Il Veneto accelera sulla Valdastico, pronto il prolungamento fino al confine trentino

Il Veneto non aspetta il Trentino: consegnati i documenti per il prolungamento fino al confine

Mette il piede sull’acceleratore la compagnia spagnola Abertis, società che controlla la holding dell’Autostrada Brescia-Padova, che ieri ha inviato il progetto definitivo del prolungamento Valdastico nord. Un tratto di appena 17 chilometri, fino a Pedemonte, per il costo complessivo di 1,3 miliardi di euro. L’importanza del progetto, com’è noto, è legata al rinnovo della concessione autostradale. L’ultimo capitolo si era chiuso con l’accordo di un prolungamento in Trentino tramite una normale statale, una “Valdastichina” che non debba rispettare i canoni di una vera e propria autostrada, quindi meno impattante e soprattutto con meno gallerie.

C’è chi dice che si tratta di una boutade elettorale, anzi referendaria visto che in ottobre in Veneto si terrà il famoso referendum sull’autonomia, ma potrebbe anche trattarsi di un passo decisivo per la Valdastico, in stand-by da decenni. Questa volta la Serenissima non aspetta il Trentino: il documento inviato al Cipe riguarda il tratto da Piovene Rocchette al confine regionale, un tratto di appena 17 chilometri.

Poi sarà quel che sarà, anche se, com’è noto, al di qua di Lastebasse c’è chi spinge per dare compimento al progetto. In particolare il presidente di Confindustria Bonazzi ha accolto lo “sblocco” dell’opera da parte veneta come un occasione per mettere alle corde la Giunta trentina. I tempi sono ancora lunghi: la delibera del Cipe è attesa per marzo 2018 e l’apertura del cantiere non avverrà prima del 2019.

Trento Today – 19.09.2017

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