E’ stato siglato a palazzo Celio il protocollo d’intesa tra Consvipo, Provincia, Gal Adige e Gal Polesine Delta Po a cui si affiancano Assonautica e Fiab per un turismo sempre più “lento” ma godibile.
Una cabina di regia a quattro con Consorzio per lo Sviluppo del Polesine, Provincia di Rovigo, Gal Adige e Gal Polesine Delta Po a cui si affiancano Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia e Fiab Rovigo in qualità di partner tecnici.
Polesine Blu&Green Tour scalda i motori e si appresta finalmente a partire: nella mattinata di venerdì 31 maggio, in sala consiliare a Palazzo Celio si è tenuta la firma del protocollo d’intesa con cui le parti si sono impegnate a lanciare quest’ambizioso modello di gestione del territorio che intende coniugare ambiente e mobilità “lenta” per uno sviluppo turistico capace di coinvolgere anche le comunità locali ciascuna con i propri attori, pubblici e privati.
Il progetto rappresenta anche la naturale conseguenza dell’attuazione del protocollo d’intesa siglato lo scorso aprile grazie al finanziamento della Fondazione Cariparo tra Provincia, Consvipo e 22 Comuni per valorizzare i percorsi ciclopedonali.
Si tratta di uno dei progetti di area vasta targati Consvipo, condiviso anche da sindaci e larga parte delle associazioni e delle istituzioni del territorio, che intende valorizzare lo straordinario sistema integrato di percorsi ciclabili e fluvio-lagunari del Polesine puntando su una duplicità che rappresenta anche un fattore di unicità a livello regionale e nazionale.
Per queste sue caratteristiche peculiari, il progetto, partendo da un ambito provinciale si estenderà anche a quello interprovinciale e poi interregionale, favorendo la valorizzazione delle aree transfrontaliere di Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna nell’ottica di circuiti nazionali e internazionali.
La posizione della provincia di Rovigo rispetto alle grandi greenways europee è d’altro canto assolutamente baricentrica: la Ven.To, parte centrale della grande Ciclovia del Mediterraneo che collega Cadice ad Atene, lambisce il Po ed attraversa il Polesine che non si trova lontano però nemmeno dall’antica Via Francigena, che valica l’Appennino e corre lungo il Tirreno fino a Roma, o dai vari collegamenti verso nord e nordest, ovvero Brennero e Slovenia, rispettivamente interessati anche dalle vie Romee Germanica e Strata che toccano il Polesine.
Tutto questo, unito alla presenza dei due maggiori fiumi italiani e del Delta, con il suo parco e la riserva della biosfera Mab-Unesco, rendono il territorio già di per sé un volano di crescita turistica davvero importante.
Nel concreto, il progetto prevede di iniziare con una serie di tappe a tema, almeno quattro nel 2019 due delle quali già fissate: si inizia il 16 giugno da Rovigo via Lusia verso Badia Polesine, dove in Vangadizza si celebra la quinta edizione di “Vegeto e Vivo”, festival nazionale vegan-vegetariano, per proseguire il 18 agosto con una duplice opzione, da Rovigo a Loreo in barca e di qui fino a Rosolina in bicicletta; da rilevare, a proposito di vie fluviali, che l’Adige è già fruibile in alcuni tratti mentre Po e Canalbianco sono navigabili in toto dal mare a Mantova e oltre (via laghi e Ticino).
Le restanti tappe, in via di calendarizzazione, ripartiranno in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile, che si celebra dal 16 al 22 settembre, cui seguirà un evento mediatico in concomitanza con l’Ottobre rodigino prima della dovuta pausa invernale.
Il progetto vedrà comunque nel frattempo un’anteprima d’eccezione ad Adria, il 2 giugno prossimo, in occasione proprio del passaggio della Ven.To in Polesine: una vetrina eccezionale che consentirà di veicolare anche all’esterno un intervento pensato non solo per le comunità locali ma anche per i tanti turisti e appassionati di sport.
Rovigooggi.it – 31/05/2019
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