Ferrovie: incidenti ai passaggi a livello in calo del 64% nel 2018

Nel 2018 sono diminuiti del 64% il numero di incidenti ai passaggi a livello, rispetto all’anno precedente. Sono stati infatti nove gli incidenti verificatisi nel 2018, a fronte dei 28 del 2017. Il bilancio complessivo è di quattro morti e venti feriti. Fra questi, un morto e la totalità dei feriti, sono relativi allo scontro avvenuto a Caluso (23 maggio 2018) di un tir con un treno. Nel 2017 i decessi, invece, erano stati sei.

Fretta e distrazione restano ancora le principali cause di incidenti ai passaggi a livello, nonostante i numeri in calo.

Obiettivo del Gruppo FS Italiane – anche quest’anno al fianco di ILCAD (International Level Crossing Awareness Day), la campagna internazionale di informazione e sensibilizzazione sui passaggi a livello promossa dalla Union Internationale des Chemins de Fer (UIC) – è quello di azzerare progressivamente il numero di incidenti e morti ai passaggi a livello.

“Lo stop più importante del giorno” è lo slogan scelto per l’undicesima edizione della giornata-evento in programma oggi ad Amersfoort (Olanda). Gli oltre 40 Paesi partecipanti hanno scelto di affrontare il tema rivolgendosi quest’anno ad autotrasportatori e conducenti di mezzi pesanti.

Gli incidenti ai passaggi a livello, raramente imputabili al sistema ferroviario, dipendono principalmente dal mancato rispetto del Codice della Strada (art. 147), da fretta, distrazione e comportamenti abitudinari errati. Cause sono anche stanchezza, stress, velocità elevata, abuso di alcol o sostanze stupefacenti.

Automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni, spesso indisciplinati o distratti da smartphone e dispositivi elettronici, sottovalutano i rischi connessi all’attraversamento di un passaggio a livello, in corso di chiusura o chiuso, mettendo in pericolo la propria vita, quella degli altri utenti della strada e di quanti viaggiano sui treni.

Parallelamente, il piano di eliminazione dei passaggi a livello predisposto da Rete Ferroviaria Italiana prosegue senza sosta. RFI prevede di eliminare nel 2019 ulteriori 120 passaggi a livello, di cui 85 in consegna a privati, e di realizzare opere per circa 60 milioni di euro.
Nel 2018 sono stati 101 gli incroci fra strada e ferrovia eliminati, di cui 87 in consegna a privati. Una media di oltre una soppressione ogni quattro giorni, con un investimento economico di circa 72 milioni di euro.

Oggi la rete ferroviaria nazionale – oltre 16.700 km di linee – è intersecata da 4.427 passaggi a livello, di cui 653 in consegna a utenti privati. A inizio anni ‘90 i passaggi a livello attivi sul territorio nazionale erano oltre 12mila.
Negli ultimi venti anni sono stati quindi eliminati circa 8mila attraversamenti fra strada e ferrovia con un investimento economico da parte di Rete Ferroviaria Italiana di circa 1,5 miliardi di euro. Gli interventi sono finanziati dallo Stato con appositi fondi e concordati con Regioni, Province e Comuni e Enti che gestiscono servizi, quali ad esempio Anas.

Tutte le nuove linee ferroviarie sono realizzate senza passaggi a livello.

Il piano di eliminazione dei passaggi a livello è una delle azioni avviate dal Gruppo FS Italiane – in linea con il Piano industriale 2019-2023 – per migliorare la sicurezza della circolazione ferroviaria e stradale. Nel piano di interventi rientrano infatti anche le attività di manutenzione e di upgrade tecnologico degli strumenti di controllo che regolano i sistemi di attraversamento a raso. Quasi la totalità, circa il 95%, degli attuali 3.774 passaggi a livello gestiti direttamente da RFI sono attrezzati con avanzati sistemi tecnologici che li rende sempre più affidabili e sicuri, tra cui il sistema Protezione automatica integrativa – Passaggi a livello (PAI-PL).

Il PAI-PL rileva la presenza di ingombri sui binari in prossimità delle barriere, preesistenti o in seguito alla chiusura del passaggio a livello, e consente di arrestare la circolazione ferroviaria fino alla risoluzione dell’anormalità. L’automazione di ulteriori passaggi a livello è prevista nell’ambito dei programmi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico di ciascuna regione.

Autotrasportatori e conducenti di mezzi pesanti spesso sottovalutano i rischi anche per inadeguata formazione o carenza di informazioni su potenziali pericoli e conseguenze di un eventuale impatto con un treno. La UIC quest’anno ha pertanto deciso di rivolgersi agli autisti professionisti invitandoli a prestare massima attenzione all’attraversamento dei passaggi a livello.

Scopo della campagna ILCAD è quello di informare e sensibilizzare tutte le persone (pedoni, ciclisti, motociclisti, automobilisti, autotrasportatori) sui comportamenti sicuri da adottare in prossimità delle intersezioni con le linee ferroviarie: attraversare solo quando le barriere sono completamente alzate; fermarsi quando le sbarre sono in chiusura; attendere la riapertura delle barriere; non scavalcare né passare sotto le sbarre quando sono chiuse; non sollevare le barriere quando sono abbassate; rispettare la segnaletica e i semafori stradali che proteggono i passaggi a livello; osservare scrupolosamente le norme del Codice della Strada (art. 147) tra cui, per esempio, l’obbligo di sgombrare il passaggio anche abbattendo una barriera quando necessario.

Trasporti-Italia.com – 06/06/2019

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