Flixbus: operativi dal 1° luglio i primi due bus a biogas

30 Giugno 2021

Dopo i bus elettrici e a energia solare e il progetto dei bus a idrogeno, Flixbus compie un altro passo verso un futuro sempre più green.

Dal 1° luglio, infatti, saranno operativi sulle rotte FlixBus il primo autobus a BioCNG (tra Amsterdam e Bruxelles) e il primo autobus a BioLNG (tra Stoccolma e Oslo).

Iveco produrrà l’autobus alimentato a BioCNG (gas naturale compresso) grazie all’accordo con OG (OrangeGas). L’autobus che sarà operativo sulla rotta fra Stoccolma e Oslo è stato invece prodotto da Scania, e sarà alimentato a BioLNG (gas naturale liquefatto) grazie all’accordo con Gasum.

La risorsa biogas per gli autobus.

Con gli autobus a biogas stimata una riduzione delle emissioni di CO 2 pari al 75%.
L’introduzione di questa soluzione si pone in continuità con la volontà, da parte dell’Unione europea, di mettere a disposizione punti di alimentazione per i veicoli a biogas sulle cosiddette reti transeuopee di trasporti (RTE-T), andando così a incrementare l’infrastruttura già disponibile.

Trasporti-Italia.com – 30/06/2021

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Venezia: al via il bando per i punti di attracco fuori dalla Laguna

Come previsto dal DL 1° aprile, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha pubblicato il bando per raccogliere proposte ideative e progetti di fattibilità tecnica ed economica utili alla realizzazione e alla gestione di punti di attracco per crociere e container fuori dalle acque protette della Laguna.

L’obiettivo della raccolta di idee è quello di coniugare lo svolgimento dell’attività crocieristica nel territorio di Venezia e della sua Laguna alla salvaguardia delle specificità del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale del suo territorio.

“La pubblicazione del bando è un passaggio determinante per individuare la migliore soluzione strutturale ed evitare danni alla città e al suo patrimonio artistico, culturale, paesaggistico e ambientale – ha commentato il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini. – Sono certo che tra le soluzioni che verranno proposte ci sarà quella che meglio saprà contemperare l’esigenza di tutelare Venezia e la sua laguna, patrimonio unico al mondo, con la necessità di non penalizzare le attività commerciali e il turismo che alimentano l’economia regionale e nazionale”.

Bando per punti di attracco fuori dalla Laguna: i requisiti richiesti ai progetti

Il bando prevede che le proposte ed i progetti debbano infatti rispettare i seguenti requisiti: garantire l’operatività e la sicurezza della navigazione anche in condizioni meteo-marine avverse e garantire la sostenibilità dal punto di vista ambientale, energetico e paesaggistico; prevedere il collegamento ai nodi di interscambio terrestri e alle reti TEN-T; garantire l’accoglienza di servizi transoceanici container (porto Gateway e transhipment) e per la crocieristica (Home Port).

Il bando specifica, inoltre, che l’opera portuale debba essere ideata e costruita fuori dalle acque protette della Laguna intendendo con ciò le aree esterne alla conterminazione Lagunare di fronte all’arco costiero regionale veneto e non oltre le acque territoriali nazionali.

Le fasi del bando

La call internazionale si articola in due fasi: la prima, che si concluderà entro il 31 dicembre del 2021, prevede la presentazione delle proposte ideative. Al termine di questo periodo l’AdSP MAS nominerà una commissione composta da cinque esperti con comprovata esperienza in ingegneria dei trasporti, nelle opere portuali, ed in generale nelle infrastrutture, nei trasporti e nell’economia dei trasporti, che selezionerà le prime tre proposte ideative per la seconda fase in cui dovranno essere elaborate le progettazioni di fattibilità tecnica ed economica. La seconda fase avrà termine il 31 dicembre del 2022, dopodiché, entro il 30 giugno 2023, tra le tre proposte progettuali la commissione nominerà il progetto vincitore.

Venezia: chi può partecipare al bando?

Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili riconoscerà un rimborso spese, di importo complessivo di 2 milioni e 200 mila euro da ripartirsi tra i tre soggetti che completeranno la progettazione di fattibilità tecnica ed economica.
Sono ammesse a prendere parte al bando internazionale tutte le società di progettazione, anche in forma di aggregazione temporanea di impresa (ATI), che abbiano registrato un fatturato di almeno 10 milioni di euro negli ultimi 3 anni e che dimostrino di aver progettato opere dal valore minimo di 500 milioni di euro negli ultimi 10 anni di esercizio.

Trasporti-Italia.com – 30/06/2021

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Recovery e Tav: la locomotiva Nordest deve tornare a correre

28 Giugno 2021

“I 25 milioni di euro per la realizzazione dell’Alta velocità tra Vicenza e Padova, inseriti nel Fondo complementare del Recovery, sono il risultato del governo del ‘fare’, un obiettivo che abbiamo raggiunto grazie ad un lavoro di squadra tra Padova, le categorie economiche e le forze parlamentari”. A dirlo il senatore Udc Antonio De Poli intervistato da Adnkronos.

“Sono sempre stato convinto che ci sono traguardi che vanno al di là dei colori politici e appartengono ai cittadini e ai territori. Dal punto di vista infrastrutturale, la partita della Tav è di fondamentale importanza per rendere il Veneto più competitivo. La locomotiva d’Italia ha bisogno dell’Alta velocità per tornare a correre”, spiega il senatore.

“A palazzo Madama, in questa legislatura, ho presentato diverse interrogazioni parlamentari al Governo, chiedendo che venisse ascoltata la voce del nostro territorio. Questo Esecutivo, a differenza di quello precedente, ha accolto le nostre richieste perché ha capito che senza infrastrutture non può esserci una prospettiva di ripartenza. Adesso bisogna lavorare per poter inserire anche l’altra tratta dell’Alta velocità Padova-Bologna”, conclude De Poli.

Veneto Report – 28/06/2021

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VIA LIBERA AL PROGETTO DEFINITIVO PER LA SOPPRESSIONE DEL PL DI CASTELLO DI GODEGO (TV). DE BERTI: “UN LAVORO DI SQUADRA INCESSANTE, DIETRO LE QUINTE, PER IL BENE COMUNE”

25 Giugno 2021

Via libera al progetto definitivo, denominato “Linea Castelfranco – Treviso – Eliminazione del passaggio a livello al km 38+657 – in Comune di Castello di Godego (TV) – SR 245″, che permetterà di realizzare un’opera tanto attesa e utile per la viabilità del territorio del comune di Castello di Godego, nel trevigiano.

Con la chiusura della Conferenza dei Servizi, infatti, a seguito dello sviluppo del progetto definitivo a cura della Regione Veneto, si può procedere con la fase di appalto integrato dell’opera, che è finanziata da Regione e Rete Ferroviaria Italiana Spa (RFI). La fase di appalto, a cura di RFI, potrà essere avviata nel corso dell’anno 2022.

L’intervento prevede la soppressione del passaggio a livello di Via Chioggia – Strada Regionale 245 nel comune di Castello di Godego, al km 38+657 lungo la linea Castelfranco – Bassano: un’opera che rientra in un vasto programma di chiusura dei P.L. , una cinquantina all’interno del territorio regionale. Questi interventi, promossi da Regione Veneto e RFI, hanno l’obiettivo di aumentare i livelli di fruibilità delle infrastrutture ferroviarie e, nella fattispecie, ad evitare interferenze tra il traffico veicolare e ferroviario.

Nello specifico, l’intervento a Castello di Godego, prevede la realizzazione di una nuova strada e di un sottopasso fuori sede, posti in adiacenza all’attuale SR 245. Con tale progetto si intende, inoltre, costruire una nuova pista ciclopedonale e una rotatoria, posta all’intersezione con la SP 139; tali soluzioni progettuali garantiranno un’adeguata separazione tra i flussi di traffico, aumentando così la sicurezza della circolazione veicolare e ciclopedonale.

L’importo totale, stanziato per l’esecuzione delle opere, risulta pari a 11,3 milioni di euro. I lavori avranno una durata complessiva pari a 610 giorni, durante i quali verrà sempre garantita la mobilità locale, riducendo al minimo il disagio derivante dalla cantierizzazione.

“Questo progetto – ha dichiarato la Vicepresidente e Assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Elisa De Berti – è il risultato di un lavoro di squadra, svolto incessantemente dietro le quinte e che oggi, con orgoglio di tutti gli stakeholders, viene portato alla luce. E’ il frutto di mesi di condivisione e confronto, anche e soprattutto con l’amministrazione comunale di Castello di Godego e con quella provinciale di Treviso, che dimostra, ancora una volta, come sia fondamentale unire le forze per il bene comune. Un lavoro che si è dimostrato molto impegnativo, ma nello stesso tempo fruttuoso, a causa della pandemia da COVID-19, che però non è riuscita ad arrestare l’importante processo progettuale che ci permetterà di realizzare l’opera tanto attesa, soprattutto dal territorio di Godego”.

Regione del Veneto – Comunicato n. 1233 del 25/06/2021

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Trasporti: Pizzimenti, avvio Bici&Bus transfrontaliero Trieste-Parenzo

La Regione Friuli Venezia Giulia ha organizzato l’avvio di un servizio “sperimentale” di trasporto passeggeri con annesso carello portabici tra le località di Trieste e Parenzo nel corso dell’estate: il servizio gratuito partirà il 2 luglio e sarà attivo tutti i weekend da venerdì a domenica fino al 2 ottobre 2021.

Il collegamento bus con carrello portabici connetterà Trieste e Parenzo con due corse giornaliere, la prima con partenza alle ore 9 dall’autostazione di Trieste e la seconda di rientro da Parenzo alle ore 18. Trattandosi di un’azione sperimentale ai fruitori del bus verrà distribuito un questionario di gradimento che servirà agli uffici regionali per monitorare la qualità del servizio offerto al fine di programmare eventuali migliorie.

“La Regione continua a sostenere e a valorizzare la mobilità sostenibile – afferma l’assessore ai Trasporti Graziano Pizzimenti – nel trasporto bici-bus, promuovendo anche questo servizio sperimentale tra Trieste e Parenzo. In questo modo la nostra Regione si conferma nel ruolo ponte tra la regione Balcanica e l’Europa continentale. È una prospettiva concreta che unisce i patrimoni culturali dei due Paesi transfrontalieri attraverso la mobilità ciclistica che questo servizio aiuterà a sviluppare”.

Grazie ai fondi messi a disposizione dal progetto Icarus, finanziato dal Programma Interreg VA Italia-Croazia, la direzione centrale Infrastrutture e territorio, partner del progetto, ha deciso di sperimentare l’avvio del servizio che possa consentire ai ciclisti di spostarsi tra le ciclovie regionali e la ciclovia parenzana; l’obiettivo è garantire soluzioni concrete che favoriscano l’aumento dell’offerta di collegamenti intermodali transfrontalieri e il miglioramento dei collegamenti multimodali sostenibili, quali le combinazioni bici-bus.

Il servizio sperimentale doveva partire nel corso della primavera 2020, ma era stato bloccato dalla situazione sanitaria e rinviato a data da definirsi.

“Ora che siamo finalmente liberi di muoverci e di attraversare i confini nazionali, sempre nel rispetto delle normative Covid in vigore, sarà finalmente possibile – aggiunge Pizzimenti – sperimentare il nuovo percorso messo a disposizione dei ciclisti che vorranno prenotarsi al sito web http://www.dorlandobus.it/progetto-icarus, messo a disposizione dalla ditta D’Orlando srl, incaricata dalla Regione a svolgere il servizio bici&bus a seguito di procedura di gara”.

Sempre nell’ambito del progetto Icarus, la Regione ha finanziato le rampe per bicilette posizionate nelle stazioni ferroviarie da Udine a Ugovizza-Valbruna a favore dei cicloturisti che sempre più numerosi percorrono la ciclovia AlpeAdria, contribuendo con entrambe le azioni pilota a promuovere la strategia del progetto per la promozione di collegamenti intermodali nella Regione Adriatico Ionica con l’obiettivo di migliorare i collegamenti di trasporto intermodale passeggeri e facilitare l’accessibilità sostenibile tra la costa e l’entroterra e promuovere stili di vita indipendenti dall’automobile.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – 25/06/2021

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Cinque scali riuniti nell’associazione Aeroporti 2030

Gli scali di Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Venezia, Treviso, Verona, Brescia  si sono riuniti nella nuova associazione Aeroporti 2030, con l’obiettivo di rafforzare e promuovere l’innovazione, digitalizzazione e sostenibilità ambientale degli aeroporti italiani. Come presidente è stato indicato Alfonso Celotto, avvocato, professore ordinario di Diritto Costituzionale che guiderà gli aeroporti fondatori e quelli che aderiranno verso il futuro del settore aviazione, assicurando un valore aggiunto alla crescita ed evoluzione del sistema.

Per i 5 scali, che insieme rappresentano circa il 40% del traffico italiano, è divenuto infatti prioritario imprimere una svolta radicale al sistema, partecipando proattivamente al cambiamento in atto. In un mondo profondamente cambiato dalla pandemia è necessario proiettarsi verso una visione innovativa che garantisca il decollo della connettività del futuro, abbandonando gli stereotipi del passato.

Una strategia che per ADR, primo polo aeroportuale italiano, settimo  a livello europeo, da tre anni consecutivi campione di qualità in Europa e unico aeroporto al mondo premiato dall’UNWTO per la propria strategia sostenibile, significa puntare su digitalizzazione, sicurezza, innovazione e sostenibilità ambientale. Gli scali di Fiumicino e Ciampino hanno annunciato l’annullamento delle emissioni di CO2 al 2030, con largo anticipo rispetto ai riferimenti europei di settore e Aeroporti di Roma è stato il primo gestore aeroportuale al mondo a lanciare un Sustainability-Linked Bond, che collega direttamente il costo del debito ai risultati di sostenibilità effettivamente raggiunti. Sull’innovazione, il “Leonardo da Vinci” è uno dei primi aeroporti a sperimentare il controllo biometrico del volto per le operazioni di imbarco dei passeggeri e pronto al lancio imminente di un progetto di open innovation.

Un percorso intrapreso da tempo dal Gruppo SAVE, che gestisce gli aeroporti di Venezia, Treviso, Verona e Brescia secondo piani di sviluppo caratterizzati da obiettivi di sostenibilità, che si declinano nell’adozione di sistemi energetici più efficienti, in tecnologie a ridotto impatto ambientale, nel continuo controllo e monitoraggio delle emissioni, nelle relazioni con le comunità locali per la determinazione delle opere di mitigazione e compensazione a favore dei territori sui cui incidono gli scali. L’aeroporto Marco Polo di Venezia, terzo scalo intercontinentale nazionale, ha aderito all’impegno “net zero emissions by 2050” con la prospettiva di anticipare tale data al 2030 e nel 2019 è stato selezionato da ENEA quale opinion leader per l’efficientamento energetico nell’ambito della Campagna Nazionale “ItaliainClasseA” finanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico. L’ubicazione dell’aeroporto di Venezia lungo una propaggine di terra bonificata dalla laguna e l’appartenenza ad un ricco e complesso ecosistema lo rendono un modello di riferimento rispetto all’equilibrio tra antropizzazione e natura.

Trasporti-Italia.com – 25/06/2021

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Progetto Atlantia-Bocconi, nasce il laboratorio di ricerca sulla mobilità integrata

24 Giugno 2021

Collaborazione tra la holding controllata dai Benetton e la School of Management dell’università milanese. Prevista anche attività di formazione specialistica

Dalla partnership tra SDA Bocconi School of Management e Atlantia nasce “Mobius”, lo Smart Mobility Lab specializzato sull’utente finale di mobilità, realtà unica a livello europeo per lo studio e la ricerca nel settore delle nuove forme di mobilità integrata.

Il laboratorio svolgerà attività di ricerca applicata allo scopo di analizzare i principali trend evolutivi del settore della mobilità a livello globale, secondo i quattro filoni fondamentali che stanno profondamente cambiando le abitudini e i comportamenti sociali ed economici sul fronte degli spostamenti di persone e merci nel breve, medio e lungo raggio. La globalizzazione, la digitalizzazione dei device e dei processi, le moderne forme di locomozione e propulsione (sempre più tecnologiche e sostenibili) e l’affermazione di nuovi business model (in primis lo sharing o il noleggio dei mezzi di spostamento, secondo la logica “mobility as a service”) stanno infatti generando impatti rilevanti nel mondo dei trasporti, dando vita a forme di mobilità sempre più profondamente integrate tra loro.

Lo studio sistematico della mobilità a partire da questi fenomeni consentirà ai ricercatori di Mobius di analizzare i macrotrend di sviluppo del settore dei prossimi decenni, supportando così le istituzioni e il mondo dell’impresa nell’impostazione delle proprie strategie di crescita e di nuovo posizionamento.

Scopo del centro di ricerca, spiega Atlantia in una nota, è infatti di mettere il più possibile in rete il proprio know-how attraverso diverse modalità: saranno infatti prodotti report annuali e realizzate conferenze con i principali attori del mondo scientifico, delle istituzionali e delle imprese del sistema della mobilità. Mobius svolgerà inoltre attività di formazione specialistica, sia per i manager che per i neo-laureati interessati da questo tipo di discipline.

Tra le prime attività di ricerca messe in campo dal Lab, ci sarà una vera e propria mappatura degli utilizzatori delle nuove tecnologie e forme di mobilità, con un focus particolare su giovani e studenti. Verrà infatti sviluppata un’apposita app per effettuare rilevazioni costanti su un target il più possibile strutturato, oltre che ampio.

Particolare attenzione sarà rivolta anche al mondo delle startup, a livello sia italiano che internazionale, con lo scopo di individuare le società innovative che stanno realizzando applicazioni valutate come strategiche da esperti accademici e di impresa del settore della mobilità. L’analisi di questo materiale verrà sottoposta a un think tank composto da professionalità e competenze diversificate, così da avere una visione di insieme sulle realtà, sui trend e sulle tecnologie più innovative sul fronte della mobilità integrata.

Il “Lab” sarà composto da un team dedicato e innovativo, basato sulla collaborazione tra ricercatori di SDA Bocconi School of Management, quali Vincenzo BaglieriPaola CilloLaura ColmNando PennarolaDavide ReinaFabrizio Zerbini e leader del mondo del business quale Bram Schot, ex Chairman of Audi AG, che avrà un ruolo di guida nella relazione con le imprese. A Mobius collaboreranno inoltre su specifici progetti i ricercatori dell’Università Bocconi e del suo network internazionale.

“La SDA Bocconi è nata con l’obiettivo di costruire un ponte tra la ricerca scientifica e il mondo delle imprese attraverso lo studio dei temi legati alla trasformazione economica e sociale”, afferma Giuseppe Soda, Dean di SDA Bocconi School of Management . “Se c’è un’area in cui questi temi sono evidenti e critici oggi questa è sicuramente quella della mobilità e dell’ecosistema di imprese, tecnologie e dati che ruotano intorno ad essa. Mobius nasce con la vocazione di supportare attraverso la ricerca applicata l’evoluzione dell’ecosistema della mobilità integrata”.

“Essere partner fondatore di Mobius Lab è per noi una scelta strategica”, ha commentato l’amministratore delegato di Atlantia Carlo Bertazzo, “in quanto il nostro obiettivo è crescere sempre di più sul fronte della mobilità integrata e sostenibile, associando l’innovazione digitale a una gestione efficace delle infrastrutture. Questa collaborazione ha dunque per noi una valenza industriale, oltre che scientifica e di ricerca applicata, e faremo la nostra parte affinché il network del Lab coinvolga i nostri principali partner a livello internazionale”.

Atlantia parteciperà in modo pro-attivo e strutturale alle attività del laboratorio, mettendo a disposizione le competenze industriali, tecnologiche e finanziarie presenti all’interno del proprio Gruppo, che abbraccia 24 Paesi in tutto il mondo. La holding fornirà inoltre un supporto costante nell’individuazione dei macro-trend e delle strategie, portando come benchmark e oggetto di analisi i principali dati derivanti dalle piattaforme autostradali, aeroportuali e dai sistemi di pagamento e servizi alla mobilità del Gruppo.

Nordest Economia – 24/06/2021

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Trasporti: oltre 40 milioni per il sistema idroviario veneto

23 Giugno 2021

Arriva l’intesa per la navigazione interna tra Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Lombardia. Le quattro regioni hanno approvato la proposta di riparto di 150 milioni di euro di finanziamenti statali per potenziare la navigabilità del sistema idroviario padano-veneto.

Al Veneto sono stati assegnati oltre 40 milioni di euro – spiega la Vicepresidente della Regione del Veneto Elisa De Berti – che saranno destinati alla sistemazione di tre ponti dislocati in provincia di Rovigo, lungo l’idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco, che costituiscono i principali colli di bottiglia alla navigazione. Con queste risorse miglioreremo le condizioni di navigabilità delle nostre idrovie per lo sviluppo del trasporto su acqua, sia di merci che di persone”.

Nello specifico, i 40 milioni sono così suddivisi:

• 30 milioni di euro per il nuovo ponte ferroviario ad Arquà Polesine (RO) e relative rampe di accesso.
• 4 milioni di euro per il rialzo del ponte stradale di Cala del Moro in Comune di Bagnolo di Po (RO) con la ricostruzione impalcato.
• 6 milioni di euro per il rialzo del ponte stradale di Trecenta S.P. n.1 in Comune di Trecenta (RO) con la ricostruzione ponte.

“A questi 40 milioni, va aggiunta una quota dei 5 milioni destinati a risezionamenti che consentiranno un adeguato pescaggio alle imbarcazioni della V classe Cemt (Commissione Europea Ministeri dei Trasporti) – aggiunge la Vicepresidente De Berti.
In questo modo adeguiamo agli standard europei le nostre idrovie, proponendole come concreta alternativa alla strada, integrative alla ferrovia e complementari al cabotaggio marittimo e alle autostrade del mare, all’interno di una filiera intermodale”.

Le risorse in questione sono state stanziate nel bilancio del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per il quinquennio 2021-2025.

Veneto Report – 23/06/2021

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Ance Padova lancia l’allarme: “Rincaro materie prime mette i cantieri in pericolo”

L’Ance Padova con il suo presidente, Alessandro Gerotto, negli ultimi mesi è intervenuta più volte sul problema del caro prezzi che sta diventando una vera e propria emergenza e questa volta ha dato voce al grido d’allarme di Antonio Mengato, imprenditore che guida un’impresa edile di 200 collaboratori.

“Quella che è in atto – spiega Mengato – è una vera e propria manovra speculativa che sta mettendo in ginocchio molte imprese edili del padovano. E a rischio la tenuta del sistema perché per paura del caro – prezzi delle materie prime molte aziende rifiutano i lavori mettendo in cassa integrazione i dipendenti. Questo accade perché oggi vi è il rischio di lavorare sotto costo e in molti, quindi, preferiscono rimanere fermi ed accedere ai sussidi dello Stato. Quella che stiamo vivendo è una vera e propria emergenza orchestrata dalle aziende produttrici di materie prime che stanno facendo quello che vogliono sul mercato provocando una impennata dei prezzi mai vista prima. Ci sono diverse imprese del padovano che sono pronte a bloccare i cantieri perché non riescono a reperire i materiali”, riporta Adnkronos.

Mengato riporta un esempio concreto facendo riferimento ai materiali elettrici, quelli acciaiosi, il legname e gli isolanti: “Sono praticamente introvabili in tutta Europa e quelli che si riescono a reperire hanno prezzi folli. Da un lato è aumentata la richiesta a causa del Superbonus, ma dall’altro lato chi produce questi materiali sta giocando sporco per aumentare i prezzi. E chi paga il conto sono le imprese edili che vedono aumentare i costi ed anche i tempi di consegna. Basti pensare che normalmente i materiali arrivano in 2-3 settimane dal giorno dell’ordine, mentre, oggi ci vogliono almeno sei mesi. E per l’aumento dei prezzi e per i ritardi non vi è nessuna ragione oggettiva o giustificazione plausibile. Fa parte della strategia speculativa che gli operatori sia italiani che stranieri stanno mettendo in atto ormai da mesi senza che nessuna istituzione o autorità intervenga”.

“E noi imprenditori dobbiamo rispettare i preventivi. E se le stazioni appaltanti pubbliche cercano di venirci incontro in qualche modo i privati, invece, non arretrano di un centimetro e non conoscono mediazioni neppure nell’applicazione delle penali. La manovra speculativa di cui siamo vittime oggi sta facendo lavorare le imprese edili in perdita, si allungano i tempi di consegna con il rischio di penali ed una marginalità bassissima. E un quadro cupo che fa sentire i suoi effetti non sui grandi gruppi, ma sulle aziende medio piccole che sono li cuore pulsante del nostro tessuto economico locale”, sottolinea.

“E nel lungo periodo con operai in cassa integrazione ed aziende che chiudono il conto lo pagherà lo Stato che dovrà pensare ad ammortizzatori per tutte quelle persone che rimangono senza lavoro senza contare che l’edilizia è un attore fondamentale per il Pil del territorio e del Paese”, spiega.

Il Presidente Alessandro Gerotto commenta così: “Quella di Antonio è una testimonianza che dà voce ad una situazione che stanno vivendo moltissime imprese. Sul tema delle materie prime e del caro prezzi è necessario intervenire in modo rapido ed incisivo per evitare di creare danni ingenti al settore e all’economia italiana. Ance Padova è al fianco delle imprese e si fa megafono di questo grido d’allarme del settore per una situazione insostenibile”.

Veneto Report – 23/06/2021

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Aeroporto Canova: Treviso-Santorini, nuovo volo Ryanair per l’estate

Ryanair ha annunciato una nuova rotta per Santorini, in partenza dall’aeroporto “Canova” di Treviso due volte a settimana a partire da agosto. Per festeggiare Ryanair ha lanciato una promozione con tariffe disponibili a partire da 19,99 euro, fino a ottobre 2021, da prenotare entro la mezzanotte di giovedì (24 giugno) solo sul sito Ryanair.com.

Il direttore commerciale di Ryanair, Jason McGuinness, ha dichiarato: “Mentre i programmi di implementazione delle vaccinazioni continueranno nei prossimi mesi e con la stagione estiva alle porte, siamo lieti di annunciare una nuova rotta da Treviso a Santorini con due frequenze settimanali a partire da agosto, come parte integrante dell’operativo italiano di Ryanair per l’estate 2021. Con la consapevolezza che le restrizioni legate al Covid cambiano regolarmente, i clienti Ryanair possono ora prenotare la loro meritata pausa estiva con la certezza che se i loro piani dovessero cambiare, possono spostare le date di viaggio due volte senza pagare il supplemento di cambio volo fino alla fine di dicembre 2021, e pagando solo l’eventuale differenza di prezzo tra il volo originale ed il nuovo volo. I voli dovranno essere prenotati entro la mezzanotte di giovedì 24 giugno e visto che queste incredibili offerte andranno a ruba rapidamente, invitiamo i clienti a prenotare il prima possibile”.

Veneto Report – 23/06/2021

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