DFDS ristruttura il network di servizi marittimi che collegano la Turchia con l’Italia e la Francia

Potenziati i collegamenti con i porti di Trieste e Bari. In Francia cancellazione delle toccate a Tolone e approdi solo a Sète

DFDS ristruttura i propri servizi marittimi per il trasporto di rotabili nel Mediterraneo, regione in cui nel 2018 il gruppo armatoriale danese ha ampliato notevolmente il raggio d’azione grazie all’acquisizione della compagnia di navigazione turca U.N. Ro-Ro.

Da lunedì prossimo il collegamento tra il terminal turco di Pendik (Istantul) e il porto italiano di Trieste sarà potenziato con la realizzazione di una sesta partenza settimanale dalla Turchia. Inoltre saranno aggiunte due partenze dal terminal turco di Yalova (Istantul) sempre dirette al porto di Trieste. Saranno quindi complessivamente otto le rotazioni settimanali tra la regione di Istanbul e il porto italiano, scalo in cui i servizi giungono al terminal ro-ro della Samer Seaports & Terminals, società di cui la stessa DFDS detiene il 60% del capitale sociale. Continueranno inoltre ad essere effettuate due rotazioni settimanali tra il porto turco di Mersin e Trieste, servizi che nello scalo giuliano approdano all’Europa Multipurpose Terminals (EMT).

La nuova configurazione del network di servizi del gruppo DFDS nel Mediterraneo prevede, sempre relativamente ai collegamenti con l’Italia, che la linea tra il terminal turco di Pendik e il porto italiano di Bari effettui scali al porto greco di Patrasso, per complessive tre rotazioni settimanali complete. Inoltre sono programmate due partenze settimanali dal terminal turco di Yalova per Bari ed una partenza settimanale dal porto italiano per Yalova.

Relativamente ai collegamenti con la Francia, dalla nuova rete di servizi marittimi della DFDS sono state cancellate le toccate al porto di Tolone che, a partire da oggi, sono state sostituite concentrando i servizi sul porto francese di Sète con partenze dal terminal turco di Yalova, rotta sulla quale vengono effettuate tre rotazioni settimanali.

InforMare – 02/10/2019

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