Tria, no a cattedrali nel deserto

Il Ministro dell’Economia intervenuto al Rapporto della fondazione Nordest ha sottolineato che bisogna puntare a rilanciare opere diffuse sul territorio che rispondano a bisogni specifici. Sull’attuale congiuntura economica ha sottolineato la preoccupazione per l’arretramento della Germania.

«Dobbiamo puntare a rilanciare opere diffuse sul territorio che rispondano a bisogni specifici, non bisogna investire in cattedrali nel deserto. Bisogna dotare tutti i territori italiani di una base su cui costruire la competitività». Lo ha detto il ministro del Tesoro, Giovani Tria, intervenendo alla presentazione del rapporto annuale della Fondazione Nord Est, a Padova.

Parlando della Manovra e sul rapporto con la Ue ha aggiunto «Nella lettera all’Ue abbiamo ribadito la nostra posizione in merito alla strategia che intendiamo seguire: proseguire il dialogo con la Commissione ma lavorare concretamente per rendere efficaci le misure disegnate, per supportare la nostra strategia».

Rivendicando: «L’Europa siamo noi e lo sarà anche di più se dialoghiamo con convinzione per definire al strategia per governare le transizioni, sulle quali la nostra manovra offre una risposta diversa dal passato, ma non meno solida e meno credibile». Infine sull’attuale fase di rallentamento economico, «con l’assenza della crescita del pil nel terzo trimestre, va inquadrata in un rallentamento generalizzato di lungo periodo nell’Eurozona». I dati della Germania non sono incoraggianti e i riflessi sull’economia italiana «preoccupano», ha aggiunto. «Le previsioni della commissione Europea – ha ricordato – indicano un rallentamento dell’economia italiana» ma anche «che si restringe il nostro gap di crescita con altri Paese europei».

Il Mattino di Padova/Nordest Economia -15/11/2018

© Riproduzione riservata