Via ai cantieri per le piste dell’aeroporto di Venezia: 135 milioni in due anni

Da domani i lavori del Masterplan 2021. Save tranquillizza i passeggeri: «Nessun disagio per l’operatività dello scalo»

di Mitia Chiarin

Al via da domani i lavori di riqualificazione ed adeguamento delle infrastrutture di volo dell’aeroporto Marco Polo di Tessera. Cantieri nelle due piste, quella principale, e la secondaria, di servizio. Cantieri previsti dal Masterplan 2012-2021, importo complessivo 135 milioni di euro di cui 30 per le nuove pavimentazioni.

Previsto l’allungamento della pista secondaria, oggi di 2.780 metri, e che arriverà a 3.300 metri, al pari di quella principale consentendo così un agevole ingresso e uscita dei velivoli dalla pista principali. «L’attività di progettazione e costruzione di nuove infrastrutture continua a ritmi sostenuti», dice il presidente di Save, Enrico Marchi, «e partono nei tempi previsti i lavori relativi alle piste di volo, complessa combinazione di nuove opere e di interventi di manutenzione straordinaria, sulla base di una serrata tabella di marcia che sta dando forma a quanto definito dal Master Plan dell’aeroporto».

Per la prima volta in Italia, i cantieri vengono svolti con l’aeroporto funzionante. «I lavori sono stati studiati per essere realizzati in sette fasi operative, con tempi dilatati, mantenendo l’operatività dell’aeroporto e riducendo al minimo i disagi per l’utenza», precisa Monica Scarpa, amministratore delegato del gruppo Save assieme al managing director Corrado Fischer. «I tempi di intervento sono stati dilatati per consentire una profonda manutenzione delle piste, necessaria dopo vent’anni di operatività, senza problemi allo scalo aereo».Un intervento complesso visto che le piste aeroportuali non solo strisce d’asfalto da cui decollano e atterrano i voli ma contengono impianti importanti: luci di pista, di controllo visibilità, “rese” anti-sbandamento.

Su 135 milioni di investimento, 105 sono di opere di manutenzione straordinaria con la riqualificazione delle piste che comprende: nuove pavimentazioni; adeguamento delle aree di sicurezza delle testate; adeguamento delle opere idrauliche per lo smaltimento delle acque meteoriche; la riconfigurazione delle vie di rullaggio degli aeromobili a terra e la realizzazione di nuovi raccordi di uscita rapida per la pista principale, per aumentarne ulteriormente le potenzialità in termini di capacità operativa. La pista di servizio viene innovata ma da Save ricordano che la necessità di una terza è tema ancora sotto esame nel confronto con Enac sul Masterplan 2030 che trasformerà il Marco Polo in una grande “cittadella aeroportuale”, doppia rispetto a quella attuale.

La seconda pista viene adeguata alla prima con dotazioni di sicurezza come gli aiuti visivi luminosi ed i sistemi di protezione/rilevazione delle incursioni non autorizzate in pista, al fine di gestire il previsto incremento del traffico aereo con aumentati standard di sicurezza, anche in condizioni di bassa visibilità, conformi alla normativa Easa, European Aviation Safety Agency.

La conclusione dei lavori, affidati alla Icm Spa con Itinera Spa, è prevista per il settembre del 2020. L’opera rientra nel Master Plan 2012-2021, con investimenti per 850 milioni di euro, 430 dei quali ad oggi già realizzati: la darsena e il moving walkway di collegamento con l’aerostazione, per le nuove caserme di Vigili del Fuoco e Finanza e per il primo ampliamento del terminal passeggeri a cui si è aggiunta la posa della prima pietra lo scorso maggio dell’area extra Schengen. L’espansione dell’aeroporto prosegue, quindi.

La Nuova di Venezia – 30/08/2018

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