Treni, Brennero chiuso dal 13 al 17 agosto: tutti gli orari dei bus sostitutivi

7 Agosto 2018

Rete Ferroviaria Italiana deve eseguire urgenti lavori di manutenzione su varie linee ferroviarie in territorio altoatesino che rendono necessaria la loro chiusura al traffico. In particolare, le interruzioni sono dovute a lavori al ponte ferroviario del Virgolo, a sud della stazione di Bolzano e all’infrastruttura ferroviaria al passo del Brennero e alla galleria Fleres. «Ci siamo impegnati per ridurre al minimo le chiusure confrontandoci più volte con il Commissariato del governo a Bolzano e con i rappresentanti di RFI», afferma l’assessore provinciale alla mobilità Florian Mussner. Così, dalle ore 23 di domenica 12 agosto fino alle ore 7 di venerdì 17 agosto 2018, saranno chiuse contemporaneamente al traffico ferroviario la linea ferroviaria del Brennero nei tratti Brennero-Fortezza e Bolzano-Ora e la linea ferroviaria Merano-Bolzano nel tratto Bolzano-Ponte Adige. “Su tutte le tratte chiuse sono previsti servizi di bus sostitutivi avvalendoci delle società ferroviarie Trenitalia e SAD”, fa presente l’assessore  Mussner, il quale aggiunge che “per ogni corsa cancellata mettiamo a disposizione un numero di autobus adeguato ad assorbire il numero di passeggeri che normalmente viaggiano in quella fascia oraria”.

Treni, gli effetti sul traffico

I treni regionali sulle linee del Brennero e di Merano, sui tratti non chiusi, viaggeranno prevalentemente con cadenza oraria da lunedì 13 agosto fino a giovedì 16 agosto compreso, con alcuni treni aggiuntivi nelle ore di punta. I treni della ferrovia della Val Venosta non sono influenzati dalla chiusura e circolano come di consueto con orario invariato. Gli orari della ferrovia della Val Pusteria rimangono sostanzialmente invariati, eccezion fatta per il treno in partenza da San Candido alle ore 5.21 che normalmente arriva sino a Merano. Sui bus sostitutivi non è consentito il trasporto di biciclette, i passeggeri dovranno tener debito conto che gli autobus richiedono tempi di percorrenza più lunghi rispetto ai treni.

Informazioni e consigli utili

Appositi opuscoli informativi con gli orari dei bus sostitutivi sono stati predisposti dalla Ripartizione mobilità della Provincia e saranno in distribuzione nei prossimi giorni nelle stazioni ferroviarie delle linee interessate. Sono anche consultabili online all’indirizzo www.mobilitaaltoadige.info. Prima di mettersi in viaggio è importante informarsi sulla situazione del traffico e del meteo. Lo fa presente l’Agenzia per la protezione civile che ha predisposto un apposito foglio informativo. L’Agenzia ricorda che il numero unico di emergenza a livello europeo è il 112, attivo anche in provincia di Bolzano dall’ottobre scorso per allertare i soccorsi, i Vigili del fuoco e le forze di Polizia. Ulteriori informazioni sono disponibili online sul portale web della Provincia nella sezione dedicata alla protezione civile.

Alto Adige Innovazione – 07/08/2018

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Incidenti: Pizzimenti, Pontebbana strada più pericolosa in Fvg

Presentato studio innovativo: Trieste maglia nera per i pedoni

“Uno studio che analizza e mette a disposizione i dati consolidati sugli incidenti stradali in Friuli Venezia Giulia, rilevando le tratte più rischiose per numero di incidenti occorsi e in termini di anni di vita sana persi. Il documento consente poi una verifica dell’efficacia delle opere infrastrutturali sul territorio e sarà una delle basi per decidere quali interventi realizzare in un’ottica di corretta pianificazione”.

Lo ha detto oggi a Udine l’assessore regionale al Territorio, Graziano Pizzimenti, riferendosi al rapporto sugli incidenti stradali in Friuli Venezia Giulia nel periodo 2010-16 presentato oggi nella sede della Regione.

“Si tratta di un rapporto che ha analizzato le strade e il fenomeno dell’incidentalità in base ai dati raccolti in sette anni consecutivi – ha indicato Pizzimenti -. Ogni incidente è georiferito, quindi attribuito a un punto preciso della rete stradale e contiene l’attributo relativo alle sue conseguenze sanitarie, non in termini generici di morti e feriti ma di anni di vita sana persi (daly disability adjusted life year). Questa è la vera novità ed è una prerogativa della nostra Regione, unica in Italia a presentare questo valore associato all’incidente”.

Attraverso il calcolo del daly, un indicatore sintetico che prende in considerazione una serie di elementi quali, ad esempio, il tipo e la gravità delle lesioni e le disabilità, oltre alla proiezione in termini di aspettative di vita per l’età del ferito o del morto, si ottiene un focus sulle effettive conseguenze dell’incidente, effetti a medio e lungo termine non presenti nei dati Istat. In Friuli Venezia Giulia, ogni anno, per incidenti stradali vengono persi sulle strade dai 2200 ai 3500 anni di vita sana.

L’applicazione in ambito urbano consente di identificare quali sono i punti più pericolosi per i pedoni e per i ciclisti. In quest’ottica, il rapporto rileva i 10 Comuni con il più alto numero di daly in pedoni, mettendo in evidenza come nei Comuni più popolosi c’è un numero maggiore di infortuni rispetto agli anni di vita sana persi, rapporto che si inverte nelle località più piccole dove i sinistri, che coinvolgono i pedoni, sono molto gravi e sono legati alla pericolosità specifica delle cosiddette traverse urbane, strade statali e regionali che li attraversano.

In cima alla classifica appare Trieste (56 daly), seguita da Pasian di Prato (55), Porpetto (26), Tarcento (16), Roveredo in Piano (16), Fogliano Redipuglia (15), Villa Santina (139), Gorizia (8), Udine (minore a 1) e Monfalcone (minore a 1).

“I dati così organizzati consentono di verificare anche l’efficacia degli interventi infrastrutturali che vengono finanziati per la messa in sicurezza attraverso un’analisi ante e post operam”, ha sottolineato Pizzimenti, facendo un preciso riferimento alle rotatorie, ovvero “uno degli interventi più richiesti dal territorio che consente effettivamente di ridurre il tasso di incidentalità. I dati – ha evidenziato – permettono di verificare non solo se ci sono stati benefici in termini di riduzione e fluidificazione del traffico ma anche in termini sanitari”. Negli ultimi 11 anni, infatti, in 51 siti analizzati e oggetto di rotatoria, sono stati registrati 457 sinistri di cui 352 ante operam, 29 a lavori in corso e 76 ad intervento concluso.

Nel corso della conferenza stampa è stata ricordata la gestione dei dati in capo al Centro regionale di monitoraggio della sicurezza stradale del Fvg (Crmss) con il sistema Mitris in cooperazione con Insiel, la sinergia fra strutture regionali e la collaborazione con le Polizie locali, la Polizia stradale e i Carabinieri che rilevano i dati.

“Si tratta di informazioni utilizzabili anche dagli enti locali”, ha aggiunto Pizzimenti, precisando che “ogni Comune può analizzare su scala locale il fenomeno e utilizzarlo per la propria pianificazione”.

In base ad alcuni dei molti dati raccolti, le strade statali e regionali più pericolose (classificate con un punteggio in misura crescente, dove il più basso rappresenta la maggior pericolosità) sono: SS 13 Pontebbana (6,1), SR 252 di Palmanova (7,2), SR 351 di Cervignano (9,1), SR 352 di Grado (10,3), SS 14 della Venezia Giulia (11,1), SR della Val di Zoldo e Val Cellina (11,4), SR 58 della Carniola (12,5), SR 353 della Bassa friulana (13,4), SR 305 di Redipuglia (13,5), SR 512 del lago di Cavazzo (13,7), SR 464 di Spilimbergo (14,3), SR 177 Pian di Pan – Sequals (14,6), SR 117 di Gorizia (14,7), SS 202 Triestina (15,5), SR 463 del Tagliamento (15,6), SS 52 Carnica (15,7), la SS 52 bis Carnica (15,9), la SR 56 di Gorizia (16,2), la SR 354 di Lignano Sabbiadoro (16,2) e la SS 356 di Cividale del Friuli.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 07/08/2018

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Nel secondo trimestre di quest’anno la movimentazione delle merci nel porto di Ravenna è cresciuta del +0,7%

6 Agosto 2018

Rialzo delle rinfuse liquide. Calo degli altri traffici

Nel secondo trimestre di quest’anno il traffico delle merci movimentato dal porto di Ravenna ha segnato un lieve incremento del +0,7% essendo ammontato a 6,82 milioni di tonnellate rispetto a 6,77 milioni di tonnellate nel periodo aprile-giugno del 2017. La crescita è stata determinata dal rialzo del +8,2% delle rinfuse liquide, attestatesi a 1,22 milioni di tonnellate, prodotto dall’aumento del +14,8% del traffico dei prodotti petroliferi che è stato pari a 731mila tonnellate che ha più che compensato il calo del -3,0% dei prodotti chimici, che hanno totalizzato 213mila tonnellate, mentre le derrate alimentari sono rimaste stabili a 270mila tonnellate (+0,7%).

In calo i traffici negli altri segmenti d’attività dello scalo portuale. Le merci secche sono diminuite del -0,1% a 4,56 milioni di tonnellate, di cui 1,71 milioni di tonnellate di prodotti metallurgici (+1,0%), 1,44 milioni di tonnellate di materiali da costruzione (-15,1%), 604mila tonnellate di derrate alimentari (+0,5%), 405mila tonnellate di prodotti agricoli (+51,2%), 272mila tonnellate di concimi (+43,6%) e 98mila tonnellate di combustibili e minerali solidi (+14,0%). Il traffico containerizzato è stato di 634mila tonnellate (-3,0%) con una movimentazione di contenitori pari a 59mila teu (-3,1%). Il traffico dei rotabili ha registrato una flessione del -3,4% a 411mila tonnellate.

Nel primo semestre del 2018 il porto ha movimentato complessivamente 13,11 milioni di tonnellate di merci, con una progressione del +0,8% rispetto a 13,01 milioni di tonnellate nella prima metà dello scorso anno, di cui 11,32 milioni di tonnellate di merci allo sbarco (+2,4%) e 1,79 milioni di tonnellate all’imbarco (-8,1%).

Il totale semestrale delle rinfuse liquide è stato di 2,31 milioni di tonnellate (+3,8%), con 1,24 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi (-0,8%), 613mila tonnellate di derrate alimentari (+16,3%), 448mila tonnellate di prodotti chimici (+1,2%) e 7mila tonnellate di concimi (+71,1%). Le merci secche sono aumentate del +2,1% a 8,76 milioni di tonnellate, di cui 3,32 milioni di tonnellate di prodotti metallurgici (+3,8%), 2,55 milioni di tonnellate di materiali da costruzione (-6,1%), 982mila tonnellate di prodotti agricoli (+45,8%), 956mila tonnellate di derrate alimentari (-7,7%), 751mila tonnellate di concimi (-1,0%), 154mila tonnellate di combustibili e minerali solidi (+8,7%), 30mila tonnellate di minerali e cascami metallurgici (-41,5%), 10mila tonnellate di prodotti chimici e 15mila tonnellate di altre rinfuse secche (-1,6%). Le merci in container sono calate del -5,4% a 1,23 milioni di tonnellate e sono state totalizzate con una movimentazione di container pari a 110mila teu (-4,4%). Più accentuata la flessione dei carichi ro-ro che sono stati pari a 806mila tonnellate (-9,5%).

Nei primi sei mesi di quest’anno i passeggeri giunti nel porto ravennate a bordo di navi da crociera sono stati 13mila (-11,3%).

InforMare – 06/08/2018

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Viabilità: lavori per sottopasso verso lago a Pergine

Per pedoni e biciclette, per arrivare al lago di Caldonazzo

Ansa/Trentino A.A.- 06/08/2018

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Italo alla prova: test positivo, ma Milano in treno da Bolzano rimane troppo lontana

Bolzano-Milano in treno rimane un miraggio. Va detto che, con questo primo test per mettere Italo alla prova, ci abbiamo messo del nostro: solo 5 minuti per la coincidenza a Verona, un azzardo, tanto che lo stesso vettore – Italo, che dal primo agosto collega Bolzano a Roma – non offre la possibilità di acquisto diretto. Il nuovo treno parte da Bolzano alle 6:41 e dovrebbe arrivare a Verona alle 8:07, teoricamente in tempo per il Venezia-Milano (sempre di Italo) che parte da Verona alle 8:12. Ritardo di venti minuti per problemi tecnici sulla linea e si rimedia con Trenitalia. Ma programmare rimane veramente difficile.

UN TRENO DA BOLZANO A MILANO, FIRMA LA NOSTRA PETIZIONE

Veniamo ad Italo: perché sceglierlo? Intanto per provarlo: i treni della Alstom sono molto più confortevoli e spaziosi dei Frecciargento in uso a Trenitalia; Italo offre ad aziende e partite iva la possibilità di recuperare il 50% del costo del biglietto; in più a bordo il wi-fi funziona veramente. Non nascondo poi che l’avventura imprenditoriale di Ntv fa simpatia, è un unicum in un mercato tendenzialmente monopolista. Non male, a fronte però di un’offerta al momento limitata a una corsa al giorno: partenza da Bolzano alle 6:41, ripartenza da Roma alle 13.15 (qui tutti gli orari intermedi). E purtroppo il primo tentativo conferma: impossibile pianificare un viaggio con un cambio sicuro e agile a Verona. L’unica vera alternativa all’automobile sarebbe un treno diretto.

VIAGGIO NEL TRASPORTO PUBBLICO IN ALTO ADIGE

Un treno che parta da Bolzano in tempo per arrivare a Milano Centrale alle 10 del mattino e riparta alle 16-17. Che impieghi 3 ore al massimo, un tempo ragionevole per arrivare in centro a Milano. Un treno fondamentale per tutti gli altoatesini che devono fare affari a livello nazionale. Basterebbe «dirottare» uno dei cinque treni diretti ogni giorno verso Roma, già sufficientemente servita per le reali esigenze dell’economia altoatesina. In passato il consiglio provinciale è già stato chiamato ad esprimersi per istituire una fermata delle Frecce ad Ora. E se fosse questa nobile battaglia uno dei compiti del prossimo consiglio provinciale? E se divenisse questa una delle piccole e puntuali richieste ai candidati dell’Alto Adige che produce? Ecco la nostra petizione: se sei d’accordo firmala anche tu.

Alto Adige Innovazione – 06/08/2018

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Accordo Ice-Assoporti-Uir

Per attrarre investimenti nel settore della logistica

Agenzia Ice, Assoporti e Uir-Unione Interporti Riuniti hanno firmato un accordo di collaborazione per l’attrazione di investimenti nel settore della logistica. L’obiettivo dell’accordo è quello di consolidare, attraverso operatori esteri, il posizionamento competitivo del sistema logistico nazionale all’interno delle reti internazionali di scambio e distribuzione. Le attività previste – si legge in una nota congiunta – si concentreranno sulla definizione dell’offerta portuale e interportuale, sulla promozione dei relativi progetti di investimento sui mercati esteri e sull’accompagnamento operativo di operatori internazionali interessati a valutare ipotesi di investimento. In particolare, l’Agenzia Ice, attraverso il canale dei suoi appositi Desk Attrazione Investimenti e della propria rete estera, effettuerà la ricerca dei potenziali investitori interessati a localizzarsi presso i porti, gli interporti o in altre aree ad essi facenti capo. L’azione promozionale si concretizzerà anche attraverso la partecipazione ai più importanti eventi internazionali del settore, affrontati con strumenti condivisi e valorizzando il più possibile operazioni rappresentative dell’intero sistema logistico nazionale.

Ansa/Mare – 06/08/2018

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Fibra ottica, l’Adsl a Lappago. Tutti i prossimi interventi

3 Agosto 2018

Entro il 2019 anche la frazione di Lappago avrà un collegamento alla rete internet Adsl, grazie alla posa della dorsale della fibra ottica che dal mese di settembre la ditta milanese Sirti metterà in opera fra Selva dei Molini e la località della Valle Aurina. L’azienda è risultata aggiudicataria dell’appalto per la realizzazione dell’opera bandito dall’Ufficio infrastrutture per le telecomunicazioni della Provincia presentando un’offerta pari a 51.508,40 euro a fronte di una base d’asta di 82.314 euro. L’offerta di Sirti è risultata la migliore fra le 4 presentate dalle ditte, che erano state invitate in 8 a partecipare alla gara. L’intervento prevede la posa della dorsale da Selva dei Molini alla frazione di Lappago e il collegamento della centrale Telecom e degli edifici pubblici presenti. Grazie all’allacciamento della centrale Telecom alla fibra ottica sarà possibile collegare anche la frazione di Lappago alla rete Adsl.

 Tra val Badia e val Gardena

Della chiusura dell’anello fra la val Badia e la val Gardena, così da garantire un collegamento stabile da entrambi i lati del passo Gardena anche in caso di guasti isolati, si occuperà invece la ditta Quickcom di Laives. L’azienda ha presentato la migliore delle due offerte pervenute dalle 6 ditte invitate alla gara, con un importo di 86.449,37 euro a fronte di una base d’asta di 132.794,70 euro. L’intervento prevede la posa della dorsale sino Corvara in Badia collegando anche le località di La Villa e San Cassiano e il collegamento alla dorsale degli edifici pubblici della zona.

I prossimi interventi

Entrambi gli interventi verranno iniziati in settembre e dovrebbero concludersi entro i primi mesi del 2019. I prossimi appalti che l’Ufficio infrastrutture per le telecomunicazioni si appresta a bandire riguardano la val Martello, la chiusura dell’anello Vipiteno-val Passiria attraverso il passo Giovo e la seconda dorsale di collegamento fra Bolzano e Bressanone lungo il percorso della pista ciclabile, che servirà fra l’altro a potenziare il collegamento alla rete delle molte imprese e attività industriali della val d’Isarco.

Aldo Adige Innovazione – 03/08/2018

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Ciclovie turistiche: Mit, Mibact e Ministero delle Politiche Agricole sbloccano 161 mln di euro

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il ministero per i Beni e le attività culturali e il Ministero delle Politiche agricole, ha dato il via libera al decreto interministeriale che sblocca oltre 161 milioni di euro per la realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche. Si tratta di un importante investimento per il destino economico di tante aree del Paese che punta su opere in perfetta simbiosi con il territorio circostante, sulla mobilità sostenibile e in particolare la ciclabilità. Il decreto in questione ripartisce nel quadriennio 2016/2019 161.780.679,56 euro per la costruzione di piste ciclabili turistiche. Per la ripartizione delle risorse per gli anni dal 2021 al 2024 il Ministero si impegna a procedere con un successivo decreto, individuando per ciascuna ciclovia ulteriori progetti che rispondano ai criteri qualitativi previsti.

In particolare 4.780.679,60 euro relativi all’annualità 2016 sono destinati alla redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica della ciclovia del Sole (Verona-Firenze), della ciclovia del Vento (Venezia-Torino), della ciclovia dell’acquedotto pugliese e del GRAB di Roma. I restanti circa 157 milioni di euro sono invece destinati, per gli anni 2017-2019, a garantire, per tutte le ciclovie turistiche, lo sviluppo del progetto di fattibilità tecnica ed economica e delle successive fasi di progettazione.

La realtà delle ciclovie turistiche è fatta di centinaia di chilometri di percorsi ciclabili. Alle piste già citate si aggiungono quelle del Garda, della Sardegna e della Magna Grecia; e poi la ciclovia Tirrenica, la ciclovia Adriatica e la Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia. Il decreto emanato oggi disciplina anche le modalità di rendicontazione e prevede la revoca delle risorse nei casi di mancata parziale realizzazione degli interventi. Infine, prevede la costituzione di un Tavolo Permanente di Monitoraggio per la verifica del raggiungimento degli obiettivi. La parola ora passa agli enti locali.
Il Ministero delle Infrastrutture e  dei Trasporti attende infatti l’invio da parte delle Regioni degli studi di fattibilità, propedeutici e necessari alla realizzazione delle piste ciclabili. Invio che si auspica avvenga quanto prima, così da rendere il Sistema nazionale delle ciclovie turistiche una realtà.

Trasporti-Italia.com – 03/08/2018

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Porto di Venezia cresce grazie all’acciaio

2 Agosto 2018

Le statistiche riportano una crescita anno su anno dell’8,5 per cento. A fare da traino il settore siderurgico che risente della positiva pianificazione degli ordini del tessuto produttivo

La movimentazione complessiva di merci del Porto di Venezia, aggiornata al periodo annuale Luglio 2017 – Giugno 2018 è aumentata del 8,5% arrivando a sfiorare i 26,5 milioni di tonnellate.

Il settore che fa da traino alla crescita è quello del siderurgico che risente della positiva pianificazione degli ordini del tessuto produttivo che, avendo concluso il 2017 con minor disponibilità di stock, ha presentato ordini programmati per il primo semestre 2018 grazie al riavvio della produzione industriale. Tali incrementi sono da imputare alla natura del Porto di Venezia quale gateway di materie prime, in import, per le attività produttive regionali e/o del Nordest italiano e della Lombardia.

Circa il settore Ro/Ro, grazie alla forte crescita di Grimaldi e al rafforzamento della linea Minoan i traffici Ro/Ro rafforzano il trend positivo e crescono del 35% circa.

Sostanzialmente stabili (-0,3%) i traffici di contenitori (TEU) aggiornati al periodo annuale Luglio 2017 – Giugno 2018 ascrivibile ad una mancata toccata al Porto di Venezia nel mese di maggio in concomitanza con i lavori di manutenzione del Bacino di evoluzione n°3. Il dato assoluto (-2000 Teu corrispondente alla quantità indicativa di container trasportati dalla CMA-CGM Cendrillon) nel periodo evidenziato fa emergere, tuttavia, che tale flessione è congiunturale, mentre strutturalmente il trend è in crescita.

Analizzando infine il periodo del primo semestre la crescita del Porto di Venezia appare ancora più forte raggiungendo una differenza positiva rispetto al periodo Gennaio – Giugno dell’anno precedente di quasi 11%. L’andamento in rialzo del siderurgico per i primi sei mesi raggiunge quota 77,1%.

La Nuova di Venezia/Nordest Economia – 02/08/2018

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Nel secondo trimestre di quest’anno il porto di Venezia ha movimentato 6,8 milioni di tonnellate di merci (+11,9%)

Nel primo semestre il traffico è stato di 13,6 milioni di tonnellate (+10,7%)

Nel secondo trimestre del 2018 il traffico delle merci movimentato dal porto di Venezia è aumentato del +11,9% essendo ammontato a 6,8 milioni di tonnellate rispetto a 6,0 milioni di tonnellate nel periodo aprile-giugno dello scorso anno. Nel settore delle merci varie sono state movimentate 2,6 milioni di tonnellate (+4,7%), di cui 1,4 milioni di tonnellate di merci in container (-1,4%) totalizzate con una movimentazione di contenitori pari a 158.439 teu (-1,0%), 472mila tonnellate di rotabili (+14,0%) e 657mila tonnellate di altre merci varie (+13,7%). Le rinfuse liquide si sono attestate a 2,5 milioni di tonnellate (+11,3%), di cui 2,0 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi raffinati (+12,4%), 351mila tonnellate di prodotti chimici (+10,5%) e 107mila tonnellate di altre rinfuse liquide (-2,6%). Nel comparto delle rinfuse solide il traffico è cresciuto del +25,6% a 1,7 milioni di tonnellate, di cui 569mila tonnellate di carbone (+64,4%), 373mila tonnellate di mangimi, foraggi e semi oleosi (-27,9%), 354mila tonnellate di prodotti metallurgici (+53,5%), 209mila tonnellate di cereali (+78,3%), 94mila tonnellate di minerali (+49,3%), 25mila tonnellate di prodotti chimici (+4,7%) e 103mila tonnellate di altre rinfuse secche (+34,4%).

Nel segmento dei passeggeri il traffico crocieristico è stato di 534mila persone (+12,9%), mentre i traghetti hanno movimentato 28mila passeggeri (-6,4%) e i servizi locali 24mila passeggeri (+13,8%).

Nella prima metà del 2018 il traffico delle merci movimentato dal porto veneziano è stato di 13,6 milioni di tonnellate, con una crescita del +10,7% sui primi sei mesi del 2017, di cui 10,8 milioni di tonnellate di merci allo sbarco (+11,5%) e 2,8 milioni di tonnellate di merci all’imbarco (+8,2%). Complessivamente le merci varie sono state 4,9 milioni di tonnellate (+2,9%), di cui 2,8 milioni di tonnellate di merci containerizzate (-2,7%) realizzate con una movimentazione di container pari a 305.691 teu (-1,3%), 937mila tonnellate di carichi ro-ro (+25,3%) e 1,2 milioni di tonnellate di altre merci varie (+2,5%). Più accentuato l’incremento delle rinfuse liquide che sono ammontate a 4,8 milioni di tonnellate (+11,8%), di cui 4,0 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi raffinati (+13,3%), 655mila tonnellate di prodotti chimici (+2,0%) e 180mila tonnellate di altri carichi liquidi (+18,0%). Le rinfuse secche hanno totalizzato 3,8 milioni di tonnellate (+21,0%), con 1,1 milioni di tonnellate di carbone (+3,9%), 1,0 milioni di tonnellate di prodotti metallurgici (+77,1%), 755mila tonnellate di mangimi, foraggi e semi oleosi (-12,4%), 511mila tonnellate di cereali (+45,5%), 203mila tonnellate di minerali (+63,4%), 74mila tonnellate di prodotti chimici (+79,4%) e 159mila tonnellate di altre rinfuse secche (+3,2%).

Nei primi sei mesi di quest’anno i crocieristi sono stati 561mila (+16,8%), i passeggeri dei traghetti 42mila (+1,5%) e i passeggeri dei servizi locali 24mila (+13,8%).

InforMare – 02/08/2018

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