Ritardi nella realizzazione della variante alla Sp 46, il sindaco scrive al ministro Giovannini

Chiedo pertanto con forza, Signor Ministro, il Suo autorevole intervento al fine di porre rimedio alla deprecabile gestione del cantiere da parte di Anas che sta producendo una serie di rinvii e ritardi divenuta francamente inaccettabile, oltre che motivo di forte imbarazzo politico ed istituzionale. Auspico pertanto un deciso e risolutivo intervento delle strutture del Suo dicastero con l’obiettivo di indurre Anas a risolvere, una volta per tutte, le criticità che interessano il cantiere della variante alla Sp 46, in quanto i cittadini e le imprese di questo territorio non meritano di continuare a pagare il prezzo altissimo dei ritardi accumulati a causa dei problemi che qualcuno, giunti a questo punto, avrebbe già dovuto risolvere”.

Sono parole forti e chiare quelle con cui, a chiusura della lettera in cui descrive gli ingiustificabili ritardi nella realizzazione della variante alla S46, il sindaco Francesco Rucco chiede l’intervento diretto del ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini.

La missiva partita alla volta di Roma è stata inviata per conoscenza dal sindaco anche al capo di gabinetto del ministro, ai senatori e deputati della provincia di Vicenza e al presidente della Camera di Commercio di Vicenza Giorgio Xoccato.

Con l’obiettivo che la vicenda si sblocchi una volta per tutte dopo l’ennesima scadenza disattesa, il sindaco ha ricordato al ministro le vicissitudini di un’opera viabilistica che il territorio aspetta da oltre 30 anni e che è stata finalmente cantierizzata il 21 marzo 2018 per 5,3 chilometri di lunghezza, un valore complessivo di 86 milioni di euro e una durata dei lavori pari a 720 giorni.

Fin da subito, purtroppo, – scrive il sindaco al ministro – è apparso evidente landamento irregolare del cantiere, con ancor più evidenti ritardi nell’approntamento delle opere e del tracciato stradale, tanto che chiunque può rendersi conto, facendo un semplice sopralluogo nelle aree di cantiere, che la consegna dell‘opera completa sia ben di là da venire”.

Secondo il cronoprogramma comunicato da Anas a fine luglio 2020, l’opera avrebbe dovuto vedere la luce entro maggio di quest’anno e, in seguito a una rimodulazione dei lavori, entro il 31 dicembre, con apertura dello svincolo di viale del Sole già il 7 settembre scorso. Tuttavia, nonostante l’amministrazione abbia costantemente monitorato l’evoluzione del cantiere, attraverso incontri con la stazione appaltante e l’impresa esecutrice, anche quest’ultima scadenza del 7 settembre è stata disattesa, senza nemmeno la cortesia di un avviso.

Di qui la richiesta di un intervento deciso da parte del ministro perché “ogni ulteriore giorno di ritardo nella conclusione dei lavori – scrive il sindaco – comporta che 37.000 autoveicoli e oltre 2.000 TIR al giorno continuino ad attraversare i quartieri residenziali di Vicenza, con tutte le conseguenze negative che questo traffico infernale inevitabilmente produce per la salute delle persone e la sicurezza stradale”.

Veneto Report – 18/09/2021

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