Viabilità: Pizzimenti, allo studio nuovo assetto Villa Santina-Sappada

14 Gennaio 2019

Uno studio di fattibilità per un nuovo assetto della viabilità da Villa Santina a Sappada per un progetto pluriennale da realizzare anche in più lotti.

È questa la proposta che l’assessore alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, ha avanzato ai sindaci della Val Degano e dei comuni contermini nel corso di un incontro tenutosi oggi a Tolmezzo per affrontare alcune criticità delle infrastrutture della vallata e del territorio montano. All’incontro hanno preso parte i sindaci e gli amministratori dei comuni di Sappada, Forni Avoltri, Rigolato, Comeglians, Prato Carnico, Ovaro, Lauco, Ravascletto e Raveo.

“Abbiamo analizzato in particolare lo stato della Strada Regionale 355, valutandone le criticità e gli interventi viabilistici già previsti”, ha riferito Pizzimenti, soddisfatto per l’accoglimento della proposta della Regione di elaborare “un progetto di fattibilità organico che ricomprenda tutto l’asse viario da Villa Santina fino a Sappada e, considerato il rilevante impegno finanziario che ciò comporterebbe, la condivisione dell’ipotesi di procedere a lotti per cominciare così ad affrontare le maggiori criticità”.

Parallelamente è stato affrontato il nodo delle infrastrutture tecnologiche e lo stato dei lavori per l’estensione della banda ultralarga a tutti le sedi comunali; sul punto Pizzimenti ha chiarito che “grazie all’intervento della Regione, verrà data copertura anche alle zone a basso interesse commerciale con la conseguente possibilità per gli operatori di rispondere alle necessità di imprese e cittadini per un accesso a internet a velocità adeguata”.

L’assessore ha inoltre confermato che entro il 2019 verrà completato l’importante snodo di Comeglians assieme all’intervento a Lauco. Sempre nel corso di quest’anno verranno pianificati gli interventi nei comuni di Forni Avoltri, Prato Carnico e Ravascletto.

Pizzimenti ha ribadito che “viabilità e accesso a internet veloce sono temi strategici e prioritari nell’azione della Regione, in quanto permettono la permanenza in area montana delle imprese e danno impulso allo sviluppo turistico del territorio”.

Un approccio organico alle problematiche accompagnato dalla disponibilità ad ascoltare le amministrazioni locali, che è stato apprezzato dai sindaci.

“Entro il 2019 avremo coperto metà del territorio regionale con la nuova fibra e questo è un grande passo in avanti per l’ammodernamento infrastrutturale del Friuli Venezia Giulia”, ha concluso l’assessore.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 14/01/2019

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Aeroporto di Bolzano, passaggio dallo Stato al Demanio provinciale

12 Gennaio 2019

di Alexander Ginestou

La questione dell’aeroporto di Bolzano, così spesso chiacchierato e discusso, si arricchisce di un nuovo capitolo. Anzi due. Già, perché sono due i fatti assodati: il primo è che l’aeroporto è destinato a passare al demanio della Provincia. In secondo luogo, che l’amministrazione altoatesina avrà la competenza primaria sul trasporto aereo.

Questo è quanto traspare da un interrogazione presentata dai consiglieri dei Verdi. Riccardo Dello Serba ha infatti spiegato come ormai tre anni fa entrò in vigore il decreto del Presidente della Repubblica, e che tra gli aeroporti di interesse nazionale non compare quello di Bolzano. L’interesse regionale e locale dello scalo è stato confermato anche dall’assessore Florian Mussner: « Il decreto prevede che gli aeroporti di interesse regionale appartenenti al demanio aeronautico civile statale, siano trasferiti nelle Regioni. Questo trasferimento dovrà però avvenire in conformità delle previsioni dello Statuto speciale e delle norme di attuazione».

Al momento non è però ancora chiaro come verranno ripartite le rispettive competenze e i rispettivi finanziamenti (ad esempio Enav). Mussner ha poi continuato: «La natura di bene del demanio aeronautico non viene assolutamente alterata, e come tale andrebbe affidato ad Enac , quale autorità di certificazione e controllo». E le competenze? Come verranno suddivise? Difficile dirlo ad oggi, anche se si presume che i poteri di Enac rimangano tali anche sotto la proprietà provinciale.

E poi rimane la questione delle tempistiche, che dipendono dalle priorità del nuovo governo e dalle istruzioni che il Ministero delle Infrastrutture e dell’economie dovranno impartire sull’attuazione del piano regolatore degli Aeroporti Nazionali. «La competenza primaria sarà della Provincia, le norme di attuazione ci sono già tutte. Hanno molta più voce in questo momento sul tema, per questo noi dei Verdi presenteremo un Ddl per non applicare modifiche allo scale e soprattutto per capire definitivamente in che direzione si vuole andare» ha concluso Dello Serba.

Alto Adige Innovazione – 12/01/2019

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F2i in pole position dopo il ritiro di Save su Trieste Airport

Dopo che la Save si è ufficialmente sfilata, F2i potrebbe essere l’unico partecipante al bando di gara indetto dal Friuli Venezia Giulia per la cessione del 55% di Ronchi. Salvo colpi di scena dell’ultima ora, il fondo infrastrutturale a breve potrebbe formalizzare la propria proposta. La scadenza è lunedì 14 alle 12

Il fondo di Renato Ravanelli ha messo da tempo gli occhi sul Nordest: autostrade, utility o ora aeroporti. F2i sarebbe, infatti, in pole position per l’acquisizione della quota di controllo di Trieste Airport, la società che gestisce lo scalo giuliano di Ronchi dei Legionari. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è lunedì alle 12. Il giorno successivo alle 11 si conosceranno in seduta pubblica i nomi. F2i negli scali aerei ha diversi investimenti, attraverso la controllata al 51% 2i Aeroporti, tiene in tutto il 45,01% di Sea, gruppo che gestisce il sistema aeroportuale milanese, poi ha Sagat, Napoli e Alghero, tutti controllati ad amplissima maggioranza ed ha infine il 10% di Bologna.

Dopo che la Save si è ufficialmente sfilata, F2i potrebbe essere l’unico partecipante al bando di gara indetto dal Friuli Venezia Giulia per la cessione del 55% di Ronchi. Salvo colpi di scena dell’ultima ora, il fondo infrastrutturale – secondo quanto risulta a Radiocor – a breve potrebbe formalizzare la propria proposta visto che il termine per la presentazione delle offerte sarebbe fissato per l’inizio di settimana prossima. Il valore stimato della quota indicato nel bando e’ pari a 32,5 milioni di euro ( l’anno scorso era andato a vuoto un tentativo di vendita, da parte della Regione del 45%, con opzione per un altro 10%, a 40 milioni). ll bando prevede che il socio privato sia in grado di concorrere all’ambizioso obiettivo di raggiungere quota 1,1 milioni di passeggeri entro il 2023, migliorando l’Ebitda e il valore degli interventi e delle previsioni di investimento previsti nel piano industriale. Ieri ad un certo punto si erano rincorse voci su un tentativo di rientro in partita da parte di  Save, ipotesi che invece è stata nettamente e ufficialmente smentita proprio dalla società che gestisce il sistema aeroportuale del Veneto. E che in linea di principio era il partner naturale per lo scalo friul-giuliano, almeno sulla carta. Ronchi dei Legionari ha chiuso il 2017 con ricavi per 15,3 milioni, un mol in aumento a 5,4 milioni e un utile netto di 3 milioni, i passeggeri sono cresciuti del 7,3% a quota 780mila.

Il Piccolo/Nordest Economia – 12/01/2019

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Gpl: Mise, Mit, Mibac si dicono contrari

11 Gennaio 2019

Il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero delle Infrastrutture ed il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, in una nota pubblicata nella pagina ufficiale del Mise, si dicono contrari alla realizzazione del deposito di Gpl a Val da Rio.

Il Mise ha trasmesso al Consiglio di Stato, che dovrà pronunciarsi sulla vicenda il 24 gennaio prossimo, un documento dove indica la posizione politica assunta all’indomani dell’insediamento del ministro Luigi Di Maio che, in campagna elettorale alle amministrative, promise di fermare l’impianto di Punta Colombi. Una posizione che, chiaramente, è ben diversa da quella dell’avvocatura di Stato e in particolare auspica che il Consiglio di Stato possa dichiarare la sussistenza di un’ipotesi di nullità dell’autorizzazione finale.

Questo, prosegue la nota, alla luce delle conclusioni derivanti dalla compiuta analisi del procedimento istruttorio svolto dal Mise, che evidenziano il mancato coinvolgimento, da parte della passata amministrazione comunale di Chioggia, della commissione di Salvaguardia di Venezia riguardo all’autorizzazione paesaggistica.

Esulta naturalmente il Movimento 5 Stelle, con la consigliera regionale, Erika Baldin, che parla apertamente di grande vittoria politica ed ora spera di poter riuscire a fermare la realizzazione dell’impianto.

Chioggia News 24 – 11/01/2019

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Confcommercio veneto: il mercato auto va verso il calo

I dati del 2018, nella classifica delle province, l’aumento maggiore di immatricolazioni rispetto all’anno precedente si è avuto in quella di Belluno (+15,09%), seguita da Vicenza (+9,72%) e Venezia (+3,79%). Scendono invece le immatricolazioni nella provincia di Treviso (-6,28%) e, in modo più contenuto, in quelle di Padova (-4,38%), Rovigo (-3,58%) e Verona (-0,81%).

Il mercato dell’auto in Veneto segna un segno positivo in tre province su sette, mentre il calo nelle restanti quattro risulta contenuto. Ma – secondo Confcommercio – il dato non deve trarre in inganno: da settembre le immatricolazioni hanno ripreso a scendere considerevolmente.

L’elettrico, l’ibrido e il plug-in cominciano a compiere i primi passi in avanti, ancora troppo timidi però, a fronte però di una diminuzione nel settore dei diesel. I dati del 2018, nella classifica delle province, l’aumento maggiore di immatricolazioni rispetto all’anno precedente si è avuto in quella di Belluno (+15,09%), seguita da Vicenza (+9,72%) e Venezia (+3,79%). Scendono invece le immatricolazioni nella provincia di Treviso (-6,28%) e, in modo più contenuto, in quelle di Padova (-4,38%), Rovigo (-3,58%) e Verona (-0,81%).

La somma dei risultati restituisce un quadro regionale in timidissima ripresa, che sfiora l’1% e si blocca nuovamente a partire da settembre. A contendersi le fasce più ampie del mercato sono i marchi Fiat e Volkswagen: la prima è in testa nelle province di Belluno (con il 24,33% delle immatricolazioni totali), Padova (con l’11,90%), Venezia (con il 14,70%) e Vicenza (24,29%). La Tesla, tra marchi leader di auto elettriche, cresce nelle province di Padova, Rovigo, Venezia e Vicenza, ma con costi d’acquisto alti da sostenere e un’autonomia non ancora adeguata a tutti gli usi.

Il Piccolo/Nordest Economia – 11/01/2019

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Venezia. Zaia: pubblicato avviso da 20 milioni per chi vuole investire nell’area di crisi

10 Gennaio 2019
E’ stata pubblicata oggi sul sito del Ministero dello sviluppo economico la circolare  relativa alle modalità di presentazione delle progettualità per dare sviluppo alle aree di crisi industriale complessa del territorio del Comune di Venezia. Lo rende noto il Presidente della Regione Luca Zaia, ricordando che il 23 ottobre scorso la Regione aveva firmato a Roma, nella sede del MISE l’Accordo di Programma per l’attuazione del “Progetto di riconversione e riqualificazione industriale” (PRRI) per l’area di crisi veneziana.
Con la pubblicazione della circolare vengono fissati infatti i termini per presentare progetti finalizzati alla promozione di iniziative imprenditoriali per la riqualificazione del tessuto produttivo esistente e all’attrazione di nuovi investimenti anche finalizzati alla diversificazione produttiva. Successivamente verranno valutati i progetti più significativi e tra questi una particolare attenzione sarà riservata a quelli in grado di generare il maggior impatto positivo sul fronte occupazionale. Nello specifico, il MISE interverrà con 20 milioni di euro per sostenere progetti di entità superiore a 1,5 milioni.
Gli uffici regionali daranno supporto al Ministero per dare la massima diffusione, tramite l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. (Invitalia), a quanto previsto con questo intervento agevolativo per Venezia e Porto Marghera in attuazione della legge 181/89. Saranno calendarizzati incontri con tutti i portatori di interessi, sia con le imprese interessate a presentare eventuali progettualità. L’avviso pubblicato dal MISE prevede infatti la possibilità di presentare progetti a partire dal 15 febbraio fino al termine di scadenza, fissato al 15 aprile.

“E’ grazie all’ottimo lavoro del MISE e alla fattiva collaborazione con la nostra Unità di crisi aziendali – conclude il presidente Zaia – che possiamo passare ora a raccogliere e valutare gli interventi destinati a creare le condizioni per una nuova fase di crescita del tessuto industriale di Venezia e di Porto Marghera. Oltre alle parti sociali, un doveroso ringraziamento va anche al Comune, alla Città Metropolitana di Venezia e all’Autorità Portuale per il risultato raggiunto”.

Regione del Veneto/Comunicati stampa – 10/01/2019

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Lavoro: Rosolen, verso progetto pilota Regione-Porti Fvg

Il potenziamento dei percorsi di formazione e alta formazione per creare nuove professionalità nell’ambito del lavoro portuale e governare la crescita della domanda del mercato occupazionale del settore, così come il perfezionamento di misure specifiche per sviluppare profili professionali in grado di intercettare e anticipare le dinamiche del lavoro portuale. Inoltre, la definizione nei dettagli di un progetto pilota in ambito nazionale di collaborazione tra Regione e Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale, con il coinvolgimento degli istituti tecnici superiori (its) e il sostegno dei centri per l’impiego e le agenzie per il lavoro, che porti alla sottoscrizione di uno specifico protocollo e, infine, l’individuazione di un accordo per l’utilizzo delle aree ex Wartsila e il ricollocamento dei lavoratori dell’indotto.

Sono stati questi i temi al centro del confronto tra l’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, e i vertici dell’Authority, guidati dal presidente Zeno D’Agostino. Rosolen ha evidenziato che “gli sbocchi occupazionali potenziali nel comparto portuale costituiscono un patrimonio spesso sottovalutato. Negli ultimi anni il Porto di Trieste ha compiuto un salto di qualità enorme che noi, come istituzioni, dobbiamo essere capaci di capire e indirizzare. L’obiettivo è rafforzare il sistema portuale in Friuli Venezia Giulia, con il coinvolgimento di tutte le strutture interportuali”.

“L’Authority – ha spiegato l’assessore regionale – con i suoi vertici sta operando con lungimiranza e si possono spalancare scenari molto interessanti nei prossimi anni sia in termini occupazionali sia sotto il profilo dell’innovazione e dello sviluppo economico”.

“Possiamo lavorare – ha evidenziato Rosolen – su diversi livelli di profili lavorativi, dalla manodopera specializzata ad altre posizioni. La sottoscrizione del protocollo, che avverrà nelle prossime settimane, è una tappa importante del percorso di collaborazione tra Regione e Autorità di sistema portuale ed è certamente propedeutica al consolidamento di una partnership irrinunciabile in quanto – ha concluso – il porto non è una risorsa esclusiva di Trieste ma è a disposizione di un territorio molto più vasto”.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 10/01/2019

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Mobilità condivisa, car2go chiude un anno di grande successo

Car2go chiude il 2018 con successo. Crescono utenti privati e aziendali, aumenta il numero di noleggi e della loro durata, oltre all’introduzione di nuovi veicoli.

Solo nel corso del 2018, gli utenti hanno noleggiato uno dei 14.000 veicoli car2go più di 25 milioni di volte e il tempo medio di percorrenza è aumentato del 10% rispetto al 2017. Soprattutto nelle città di Berlino (più 401.000 noleggi), Milano (più 303.000 noleggi) e Torino (più 174.000 noleggi), il numero dei viaggi è aumentato significativamente. Inoltre, oltre il 12% dei noleggi car2go è stato effettuato con veicoli elettrici, portando a zero le emissioni locali.

Il numero di clienti business di car2go è aumentato del 37% durante il 2018: sono oltre 58.000 le aziende che offrono già car2go come soluzione di mobilità ai propri dipendenti.

Il 2018 ha portato anche numerosi nuovi veicoli a disposizione degli utenti car2go. Modelli smart più confortevoli sono stati aggiunti alle flotte di car2go, in particolare in Italia, Madrid, Stoccarda e Vienna.

“Il 2018 è stato un anno di grande successo per car2go: abbiamo aumentato significativamente la nostra base utenti, ampliato il numero di clienti aziendali e lanciato una nuova promettente location con Chicago”, afferma Olivier Reppert, CEO di car2go Group. “E il 2019 inizia subito col botto: col lancio a breve del servizio a Parigi, avremo una quarta città car2go con una flotta completamente elettrica”.

Trasporti-Italia.com – 10/01/2019

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Iata: a novembre traffico passeggeri rimane in crescita ma con segnali di rallentamento

La fotografia scattata dall’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) delinea una crescita passeggeri solida ma moderata per il mese di novembre. Il traffico passeggeri globale – espresso in revenue passenger kilometers (RPK) – è cresciuto del 6,2% rispetto a novembre 2017, quindi in leggera contrazione rispetto al +6,3% registrato a ottobre. La capacità – espressa in available seat kilometers (ASK) – è cresciuta del 6,8% rispetto a novembre dello scorso anno; è sceso invece dello 0,4% il load factor, raggiungendo l’80%. Si tratta solo della terza volta in due anni in cui il load factor risulta in calo.
“Il traffico è solido ma ci sono chiari segnali che la crescita sta rallentando, in linea del resto con quanto sta accadendo all’economia globale – ha spiegato Alexandre de Juniac, direttore generale e Ceo Iata –. Nonostante tutto ci aspettiamo una crescita del 6% quest’anno. Ma le tensioni commerciali, i dazi e la questione della Brexit sono tutti fattori di incertezza che stanno appesantendo l’industria del trasporto aereo”.
Il traffico internazionale di passeggeri è cresciuto in media a novembre del 6,6% rispetto allo stesso mese 2017, in miglioramento rispetto al +6,2% registrato a ottobre. Tutte le regioni sono caratterizzate da passeggeri in aumento, guidate dai risultati delle compagnie europee, che hanno visto aumentare il traffico del 9% rispetto a novembre 2017. In crescita del 6,7% anche la capacità, mentre il load factor perde lo 0,1% attestandosi su una media percentuale del 78,4%. Ragguardevole anche il risultato dell’Asia-Pacifico, che ha visto i passeggeri crescere a novembre del 6%, in miglioramento rispetto al +5,7% di ottobre. La crescita di passeggeri per le compagnie del Medio Oriente è stata del 2,8%, che rappresenta la percentuale più bassa tra le diverse regioni per il terzo mese consecutivo. In crescita del 6,1% i passeggeri in Nord America, anche in questo caso in miglioramento rispetto al +5,7% registrato a ottobre. Numeri positivi anche per l’America Latina, dove i passeggeri sono cresciuti del 5,8%, in aumento quindi rispetto al +5,2% registrato a ottobre.Novembre positivo anche per le compagnie africane, che hanno registrato passeggeri in crescita del 5,7%, in questo caso però con una contrazione rispetto al +6,4% registrato a ottobre. Il mercato dei viaggi interni è cresciuto a novembre del 5,6%, che rappresenta la percentuale più bassa degli ultimi 11 mesi e in netto calo rispetto al +6,5% registrato a ottobre. In crescita tutti i mercati ad eccezione dell’Australia. In aumento anche la capacità, +6,9%, mentre il load factor è diminuito dell’1%, attestandosi su una media dell’82,8%. In India il traffico interno è cresciuto a novembre del 13,3%, segnando il 51° mese consecutivo di crescita a doppia cifra nel mercato domestico. Si tratta comunque della percentuale più bassa di crescita registrata negli ultimi sedici mesi. Nonostante il fragile contesto economico, il traffico domestico in Brasile è cresciuto a novembre del 5,3%, segnando il picco degli ultimi quattro mesi.

Trasporti-Italia.com – 10/01/2019

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Nuovo servizio intermodale tra la Turchia e i porti di Rotterdam e Zeebrugge via Trieste

9 Gennaio 2019

È realizzato dalla P&O Ferrymasters

La società di trasporti e logistica P&O Ferrymasters del gruppo Dubai World di Dubai ha attivato un nuovo servizio intermodale che collega attraverso il porto di Trieste i porti turchi di Penkik, Ambarli e Mersina con il porto olandese di Rotterdam e quello belga di Zeebrugge. Il nuovo servizio ha una frequenza di sei rotazioni alla settimana con un transit time in una direzione inferiore ai sette giorni.

InforMare – 09/01/2019

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