Vicenza. Eppure, la nostra logistica è ottima, abbiamo il casello di Villamarzana e Amazon ha scelto il Polesine, con il grande magazzino che sta sorgendo tra Castelguglielmo e San Bellino”.

Gregnanin si sofferma sulla Zes e fa notare: “Quando si parla di sgravi fiscali per il Nord, mi pare che questa discussione non venga condivisa a livello ministeriale. La Zona economica speciale può essere un’opportunità importante, speriamo solo non sia una chimera”.

La Voce di Rovigo.it – 18/09/2019

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Veneto: nuovi interventi per la mobilità ciclistica

Tredici nuovi accordi per l’assegnazione di fondi a favore della sicurezza stradale a tutela dell’utenza debole. Li ha sottoscritti l’assessore alle infrastrutture e trasporti della Regione del Veneto, Elisa De Berti.
Queste risorse derivano dal trasferimento di circa due milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla Regione del Veneto e sono destinate a finanziare fino al 50 per cento delle spese di progettazione ed esecuzione di interventi per lo sviluppo e la messa in sicurezza della circolazione ciclistica cittadina, all’interno dei Comuni con popolazione residente superiore a 20.000 abitanti o dei Comuni capoluogo.

“Prosegue il nostro impegno per rendere più agevoli e sicuri i percorsi ciclistici, compresi quelli all’interno dei centri urbani – afferma l’assessore –. L’obiettivo è innanzi tutto assicurare una mobilità il più possibile priva di rischi ai nostri cittadini, ma anche di contribuire, attraverso la realizzazione di queste infrastrutture, a valorizzare dal punto di vista turistico un territorio dalle innumerevoli ricchezze artistiche, culturali e paesaggistiche, che ben si presta a essere conosciuto, visitato e apprezzato in sella a una bicicletta”.

Questi i tredici Comuni che, partecipando al bando emanato lo scorso anno e a seguito dell’approvazione della relativa graduatoria, si sono aggiudicati il finanziamento:

Provincia di Padova
– Albignasego: pista ciclabile di collegamento Mandriola-San Tommaso – contributo di 200 mila euro;
– Abano Terme: realizzazione di pista ciclabile sulle vie Sabbioni e Fiacco – contributo di circa 86 mila euro;

Provincia di Treviso
– Conegliano: realizzazione nuovo percorso ciclabile lungo via Maggiore Piovesana – contributo di 150 mila euro;
– Mogliano Veneto: sistemazione stradale di via Calleggeri e di via Torni. Nuove piste ciclopedonali – contributo di 112 mila euro;
– Oderzo: pista ciclopedonale di collegamento tra il centro della frazione di Fratta di Oderzo e il Comune di Gorgo al Monticano – contributo di circa 100 mila euro;

Provincia di Venezia
– Venezia: pista ciclopedonale Terraglio 3° Lotto, itinerario n. 9 del Biciplan – contributo di 200 mila euro;
– San Dona’ di Piave: interventi di miglioramento della sicurezza della circolazione ciclistica cittadina a servizio della cittadella scolastica e dei poli di trasporto urbano – contributo di 200 mila euro;
– Portogruaro: percorso ciclopedonale di collegamento tra il capoluogo di Portogruaro e la frazione di Summaga – contributo di 200 mila euro;
– Mirano: realizzazione di un nuovo percorso ciclabile in via Ballò, nell’omonima frazione, e percorsi pedonali complementari – contributo di 150 mila euro;

Provincia di Verona
– Legnago: realizzazione di un percorso ciclo pedonale di collegamento tra il quartiere di Porto e la frazione di Canove – contributo di 200 mila euro;
– Verona: realizzazione di un percorso ciclabile tra Porta Palio e Castelvecchio – contributo di 60 mila euro;

Provincia di Vicenza
– Schio: rete piste ciclabili e percorsi pedonali in via Pista dei Veneti – contributo di 150 mila euro;
– Thiene: Nuova pista ciclopedonale in via Marconi – contributo di 98 mila euro.

Trasporti-Italia.com – 18/09/2019

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Paolo Ferrecchi è stato nominato commissario dell’AdSP del Mare Adriatico Centro Settentrionale

17 Settembre 2019

La decisione segue l’interdizione dai pubblici uffici dei vertici dell’ente decisa dall’autorità giudiziaria

Paola De Micheli, neo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha nominato Paolo Ferrecchi commissario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale, nomina che è avvenuta a seguito del provvedimento emesso lo scorso 9 settembre dall’autorità giudiziaria di interdizione dai pubblici uffici nei confronti del presidente dell’ente, Daniele Rossi, nonché del segretario generale Paolo Ferrandino e del direttore tecnico dell’ente Fabio Maletti. Gli addebiti, respinti dagli interessati, sono di non aver impedito l’affondamento della nave Berkan B nel porto di Ravenna e le relative conseguenze.
Ferrecchi è direttore generale della Direzione generale Cura del territorio e dell’Ambiente della Regione Emilia-Romagna.

InforMare – 17/09/2019

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