Nel porto di Ravenna si sperimentano le procedure di sdoganamento in mare delle merci alla rinfusa

Rappresentano oltre l’80% del traffico movimentato dallo scalo

Nel porto di Ravenna prende il via, in fase sperimentale, il progetto per l’effettuazione delle procedure di sdoganamento in mare delle merci alla rinfusa, modalità che consente di eseguire i controlli della documentazione delle merci in anticipo rispetto all’arrivo della nave, cioè quando le merci sono ancora in viaggio per mare. Presentando ieri il progetto, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale, Daniele Rossi, ha ricordato che «il traffico di rinfuse rappresenta oltre l’80% delle merci complessivamente movimentate nel nostro porto e questa nuova procedura doganale – ha sottolineato – darà significativi e concreti vantaggi agli operatori e quindi, in ultima istanza, contribuirà a rendere ancora più competitivo lo scalo».

«L’avvio del progetto sperimentale di sdoganamento in mare esteso alle rinfuse – ha proseguito Rossi – costituisce oggi un importantissimo passo in avanti per il porto di Ravenna, primo a livello nazionale per tale tipologia di traffico. La procedura consentirà di semplificare e rendere più veloci le operazioni doganali sul porto di Ravenna, agevolando la logistica connesse alla movimentazione delle merci alla rinfusa».

Intervenendo alla presentazione del progetto assieme al direttore interregionale per l’Emilia Romagna e le Marche dell’Agenzia delle Dogane, Franco Letrari, al direttore dell’Ufficio delle Dogane di Ravenna, Giovanni Ferente, e al comandante del Comando Provinciale della Guardia di Finanzam Andrea Mercatili, la presidente della Sezione di Ravenna dell’Associazione Doganalisti dell’Emilia Romagna e vicepresidente dell’Associazione Spedizionieri Internazionali di Ravenna, Alessandra Riparbellli, ha evidenziato che «il porto di Ravenna vanta un certo lustro per quanto riguarda le sperimentazioni in ambito doganale, considerato – ha ricordato – che nel passato è stata pilota per la sperimentazione dello sportello unico doganale ed anche per lo sdoganamento in mare per navi con merci in container. Ora il sistema verrà quindi implementato con la sperimentazione della procedura di sdoganamento in mare anche per le navi “rinfusa” e questa è una grande opportunità per il nostro porto essendo Ravenna leader nel comparto delle “rinfuse solide”, in particolare per le materie prime per l’industria della ceramica, dei fertilizzanti e di alcuni cereali, sfarinati e materiali ferrosi. Questo – ha concluso Riparbelli – grazie alla sinergia tra l’Agenzia delle Dogane, Autorità di Sistema Portuale e tutte le altre istituzioni quali Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto».

InforMare – 28/09/2020

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