Bozzolo (Save): l’aeroporto di Treviso vicino ai volumi del 2019

L’Antonio Canova di Treviso, controllata dal gruppo Save, concluderà il 2022 con volumi di traffico “molto vicini a quelli registrati nel 2019”, l’ultimo anno precedente la pandemia, quando i passeggeri gestiti furono 3,3 milioni

L’aerostazione “Antonio Canova”, di Treviso, controllata dal gruppo Save, concluderà il 2022 con volumi di traffico “molto vicini a quelli registrati nel 2019”, l’ultimo anno precedente la pandemia, quando i passeggeri gestiti furono 3,3 milioni.

Lo ha detto oggi, a Treviso, il direttore commerciale della società, Camillo Bozzolo, il quale ha anche precisato come nei primi tre mesi di quest’anno il trend sia visibilmente risalito rispetto all’anno scorso, toccando i 450 mila viaggiatori.

“Questo – ha aggiunto – nonostante le buone dinamiche degli ultimi mesi del 2021 siano state raffreddate, a gennaio, dall’intervento della variante Omicron del Covid 19”. Bozzolo ha anche evidenziato come l’aeroporto di Treviso sia quello che, in termini percentuali, abbia espresso il recupero maggiore fra quelli del sistema Save (Venezia, Treviso, Verona e Brescia).

Il Canova è hub di Ryanair. E la compagnia aerea irlandese, nonostante l’aumento dei costi dei prodotti petroliferi, conserverà “prezzi molto bassi per i prossimi 12 mesi”. Lo ha annunciato, nel corso di un incontro con la stampa, il Country manager per l’Italia, Mauro Bolla.

Alla base della decisione, ha spiegato, c’è stata la scelta di acquistare a prezzi bloccati il carburante sufficiente a sviluppare l’80% dell’operatività del vettore. Il manager ne ha parlato dopo aver illustrato i risultati ottenuti in una campagna di comunicazione che si è svolta tra agosto e dicembre scorsi, in collaborazione con il Comune di Treviso ed il Consorzio di tutela del Prosecco Doc, volta a reclamizzare attraverso i portali ed i canali social della compagnia aerea l’attrattività del territorio trevigiano. L’iniziativa, ha evidenziato Bolla, ha generato “un aumento medio delle prenotazioni del 14% rispetto al periodo precedente la campagna”.