La Regione presenta il progetto al Comune: investimenti per un nuovo binario Le corse passeranno da 50 a 100, interventi previsti a sud di borgo Padova
di Davide Nordio
La linea ferroviaria Castelfranco-Venezia raddoppia: nei giorni scorsi la Regione ha presentato al Comune il progetto di massima che trasformerà il tratto da Maerne alla città di Giorgione da binario unico a doppio binario. Ciò consentirà anche il raddoppio delle corse dei treni, sia passeggeri che merci. I tempi restano da definire. Per il momento è stata manifestata l’intenzione di mettere mano alla costruzione della seconda linea di binari, in modo che il Comune possa ragionare, per la propria competenza, sulle soluzioni da adottare quando si passerà alla parte operativa. Sostanzialmente si parla del quartiere di borgo Padova nella zona sud.
Il progetto, realizzato da Net Engineering, si inserisce in quello che è il sistema ferroviario metropolitano regionale (Sfmr), dove Castelfranco risulta uno dei principali crocevia regionali.
Ma nel tratto da Castelfranco a Venezia deve affrontare un grosso limite: quello del binario unico da Maerne. Con un solo binario è impossibile ipotizzare un aumento delle corse, ma anche renderle più veloci. Attualmente vi viaggiano cinquanta treni al giorno, l’obiettivo è arrivare a cento convogli.
Il secondo binario verrà realizzato a nord rispetto la linea attuale da Maerne a Noale, a sud tra Noale e Trebaseleghe, ancora a nord tra Trebaseleghe e il km 30, poco prima di Resana, quindi nuovamente a sud. Sarà necessario intervenire sui ponti che attraversano i corsi d’acqua (Musoncello, Dese, Marzenego, Ruviego), oltre che tombini per gli scoli minori, ma anche barriere acustiche per attenuare il rumore specie nelle ore notturne dei treni merci. Si interverrà anche nelle stazioni: a Resana, come a Salzano e Trebaseleghe, dovranno essere ricalibrate le pensiline ma soprattutto realizzati i sottopassi, a Castelfranco si interverrà sull’estensione dei marciapiedi esistenti. Il progetto intende ridurre al minimo i disagi per la durata dei lavori. La rete ferroviaria continuerà a funzionare, con velocità ridotte in prossimità dei cantieri, e si lavorerà prioritariamente di notte. Ma in che modo sarà coinvolto il Comune, visto che il progetto è stato presentato lunedì alle commissioni Lavori Pubblici e Urbanistica? Si dovranno affrontare le tematiche relative all’occupazione delle aree necessarie per il raddoppio oltre al ripristino delle viabilità eventualmente interrotte e degli accessi ad abitazioni e ai fondi agricoli. Non sono oggetto del progetto i sottopassi sostitutivi dei passaggi a livello che seguono una strada indipendente. A Castelfranco è interessato quello di Campigo, ma il raddoppio dei binari non influirà nella sua realizzazione. Nè i lavori saranno rinviati per questo intervento, che è calendarizzato per il 2018.
Sarà indispensabile la decisione di Rfi di dare effettivo inizio ai lavori dopo anni di attesa. Le sbarre attualmente costringono pedoni, ciclisti e automobilisti a snervanti attese prima che scatti il via libera: sulla stessa zona si attende anche la realizzazione della pista ciclabile che congiungerà in sicurezza la frazione al capoluogo.
La Tribuna di Treviso – 02.03.2017
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