Auto elettrica, in Trentino conviene di più: incentivi fino a 12 mila euro

Mobilità. Fino a fine anno si potranno sommare i contributi locali con quelli nazionali, ma la finanziaria di Roma potrebbe eliminare il cumulo. Solo in provincia non si paga il bollo per 5 anni sulle ibride e sulle vetture a metano o gpl.

Il Trentino è la territorio in cui conviene di più acquistare un’auto elettrica o ibrida benzina-elettrica con plug-in. Sommando gli incentivi della Provincia con quelli nazionali si arriva a un contributo totale di 12 mila euro per le auto meno inquinanti e scende a 4 mila euro per le ibride. Se si considera poi che la Provincia di Trento, con legge del 2011, ha esteso a cinque anni il periodo di esenzione dal pagamento del bollo auto per i veicoli ibridi, mentre la legge nazionale prevede il bollo gratis per 5 anni per le auto elettriche, si arriva a dire che il costo di un’auto elettrica o ibrida è di poco superiore a una a benzina o diesel. In particolare, a livello nazionale vengono riconosciuti fino a 6 mila euro per l’acquisto di vetture che emettono fra 0 e 20 g/km di CO2 e che costano meno di 61 mila euro di listino: sono tutte elettriche a batteria. Più vasta l’area per gli incentivi provinciali. Quello più generoso di 6 mila euro è previsto per autoveicoli elettrici di prima immatricolazione o nuovi. Poi ci sono 4 mila euro per auto ibride plug-i di prima immatricolazione o nuovi. Di questi, 2 mila euro sono costituiti da uno sconto sul prezzo di listino praticato dai rivenditori convenzionati con la Provincia. Infine c’è un contributo di 1.500 euro per motoveicoli elettrici di prima immatricolazione o nuovi. Al momento gli incentivi nazionali e locali si possono sommare, ma non si sa ancora che scelte farà il governo con la finanziaria, quindi chi ha in mente di fare l’acquisto è bene che si affretti.

Secondo lo Smart mobility report dell’Energy&Strategy group del Politecnico di Milano a Trento in un solo anno si recupera il maggior costo di acquisto di un’auto elettrica o ibrida, mentre nel resto d’Italia ci vogliono cinque anni. Sempre secondo i calcoli del centro di ricerca del Politecnico, in dieci anni di vita di un’auto elettrica o ibrida si arrivano a risparmiare 12 mila euro rispetto a un’auto tradizionale. Eppure la vendita di auto elettriche o ibride ancora non decolla. Secondo i dati l’Apiae, l’agenzia della Provincia per gli interventi in economia delegata per concedere i contributi, nel primo semestre di quest’anno sono stati 100 gli incentivi ottenuti dai cittadini trentini per l’acquisto di auto elettriche, mentre in tutto il 2018 erano stati 70. L’aumento in percentuale ci sarebbe anche, ma i numeri in termini assoluti sono ancora troppo bassi. La Provincia nel 2017 con il piano della mobilità elettrica aveva stanziato 20 milioni in 5 anni per incentivare l’uso dell’auto elettrica. Ora l’assessore all’ambiente Mario Tonina pensa ad aumentare questa somma: «Stiamo facendo i calcoli e pensiamo di mettere altre risorse su questo capitolo con la finanziaria di fine anno. L’obiettivo è troppo importante».

Trentino – 28/10/2019

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