V-Gate: semaforo verde ministeriale allo “scoping”

29 Giugno 2019

Il progetto V-Gate, il terminal plurimodale d’altura, proposto da una apposita società tecnica e che dovrebbe sorgere alle foci del fiume Brenta, ha ottenuto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il primo via libera relativamente alla domanda di “scoping”, comprensiva di studio preliminare ambientale e progetto di prefattibilità tecnica per la definizione dei contenuti dello studio di impatto ambientale, presentato dalla società Venice Gateway Vgate srl nel novembre del 2018.

Primo semaforo verde, dunque, da parte di Roma, anche se va ricordato che lo “scoping” è in pratica solamente il primo passo per poter analizzare al meglio la fattibilità del percorso attraverso le indicazioni ricevute dalla commissione, anche se naturalmente traspare la soddisfazione da parte della società proponente sull’esito dell’istruttoria.

V-Gate aveva illustrato alla cittadinanza, nel corso di una commissione pubblica, i dettagli del progetto, suscitando parere assolutamente negativo da parte degli operatori balneari, preoccupati dall’impatto che il progetto, che sorgerebbe al largo e sarebbe collegato alla terraferma attraverso un ponte che poi si unirebbe con una viabilità completamente rifatta, potrebbe avere sul turismo, in particolare su Isola Verde.

Positivo fu invece il riscontro dei portuali che videro e vedono tutt’ora nel V-Gate una grande possibilità di sviluppo dei traffici del porto di Chioggia. V-Gate è, infatti, una soluzione di terminal, fuori dalla laguna di Venezia, delle navi porta container di nuova generazione, che potrebbe catalizzare il traffico di merci dirette verso il centro e nord Europa, che sarebbe collegati con una nuova rete stradale e ferroviaria, risolvendo allo stesso tempo il problema economico della cosiddetta rottura di carico che si presenta per le soluzioni off-shore.

Chioggia News 24 – 29/06/2019

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Divieti Brennero: Conftrasporto chiede l’intervento di Toninelli con un sovra pedaggio

28 Giugno 2019

Il Tirolo vuole rendere ancora più stringenti le limitazioni al traffico: il divieto di transito notturno potrebbe essere esteso a partire dal 1° ottobre 2019 e quello di transito settoriale a partire dal 1° gennaio 2020. “Per una mobilità sostenibile dobbiamo lavorare insieme a soluzioni basate sull’innovazione e le nuove tecnologie, non su divieti che hanno effetti solo sulla concorrenza, ma non sull’ambiente”, ha afferma il Presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Federico Giudiceandrea.

“Contingentamenti al Brennero sempre più aspri: finalmente quanto sosteniamo da tempo viene alla luce”, ha commentato il vicepresidente nazionale di Confcommercio e di Conftrasporto Paolo Uggè in riferimento alle dichiarazioni del presidente di Assoimprenditori.

“Ma quale operazione ambientale? L’Austria ha da sempre avuto l’obiettivo di ostacolare il passaggio delle merci trasformate o prodotte in Italia – afferma Uggè – Sconfitta nel 2004 per il sistema degli eco punti, costretta dalla Corte di giustizia europea a far marcia indietro, l’Austria continua a introdurre divieti”.

“Il problema sono i tempi di intervento della Corte, che di fatto consente la penalizzazione dei prodotti nazionali e dei relativi trasporti – aggiunge il vicepresidente di Confcommercio – Apprezziamo la lettera congiunta del nostro ministro dei Trasporti e di quello tedesco, che invocano il principio della libera circolazione in Ue, ma Toninelli deve accelerare e introdurre subito un sovra pedaggio per chi entra dal confine austriaco per tutti. Solo così la reazione di tutti i paesi europei interessati sveglierà gli eurocrati dormienti che ci lasciano in difficoltà”.

“Con il problema dei migranti può venire meno il principio di solidarietà e si consente a Paesi europei di rifiutare di accogliere gli immigranti con prese di posizioni immediate – aggiunge Uggè – mentre con l’Austria non si segue la medesima procedura. Ministro, si attivi lei a difesa del sistema italiano per la chiusura del Brennero o i tempi di attesa saranno eterni”, è l’appello conclusivo del vicepresidente di Confcommercio-Conftrasporto.

Trasporti-Italia.com – 28/06/2019

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FFS Cargo, ÖBB Rail Cargo Group, PJM e Mercitalia Rail svilupperanno la preparazione semiautomatica dei treni

Prosegue la collaborazione tra FFS Cargo, ÖBB Rail Cargo Group, PJM e Mercitalia Rail. A inizio giugno, in occasione della fiera Transport logistic 2019 di Monaco di Baviera, i quattro partner hanno confermato che continueranno la propria collaborazione per lo sviluppo e l’introduzione della “preparazione semiautomatica” dei treni, una soluzione di sistema che prevede tra l’altro l’integrazione della prova automatica dei freni. Con questo progetto congiunto i partner mirano a porre le basi per uno standard di comunicazione In-Train.

A due anni dall’avvio della cooperazione tra FFS Cargo e ÖBB Rail Cargo Group, cui successivamente ha aderito anche Mercitalia Rail (Polo Mercitalia – Gruppo FS Italiane), il bilancio risulta ampiamente positivo. Le imprese di trasporto ferroviario hanno collaborato con PJM per l’implementazione della prova dei freni e l’integrazione del sistema. Dopo numerose corse effettuate con un treno test nel 2017, ad oggi FFS Cargo ha equipaggiato con il sistema di prova del freno automatica circa 100 carri del traffico combinato nazionale. I test funzionali della prova del freno automatica prenderanno il via nell’estate 2019 e sono parte del processo nazionale di omologazione e ammissione. Con i lavori svolti, i partecipanti al progetto hanno posto le basi per l’architettura (hardware, elettronica, software) di applicazioni rilevanti per la sicurezza sui convogli e sui singoli veicoli.

FFS Cargo prevede che l’omologazione del sistema avverrà a metà 2020. In combinazione con l’accoppiamento automatico e il sistema di avvertimento anticollisione sulle locomotive di manovra, la prova del freno automatica costituisce il terzo presupposto per l’esercizio con operatore unico perseguito da FFS Cargo.
“L’esercizio con operatore unico accresce significativamente la nostra efficienza. Questo va a vantaggio dei clienti e aumenta la competitività del trasporto merci su rotaia rispetto alla strada. Sfruttiamo l’automazione anche per compensare l’ondata di pensionamenti prevista nei prossimi anni e la mancanza di nuove leve”, aggiunge Nicolas Perrin, CEO di FFS Cargo.

La prova del freno automatica, che rientra nel processo di preparazione dei treni, è stata concepita e realizzata da PJM. Il sistema digitale, rileva lo stato dei freni dei carri merci di un convoglio e ne mostra l’esito su un dispositivo mobile (ad es. tablet). Gli operatori possono così controllare le condizioni dei freni direttamente dal dispositivo elettronico.
Il progetto non si è concentrato solo sul guadagno di tempo ma anche sull’aspetto della sicurezza: con l’automazione del sistema si mira infatti anche ad aumentare ulteriormente il già elevato livello di sicurezza nella preparazione dei treni.

Il mondo digitale offre molte opportunità ma soprattutto crea enormi vantaggi per i trasportatori. PJM aveva da tempo individuato la necessità di applicare soluzioni digitali al trasporto merci su rotaia e, con il sistema di monitoraggio brevettato WaggonTracker, si è distinto come pioniere nella digitalizzazione del traffico merci ferroviario. WaggonTracker combina monitoraggio e automazione e offre al gestore della flotta una valida soluzione globale in grado di ridurre drasticamente i costi e di aumentare di molto l’efficienza. Il sistema fornisce importanti informazioni in tempo reale sulla flotta e automatizza onerosi processi. “Il sistema WaggonTracker è stato combinato con un impianto elettronico di sicurezza che rileva in modo affidabile lo stato dei freni. Il macchinista visualizza l’esito sul suo tablet”, spiegano i due CEO Martin Joch e Günter Petschnig illustrando brevemente il funzionamento del sistema. Rispetto all’esercizio e ai veicoli, la prova automatica dei freni soddisfa l’insieme delle direttive rilevanti per la sicurezza.

Finora il fattore chiave del successo è stata la stretta collaborazione tra il produttore e le imprese di trasporto ferroviario, ognuna delle quali ha apportato il proprio valore aggiunto che ha moltiplicato le sinergie attivabili: il produttore ha fornito le competenze tecniche a livello di elettronica e software, mentre le imprese di trasporto ferroviario hanno contribuito con il proprio know-how a creare valore sui processi operativi e sul sistema ferroviario globale. In tema di standard per la sicurezza, tutti i partner hanno seguito lo stesso riferimento: per lo sviluppo dei sistemi in tutti gli ambiti di ferroviari si applica la norma europea EN 50126. Questo definisce un sistema di riferimento compatibile anche con altre imprese di trasporto ferroviario. Non potendo rifarsi a un sistema esistente, in sede di sviluppo i partner hanno dovuto affrontare difficoltà non indifferenti.

Poiché per la prova del freno automatica è necessario un attestato di sicurezza conforme ai Common Safety Methods (CSM), PJM e FFS Cargo devono stilare rapporti di sicurezza per tutti i componenti sistemici. Con questo sistema FFS Cargo trasferisce parte della responsabilità in fatto di sicurezza dall’uomo alla tecnologia, che deve pertanto soddisfare gli standard di sicurezza operativa.

Al momento nel traffico merci la prova dei freni viene svolta manualmente, vale a dire che ogni volta che viene composto un treno, prima della partenza un collaboratore deve verificare manualmente il corretto funzionamento dei freni di ogni carro. Questa operazione in futuro avverrà in automatico. Così facendo l’impresa di trasporto ferroviario diventa più affidabile, accrescendo al contempo la sicurezza dei collaboratori impegnati nelle attività di manovra e di preparazione dei treni.

Con lo sviluppo internazionale dei prodotti per il traffico merci su rotaia, le soluzioni di sistema sviluppate possono essere testate oltre i confini nazionali: in Svizzera, Austria e Italia. Ciò velocizza le procedure di omologazione a livello europeo. Questo progetto rappresenta un traguardo fondamentale per lo sviluppo tecnologico nell’ambito del traffico merci su rotaia. Non solo verrà garantita l’interoperabilità, ma verranno testati anche standard aperti per il traffico merci europeo.

Trasporti-Italia.com – 28/06/2019

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Fs Italiane, nasce il Polo per lo sviluppo del turismo in Italia

Gruppo Fs Italiane presenta il Polo per lo sviluppo del turismo in Italia.

L’iniziativa, volta alla redistribuzione dei flussi turistici per una migliore accessibilità alle città d’arte e ai luoghi di vacanze, è stato presentato a Roma da Gian Marco Centinaio Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, Danilo Toninelli Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Gianfranco Battisti Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane e Renzo Iorio Amministratore Delegato di nugo.

Il Polo per lo sviluppo del turismo coinvolge le società del Gruppo FS Italiane impegnate nei servizi di trasporto per le persone e nella gestione e sviluppo delle infrastrutture e del patrimonio immobiliare. Otto le azioni previste: offerta commerciale, intermodalità, treni storici, turismo dolce, turismo esperienziale, cultura e musica, patrimonio immobiliare e infrastruttura digitale.  Azioni dedicate ai turisti italiani e stranieri che, grazie a un’offerta multimodale, avranno a disposizione un sistema di prodotti e servizi tagliati su misura, integrati, digitali e sostenibili, per raggiungere le località di mare, di montagna e le città d’arte del Belpaese.

Le iniziative

Con l’orario estivo 2019 di Trenitalia è ancora più facile raggiungere le località di mare, montagna e le città d’arte: 273 mete raggiunte dalle Frecce, 175 dai treni regionali.

Si può scoprire il Belpaese anche a bordo dei treni storici, in programma nel 2019 460 eventi treno. Con i treni regionali turisti e viaggiatori possono poi scoprire cibi e peculiarità della Penisola percorrendo 20 itinerari enogastronomici legati ad altrettanti collegamenti ferroviari.

Incentivata poi la cultura offrendo la possibilità di viaggiare a prezzo ridotto fino al 50% in occasione di importanti appuntamenti musicali.

Ferroviaria Italiana contribuisce allo sviluppo del turismo sul territorio nazionale anche attraverso la riconversione del patrimonio dismesso, sia con il recupero dei tracciati ferroviari non più in esercizio, sia attraverso il riuso di stazioni e immobili ferroviari da riqualificare con progetti a valenza sociale e culturale.

Trenitalia pensa anche ai turisti stranieri con il nuovo pass di Trenitalia con cuiè possibile esplorare l’Italia a bordo di Frecce, FrecciaLink, InterCity, InterCity Notte ed EuroCity Italia-Svizzera con un unico biglietto in tasca. Il viaggiatore potrà scegliere il pass che più si adatta alle sue esigenze con carnet da 3, 4, 7 e 10 viaggi, e tre opzioni Easy (2a classe), Comfort (1a classe) o Executive. I turisti che dall’estero vogliono raggiungere l’Italia con il treno possono contare anche su 32 Eurocity e 8 Euronight al giorno.

Trasporti-Italia.com – 28/06/2019

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Nuovi divieti di transito in Tirolo. “No” di Assoimprenditori

Il lander austriaco vuole rendere ancora più stringenti le limitazioni al traffico: il divieto di transito notturno potrebbe essere esteso a partire dal 1 ottobre 2019 e quello di transito settoriale a partire dal 1 gennaio 2020.

Il Tirolo vuole rendere ancora più stringenti le limitazioni al traffico: il divieto di transito notturno potrebbe essere esteso a partire dal 1 ottobre 2019 e quello di transito settoriale a partire dal 1 gennaio 2020.

«Per una mobilità sostenibile dobbiamo lavorare insieme a soluzioni basate sull’innovazione e le nuove tecnologie, non su divieti che hanno effetti solo sulla concorrenza, ma non sull’ambiente», afferma il presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Federico Giudiceandrea.

«Con il pretesto della tutela ambientale – prosegue – il divieto di transito settoriale crea una situazione di concorrenza sleale a vantaggio dell’economia tirolese. Il divieto infatti non vale per le merci con origine o destinazione in Tirolo, anche se queste vengono trasportate da TIR di vecchia generazione, mentre mezzi moderni, meno inquinanti e più silenziosi non possono transitare per il Tirolo».

«Se l’obiettivo è quello di ridurre l’inquinamento, allora bisogna mettere al centro la tecnologia dei veicoli e non il tipo di merce che trasportano», sostiene Assoimprenditori.

«Costituirebbe invece una soluzione sostenibile far transitare i mezzi più moderni e meno impattanti nelle ore notturne, quando l’autostrada è generalmente meno trafficata e allo stesso tempo sostenere il trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia. Con la nuova linea ferroviaria del Brennero potrà essere realizzata l’infrastruttura necessaria», chiude il presidente di Assoimprenditori.

Il Piccolo/Nordest Economia – 28/06/2019

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Infrastrutture: convenzione Ministero per ciclabili Grado e Torviscosa

E’ stata approvata oggi a Trieste dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti, lo schema di convenzione tra la stessa Amministrazione regionale e il Ministero dei Trasporti per la disciplina dei tempi, delle modalità e degli obblighi relativamente all’attuazione di due interventi sulla mobilità ciclistica regionale per un contributo statale complessivo di 3.050.000,00 euro.

Il primo riguarda il completamento della pista ciclabile Palmanova-Grado nella parte del Comune di Grado. In particolare si prevede la realizzazione di un tratto di rilevato e di un ponte nel percorso che attraversa la laguna, in affiancamento al ponte stradale già esistente. Su questo progetto le risorse messe a disposizione dal Ministero ammontano a 2.120.000,00 euro.

Nel secondo caso lo stanziamento è di 930.000,00 euro e riguarda la realizzazione di circa 1 km di pista ciclo-pedonale separatamente alla strada statale n. 14 “Triestina” nel comune di Torviscosa. Come indicato nella relazione, la 14 è un’arteria viaria particolarmente trafficata e caratterizzata da un movimento veicolare ad alta velocità e quindi potenzialmente pericoloso per chi va in bici o a piedi.

Per quel che riguarda i tempi di realizzazione, nel cronoprogramma allegato alla convenzione dell’intervento nel comune di Grado vengono indicati come termini: il 2020 per le fasi progettuali e la procedura di gara, il 2021 per l’esecuzione dell’opera e i primi mesi del 2022 per la messa in esercizio finale.

Praticamente la stessa road map temporale è stata fissata per il tratto di Torviscosa, con la differenza che fasi progettuali e gara dovranno essere ultimate entro settembre 2020.

La Regione, beneficiaria del contributo ministeriale, ha individuato come soggetto attuatore delle opere la società in house Friuli Venezia Giulia Strade Spa.

Come ha sottolineato l’assessore Pizzimenti, l’atto che la Regione andrà a sottoscrivere con il Ministero consentirà al Friuli Venezia Giulia di intervenire in termini qualitativi con un lavoro importante su quella che è l’offerta delle piste ciclabili regionali, in un’ottica in cui proprio l’uso della bicicletta viene sempre più privilegiato da una significativa fascia di turisti, di cui una buona parte stranieri.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 28/06/2019

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Trasporti: Pizzimenti, 1,4 mln per alleggerire traffico e inquinamento

Favorire il trasporto marittimo e ferroviario, alleggerire il traffico pesante su gomma, diminuire l’impatto ambientale legato al transito di camion nei centri abitati e migliorare, nel suo complesso, la qualità della vita dei cittadini del Friuli Venezia Giulia.

Sono queste le finalità che hanno portato la Giunta regionale a deliberare stamane, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e al Territorio, Graziano Pizzimenti, lo stanziamento di 1,4 milioni di euro per rinnovare il servizio di trasporto bramme via mare e su rotaia tra i porti di Monfalcone e i laminatoi della zona industriale dell’Aussa Corno.

Entrambi i soggetti che hanno presentato domanda alla Direzione competente (Fratelli Cosulich e Friultrans) sono stati ammessi al contributo, che verrà ripartito in base alle stime legate alla movimentazione delle merci delle due società sulla tratta interessata. Soddisfatto l’assessore Pizzimenti, che ha sottolineato “l’importanza di un’iniziativa che, secondo le proiezioni dell’Amministrazione, contribuirà a togliere dalle strade oltre 14mila automezzi”.

“Una duplice risposta concreta della Regione – secondo l’assessore alle Infrastrutture e al Territorio – sia nei confronti dei noti problemi di viabilità legati ai lavori in corso per la realizzazione della terza corsia sull’autostrada A4, che a vantaggio dei residenti dei centri abitati del basso Friuli, che vedranno ridursi sensibilmente l’inquinamento atmosferico e acustico legato al transito di veicoli pesanti”.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 28/06/2019

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Digitale: Callari, alleanza Triveneto sia nuova locomotiva di sviluppo

27 Giugno 2019

“Mettendo insieme le potenzialità del governo digitale il Triveneto può riscoprire il suo ruolo di locomotiva del Paese”.

E’ la tesi espressa dall’assessore del Friuli Venezia Giulia alla Funzione pubblica, Semplificazione e Sistemi informativi Sebastiano Callari al convegno Digital Impact – Venezia Edition organizzato da Open Gate Italia e Amazon Web Services all’Università Ca’ Foscari di Venezia alla presenza di esperti del settore, amministratori pubblici e operatori privati. La Regione Veneto è intervenuta con il vicepresidente Gianluca Forcolin.

“Il ruolo decisivo del digitale per il governo del territorio – a giudizio di Callari – è rimasto troppo nella penombra: non si governa nel futuro senza il controllo digitale. Per dare vita a questa nuova alleanza triveneta – ha rilevato Callari – dobbiamo immaginare di attingere a un sistema cloud ibrido cui concorrano pubblico e privato che da un lato metta insieme il grande patrimonio di dati che abbiamo a disposizione, dall’altro si avvalga di un partner del mondo delle imprese che ci aiuti a sfruttare questi dati”. Secondo l’assessore ai Sistemi informativi, “in questa strategia la società in house della Regione Friuli Venezia Giulia Insiel avrà un ruolo importante, trasformandosi da mero fornitore di servizi a partner strategico”. Entro tale disegno, “il prossimo cda di Insiel avrà al suo interno il presidente di Confindustria, un rappresentante degli Enti locali e un grande esperto di telemedicina, pensando al ruolo centrale della sanità”.

Dal convegno, imperniato sulla relazione del presidente di I-com Stefano Da Empoli, è emerso che già oggi il Friuli Venezia Giulia detiene il primato della Regione d’Italia con il maggior uso di cloud computing da parte delle imprese e che si trova ai primi posti della classifica che misura il ricorso all’e-government. “Fa piacere essere leader in Italia nel processo di transizione digitale – ha detto Callari – ma non ci fermiamo qui. Siamo d’accordo di rivederci a breve con il vicepresidente Forcolin per portare avanti una forte collaborazione”. Obiettivo del Friuli Venezia Giulia è “fare del digitale lo strumento per aumentare il Pil” e questo può avvenire con vari processi. Le proiezioni di Da Empoli calcolano che un’applicazione integrale del cloud computing permetterebbe al Friuli Venezia Giulia di incrementare il valore aggiunto pari a circa €540 milioni (l’1,4% del PIL della regione). Tuttavia la funzione del digitale è anche quella di semplificare, sempre a vantaggio delle imprese che producono ricchezza. Callari ha annunciato a tale proposito che già ora “la Regione sta lavorando al progetto di uno Sportello unico dei servizi che possa tagliare le file e ridurre la burocrazia a vantaggio delle imprese”.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 27/06/2019

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Infrastrutture: Fedriga, Fvg sarà l’hub logistico del Centro Europa

Il governatore conferma apertura corridoi doganali con Carinzia e Baviera

“Logistica e ricerca sono le due leve interconnesse con cui il Friuli Venezia Giulia diventerà l’hub logistico del Centro Europa perché questa è la sua vocazione”. Lo ha detto oggi a Udine il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, intervenendo al convegno promosso dalla Cgil su “Porti, logistica, grandi opere. Quali politiche delle infrastrutture e del territorio per il rilancio e la competitivà del sistema Fvg”.

“Il potenziamento del Porto di Trieste e Monfalcone, dei retroporti e degli interporti concepiti come sistema unico sono fattori competitivi per chi vorrà operare qui nel terziario avanzato” ha ribadito il governatore, fugando ogni timore sugli investimenti cinesi “il Far East – ha detto – non è solo la Cina, credo che il Friuli Venezia Giulia possa aprire nuove interlocuzioni commerciali anche con Singapore e India”.

Intanto, il governatore ha confermato l’avanzamento del dialogo con la Carinzia e la Baviera per l’apertura di corridoi doganali.

Per Fedriga quindi “la mission del Friuli Venezia Giulia è diventare il sistema logistico del centro Europa; non siamo concorrenziali a Genova, dove il traffico è principalmente nazionale. Con il 90 per cento di traffico estero sui nostri porti, il mercato internazionale è il futuro della nostra logistica”.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 27/06/2019

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Toninelli e Scheuer scrivono alla Bulc: le limitazioni al trasporto nel Tirolo violano Trattati e libero mercato

Le misure unilaterali che si intendono adottare dal 1° agosto – ha sottolineato il ministro italiano – danneggeranno pesantemente le nostre imprese di autotrasporto

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, e l’omologo tedesco, Andrea Scheuer, hanno inviato al commissario europeo ai Trasporti, Violeta Bulc, una nuova lettera in cui chiedono che si blocchino le misure austriache di limitazione di passaggio di merci e veicoli nel corridoio del Brennero, prese unilateralmente dal Tirolo, o Italia e Germania porranno in essere tutte le misure necessarie per tutelare e proteggere le proprie imprese di autotrasporto, compreso il ricorso alla Corte dei Giustizia europea.
Il riferimento è, in particolare, alle limitazioni al trasporto nel Land del Tirolo di alcune merci e di alcuni autoveicoli provenienti dall’estero, quindi soprattutto dall’Italia, che l’Austria vorrebbe mettere in atto dal 1° agosto e che si aggiungerebbero alle altre limitazioni già in essere. «Riteniamo – ha sottolineato il ministro Toninelli – che le nuove misure unilaterali che il Tirolo ha annunciato di volere adottare dal 1° agosto violino il diritto europeo e danneggino il mercato unico europeo, danneggiando pesantemente le nostre imprese di autotrasporto».
«Per questo – ha spiegato Toninelli – con questa ennesima lettera al commissario Bulc, la seconda a firma congiunta Italia-Germania e la terza a mia firma, ribadiamo con ancora più forza la ferma contrarietà nei confronti delle limitazioni alla circolazione chieste dal Tirolo, che sono chiaramente in violazione dello spirito e della lettera dei Trattati comunitari. Alla Bulc abbiamo riaffermato con decisione la nostra aspettativa che, nella sua lettera di risposta all’Austria, inviti chiaramente le autorità austriache a ritirare ogni misura restrittiva e ad astenersi da attuare gli ulteriori provvedimenti restrittivi proposti. E che agisca subito per proteggere e salvaguardare il diritto della libera circolazione delle merci, principio fondamentale dell’Unione Europea».

InforMare – 27/06/2019

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