Brennero, contro i blocchi al transito

Il sistema camerale unito per creare una rete di alleanze e dialogare con l’Europa

Creare una rete di alleanze su più livelli territoriali per dialogare con la Commissione europea e aprire un confronto in sede comunitaria per tutelare lo sviluppo economico dei territori italiani e la possibilità per le imprese di competere ad armi pari. Con questo obiettivo, stamattina, si è tenuta a Verona la terza tappa del «Roadshow per il Brennero» («Strategie di intervento per il transito attraverso il Brennero. Verso un position paper del Sistema camerale a favore della libera circolazione delle merci lungo il corridoio Scandinavo Mediterraneo»), l’iniziativa promossa dai Sistemi camerali di Emilia Romagna, Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto contro la decisione del Governo Regionale Tirolese di limitare il transito di mezzi pesanti all’interno dei propri confini. Una decisione assunta unilateralmente e in contrasto con i diritti sanciti dall’Unione Europea in merito alla libera circolazione delle merci. All’incontro nella sede dell’Ente camerale scaligero hanno partecipato Mario Pozza , presidente di Unioncamere del Veneto, Antonello Fontanili , direttore di Uniontrasporti, e Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio di Verona, Roberto Crosta , segretario generale di Unioncamere del Veneto, e Cesare Veneri, segretario generale della Camera di Commercio di Verona. La strategia di difesa del territorio da parte del Tirolo si è concentrata sul contrasto all’ingresso dei camion all’interno dei propri confini. I dati 2017 Uniontrasporti dimostrano che, nella macroarea considerata, i mezzi Euro 6 rappresentano il 6,7% del totale. Gli Euro 5 sono pari al 15,6%, mentre i mezzi più inquinanti (Euro 0-3) sono scesi sotto il 70%. I territori più virtuosi sono Alto Adige col 44,3% complessivo tra Euro 5 e 6, seguito dal Trentino col 33,6%. In Veneto il 70,2% dei mezzi è Euro 0-3.«I divieti di transito imposti dall’Austria – ha commentato Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio di Verona – senza alcun rispetto del principio di libera circolazione delle merci sancito dall’Unione Europea incidono pesantemente sulla logistica delle merci nell’area del veronese, da secoli crocevia di scambi e merci. Dal solo Quadrante Europa transitano verso il Brennero 36 milioni di tonnellate di merci su gomma. A queste poi si aggiungono i prodotti esportati e importati nell’Europa centrale e del Nord, cioè quelli lungo l’asse mediterraneo-scandinavo che registrano un interscambio totale di 13,8 miliardi di euro, il 51% dell’interscambio complessivo realizzato dalle imprese veronesi nel 2018. E’ inaccettabile una posizione aprioristica e non concertata: anche le nostre imprese mirano ad uno sviluppo sostenibile, ma questo non è incompatibile con una logistica fluida e efficiente». Attraverso l’arco alpino transita la metà delle esportazioni italiane e oltre il 70% dei flussi import export dell’Italia con l’Ue. Con oltre 50 milioni di tonnellate merci sugli oltre 160 milioni che varcano i confini terrestri nazionali, l’asse del Brennero è un segmento fondamentale del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo.

Cronaca del Veneto – 11/04/2019

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