Dalla Valsugana a Feltre via allo studio di fattibilità

La Provincia di Trento insiste per il collegamento ferroviario tra la Valsugana e Feltre. Che oggi non c’è ma che con il “Treno delle Dolomiti” potrebbe diventare realtà.

La Provincia di Trento insiste per il collegamento ferroviario tra la Valsugana e Feltre. Che oggi non c’è ma che con il “Treno delle Dolomiti” potrebbe diventare realtà. Si completerebbe, in questo modo, l’anello intorno alle montagne più belle al mondo. Da Trento a Belluno e, su su, fino a Cortina, poi a Bolzano.

È quanto auspica il Comitato per il Fondo dei Comuni di confine, che ha messo a disposizione 200 mila euro per lo studio progettuale del tratto fra Primolano e Feltre; analoga cifra per quello tra Calalzo, Cortina e la Val Pusteria. Ieri la Giunta provinciale trentina ha approvato lo schema di protocollo d’intesa. La proposta era dell’assessore alle infrastrutture e ambiente Mauro Gilmozzi.

Una volta firmato, il documento impegnerà la Regione del Veneto, la Provincia di Belluno e la Provincia autonoma di Trento. Si farà, dunque, l’atteso studio di fattibilità. Oggetto del protocollo è infatti la collaborazione per lo sviluppo di un progetto per la realizzazione di un collegamento ferroviario, destinato al traffico passeggeri. A questo scopo sarà elaborato uno studio di fattibilità e per questo sarà creato un gruppo di lavoro che definirà il programma delle attività da svolgere e curerà l’avanzamento dei lavori.

«L’iniziativa – sottolinea l’assessore Gilmozzi – rientra nel quadro degli investimenti per sviluppare la mobilità sostenibile, in particolare quella ferroviaria. Di particolare interesse è stata giudicata poi l’opportunità di portare ulteriori forme di collegamento verso la periferia, in grado di contribuire all’innalzamento della qualità della vita di tutta la comunità. Allo stesso tempo un efficace sistema di reti si pensa possa contribuire a rendere il territorio ancora più interessante anche sul fronte turistico e produttivo in generale, tenuto conto delle possibili interconnessioni col nascente Corridoio del Brennero».

Adesso, afferma Roger De Menech, dovrà essere il Veneto a dimostrare tutta la sua disponibilità alla collaborazione. «Noi siamo prontissimi – conferma il governatore Luca Zaia –. Fondamentale era questo atto da parte di Trento».

Secondo De Menech, fra l’altro, il collegamento tra Feltre e Primolano dovrebbe andare avanti anche a prescindere dall’altra parte dell’anello ferroviario, quella cadorina.

Nelle premesse del protocollo si ricorda che le dolomiti costituiscono un patrimonio ambientale e culturale tutelato dall’Unesco e rappresentano una risorsa fondamentale per l’Italia e per l’Europa; però anche le regioni alpine devono essere accessibili in modo da garantire l’efficienza economica nel rispetto della sostenibilità. 

Corriere delle Alpi – 14.10.2017

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