Adria Airways, altro stop ai voli. Sette giorni per evitare il tracollo

Attivato solo un collegamento Lubiana-Francoforte. Agenzia per l’aviazione civile: piano finanziario entro il 2 ottobre o via la licenza.

Il tempo sta per scadere. Entro il 2 ottobre Adria Airways, la compagnia aerea slovena sull’orlo del baratro, deve presentare un piano di ristrutturazione credibile: in caso contrario perderà la propria licenza di volo. È questa la decisione presa ieri dall’Agenzia per l’aviazione civile slovena (Caa) e annunciata in una conferenza stampa dal suo direttore Rok Marolt.

«Alla compagnia aerea serve un aumento di capitale dal valore di diverse decine di milioni di euro e la licenza verrà revocata se il piano finanziario non dovesse rivelarsi soddisfacente», ha dichiarato Marolt al termine dell’incontro con i vertici di Adria Airways. Fondata nel 1961 e privatizzata nel 2016, dopo anni di difficoltà finanziarie, l’ex compagnia di Stato slovena è oggi di proprietà del fondo di investimento tedesco 4K, che dopo l’acquisizione ha proceduto alla vendita degli aerei di proprietà e alla sottoscrizione di contratti di leasing con società terze.

Oggi l’azienda affronta un’acuta crisi di liquidità (la stampa stima un debito da 60 milioni di euro) e ha fatto appello al governo nella speranza di ottenere un’iniezione di capitale. Ma invano. L’esecutivo di Lubiana, che nel 2011 ha autorizzato un’ultima ricapitalizzazione da 70 milioni di euro con fondi pubblici e crediti bancari, ha infatti escluso un nuovo intervento.

«Lo Stato non investirà un singolo euro con l’attuale proprietario di Adria Airways», ha ribadito il ministro dell’Economia sloveno Zdravko Počivalšek. Un nuovo aiuto statale – a distanza di meno di dieci anni dall’ultimo – sarebbe peraltro bloccato dalla Commissione europea, ha spiegato Počivalšek. Il no del governo sloveno alla richiesta di un finanziamento da 4 milioni di euro da parte di Adria ha provocato la decisione della compagnia di cancellare improvvisamente (a eccezione dei charter) la quasi totalità dei voli previsti nelle giornate di ieri e dell’altro ieri. In totale, 158 voli sono stati annullati lasciando a terra oltre 3.700 passeggeri. E ieri Adria Airways ha riconfermato questa scelta, annunciando che almeno ancora per oggi e domani sarà assicurato soltanto un volo giornaliero (andata e ritorno) con lo scalo di Francoforte.

Tutti gli altri rimarranno a terra. Nei giorni successivi, sarà necessario trovare quel partner strategico capace di sanare il debito e rimettere in piedi Adria. In caso contrario, ovvero qualora la compagnia dovesse dare inizio alla procedura di bancarotta, l’Agenzia per l’aviazione civile si vedrà costretta – ha ribadito Marolt – a revocare automaticamente la licenza di volo. Per la Slovenia, che rischia di perdere la compagnia di bandiera, si tratta di un momento delicato, che rischia di avere importanti ripercussioni sull’economia e sul turismo. Adria Airways conta infatti 500 dipendenti (e tra i debiti dell’impresa figurano anche gli stipendi arretrati) e garantisce le principali connessioni tra Lubiana e le capitali dei Balcani e dell’Europa centrale.

Ecco che il governo sta riflettendo su un modo per garantire la sopravvivenza di un servizio pubblico aereo anche in caso di bancarotta. Ma senza incorrere in un aiuto di Stato. «Per salvare Adria Airways serve un piano di ristrutturazione ben pensato, in accordo con i creditori», ha detto il ministro dell’Economia Zdravko Počivalšek. Ieri intanto il quotidiano economico sloveno Finance ha segnalato che Adria Airways rimarrà presto senza flotta, perché i partner che affittano gli aerei alla compagnia hanno iniziato a rescindere i contratti di leasing. Informazione quest’ultima che però Adria Airways ha smentito.

Il Piccolo – 26/09/2019

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