Linea Mestre-Adria, previsto un taglio delle corse

Il sistema automatico di sicurezza provoca forti disagi. Gambato (Sistemi Territoriali): «Rimborsare gli abbonati»

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Rivoluzione in vista per la linea ferroviaria Mestre – Adria con corse che a causa del nuovo sistema di gestione dureranno in media 15 minuti in più. Diverse corse, cioè quelle in orari non di punta rischiano di essere soppresse. Entro il mese il tabellone delle corse e degli orari subirà profonde e radicali modifiche.

Anche ieri i ritardi sono stati mediamente nell’ordine dei 40– 45 minuti. Sono in arrivo però rimborsi per gli utenti. A spiegarlo è il direttore di Sistemi Territoriali, la società che gestisce la linea, Gian Michele Gambato. Il tutto mentre centinaia di utenti protestano inferociti.

«Ora», spiega Gambato, «nel giro di una decina di giorni dobbiamo risolvere due grosse anomalie che provocano grossi ritardi. La prima riguarda lo scambio dati fra le due linee: ha costretto i treni a una velocità ridotta nel tratto Cona-Cavarzere-Adria. Per ovviare il problema è attivo un bus navetta da Adria a Cavarzere. Una seconda anomalia si è avuta su una curva a ridosso della stazione di Mira Buse. Quello che però deve essere chiaro è che con questo nuovo sistema di sicurezza automatico della linea, da testare a convogli in funzione, le corse dureranno mediamente 15 minuti in più. Alcune, nel necessario riordino degli orari, rischiano di saltare. Vogliamo potenziare quelle al mattino, di cui fruiscono prevalentemente dalla Riviera verso Mestre e Venezia migliaia fra pendolari e studenti».

La velocità dei treni, con questo nuovo sistema, rallenta automaticamente vicino alle stazioni. I sindaci della Riviera avevano chiesto incontri con Sistemi Territoriali .

«Di fronte ai disagi di questi giorni», spiega Gambato, «chiederò al consiglio di amministrazione di Sistemi Territoriali che venga posto il tema del rimborso almeno da parte di chi ha comprato abbonamenti. Incontreremo poi i sindaci dell’area per spiegare che entro poche settimane ci saranno delle modifiche di orari e corse».

La Nuova di Venezia – 08/01/2019

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