“Piano di mobilità sostenibile dei passi dolomitici”, l’idea prende forma

L’obiettivo del «Piano di mobilità sostenibile dei passi dolomitici» è ridurre del 55% la mobilità tradizionale (auto, logistica e moto) sui passi dolomitici e nei paesi attorno al gruppo del Sella. Diminuendo il traffico di almeno 100 chilometri di strade di montagna e spostando su mezzi sostenibili 382.000 passaggi quotidiani che oggi si effettuano in auto, attraverso l’istituzione di ztl ambientali, parcheggi a valle, piste ciclabili, limiti di velocità stringenti e ticket agevolati per chi sale in quota in funivia.

Un documento, che ancora non è programmatico, ma che porta la firma, in premessa, degli assessori veneti Elisa De Berti (Trasporti) e Federico Caner (Turismo), degli assessori di Trento e Bolzano Roberto Failoni e Daniel Alfreider e dei sindaci di Corvara, Livinallongo, Canazei e Selva di Val Gardena Robert RottonaraLeandro GronesGiovanni Bernard e Rolando Demetz.

Al centro di tutto c’è il delicato ecosistema delle Dolomiti, sul quale il turismo ha un impatto evidente: i passaggi giornalieri di auto, moto, camper e vari mezzi di traporto pubblico registrati ad agosto 2020 erano 4.400, ai quali si aggiungono gli spostamenti in bici “Questa congestione — si legge nel piano — non solo rappresenta una minaccia per il delicato ecosistema del gruppo del Sella, ma impatta anche negativamente sulla qualità della vita della popolazione locale”.

In agenda si prevede l’istituzione di una «ztl ambientale nei mesi estivi di maggior traffico con accesso solo al trasporto pubblico, ai ciclisti e ai veicoli a emissione zero», consentendo il trasporto merci solo prima delle 9 e dopo le 17. E si pensa anche a pedaggi nei mesi primaverili e autunnali di minor traffico.

Ci sono poi le misure legate alla mobilità sostenibile, che prevedono in primo luogo l’imposizione di limiti di velocità di 40 chilometri orari sui passi e di 30 chilometri orari nei paesi attorno al Sella. Inoltre, durante i mesi di ztl, stop a raduni di macchine e di rally sui passi. Con l’organizzazione, invece, di “giornate riservate ai veicoli a emissioni zero, alle bici, nonché a temi specifici come storia, cultura, gastronomia e sport” e la promozione di “itinerari panoramici in quota, storico-culturali, geologici, sportivi e di gastronomia tipica accessibili solo attraverso forme di mobilità attiva, elettrica o mezzi pubblici”.

Si lavora anche sui mezzi pubblici con l’obiettivo di creare un sistema competitivo di collegamenti dalle città ai passi (attraverso l’uso di veicoli a emissioni zero), corse ogni 20 minuti nei paesi e autobus on demand, con la promozione di un biglietto unico agevolato per incentivare l’uso degli impianti di risalita (ed evitare il parcheggio selvaggio in quota). Spazio infine alle bici, con corsie riservate sui passi e colonnine per la ricarica delle e-bike.

Veneto Report – 11/06/2021

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