Auto alimentazione alternativa: in Ue cresce il mercato sia in volumi che in peso percentuale

Nel primo semestre del 2020 a fronte di un mercato complessivo in forte calo, le auto ad alimentazione alternativa crescono sia in volumi che in peso percentuale. È quanto emerge da una indagine ACEA sul mercato delle autovetture per tipo di motorizzazione sull’area UE a 24 Paesi (esclusi Bulgaria, Croazia, Malta) allargata all’EFTA e al Regno Unito.

Trend del mercato

Nel dettaglio, sono state immatricolate 988.550 nuove auto ad alimentazione alternativa, raggiungendo una quota del 19,5% sul totale mercato (era del 9,8% a gennaio-giugno 2019). Al buon andamento del mercato nel 1° trimestre del 2020 (+48%) segue una flessione del 4,3% nel 2° trimestre, con una quota che sale al 20,1% del mercato (era il 10,1% ad aprile-giugno 2019).

Secondo la tipologia di alimentazione, il mercato ad alimentazione alternativa si compone di: 399.421 auto elettriche (ECV), di cui 221.171 a batteria (BEV+fuel cell) e 178.750 ibride plug-in (PHEV+Extended Range); 514.519 ibride (HEV mild-full) e 74.610 auto a gas (gas naturale, GPL, E85).

La crescita del mercato “green” è determinata dalla vendita di auto elettrificate (ECV+HEV). Le auto ricaricabili (ECV) realizzano ottimi risultati in tutti i mercati (con le sole eccezioni di Cipro e Norvegia), grazie ad un arretrato di ordini, nuovi modelli e politiche di supporto. Il mercato è aumentato nel semestre del 61,5% e quello delle auto ibride mild-full del 15,7%, mentre le vendite di auto a gas calano del 41% rispetto a gennaio-giugno 2019.

Il segmento delle auto elettriche (ECV) vale il 40,4% del mercato ad alimentazione alternativa (era il 30,2% un anno fa) e si compone del 22,4% di auto BEV/FC e del 18% di auto PHEV/ER. Il segmento delle auto ibride mild- full (HEV) vale invece oltre la metà del mercato a trazione alternativa (52%). Infine le altre alimentazioni alternative (Metano, gpl, etanolo) rappresentano il 7,5 del mercato (era il 15,5% un anno fa).

Da gennaio a giugno 2020, quasi 1 consumatore su 5 ha optato per l’acquisto di modelli a trazione alternativa(19,5% di quota), con una scelta preponderante per i modelli elettrificati (40,4% ricaricabili, 52% ibride tradizionali, 7,5% gas).

primi 5 mercati a trazione alternativa dell’UE/EFTA/UK, che rappresentano il 68% del mercato europeo sono: Germania (21,1% del mercato europeo con 208.110 nuove immatricolazioni di auto +46%), UK (14,4%, 141.937 unità), Francia (13,1, 129.851 unità), Italia (13%, 128.818 unità) e Spagna (6,1%). La Polonia è il nono mercato ad alimentazione alternativa per dimensione, con una quota del 2,7% sul totale mercato ecofriendly europeo.

Il 72% delle auto ad alimentazione alternativa sono state immatricolate nell’UE14, pari a 712mila unità e una crescita tendenziale del 20%, mentre l’area dei nuovi Paesi membri vale solo il 6% del mercato con 63mila unità (+36%). Infine l’area EFTA, con 71mila nuove registrazioni, rappresenta il 7% del mercato e registra un calo dello 0,8% e UK vale il 14,4% del mercato europeo (+32%). Complessivamente l’Europa Occidentale (UE14/EFTA/UK) copre il 94% del mercato delle auto a trazione alternativa, con oltre 925mila nuove registrazioni (+20%). La quota delle auto “ecofriendly” nell’UE/EFTA/UK è pari al 19,5% del mercato complessivo.

Principali mercati ad alimentazione alternativa. In UE/EFTA/UK, nel 1°S 2020, 1 auto su 12,7 immatricolate è ricaricabile (era 1 su 28 nella media d’anno 2019). Nell’area EFTA il rapporto è di 1 auto ECV (BEV+PHEV) ogni 3 immatricolate. Il rapporto è di 1 auto ECV ogni 13 vendute in UE14 e 1 ogni 55 immatricolate nell’area dei nuovi Paesi membri, mentre in UK è 1 ogni 13.

Secondo questo rapporto, il paese leader per quanto riguarda le vendite di auto ricaricabili è la Norvegia (1 auto ogni 1,5 immatricolate), seguita da Islanda (1 ogni 2,3), Svezia (1:3,9), Finlandia (1:6,5), Paesi Bassi (1:7,9). A fondo classifica si trovano Cipro (1:400), Lituania (1:104), Grecia (1:100), Estonia (1:85) e Romania (1:84). Sebbene la quota media di mercato dell’UE dei veicoli a propulsione alternativa stia aumentando, esistono enormi discrepanze tra i Paesi europei.

Il mercato di auto ibride (HEV, ossia mild-full hybrid) a gennaio-giugno 2020 rappresenta oltre la metà delle auto ad alimentazione alternativa (514.519), in aumento del 15,7%. Il mercato delle auto a gas si ferma a 74.610 autovetture e diminuisce del 41%.

In generale, Norvegia, Islanda, Svezia, Finlandia, Paesi Bassi, Ungheria, Italia, UK e Svizzera sono, tra i paesi europei, quelli che hanno il mercato ad alimentazione alternativa che pesa di più rispetto al proprio mercato totale: in Norvegia la quota delle autovetture ad alimentazione alternativa rappresenta quasi i 4/5 del mercato (78% di quota), in Islanda la quota è del 57%, in Svezia e Finlandia del 35%, nei Paesi Bassi del 25%, in Ungheria, Svizzera, UK e Italia attorno al 22%. I major markets europei Francia, Spagna e Germania hanno quote di auto ad alimentazione alternativa sul proprio mercato rispettivamente del 18,1%, 17,9% e 17,2%.

Nel 1° semestre 2020, in alcuni Paesi il mix tra le tipologie di alimentazione alternativa è molto differenziato: per la Norvegia si tratta soprattutto di auto puro elettrico che sono il 61,5% del mercato ad alimentazione alternativa norvegese, quota che sale all’87% con le ibride plug-in (insieme sono il 68,5% del mercato totale auto), per la Finlandia di auto ibride tradizionali (49% del mercato green finlandese) e ibride plug-in (35%), per l’Italia si assiste ormai al sorpasso delle auto ibride tradizionali (48%) su quelle a gas (39%), per la Svezia si assiste al sorpasso delle auto ibride plug-in (52%) su quelle ibride tradizionali (23%), per i Paesi Bassi di ibride tradizionali (47%) e di auto puro elettrico (37%), per la Spagna di ibride tradizionali (76%) e per il Regno Unito di auto ibride tradizionali (64%) e di puro elettrico (21,8%), come riportato nella tabella.

I Paesi che hanno quote di auto BEV rispetto al proprio mercato totale (tutte le alimentazioni) inferiori al 2% sono soprattutto nell’Europa centro-orientale, ma si evidenzia anche una marcata distinzione tra nord-sud Europa. Due dei cinque major markets hanno quote di auto BEV inferiori al 2%: Italia e Spagna. Esiste una forte correlazione tra l’acquisto di auto BEV e il tenore di vita di un Paese. Servono regimi di incentivazione più significativi e sostenibili per stimolare le vendite anche in quei Paesi dove la mobilità elettrica è ancora molto limitata.

Focus Mercato Auto Elettriche (ECV, include BEV, EREV, FCEV, PHEV)

Nel 1°S 2020 sono state immatricolate 399.421 nuove auto elettriche o a bassissime emissioni, +61,5% rispetto ad un anno fa, così ripartite: 221.171 auto puro elettrico (+34,8%) e 178.250 ibride plug-in (+114,3%).

Il segmento ECV ha registrato una crescita dell’81% delle vendite e nel 2° trimestre, nonostante l’impatto negativo notevole della crisi sanitaria sul mercato automobilistico, le vendite di auto elettriche ricaricabili sono aumentate del 41%. In particolare è cresciuto il segmento delle auto ibride plug-in: +126% nel 1° trimestre e +101% nel 2° trimestre.

Le vendite di auto BEV sono aumentate del 58% nel 1° trimestre e dell’11% nel 2°trimestre. Nel 2° trimestre le auto PHEV rappresentano il 47% del mercato ECV e le auto BEV il 53% (era il 57% nel 1° trimestre), mentre nel 1° semestre le auto PHEV rappresentano il 45%.

La Germania si conferma il mercato leader europeo delle auto ricaricabili, con 93.981 nuove registrazioni, pari al 7,8% del mercato tedesco di oltre 1,2 milioni di auto, davanti alla Francia con 65.215 su 716mila complessive (share 9,1%). Quasi 1 auto su 4 del mercato ECV europeo, è venduta in Germania (23,5%).

La Francia è il 2° mercato europeo di auto ricaricabili, che aumentano del 125% nei primi 6 mesi dell’anno e valgono la metà del mercato auto ad alimentazione alternativa francese (50,2%) e il 16,3% del mercato europeo ECV.

Il Regno Unito si piazza al 3° posto con 50.465 auto ricaricabili che valgono quasi il 13% del mercato europeo ECV e il 36% del mercato ad alimentazione alternativa inglese e il 7,7% sul mercato auto inglese. L’incremento delle vendite ECV nel 2° trimestre è stato del 48%.

L’Italia detiene il 7° posto con il 3,9% (+109% l’incremento dei volumi). Per l’Italia l’entrata in vigore dell’ecobonus a partire dal 1° marzo 2019, che incentiva le vendite di auto tra 0-60 gCO2km, ha influenzato positivamente il mercato ECV.

Focus Mercato Auto Ibride mild/full (HEVs3, escluso ibride plug-in)

Sono state immatricolate 514.509 nuove auto ibride tradizionali nel 1°S 2020, con una crescita del 15,7% rispetto ad un anno fa. Dopo un incremento delle vendite di auto HEV del 49% nel 1° trimestre, si assiste ad un calo del 13,7% nel 2° trimestre.

La Germania detiene la leadership della domanda europea di auto ibride tradizionali con 109.670 (+27%) vendite, superando il mercato HEV inglese. Il mercato tedesco delle auto ibride full+mild vale il 21% del mercato HEV europeo.

Il Regno Unito, al 2° posto, con 91.472 nuove immatricolazioni, registra una crescita del 13,9% e una quota del 17,8%.

A distanza, l’Italia rappresenta il 3° mercato europeo dell’auto ibrida tradizionale con 62.319 nuove immatricolazioni, una quota dell’12,1% e una crescita tendenziale del 12,1%.

Focus Mercato Auto a Gas, E85

Dopo l’aumento nel 4° trimestre 2019 del 28,5%, il mercato delle auto a gas/etanolo cala del 30% a gennaio-marzo 2020 e del 51% ad aprile-giugno.

L’Italia mantiene la leadership di mercato con il 68% (era il 74% a gennaio-marzo 2020) delle vendite europee di auto a gas. Sono state immatricolate 50.759 auto, un volume in calo tendenziale del 43%.

Al 2° posto, si piazza la Germania davanti alla Spagna, con 4.459 nuove immatricolazioni e una quota del 6% sul mercato europeo. Rispetto a un anno fa i volumi di auto a gas diminuiscono del 45%. La Francia è il 3° mercato con 4.459 auto vendute (+128%).

Obiettivo Green Deal

Affinché la mobilità a emissioni zero diventi un’opzione accessibile e conveniente per tutti gli europei – nota di ACEA e le Associazioni di settore dei vari Paesi – occorre un quadro di supporto che includa una fitta rete di punti di ricarica e stazioni di rifornimento a livello dell’UE adatto sia per autovetture che per veicoli commerciali, abbinato a schemi di incentivazione anche economicamente sostenibili.

Oggi sono disponibili sul mercato circa 200 modelli e versioni di auto elettriche a batteria e ibride plug-in. Le vendite in UE di auto a ricarica elettrica sono passate da 384mila nel 2018 a 564mila nel 2019. Gli ambiziosi obiettivi fissati nella nuova proposta sul clima della Commissione richiederanno ingenti investimenti aggiuntivi in infrastrutture, che si aggiungeranno agli almeno 2,8 milioni di punti di ricarica necessari per gli attuali obiettivi di CO2 per auto e furgoni.

L’automobilista europeo medio prova ancora ansia da “autonomia”, orientando le sue scelte verso veicoli a combustione. Per incoraggiare un più rapido rinnovo della flotta in tutti i segmenti di veicoli, dovrebbero essere istituiti sistemi di incentivi coerenti sia per gli utenti delle autovetture che per gli operatori dei veicoli commerciali.

Trasporti-Italia.com – 09/10/2020

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