Divieti ai Tir, la Cna Fita: «Intervenga il Governo»

Cna Fita esprime preoccupazione per l’aggravarsi della situazione del trasporto merci sull’asse del Brennero. Soprattutto dopo l’entrata in vigore, dal 1° gennaio, dei nuovi divieti imposti.

Cna Fita esprime preoccupazione per l’aggravarsi della situazione del trasporto merci sull’asse del Brennero. Soprattutto dopo l’entrata in vigore, dal 1° gennaio, dei nuovi divieti imposti dall’Austria al transito dei mezzi pesanti. «L’asse del Brennero – sottolinea la categoria dell’autotrasporto della Cna nazionale – è di vitale importanza per i trasporti e l’economia del Paese. L’abolizione o la modifica sostanziale dei divieti austriaci rimangono uno degli impegni presi dal Ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, nel protocollo d’intesa sottoscritto con le associazioni di rappresentanza dell’autotrasporto, siglato lo scorso novembre per scongiurare il fermo annunciato da Unatras, il coordinamento delle associazioni di categoria del settore». La Cna Fita del Trentino Alto Adige aggiunge: «A maggior ragione, questo asse riveste importanza economica vitale per le province di confine come l’Alto Adige e il Trentino che sono attraversate dalla A22 e la cui economia è caratterizzata dalla presenza di numerose micro e piccole imprese dell’autotrasporto, che rischiano di essere stritolate dalla concorrenza sleale dei colleghi tirolesi, favorita dai divieti austriaci, che si somma alla concorrenza sleale e al dumping sui costi da parte delle imprese dell’Est europeo, fenomeno già più volte denunciato attraverso la segnalazione di casi di cabotaggio irregolare». Secondo Cna Fita «l’Austria non può unilateralmente infrangere le regole sulla libera circolazione delle merci e non può permettersi impunemente di introdurre divieti arbitrari e fortemente limitanti la circolazione tra Paesi membri. Pur apprezzando l’impegno e la tenacia sino ad ora dimostrati – aggiunge Piero Cavallaro, referente regionale per la categoria dell’autotrasporto di Cna – il ministro De Micheli deve urgentemente e concretamente porre rimedio».

Trentino – 12/01/2020

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