Il Comune promuove le navi in Marittima e vuole lo scavo del Vittorio Emanuele

L’ampliamento della discarica dei fanghi delle Tresse, sui cui il 19 voterà la Salvaguardia, funzionale anche allo scopo.

di Enrico Tantucci

Mantenere l’arrivo delle navi da crociera alla Stazione Marittima. E promuovere la variante del Canale Vittorio Emanuele. Sono due dei “titoli” dell’aggiornamento del Dup, il Documento unico di programmazione del Comune, che sarà approvato tera pochi giorni in Consiglio comunale insieme al bilancio di previsione 2020-22, e che confermano che sulla questione Grandi Navi la linea della Giunta Brugnaro resta sempre la stessa.

Con lo scavo del canale Vittorio Emanuele per deviare le navi crociera dal canale della Giudecca per farle arrivare comunque in Marittima. Per quanto riguarda la Marittima, il Dup ricorda che è in fase di avvio un accordo di Programma con il Porto che dovrebbe consentire di realizzare gli interventi di infrastrutturazione dell’area portuale previsti dal piano particolareggiato.

Per quanto si riferisce invece allo scavo del Canale Vittorio Emanuele il Dup ricorda ce la competenza sull’intervento è appunto dell’autorità Portuale e che il Comune potrebbe essere coinvolto nell’attuazione dei provvedimenti conseguenti sotto il profilo urbanistico.

Intanto il 19 dicembre la Commissione di Salvaguardia voterà su un provvedimento che potrebbe essere funzionale anche allo scavo del canale Vittorio Emanuele auspicato dal sindaco Luigi Brugnaro e dallo stesso presidente della Regione Luca Zaia: l’ampliamento della discarica fanghi dell’isola delle Tresse.

Un provvedimento sollecitato con urgenza da Provveditorato alle Opere Pubbliche e Autorità Portuale che non sanno più dove mettere i fanghi scavati, mentre il Porto è alle prese con il problema dei dragaggi per garantire l’entrata delle navi. L’ampliamento dovrebbe servire solo per scavo di tipo manutentivo, ma per far passare le grandi navi portacontainer e le navi da crociera con il bacino di evoluzione occorrerà però scavare più in profondità e con maggiore quantitativi. Così per rendere navigabile il Vittorio Emanuele. Sempre fermo invece il protocollo fanghi per modificare la loro caratterizzazione, che l’allora ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, poco prima della caduta del Governo gialloverde, aveva dato già quasi per acquisito. Sul problema delle Grandi Navi è prevista prima di Natale un’altra riunione del Comitatone per definire finalmente la posizione del nuovo Governo Pd-Cinque Stelle sul possibile tracciato alternativo al passaggio da San Marco. Il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli ha già annunciato che entro aprile una parte delle navi da crociera saranno allontanate da San Marco, per essere dirottate nelle banchine dei traghetti a Fusina e alla banchina Tiv a Marghera. Una soluzione transitoria ,in linea con quella già annunciata da Toninelli, in accordo con l’Autorità Portuale e con le stesse compagnie di crociera. Per quanto riguarda invece la soluzione definitiva, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Andrea Martella, partecipando pochi giorni fa all’Assemblea di Confindustria Venezia ha annunciato che sarà dato il via a una struttura di missione per trovare una soluzione definitiva che compari, da un punto di vista scientifico, tutti i progetti alternativi ancora sul tappeto.

La Nuova di Venezia – 09/12/2019

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