Bolzano, accordo Comune-Provincia: via libera al tram

2 Agosto 2018

Sette chilometri, con partenza da Ponte Adige, arrivo alla stazione ferroviaria e passaggio per l’Ospedale, 17 fermate lungo il percorso e convogli lunghi almeno 40 metri. Sono i primi numeri ipotizzati per il nuovo tram che, in futuro, avrà il compito di decongestionare Bolzano dal traffico, in maniera particolare da quello dei pendolari provenienti dall’Oltradige e dalla zona di Merano. Questa mattina (2 agosto) il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, e il sindaco del capoluogo, Renzo Caramaschi, hanno raggiunto l’accordo politico che verrà messo nero su bianco non appena completato il tradizionale iter procedurale. L’intesa raggiunta, alla presenza dei vertici di Sta e Sasa oltre che dei funzionari di entrambe le amministrazioni, sancisce la collaborazione tra i due enti per la progettazione, la realizzazione e la gestione del tram. «Si tratta di un progetto fondamentale per la città di Bolzano – ha sottolineato Kompatscher – che contribuirà a migliorare in maniera decisiva la viabilità cittadina, e non solo. Tutta l’offerta del trasporto pubblico locale, infatti, risulterà potenziata, in maniera particolare per quanto riguarda la rotaia, così come previsto dal piano provinciale della mobilità».

«Tram, importanti passi concreti»

«Da lungo tempo – ha aggiunto il sindaco Caramaschi – il tram era fra le priorità del Comune, e finalmente siamo giunti a compiere degli importanti passi concreti verso una soluzione in grado di migliorare la viabilità di Bolzano e la qualità di vita dei suoi abitanti». L’accordo raggiunto a Palazzo Widmann fissa tutto l’iter che dovrà essere seguito per giungere alla realizzazione dell’opera e suddivide compiti e finanziamento tra i vari soggetti coinvolti. Si partirà dall’elaborazione e approvazione entro fine 2018, da parte del Comune, del piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums), presupposto per ottenere i fondi statali previsti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per progetti del genere, fondi che saranno formalmente richiesti entro ottobre 2019.

Tram, progetto gestito da Sta

Tutta la fase di progettazione dell’opera, a partire dalla procedura per l’affidamento dell’incarico del progetto di fattibilità sarà gestita da Sta Strutture trasporto Alto Adige, società in-house della Provincia, la quale avrà anche il compito di preparare il piano economico-finanziario e il cronoprogramma degli interventi. Sempre Sta gestirà l’infrastruttura, compreso l’acquisto del materiale rotabile che sarà messo a disposizione di Sasa. La società partecipata dei Comuni di Bolzano, Merano e Laives e della Provincia, che detiene il 17,79% delle quote, avrà infatti il compito di gestire il servizio e di integrarlo nella maniera migliore possibile con le altre linee di trasporto urbano ed extraurbano, tenuto conto del fatto che la linea di tram partirà dal centro intermodale di Ponte Adige dove è previsto un parcheggio e l’interscambio con metrobus dell’Oltradige e linea ferroviaria Merano-Bolzano.

Per quanto riguarda i costi, al netto di tutti i contributi statali ed europei, la suddivisione sarà equa: 50% a carico della Provincia, 50% a carico del Comune di Bolzano. Tutta l’operazione sarà coordinata da un comitato di indirizzo formato da presidente della Provincia, sindaco del capoluogo e presidenti di Sta e Sasa, che sarà affiancato da un comitato consultivo di tecnici espressione dei medesimi attori in gioco con la possibilità di ricorrere anche ad esperti esterni.

Alto Adige Innovazione – 02/08/2018

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Trasporti: 625 auto ogni 1000 abitanti, è record in Italia

Il tasso di motorizzazione in Italia è da record. Ogni 1000 abitanti ci sono 625 automobili. In Italia dal 2013 al 2016 il tasso è passato da 608 a 625, con una crescita del 2,8%.

L’area in cui la crescita dal 2013 al 2016 è stata maggiore è il Nord-Est, che fatto registrare un aumento del 5,4%. Nel Nord-Ovest l’aumento è stato del 2,3%. Nel Centro-Nord vi è stata una crescita del 2,9%, mentre nel Centro è stata dell’1,3%. Nel Mezzogiorno l’aumento registrato dal tasso di motorizzazione dal 2013 al 2016 è stato del 2,6%.

Un record tutto italiano rispetto al tasso registrano negli altri maggiori Paesi europei. In Germania ogni mille abitanti ci sono 555 auto (+2,2%), in Spagna il tasso è cresciuto del 3,8% con 492 auto nel Regno Unito da 449 a 469 (+4,5%). In Francia il tasso è addirittura diminuito, passando da 498 a 479 (-3,8%). Questi dati emergono da un’elaborazione del Centro Studi Continental su dati Aci, Istat ed Eurostat.

Il record italiano si deve alla ripresa delle immatricolazioni registrata negli ultimi anni. Il tasso di motorizzazione è comunque storicamente alto nel nostro paese perché in molti casi l’uso delle autovetture non ha alternative praticabili e alcuni servizi di grande importanza, come la consegna delle merci, non possono essere fatti se non con l’uso di mezzi a motore.

Trasporti-Italia.com – 02/08/2018

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Emirates espande il proprio network in Italia: accordo di codeshare con Trenitalia

Emirates e Trenitalia hanno annunciato la firma di un accordo di codeshare che permetterà ai viaggiatori della compagnia aerea, con un solo biglietto, di viaggiare a bordo dei treni FS per raggiungere alcune delle più belle città del nostro Paese.
“Questo accordo con Trenitalia apre nuove possibilità per i nostri clienti e completa i nostri servizi già attivi verso Bologna, Milano, Roma e Venezia – ha dichiarato Hubert Frach, vicepresidente senior divisional Emirates -. Con Trenitalia, viaggiare dall’Estremo Oriente a Foggia, o da Padova a Sydney, non è mai stato così facile. Emirates trasporta già più di 1,6 milioni di passeggeri in e dall’Italia ogni anno. Grazie a questo accordo riusciremo a collegare le varie regioni italiane al nostro network globale, dando un impulso significativo all’industria del turismo italiano”.
I viaggiatori possono prenotare i viaggi in codeshare tramite il sito Emirates beneficiando della convenienza di utilizzare un unico biglietto, che permetterà di raggiungere importanti città d’arte e località turistiche del nostro Paese non servite dal network aereo della compagnia emiratina, tra cui Bari, Caserta, Lecce, Napoli, Salerno, Torino, Padova, oltre alle stazioni di Roma, Milano e Firenze, importanti centri di snodo della rete AV. Allo stesso tempo, da queste località si potrà partire, componendo un viaggio in modalità treno+aereo, per raggiungere le destinazioni del network Emirates nel mondo.
“L’accordo siglato da Trenitalia ed Emirates costituisce un passo fondamentale verso il miglioramento di un’effettiva e confortevole integrazione tra treno e aereo – ha sottolineato Gianpiero Strisciuglio, direttore della Divisione Lugo Raggio Trenitalia -. I nostri viaggiatori potranno comprare un unico biglietto per le proprie soluzioni di viaggio in treno e aereo, partendo e arrivando nelle 27 stazioni italiane incluse nel network dell’accordo”.
Il biglietto Trenitalia rispetterà la classe di viaggio scelta per i voli Emirates. Le prenotazioni di passeggeri di Prima e Business class Emirates verranno automaticamente assegnate in Prima classe Trenitalia

Trasporti-Italia.com – 02/08/2018

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Mercitalia Rail: operativi 33 nuovi carri intelligenti adibiti al trasporto dei rotoli di lamiera

Sono entrati in servizio i primi nuovi 33 carri porta coils “intelligenti” che potenziano la flotta di Mercitalia Rail (Gruppo FS Italiane).  I carri, fabbricati dalla società americana Greenbrier, complessivamente saranno 240, sono utilizzati per il trasporto dei rotoli di lamiera (coils) prodotti dalle principali aziende siderurgiche italiane ed europee.

I nuovi carri sono equipaggiati con un sistema di monitoraggio, in tempo reale, telematico del perfetto funzionamento dei carri.
Il monitoraggio, che avviene tramite sensori autoalimentati, e l’innovativo sistema di energy harvesting, che cattura e immagazzina molteplici forme di energia alternativa, garantiscono maggiore affidabilità, efficienza operativa e rispondono ai migliori standard tecnici e di sicurezza.

La commessa dei nuovi carri per il traffico merci – 290 carri, di cui 50 tasca doppi “intelligenti” per il trasporto di semirimorchi mega – rientra nel piano investimenti (1,5 miliardi di euro) che il Polo Mercitalia ha avviato nel 2017 per rilanciare il trasporto ferroviario merci sia in Italia sia in Europa, disponendo di una delle flotte carri tra le più avanzate tecnologicamente.

Trasporti-Italia.com – 02/08/2018

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Biossido di azoto, ecco il piano: blocchi ai diesel solo a Bolzano

1 Agosto 2018

Stop ai diesel euro 3, ma solo a Bolzano città, riduzioni dinamiche della velocità sull’autobrennero. É stato varato dalla giunta il piano per la riduzione del biossido di azoto (NO2) il cui valore limite annuale è ancora superato lungo l’autostrada del Brennero e sulle strade più trafficate a Bolzano (fino a 66 microgrammi al metro cubo), Laives (fino a 50 microgrammi al metro cubo), Merano e Bressanone (con superamenti lievi del valore medio annuale di 40 microgrammi al metro cubo). Il programma, passato in giunta lunedì su proposta dell’assessore Richard Theiner prevede una serie di azioni fino al 2023 differenziate tra i comuni interessati. «L’obiettivo del piano è garantire una riduzione del 10% delle concentrazioni di biossido di azoto registrate nel 2017 già entro il 2020, e raggiungere così il rispetto del valore limite di 40 microgrammi al metro cubo. Dove questo non sia possibile, il raggiungimento del rispetto del valore limite dovrà essere raggiunto entro il 2023», ha spiegato l’assessore Theiner.

Le misure Comune per Comune

Il Comune di Bolzano ha già previsto la possibilità di introdurre divieti di circolazione per determinati veicoli in precise fasce orarie, e l’applicazione concreta dovrà avvenire con ordinanza del sindaco. I Comuni potranno prevedere limitazioni al traffico qualora gli obiettivi di riduzione delle emissioni da NO2 prefissati non possano essere raggiunti con tutte le altre misure previste. Laives e Merano si limiteranno ad azioni di minore impatto agendo sulle Ztl, entro il 2018 anche il Comune di Bressanone comunicherà i propri provvedimenti in seguito alla valutazione definitiva della qualità dell’aria prevista a settembre

Le misure della Provincia: autostrada nel mirino

Anche la Provincia come ente farà la sua parte continuando il sostegno della mobilità elettrica con l’incentivazione diretta per l’acquisto di mezzi a trazione elettrica, e indiretta andando a sostenere la realizzazione di parcheggi e punti di ricarica per e-bike presso le amministrazioni pubbliche e le scuole. Un punto rilevante è il rinnovo del parco macchine della SASA. È previsto l’acquisto di 38 nuovi bus che andranno a sostituire i vecchi di classe Euro 2 e Euro 3. Inoltre, si valuterà se sostituire con bus di classe Euro 6 quelli di classe Euro 5. Sono previste anche misure lungo l’autostrada del Brennero indicate nell’ambito del progetto Brennerlec. Si parla tra il resto di controlli della velocità (con richiesta al ministero dei trasporti) e dell’introduzione della gestione dinamica della velocità. Gli esperti hanno evidenziato che una riduzione di 15 chilometri all’ora comporterebbe una riduzione di circa il 10 % di NO2.  «L’obiettivo dichiarato resta comunque la riduzione del traffico pesante», ha ribadito l’assessore.

Alto Adige Innovazione – 01/08/2018

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La Tav veneta appesa a un pool di esperti

Il ministro Toninelli avvia la revisione e non esclude «l’annullamento dell’opera». Lega contraria

di Alessio Corazza

Il futuro della Tav – di tutta la Tav, comprese le tratte già appaltate come la Brescia-Verona – è in mano ai non meglio precisati «superconsulenti» che il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, si appresta a nominare per svolgere la promessa analisi tra costi e benefici dell’opera.

Gli esperti terzi

Presentando le linee guida del suo dicastero in audizione al Senato, Toninelli ha assicurato di non avere pregiudizi ideologici, ma allo stesso tempo di non fidarsi degli studi e delle analisi oggi disponibili che spesso «sono di parte», perché effettuati da chi ha qualche interesse nei cantieri. Sul tavolo del ministro c’è sicuramente il recente dossier della Corte dei Conti Europea, molto critico su tempi di realizzazione e costi della Tav, compresa quella veneta. In ogni caso, ora la palla passerà a degli esperti, da lui nominati, che opereranno «con totale indipendenza e spirito di terzietà». E solo «dopo si terranno le conclusioni, valutando tutte le alternative possibili». E, tra quelle alternative, c’è anche «l’annullamento» dell’opera.

I nodi

L’attenzione, in questi giorni, si è concentrata sulla Torino-Lione, dove il cantiere per la costruzione del tunnel tra Italia e Francia è già iniziato. Ma davanti ai senatori, Toninelli ha chiarito che tra le opere oggetto di verifica c’è anche la Brescia-Padova. La tratta tra Brescia e Verona, in particolare, dopo l’approvazione del Cipe e della Corte dei Conti, è pronta a partire, dopo il contratto da 1,6 miliardi per il primo lotto costruttivo siglato tra il Consorzio Cepav 2 e Rete Ferroviaria Italiana, lo scorso 6 giugno. Una firma salutata con grande e positiva enfasi dal governatore Luca Zaia, ma considerata una specie di affronto dal Movimento Cinque Stelle. Toninelli ha già detto di valutare le penali per la rescissione del contratto. Pochi giorni fa, al Corriere del Veneto, Franco Miller di Confindustria ha detto di sapere per certo che il cantiere per la Tav tra Brescia e Verona «è pronto a partire, hanno già ordinato i macchinari, fatto espropri, non completarla non avrebbe senso». Simili considerazioni sono salite in questi giorni dalle platee degli imprenditori veneti che protestano contro gli effetti del Decreto Dignità. Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, ha sempre ribadito che lui, alla Tav veneta come alla Pedemontana, è favorevole. Il Sole 24 Ore ha stimato i costi della rinuncia in 2,7 miliardi di euro, sui 7,7 necessari per completare l’intera tratta tra Brescia e Padova. Tra i senatori che hanno incalzato Toninelli sulla Tav, c’è il veronese Vincenzo D’Arienzo del Partito democratico. Definisce una «iattura» la scelta di Toninelli di rimettere in discussione la Tav e tutti i progetti collegati. «Lo sviluppo di Verona subirà ritardi inaccettabili – afferma – Non è stata detta neanche una parola, nemmeno una, sulla connessione con baricentro a Verona tra i porti di La Spezia e Ravenna. Silenzio assoluto sulla logistica – se non un cenno ad un fantomatico tecnico che se ne occuperà – la nostra centralità logistica non è nelle corde del Governo, con tutti i danni che questo comporta». Ad oggi, la Tav sull’asse lombardo-veneto si ferma a Brescia.

«La Tav non può rimanere bloccata in Veneto»

Se la tratta fino a Verona è oggi a rischio, è ovviamente ancora più incerto il destino di quella tra Verona e Padova, ancora in fase di progettazione definitiva (l’unico tratto ad alta velocità in Veneto è la manciata di chilometri tra Padova e Venezia) e solo parzialmente finanziata. «La Tav non può rimanere bloccata dinanzi alla porta d’ingresso del Veneto. La nostra regione, il nostro territorio e le nostre comunità perderebbero una chance eccezionale in termini di lavoro, di progresso e di modernizzazione», dicono i capigruppo in consiglio regionale della lista Zaia Presidente Silvia Rizzotto e della Lega Nicola Finco, che hanno presentato una mozione per fare pressione sul governo perché completi l’opera, coinvolgendo oltre ai parlamentari eletti in Veneto anche i governatori di Piemonte, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Secondo i due, chi ci perde di più in questa partita per il completamento del corridoio europeo numero cinque è proprio il Veneto, «che rischia di essere il collo di bottiglia, la strozzatura, l’anello mancante, il binario morto dell’Alta Velocità in Italia».

Corriere del Veneto/Economia – 01/08/2018

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ACI World: ad aprile rimane sostenuto il traffico passeggeri. Riguadagna terreno anche il cargo

I dati diffusi da ACI World in merito al traffico globale di passeggeri indicano che la crescita rimane sostenuta nel mese di aprile, con un aumento del 6,1% rispetto allo stesso mese 2017, appena al di sotto della media degli ultimi 12 mesi (+6,5%). Probabilmente la leggera flessione è dovuta al calendario che quest’anno ha visto la Pasqua ricorrere proprio all’inizio del mese.
In crescita anche il traffico globale delle merci, che registra un +4,5%, dopo il rallentamento del mese di marzo (+1,9%).
“Mentre il traffico passeggeri ha continuato a seguire il trend di forte crescita delineatosi con l’inizio del nuovo anno, vediamo il traffico merci mostrare segni di ripresa rispetto all’inizio dell’anno – ha dichiarato Angela Gittens, direttore generale di ACI World -. Rompendo una tendenza generale osservata lo scorso anno, è stato il traffico domestico a contribuire maggiormente alla crescita complessiva, con il traffico internazionale che invece mostra segni di rallentamento. Il traffico merci internazionale è stato il fattore principale di rimbalzo nell’andamento dei volumi nel mese di aprile, dopo un mese di marzo che invece aveva contrassegnato un rallentamento, con il mercato che mostra segni di resistenza a dispetto del rischio crescente di una guerra protezionista.
Sebbene la media degli ultimi 12 mesi è rimasta forte, con il 7,1%, sembra che ormai evidente che gli alti trend di crescita registrati nella maggior parte del 2017 stanno iniziando ad abbassarsi”.
Il traffico domestico registra una crescita media del 7,1% nel mese, portando la media dei primi quattro mese dell’anno a +6,2% rispetto allo stesso periodo 2017. Più moderata, invece, la crescita del traffico internazionale, che ad aprile si attesta a +4,9% – rispetto al +10,5% di marzo -. Asia Pacifica e Africa sono le regioni maggiormente interessate dall’aumento di traffico, rispettivamente +9,9 e +9%. In crescita del 5% i passeggeri in Europa e Nord America. Numeri negativi, invece, quelli registrati in Medio Oriente, con i passeggeri in diminuzione del 2,4%, a causa della crisi politica che affligge diversi Paesi, come il Qatar.

Trasporti-Italia.com – 01/08/2018

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Treni: Alstom e Italo firmano un accordo da 330 mln per ulteriori 5 treni Evo

Potenziamento della flotta degli Italo Evo. Alstom e Italo – Nuovo Trasporto Viaggiatori hanno firmato un accordo da 330 mln per la fornitura di ulteriori 5 pendolini Evo; esercitando l’opzione prevista dal contratto firmato a ottobre 2015. Nel contratto rientrano anche 30 anni di manutenzione.

I nuovi treni saranno costruiti nel sito Alstom di Savigliano in collaborazione con gli stabilimenti di Sesto San Giovanni (MI), per il sistema di trazione, e Bologna per il segnalamento.

Questi treni porteranno la flotta degli Italo EVO a 22; sommati ai 25 AGV Italo operativi dal 2012, consentiranno alla società di raddoppiare la presenza sulla rete ferroviaria italiana.

Evo di Italo fa arte della gamma Avelia targata Alstom, treni ad alta e altissima velocità caratterizzati da un muso avveniristico con le migliori prestazioni aerodinamiche possibili e un’elevata protezione in caso di urto. Progettato secondo criteri di eco-sostenibilità, grazie all’uso di materiali riciclabili, assicura ridotte emissioni in atmosfera di CO2. Il sistema di trazione distribuita aumenta poi l’efficienza e rigenera energia in frenata. Con velocità massima di 250km/h, questi treni a 7 casse, lunghi 187 metri, ospiteranno circa 480 viaggiatori.

Trasporti-Italia.com – 01/08/2018

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Ferrovie: incentivi dalla provincia di Bolzano per il trasporto combinato di merci

La Giunta della provincia autonoma di Bolzano incentiva lo spostamento del traffico merci da gomma a rotaia favorendo il trasporto combinato (accompagnato e non accompagnato) per ridurre l’impatto ambientale del movimento merci e migliorare la sicurezza stradale.

L’iniziativa giudicata “legittima e compatibile con il mercato interno” dalla Commissione europea prende ora avvio grazie alle modifiche richiesta dall’UE ora apportate con apposita delibera dell’esecutivo di Palazzo Wildman. La misura adottata è volta a compensare – si legge sul sito della Provincia – i differenti costi esterni del trasporto merci su strada e rotaia e sono concessi per la prestazione di servizi di trasporto merci su rotaia a favore di MTO (Multimodal Transport Operator) e imprese ferroviarie.

Saranno stanziati dei contributi per “rendere più conveniente il trasporto ferroviario, intervenendo sui costi aggiuntivi che deve sostenere chi decide di puntare sulla rotaia anziché sulla gomma”, dichiara l’assessore alla mobilità Florian Mussner. I contributi sono destinati a tutte le unità di trasporto intermodali (autocarri, rimorchi, semirimorchi, casse mobili, container, ecc.), che si muoveranno con il trasporto combinato accompagnato e non accompagnato sulla tratta Brennero – Salorno nel periodo che va dal 1° settembre al 31 dicembre 2018. Possono presentare domanda di contributo –entro il 31 agosto 2018 –  gli operatori di trasporto multimodale e le imprese ferroviarie che hanno la loro sede nello spazio economico europeo e che effettuano servizi di trasporto merci su rotaia nel territorio della Provincia di Bolzano (tratta Salorno-Brennero e viceversa).

Il provvedimento in atto, insieme ad altre misure, è volto a migliorare– aggiunge il presidente Arno Kompatscher – anche “la situazione legata al traffico lungo l’autostrada del Brennero, sgravando l’ambiente e i residenti di Val d’Isarco e Bassa Atesina dal peso del traffico di transito. Il tutto, ovviamente, in attesa del completamento del tunnel di base del Brennero”.

Trasporti-Italia.com – 01/08/2018

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Toninelli alla Camera: un tavolo permanente Mit/Mise per lo sviluppo della Blue Economy

Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti “punta a fare dell’Italia un Paese all’avanguardia che guardi al suo futuro in verde attraverso incentivi a una mobilità dolce e veramente green e si ripropone di eliminare le macchine inquinanti in circolazione entro il 2030”. Lo ha annunciato il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Danilo Toninelli, nel corso audizione alla commissione Ambiente della Camera presentando le linee programmatiche del suo dicastero. “Nell’ottica di una attenta cura del territorio e dell’ambiente questo Ministero – ha detto – punta a fare dell’Italia un Paese all’avanguardia che guardi al suo futuro in verde attraverso incentivi a una mobilità dolce e veramente green. In questo senso investiremo risorse pubbliche per attuare un serio piano nazionale per le piste ciclabili. E soldi pubblici verranno anche investiti sulla mobilità elettrica: è nostra intenzione lavorare per un futuro a basse o zero emissioni. E cercheremo di arrivare all’obiettivo di zero macchine inquinanti in circolazione entro il 2030”.

I Porti
“L’Italia per la sua collocazione geografica al centro del Mediterraneo rappresenta la naturale cerniera di collegamento per i traffici provenienti dall’Estremo e Medio Oriente verso l’Europa – ha detto il ministro parlando del futuro dei porti italiani -. Il nostro obiettivo è quello di far tornare il nostro Paese elemento centrale e propulsivo di una nuova politica di sviluppo del bacino del Mediterraneo e dell’Europa centrale, recuperando quella importanza a livello strategico che si è persa negli ultimi decenni, a favore dei porti del nord Europa e dei paesi dell’Est”.
“Il nostro programma non parla solo di porti ma di portualità, intermodalità e autotrasporto, ricomprendendo anche servizi Ict, la catena logistica, e infrastrutture di adduzione ed ultimo miglio. RfI, Anas e le concessionarie autostradali vigilate dal Mit concorreranno con la loro competenza progettuale e realizzativa a garantire connessioni adeguate, in grado di ridurre le esternalità negative ed i tempi di permanenza delle merci in porto. Questo programma è ineludibilmente agganciato alla crescita della Blue Economy, per la quale sarà attivato un tavolo permanente interministeriale Mit/Mise. Investiremo risorse adeguate per attrezzare i nostri porti con aree retro portuali capaci di garantire lo sdoganamento delle merci in loco, che devono poi essere trasportate grazie all’alta portabilità nelle destinazioni finali.

I percorsi di crescita economica e commerciale dei porti dovranno contemperare le esigenze della città, del territorio retrostante e dei suoi abitanti, in un’ottica sostenibile. “Nel parlare di crescita sostenibile nei porti del futuro occorre avviare percorsi di pianificazione che non siano limitati al traffico container ma che includano merci break-bulk (le quali creano molta occupazione) nonché rinfuse liquide e solide – ha spiegato Toninelli -. Investiremo nel collegamento ferroviario dei porti italiani per favorire lo switch intermodale da gomma a ferro nel trasporto merci. Le ferrovie devono ritornare protagoniste nei porti: i porti italiani, e non sono pochi quelli importanti, risultano mal collegati alla rete ferroviaria. Senza i collegamenti con la ferrovia, i porti rischiano di trasformarsi in colli di bottiglia accessibili solo dalla rete stradale”.

Il ministro ha poi aggiunto che pianificazione e risorse finanziarie saranno dedicate allo sviluppo del turismo del mare (crociere, traghetti, nautica da diporto) e al trasporto passeggeri di cabotaggio e internazionale.

Trasporti-Italia.com – 01/08/2018

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